Lo comprai al ritorno dalla Sicilia, nella beata illusione di poterlo leggere sull’aliscafo per Acciaroli (invece fu già tanto se non vomitai!); pur essendo il numero di agosto conteneva la ristampa della prima uscita della rivista, ovvero luglio 2005.
Spero sia questo il motivo per cui si limitava alle 50 pagine per il costo non troppo modesto di 2,90 euro! Forse bisognerebbe controllare l’evoluzione della pubblicazione... all'epoca l'acquisto non mi lasciò soddisfatta, soprattutto per il rapporto qualità/prezzo. Alcune idee sono molto carine, ma una parte delle ricette non poteva essere realizzata in chiave vegan (ad esempio gli gnocchi alla sorrentina), restando dedicata solo ai vegetariani. Inoltre, il taglio degli articoli richiamava quello delle “riviste femminili”, con trafiletti lampo e a effetto e indicazioni su cosa fosse o meno “trendy” che mi spiazzarono. Forse, nel complesso, mi aspettavo qualcosa di diverso (più serio? più impegnato?). Però, ripeto, l'impostazione della rivista potrebbe essere cambiata... la prossima volta che mi trovo in stazione ad aspettare il treno compro un numero e controllo.
Tirando le somme, anche se la spesa non mi sembra del tutto giustificata, e l’idea stessa del periodico non mi va molto giù (è un genere di acquisti presto dimenticato, che spesso finisce nel cestino della carta straccia dopo una lettura superficiale), è una rivista piacevole: non vi farà ribrezzo, a differenza di altre infarcite di animali morti; ovviamente vi piacerà se siete vegetariani; e se siete vegani... ci si accontenta, no? Resto sempre dell'idea che da qualsiasi cosa si può trarre il meglio, e probabilmente sarebbe follia desiderare una rivista di cucina vegana... dovrete farvi bastare il blog mio e di tutti gli altri!
Nel frattempo, abbiamo conquistato una fetta di mercato.
Sfruttiamola, no? Se qualcuno conosce questo mensile, mi lasci un commento, parliamone insieme. E' bello confrontarmi con voi!
Spero sia questo il motivo per cui si limitava alle 50 pagine per il costo non troppo modesto di 2,90 euro! Forse bisognerebbe controllare l’evoluzione della pubblicazione... all'epoca l'acquisto non mi lasciò soddisfatta, soprattutto per il rapporto qualità/prezzo. Alcune idee sono molto carine, ma una parte delle ricette non poteva essere realizzata in chiave vegan (ad esempio gli gnocchi alla sorrentina), restando dedicata solo ai vegetariani. Inoltre, il taglio degli articoli richiamava quello delle “riviste femminili”, con trafiletti lampo e a effetto e indicazioni su cosa fosse o meno “trendy” che mi spiazzarono. Forse, nel complesso, mi aspettavo qualcosa di diverso (più serio? più impegnato?). Però, ripeto, l'impostazione della rivista potrebbe essere cambiata... la prossima volta che mi trovo in stazione ad aspettare il treno compro un numero e controllo.
Tirando le somme, anche se la spesa non mi sembra del tutto giustificata, e l’idea stessa del periodico non mi va molto giù (è un genere di acquisti presto dimenticato, che spesso finisce nel cestino della carta straccia dopo una lettura superficiale), è una rivista piacevole: non vi farà ribrezzo, a differenza di altre infarcite di animali morti; ovviamente vi piacerà se siete vegetariani; e se siete vegani... ci si accontenta, no? Resto sempre dell'idea che da qualsiasi cosa si può trarre il meglio, e probabilmente sarebbe follia desiderare una rivista di cucina vegana... dovrete farvi bastare il blog mio e di tutti gli altri!
Nel frattempo, abbiamo conquistato una fetta di mercato.
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