17 marzo 2008

Terra alle galline

La cosa mi era passata davanti agli occhi e confesso che non mi aveva colpita più di tanto, perché è come se ormai non mi riguardasse più e quindi faccio fatica a prestarci attenzione - sbagliando, però, perché invece mi riguarda ancora, seppure non ne sono più responsabile. Mi riguarda perché comunque è una notizia che va diffusa, specie presso tutti coloro che non sono vegan.

Gioia mi ha segnalato questo suo post dove si parla di galline, di allevamenti e di spazi vitali. L'iniziativa originale è della LAV e mira all'abolizione dell'allevamento in batteria. Qui si può firmare una petizione indirizzata al Ministro della Salute e al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali perché sia rispettata la messa al bando delle gabbie di batteria entro il 1° gennaio 2012, per rendere più chiara l'etichettatura delle uova e per fare altre cosette che toglieranno un po' di malessere dalle vite dei 45 milioni di ovaiole italiane che vivono in queste prigioni.


Un'altra notizia che ho letto in giro è che dal 1° marzo al 30 aprile c'è la stagione della prevenzione veterinaria, il che significa che potete portare, presso i veterinari aderenti all'iniziativa, il vostro cane o gatto per una visita gratuita (che non comprende comunque esami strumentali...). Il tutto è sponsorizzato dalla Hill's, che finanzia la ricerca su animali per pet food, però se vi prendete cura di animali randagi e trovate nella lista degli aderenti un veterinario di fiducia, direi che è il caso di approfittare dell'occasione e fare una visita in comitiva.


Sabato mattina mi sono vista Earthlings. Qualcuno ha detto che è l'equivalente animale di The Passion of the Christ. Con una differenza, però: la passione di Earthlings è del tutto vera; non c'è fiction, solo realtà.

Earthlings (dice il sito ufficiale) illustra la totale dipendenza dell'umanità dagli animali, su cinque fronti: compagnia, cibo, vestiario, divertimento, ricerca scientifica. Io personalmente non concordo con la definizione di "dipendenza", che implicherebbe un reale non poter fare a meno di tutto ciò; ovviamente dal mio punto di vista a meno se ne può fare, e non si tratta quindi di dipendere da qualcosa, ma solo di sfruttamento. Una arbitraria volontà di sfruttamento.

Earthlings può essere visto su VegTV, e dovrebbe senz'altro essere visto. E' orribile, raccapricciante, crudele, sanguinoso, inumano... no, inumano no, è umanissimo a dir la verità, e di essere umana mi ha fatta vergognare, mi duole ammetterlo. E' atroce, è sconvolgente e spezza il cuore; fa piangere, tremare, sudare, fa venire voglia di dire basta, di chiudere gli occhi, ma non si dovrebbe poter chiudere gli occhi sulla realtà delle cose.

Non sono più una bambina e dovrei saperlo, ma ancora non riesco a capire come possa la gente voltarsi dall'altro lato, distogliere lo sguardo, tapparsi le orecchie e fingere bellamente di ignorare, ignorare, ignorare, arrivando perfino a negare l'evidenza, se serve a preservare l'ipocrita quiete secondo la quale vive.

Possibile che la verità sia comunemente così sottovalutata, che sia tanto più importante la facciata dorata, la superficie liscia e pulita che non bisogna scalfire assolutamente perché altrimenti mostrerebbe il marcio sottostante?

Come si può vivere così?

Earthlings mi ha strappato 90 minuti di vita, imprigionandomi inesorabilmente alla poltrona; vorrei trovare un modo per convincere la mia famiglia, i miei amici, a guardarlo. Sono intelligenti, tutti loro, e sono sensibili; amano gli animali, anche se li mangiano, anche se li indossano, anche se li intossicano con detersivi e tubetti di dentifricio. Di solito sanno capire cosa è giusto e cosa sbagliato, sanno distinguere il bene dal male, ma si rifiuteranno di visionare un documentario che fornirebbe loro nuovi preziosi elementi per valutare cosa sia realmente giusto e cosa sbagliato.

Hanno paura di sapere, e questa paura non la capisco.

Io ho paura di molte cose, moltissime, ma la verità proprio no, non mi fa paura. Conoscere la verità significa poter cambiare le cose, e ciascuno nel suo piccolo può farlo. Possibile che il mio essere vegan da 6 anni non basti a dimostrare che si può cambiare?
O al contrario, forse questo li ha spinti a notare ancor più la dicotomia dei nostri rispettivi stili di vita, e ad aver più paura di cambiare perché sanno che potrebbero farlo, ma si accorgono che non vogliono e si sentono in colpa?

Earthlings mi ha messo nell'anima una tristezza e un dolore tragici, ma l'ho guardato tutto, dall'inizio alla fine. E sono sicura di aver potuto farlo perché mi sentivo le mani abbastanza pulite e la coscienza sufficientemente a posto da poter guardare come estranea a tutto ciò.
E non parlo della coscienza ipocrita che spesso si attribuisce agli animalisti, quella di chi "lo fa" per stare bene con se stesso, così dicono; è solo agendo per il bene altrui e non soltanto per il mio, che sto bene con me stessa, e mi stupirei del contrario.

Ho potuto guardare Earthlings perché mi sentivo estranea a quelle immagini, ma è per questo, credo, che i miei familiari non lo guarderanno: per tutto quel sangue che scorre, per le pelli strappate dal corpo, per i muggiti e i belati, per lo scherno, per la crudeltà; perché sanno che la colpa è anche loro, com'era mia, com'è di tutti, e per dei motivi che sinceramente non capisco, non vogliono sentirselo ricordare.

Lo so che fa male, lo so; perfino a me ha fatto molto male. Ma non riesco veramente a capire perché non guardare, perché scegliere di non sapere.
E' come gettare la spugna della propria vita, rinunciare ad essere responsabili delle proprie azioni, non voler essere padroni delle proprie scelte, e questa cosa, per me, è tristissima.

Non si deve generalizzare, ma la visione di Earthlings mi ha fatta sinceramente vergognare di essere umana; e mi causa ancor più vergogna accorgermi di quanto sia facile per chi mi vive accanto chiudere gli occhi sulla sofferenza e sullo sfruttamento - e non parlo "solo" di quello animale, ma anche di quello umano.


"Siamo tutti Terrestri", dice Joaquin Phoenix.

Io, per fortuna, vengo da Vega.

11 commenti:

  1. anche io l'ho visto e comunque neanche io riesco a capire perchè certa gente non "vuole" informarsi ... io apprezzerei che chiunque vedesse questo documentario, almeno si è informati della cruda verità, se poi si vuol continuare a sfruttare gli animali che lo facciano pure, ma almeno sanno. -_-'!

    RispondiElimina
  2. Vera, le tue parole oggi mi toccano il cuore; sei riuscita ad esprimere esattamente quello che penso. Penso che sei anche riuscita a capire perchè molta gente, anche intelligente, anche sensibile, non vuole guardarlo...
    Purtroppo c'è anche il caso di chi, dopo averlo visto, ti dice "certo che se uno ci pensa non mangerebbe più carne".
    Naturalmente quella persona, inspiegabilmente per me, riesce a non pensarci... sigh

    RispondiElimina
  3. ieri al lavoro un essere orgoglioso di camminare a due zampe in posizione eretta e fiero della sua supposta evoluzione mi dice:"ma la vogliamo smettere di considerare più gli animali che gli esseri umani?"e questo solo perchè avevo aperto il mio pranzo non sporco di sangue e dolore davanti ai suoi occhi destando l'interesse dei presenti....io non avevo parlato,non avevo urlato,non volevo convincere nessuno non lo faccio mai ho imparato, anch'io come te, sulla mia pelle che non serve.Gli ho sorriso continuando a mangiare e spiegando agli altri, solo perchè me l'avevano chiesto, cosa di strano masticavano i miei denti...lui era uno dei tanti destinatari a cui ho inviato il video Earthlings...senza ricevere alcuna risposta tranne come al solito la tua!

    RispondiElimina
  4. Vera, è da circa un mese che leggo quotidianamente il tuo blog ma prima d'ora non ti avevo mai scritto.
    Ho visto Earthlings oggi pomeriggio grazie al link che hai lasciato in quest'intervento e, sebbene fossi già consapevole di quanto stessi per vedere, mi ha profondamente lacerata. Fa male, fa molto male e l'avere -come tu dici- la coscienza sufficientemente a posto può aiutare a non voltare il capo per evitare di guardare e non certo a lenire il dolore.
    Sono vegana da poco più di un anno ma oggi ho provato dolore: per la mia famiglia, per i miei amici e le persone che ho sempre stimato ma che non ho ancora capito perché preferiscono non vedere, non sapere , non sentire. Fa male anche questo.

    Un sincero 'grazie' e un bacio a te che hai tutta la mia ammirazione. Tra l'altro abitiamo vicinissime (io sono di Pompei!) per cui non mi ti farò scappare, eheh! :)

    A presto, Sara

    (finalmente mi son decisa a scriverti!)

    RispondiElimina
  5. Ciao Vera,
    io sono vegetariana da pochi mesi (5 e mezzo), ancora non sono vegan.
    è stata la scelta più bella della mia vita.
    Ti volevo chiedere se tu hai mai avuto problemi "sociali" e sopratutto sul tuo blog.
    Anch'io ho un blog e stasera ho scritto della campagna della lav per le galline da batteria, visto che ho fatto una donazione.
    Il fatto è che quando esprimo i miei pensieri, non vengo mai capita!
    Come è possibile?
    Stasera mi ha risposto una persona che mi ha detto che i problemi della vita sono ben altri, visto che lei è un'infermiera e lavora in oncologia...
    Beh, ma cosa c'entra con le galline?
    Ci sono rimasta molto male, perchè non mi sarei mai permessa di offendere delle persone malate. Non per questo non significa che i problemi riguardanti la sofferenza degli animali siano meno importanti...
    Come si fa a rispondere a queste persone?
    Mi va il sangue al cervello e non riesco a stare calma...

    Cmq il tuo blog è bello e utile. grazie

    ciao
    Silvia

    RispondiElimina
  6. ciao sara
    anch'io sono di Pompei
    ma adesso vivo a Scafati!
    come faccio a contattarti?
    così magari ci scambiamo un pò di idee...
    stefania

    RispondiElimina
  7. ciao, anche iciao
    anche io ho visto Earthlings e ne parlo un pò nel mio Ciao, piacere di conoscerti.
    Ho trovato il tuo blog leggendone un estratto su veganitalia.
    Sono vegetariano e devo dire che non sono riuscito a finire la visione del film.
    Ne ho parlato un pò anche sul mio blog, se ti fa piacere puoi passarmi a trovare:
    http://www.santbaniashram.it/dass/index.php/Terrestri.html

    RispondiElimina
  8. a quanto pare il link viene troncato, ci riprovo:
    basta cliccare QUI

    RispondiElimina
  9. Manuel... alcune persone sono così, sanno che quello che fanno non è "buono", ma vogliono continuare a farlo tranquilli, quindi si infastidiscono ogni volta che qualcuno/qualcosa fa loro pensare allo sbaglio che stanno compiendo; sotto sotto lo sanno, ma vogliono ignorare.

    Mammafelice, come giustamente dici tu, c'è anche gente che riesce a fare finta di non aver visto nulla e va avanti come niente fosse. Un abbraccione a te.

    Stefania, alcuni sono convinti che si possa voler bene (e volere il loro bene) solo agli uomini o agli animali, mai a entrambe le categorie insieme; evidentemente sono un po' parchi di sentimenti, dato che io (e molti altri) riesco benissimo a fare entrambe le cose...

    Gioia, prego, grazie a te di avermelo fatto notare. :)

    Sara, benvenuta e grazie di avermi scritto; se tu e stefania organizzate un'uscita... posso aggregarmi? :)
    Se vuoi, puoi scrivermi una mail e io la giro a stefania, così non metti il tuo indirizzo in pubblico.

    Silvia, sì, problemi ne ho avuto in società, e anche a causa della notorierà che il blog "purtroppo" mi sta dando.
    La risposta dell'infermiera è come quella del collega di stefania, di chi ottusamente non si capisce che ci si può occupare anche di più cose insieme senza per forza fare una scala di valori, senza per forza mettere un gradino più su o uno più giù gli animali o l'uomo... ignorali, ecco tutto; spiega loro con una frase che si può fare entrambe le cose e poi ignorali, non ne vale la pena; quasi sempre sono in cattiva fede!

    Dass, grazie della visita, ora vado a leggere anche il tuo blog.;-)

    RispondiElimina
  10. alitofreshciao Vera, arrivo un pò in ritardo...anche io ho visto earthlings, qualche mese fa.
    Anche io come te ho perso un pò di vita...considerando che l'ho guardato a tratti, fra un singhiozzo e l'altro, fra le lacrime anche solo per ascoltare i suoni.
    Non posso credere che la gente si volti di là.
    Ho provato a parlarne a qualche amico, ma sono stati tutti elusivi, cambiavano subito discorso.
    é una cosa che fa male, e fa male fare a botte con la propria coscienza. Si fa prima a non sapere piuttosto che sapere e cercare di fare qualcosa.
    In questo caso vale il detto dello struzzo che mette la testa sotto la sabbia.
    Odio chi non ci prova nemmeno, chi è indifferente a tutto ciò.
    Che bello trovarvi..

    RispondiElimina

Non dimenticate di firmarvi! ^_^