26 luglio 2007

Segnalazioni

Veruccia se ne va in vacanza!

Per un mese non avrete notizie di me, mi prendo un periodo di riposo assoluto e di distacco dalla tecnologggia; spero di tornare con tante idee nuove, ricette e mille cose da raccontare.

Non mi dilungo ulteriormente, sono dispiaciuta perché avevo appena ritrovato il piacere e il tempo di postare... dovrò farmelo durare intatto fino a settembre!

Vi lascio con alcuni avvertimenti...

Innanzitutto, non disabilito i commenti, mi spiacerebbe privarvi di uno spazio di confronto; sappiate però che potrò leggerli solo al ritorno dalle vacanze. Non date corda ad eventuali provocatori e non cliccate sullo spam, se dovesse esserci!

In secondo luogo, evitate di scrivermi e-mail, se possibile: rischiate di intasarmi la casella! Se dovete chiedermi cose urgenti, per favore astenetevi, non potrei aiutarvi comunque; se invece avete altro da dire "a lungo termine", contattatemi pure attraverso il profilo.

Ultime segnalazioni: innanzitutto, tippitappi ha aperto un negozio, le sue magliette sono davvero belle, originali e dalla linea gradevole; sono in cotone biologico del commercio equo, il tema è veg-animalista. Fateci un salto!
Ho scoperto da poco il blog di gena a qualcuno piace vegan, mentre quello di manu è stato appena aperto; li visiterò a fondo appena possibile.
Il sito della casa nei campi è stato rinnovato... se volete prendervi qualche giorno di relax, vi consiglio caldamente il posto.
Io ci tornerei molto volentieri... sento la mancanza di alcune cosette che sono da quelle parti.

Già che ci sono, saturnia mi ha nominata rockin' girl blogger; credo che nessuna abbia capito ancora bene di che cavolo si tratta, ma (a intuito) segnalo altre tre pulzelle che potrebbero meritare il titolo.
Ne avrei tante da nominare... ma dopo attenta e durisssssima selezione, ho scelto le mie muse ispiratrici.
La prima è wonderzdora, il mio idolo massimo (anche se forse non lo sa); poi c'è la Ery, che con i suoi dolci mozzafiato mi sta facendo tendere al veganismo salutista; per finire, segnalo margot, non rientra nella categoria "girl" ma se lo merita!

Per tutti i turisti con peloso al seguito, ricordatevi di leggere il post qui sotto, si chiama In vacanza con cane e gatto.

E adesso è davvero tutto, chiudo...
Mi mancheranno gli amici di forum, i vostri commenti, i siti che sbirciavo quotidianamente (e sono davvero tanti!). Mi mancheranno soprattutto i blog tenerissimi di celidonia e uvafragola, quelli ironici e brillanti di erbaviola e wonderzdora, quelli creativi e originali di yari e mattop, e tutti, tutti gli altri...
Spero di trovarvi in forma, al mio ritorno: io ho tutte le intenzioni di caricarmi al massimo!

In vacanza con cane e gatto

Nel post dedicato al servizio Io l'ho visto, fiorella commenta giustamente che purtroppo in Italia non è facilissimo andare in vacanza col proprio gatto o cane: gli animali non sempre sono ammessi nelle strutture turistiche (è una triste verità).

Io non ho avuto questo problema, mi porto benissimo Tarty dietro; ma ho comunque fatto una piccola ricerca per dare aiuto a chi ne ha bisogno.

Premesso che se digitate su un motore di ricerca "in vacanza con cane e gatto" vi vengono forniti moltissimi risultati, anche le pagine delle singole strutture che li accolgono (potete quindi aggiungere la regione di destinazione nella ricerca, per maggiore precisione), ho trovato tre siti abbastanza interessanti sull'argomento.

Io posso entrare. Raccoglie un elenco di alberghi, campeggi, agriturismo, ristoranti che permettono l'accesso a cani o gatti insieme al padrone; le attività segnalate attualmente sono più di duemila. C'è anche una sezione sulle leggi vigenti in materia.


Dogwelcome. Attivo dal 1999, "Il sito per viaggiatori con quadrupedi al seguito" non solo raccoglie un elenco di strutture "amiche degli animali" (e viceversa, uno delle strutture sconsigliate), ma si batte anche perché chi viaggia insieme ad un animale non sia considerato utente di serie B, e possa dunque farlo senzasubire discriminazioni di sorta.

Viene monitorata la situazione riguardante i trasporti, le stazioni di servizio, i negozi, le spiagge, e molto altro, con un'attenzione speciale rivolta ai locali vegetariani. Anche se sembra un po' disordinato e difficile da navigare, non lasciatevi scoraggiare: è un sito ben fatto, ricco di informazioni e testimonianze, vi sarà molto utile.

Per finire, il sito amici. Non mi ispira particolarmente, soprattutto non mi piace la sponsorizzazione della Royal canin che, insieme ad altre ditte di cibo per animali, pratica la sperimentazione animale dei propri prodotti; comunque... qualcosa di utile c'è, tenetelo a mente per i vostri viaggi.

25 luglio 2007

Presto-fatto al cacao

C'era una volta la torta cioccococcolatosa.
Era così buona, ma così buona, che un giorno si trasformò in una torta caprese!
Inutile dire che così era più buona di prima, era addirittura buoniZZima.

Ed essendo una torta incommensurabilmente buona, nonché l'unica e sola torta vegan che io riesca a far lievitare... è diventata la mia torta presto - fatto: ci vuole poco tempo, e mi riesce sempre benissimo, in tutte le varianti; diventa alta così.
Invece, ricette quasi identiche a questa si rivelano un flop: il meccanismo resta per me un mistero assoluto...

Ingredienti: 250 g di farina, una bustina di lievito per dolci o mezza di cremor tartaro (leggete le dosi sulla bustina), 6 cucchiai di cacao, 250 g di zucchero di canna, 50 g di margarina fusa (biologica), 5 cucchiai di olio di mais, latte vegetale per allungare.
Riscaldate il forno a 180°. Foderate una tortiera del diametro di 24 cm con carta da forno inumidita e strizzata.
Setacciate in una terrina la farina, il lievito, il cacao, lo zucchero. Aggiungete la margarina e l'olio di mais; mescolate bene, sbattendo con una frusta (a mano o elettrica), e versando latte per diluire l'impasto, se necessario. Stendete nella teglia e cuocetelo per circa 40 minuti.

Deve essere una torta magica: sono stata capace di farla a occhio, a mezzanotte, per l'incontro delle capellone di domenica. Iris, Penny, la vostra opinione spassionata?

24 luglio 2007

Cous cous di verdure

Che si fa quando ci si ritrova in piena estate con più di mezzo chilo di cous cous precotto nella dispensa, in attesa di essere divorato dalle farfalline, il frigorifero pieno di verdure e nessuna voglia di cucinare?

La voglia di cucinare... uno se la fa venire; dopo due ore di sauna, almeno si ottiene di che mangiare per tre giorni... ed è un cous cous di una bontà infinita!


La ricetta è una semplificazione del cous cous "royal" dell'altra volta; ho aggiustato però le proporzioni degli ingredienti.

Ingredienti per 6-8 persone: 200 g di ceci secchi (messi a bagno per una notte e scolati), una manciata di prezzemolo sminuzzato (solo le foglie), 1 cipolla tritata, 1 patata grande, 2 carote, 4 pomodorini da sugo, 1 melanzana, 2 zucchine grandi, 500 g di couscous, 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 1 cucchiaio di sale fino, 1 cucchiaino di pepe nero in polvere, 2 spicchi d'aglio in pezzi, mezzo cucchiaino di cannella in polvere, una bustina di zafferano, 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere, 3 litri di acqua.

Mettete a bagno i ceci secchi per la notte e scolateli. Tritate prezzemolo e cipolla; sbucciate la patata e la carota; sbollentate e pelate i pomodori. Pulite la melanzana e le zucchine, togliendo le estremità (ma non la buccia), e tagliate a pezzettoni le verdure.
Utilizzando un colino dai buchi piccoli, sciacquate 500g di couscous; versatelo in una insalatiera e mescolatevi un cucchiaio di olio e un pizzico di sale.
In una pentola piuttosto alta e capiente (perfetta la pentola a pressione), riscaldate l'olio; aggiungete l'aglio a pezzettoni, il prezzemolo, la cipolla, il sale e le spezie: cannella, zafferano, zenzero, pepe. Versate anche le melanzane a pezzi.
Aggiungete 3 litri d'acqua, possibilmente già calda, e portate a bollore; aggiungete poi tutte le verdure e i ceci.
Rimettete il couscous nel colino (mentre il cous cous cuoce, si gonfia parecchio; se non avete un colino abbastanza grande, usate uno scolapasta) e poggiatelo sulla pentola per 15 minuti, coprendo con un coperchio, in modo da cuocere i grani al vapore; poi versatelo nella terrina, aggiungete 200 ml d'acqua, un cucchiaio di olio e del sale. Lasciate riposare per 10 minuti, poi rimettete sulla pentola per 15 minuti; ripetete l'operazione per tre volte in tutto.

Lo so, questi passaggi sono seccanti, ma così il risultato è completamente diverso!

Al termine dell'operazione il couscous e le verdure dovrebbero risultare cotti al punto giusto; versate nei piatti la semola e le verdure tagliate a pezzi, coprendo col brodo di cottura.

22 luglio 2007

Ancora un pochino...

Manca poco, decisamente poco, ancora due giorni e poi anche l'ultimo esame di luglio sarà andato... devo concentrarmi e resistere solo un pochettino, dopodiché potrò concedermi il lusso di 30 giorni (trenta giorni) di relax totale, spina staccata, nessun pensiero per la testa...

Un mese di vacanza, prima di iniziare la sessione, mi sembrava un'inezia, un brandello di tempo ridicolo; adesso benedico ogni singolo minuto di quelli che verranno, li sto davvero desiderando, tutti, uno per uno.

Ho molte bozze in attesa della pubblicazione, ma non riesco a portarle a termine: sono troppo distratta dal pensiero dello studio... portate pazienza anche voi, per un po'; comunque sia, prima di andarmene in vacanza, voglio lasciare il blog ben curato, come si deve!

21 luglio 2007

Riso gratinato ai ceci e pomodorini (di Laura)

Ingredienti: riso integrale o semintegrale, granulare per brodo vegetale, una scatola di ceci, 5 pomodorini ciliegia.

Scaldare in una padella un po' d'olio con 2 spicchi d'aglio. Quando l'aglio è rosolato, toglierlo e aggiungere il riso, facendolo tostare finché diventa traslucido (2-3 minuti). Nel frattempo preparare brodo vegetale in proporzione al riso. Mettere il riso tostato in una pirofila da forno, versarci sopra il brodo caldo (dev'essere un po' più del doppio del riso). Aggiungere i ceci e per ultimi adagiare sopra i pomodorini tagliati a metà, con la parte tagliata verso il basso.
Infornare a 250° per 25 minuti (variare il tempo in base al tipo di riso usato), negli ultimi 5 minuti accendere il grill per far gratinare in superficie. Durante la cottura il riso assorbirà tutto il brodo cuocendosi. E' un ottimo modo per cuocere il riso risparmiando tempo (fa tutto il forno!) e la ricetta si può variare con altri legumi e verdure (con fagioli e funghi è fantastico).
E' bello anche da presentare in tavola, con i pomodorini che lo "decorano".

19 luglio 2007

La rivoluzione dei dettagli

Sta nei dettagli la differenza tra il dire e il fare. Essi sono indispensabili per tradurre nel concreto principi come “salvare il pianeta” o “costruire un’umanità migliore”… Prima però bisogna far sorgere una nuova cultura e radicare innovative abitudini individuali e collettive.
Questo manuale trae ispirazione da un'osservazione attenta degli stili di vita e delle loro paralizzanti contraddizioni, e propone migliaia di azioni improntate a scelte di carattere equo ed ecologico. Lo fa individuando un doppio piano di azione: la quotidianità individuale ("che cosa posso fare io") e quella collettiva ("azioni in comune").
Dal lungo elenco di piccole e grandi rivoluzioni che questo manuale suggerisce, ognuno potrà prendere quel che sente più vicino alla propria sensibilità. In ogni caso, contribuirà a migliorare la situazione del pianeta, oltre che la vita di noi tutti. Perché in fondo il segreto sta nell'adottare comportamenti più equi e responsabili, modificando finalmente annose consuetudini.
Questo libro insegna laicamente a farlo.
Così recita la quarta di copertina, e posso aggiungere ben poco.
Mi ricorda il libro di Julia Hill per la vastità degli argomenti toccati e per la struttura dell'opera. Mi meraviglia ancora la densità della scrittura della Correggia, la sua abilità di dire molto con poche parole; le quasi 300 pagine si dilatano ulteriormente, costituiscono una piccola sfida: basta distrarsi un attimo per perdersi molte, troppe informazioni, quindi occhi fissi sul testo, e mente aperta e ricettiva.
Mi riesce molto difficile dire altro, estrapolare qualcosa di particolarmente significativo per incuriosirvi, perché mi sembra che ciascuna parola sia importante e indispensabile, tutti i temi rilevanti.

E dunque, spulciando l'indice, sia la stessa architettura interna a parlare, attraverso i titoli dei capitoli. Eccoli, con una sintetica spiegazione.
  1. Misurare e misurarsi, ovvero prendere consapevolezza del proprio impatto sul mondo.
  2. Nidificare - abitare leggermente, su bio-architettura e cementificazione selvaggia.
  3. Respirare e svelenarsi, sugli inquinanti "da appartamento".
  4. Ecoarredare - disarredare, sull'acquisto di mobilio in legno e arredamento "sano".
  5. Spegnere e accendere, sui consumi domestici di elettricità.
  6. Riscaldarsi e raffrescarsi - uscire dalla follia termica, con consigli preziosi in tema.
  7. Dissetarsi o essere abbeverati, sull'acqua da bere.
  8. Non rubare l'acqua - sensibili alle gocce, sull'acqua da preservare.
  9. Del non mangiar carni, sul vegetarismo e le sue motivazioni.
  10. Mangiare leggero veg-eco-sano-equo, come da titolo.
  11. Pulire casa - ecologia domestica, idee naturali per le pulizie.
  12. Far toeletta - l'igiene che non sporca, cosmesi eco-bio e cruelty free.
  13. Abbigliarsi - l'abito fa l'ecomonaco, sull'abbigliamento biologico, solidale, e vegan.
  14. Usare e riusare -reinventare riparare riutilizzare recuperare e non gettare, ancora come da titolo.
  15. Disassuefarsi - no alle cattive compagnie, sullo smettere di fumare.
  16. Acquistare - se, come, perché, quando, dove, da chi, cosa, quanto, sul consumo critico in senso lato.
  17. Spostarsi e spostare pubblicamente, sull'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici.
  18. Disautomobilizzare il mondo che liberazione!, sulle alternative all'auto privata.
  19. Volare? a terra, a terra!, sui danni degli aerei.
  20. Comunicare o cellulare?, sull'utilizzo saggio dei mezzi di comunicazione.
  21. S-cartare ma leggere, sulla carta, e altro.
  22. Rifiutare il rifiuto - alt a pattumiere, discariche e inceneritori, su raccolta differenziata, riciclaggio, compostaggio.
  23. Viaggiare e far vacanza, ecoturismo e turismo solidale.
  24. Divertirsi e festeggiare altrimenti, alternative sostenibili al divertimento "solito".
  25. Consumare meno e meglio - più verdi e meno al verde, ancora sul consumo critico.
  26. Sganciarsi ma partecipare - la decrescita empatica, gli ingredienti per la rivoluzione della decrescita.
  27. Autoprodurre cibo - chi vuol esser nutrice, consigli pratici per produrre cibo in casa propria, anche in appartamento.
  28. Autoprodurre energia - di meno, locale e democratica, sulle fonti energetiche alternative, che nascono dal basso.
  29. Lavorare meno e altrimenti, riflessioni significative in tema di lavoro, e sue conseguenze e implicazioni.
  30. Pedalare e camminare - democrazia del movimento, vantaggi dell'uso della bicicletta negli spostamenti, critical mass, azioni da sostenere.
  31. Raccogliere - il mestiere più antico del mondo, alimurgia e dintorni.
  32. Fa(tica)r da sé - equa distribuzione del lavoro manuale e di cura, sulla rivalutazione delle nostre mani e dei nostri muscoli!
  33. Scambiare senza denaro, tutti i modi possibili per "scambiare" conoscenze e cose senza il coinvolgimento monetario.
  34. Riprendere il tempo e non perder vita e natura, riflessioni e azioni sul tempo, e la nostra percezione di esso.
  35. Salvare - la rivoluzione dell'empatia, nonviolenza applicata agli animali.
  36. Educare - gli infanti son tanti, piccoli suggerimenti per crescere ragazzi consapevoli.
  37. Ben-essere - la medicina pubblica degli stili di vita, sulla medicina ufficiale e sull'imparare a non ammalarsi.
  38. Convincere e ridirezionare, riflessioni generali sui cambiamenti suggeriti.
Seguono pagine di bibliografia e sitografia (e non posso non essere orgogliosa della presenza di forumetici nell'elenco!). Ovviamente, vi consiglio caldamente di comprare il libro; magari prendete una copia in più, per prestarla ad amici e conoscenti. C'è veramente molto da imparare e su cui riflettere per giungere ad altri cambiamenti, seguendo il proprio percorso personale.
Non può mancare nella vostra libreria, e soprattutto, sul vostro comodino o nella borsa.

Marinella Correggia
La rivoluzione dei dettagli - Manuale di ecoazioni individuali e collettive
Feltrinelli Serie Bianca
2007
Pagg 276
€ 14

18 luglio 2007

Pronto fido - Io l'ho visto

Segnalato da sonni.

Finalmente un servizio innovativo e utile per le migliaia di cani (150.000 secondo le stime ufficiali) che ogni estate vengono abbandonati da padroni cinici e sconsiderati!

Se vedi un animale abbandonato SOLO ED ESCLUSIVAMENTE SULLE AUTOSTRADE ITALIANE invia un sms al 334 1051030.

I messaggi saranno pubblicati automaticamente sul nostro sito e da lì inoltrati subito alla sede più vicina della POLIZIA STRADALE che attiverà le necessarie operazioni di emergenza ed interesserà le strutture preposte al recupero del cane.

Maggiori dettagli saranno inviati dagli automobilisti più facile sarà intervenire e salvare gli animali!

ISTRUZIONI PER L'USO di “IO L'HO VISTO”

* IMPORTANTE: memorizza subito nella tua rubrica il numero 334 105 10 30

* Se vedi un animale abbandonato in autostrada SOLO IN AUTOSTRADA fermati alla prima area di sosta ed INVIA un SMS con i seguenti dati necessari per il ritrovamento:

1. ORA DELL'AVVISTAMENTO
2. LOCALITÀ E PROVINCIA
3. AUTOSTRADA E DIREZIONE DI MARCIA

* Ricorda: maggiori dettagli potrai fornire nel tuo messaggio, più sarà facile intervenire per salvare l'animale

* I messaggi saranno pubblicati sul nostro sito e da lì inoltrati alla sede più vicina della Polizia Stradale che attiverà le necessarie misure di emergenza ed interesserà le strutture preposte per il recupero dell'animale.

* ATTENZIONE: Non perdere mai l'attenzione alla guida!
Chiedi di inviare il messaggio a uno dei tuoi passeggeri; oppure, se sei in auto da solo, fermati alla prima area di sosta prima di inviare l'sms.

Se non sei in autostrada e vedi un animale abbandonato scrivi al più presto un'inserzione nella pagina "Animali Ritrovati" del nostro sito e quindi telefona ai vigili del Comune di competenza oppure ai Carabinieri al 112. La legge 281 obbliga ogni comune a prelevare i cani abbandonati e a curarli, vietandone la soppressione.

17 luglio 2007

Tempo di conserve...

Il tempo (atmosferico) delle ultime settimane mi sta lasciando interdetta. A giugno un caldo soffocante, adesso giornate torride dopo un periodo piuttosto fresco... boh!

Comunque sia, mi pare che la produzione delle classiche verdure estive (melanzane, peperoni, zucchine) si sia anticipata di parecchio rispetto allo scorso anno (almeno qui), e insomma, è già tempo di conserve.

Credo di aver già spiegato che non mi fido molto dei sott'oli preparati da me, mi va sempre qualcosa storto; così li lascio a mia madre, che invece sembra esserci "portata". Io mi diletto nella preparazione di salse e salsine arricchendo il repertorio di anno in anno... Mi limito a poche cose, e semplici, che si mantengono per tutto l'inverno e solitamente avanzano anche fino alla primavera. Privilegio questa forma di conservazione perché, a differenza della surgelazione, non ha bisogno di un costante consumo di energia per essere preservata... sterilizzati i barattoli facendoli bollire, li si mette da parte, e via.

Ho iniziato un paio di anni fa con una quantità spropositata di salsa di peperoni al basilico; il must dello scorso anno è stata invece la salsa di melanzane.

Ingredienti per 500g di melanzane: 4 spicchi d'aglio, 200g di pomodori maturi, 5 cucchiai di olio extravergine d’oliva, un mazzetto di basilico, sale.
Lavate le melanzane e tagliatele a tocchetti, privandole eventualmente dei semi. Scottate i pomodori, ben puliti, in acqua bollente; spellateli, togliete i semi e l’acqua di vegetazione e tagliateli a dadi. Sbucciate l'aglio e lasciatelo dorare leggermente con l’olio; aggiungete le melanzane e, dopo qualche minuti, i pomodori e il basilico in pezzi. Salate, coprite, e cuocete a fuoco moderato per 30 minuti. Quando si sarà raffreddate, frullate o passate al passaverdura e versate in vasi di vetro ben puliti (sterilizzati in precedenza), asciutti e tiepidi. Tappateli e sterilizzateli per 25 minuti. Quando saranno raffreddati, conservate in luogo fresco e asciutto.

Sterilizzare i vasi. Prima dell'uso, i vasi vanno sterilizzati bollendoli per 20 minuti in acqua, insieme ai coperchi. Successivamente, la sterilizzazione delle conserve avviene facendole bollire per 20-30 minuti in una pentola d’acqua. I vasi devono essere sempre sommersi (almeno 5 cm di acqua deve coprirli), è utile separarli con uno strofinaccio per evitare che si spacchino, urtandosi a vicenda; inoltre un canovaccio va sistemato anche sul fondo, per evitare che il calore eccessivo rompa il vetro. Vanno inseriti nell’acqua fredda, portati a bollore e poi lasciati raffreddare nella stessa acqua. Il tempo di sterilizzazione si calcola dall’inizio del bollore. Se l’acqua dovesse evaporare, aggiungerne di altra bollente: il bollore non deve mai cessare.

15 luglio 2007

Serata allo shakti club

Venerdì 20 luglio, ore 22.30, allo Shakti Club (Via Romani n.1 Pomigliano D'arco - Na; telefono: 3805124442, shakticlub@libero.it) si terrà una serata di beneficenza con musica live.
Ci sarà un banchetto informativo, assaggi di pietanze vegane e un'asta di beneficenza a favore di animali randagi.
Per informazioni potete chiamare Maria al numero 3392268948.

Mi hanno segnalato questa iniziativa per e-mail, e sto ancora aspettando ulteriori informazioni (ad esempio, a quale associazione saranno devoluti i proventi dell'asta); la segnalo comunque perché manca meno di una settimana e dopo potrebbe essere tardi per organizzarsi e partecipare. Quando avrò altre informazioni, le aggiungerò al post.

13 luglio 2007

Bye bye compost

Come probabilmente alcuni di voi (particolarmente curiosoni) sapranno, il mio bidone del compost mi sta dando qualche grattacapo.
Mi sono resa conto, purtroppo, di aver commesso un errore nella progettazione, ed ho dovuto sospendere il processo di compostaggio per arginare il problema. Il cumulo è ancora lì, spero stia maturando e sia pronto per la fine di luglio, perché poi in casa non ci resta nessuno, e lasciare il tutto incustodito per un mese temo non sia una buona idea!
Dopo qualche necessario intervento strutturale sul bidone, a settembre riprenderò le operazioni, sperando di riuscire a risolvere gli inconvenienti a cui sono andata incontro... così imparo, avrei dovuto seguire alla lettera le istruzioni, invece di cercare di fare la furba!

Insomma, niente panico, sbagliando si impara. Spero solo di non avervi dato un'impressione troppo brutta dell'esperienza!

12 luglio 2007

...and the winner is...

L'altro ieri mattina vi avevo sfidati a indovinare il peso di Tarty... vediamo un po' la classifica dei partecipanti.
Ery... decisamente ACQUA!!
Tippitappi... acqua anche tu!
Arame... fuochino!
Marta e laura... fuocherello!
Hinikko e Tanky... FUOCO!
Ci avete quasi preso dicendo 4.8... quella grassona di Tarty pesa cinque chiliiiii!!! Sta diventando enorme e cicciottosa!
Niente, dobbiamo metterci a dieta entrambe.
PS: da oggi inizio a prepararvi il premio, mettendo da parte il raccolto della spazzola felina.

11 luglio 2007

Latte solare alla Carota

Non so di preciso in quale fototipo rientro, suppongo il secondo: pelle chiara, capelli biondi, occhi verdi, non solo mi scotto con facilità ridicola ma dopo 20 minuti di esposizione al sole inizio pure a dare i numeri. Mi si surriscalda la testa e mi sento rincretinita come se non bevessi da quattro giorni.

Odio stare ferma a prendere il sole, detesto camminare al sole, scendo in spiaggia alle 8 del mattino e alle 9 mi sento già arrostita e vado a nascondermi al fresco. Prima delle 17 non esco dalla mia tana ombrosa - e comunque stare in spiaggia mi annoia terribilmente.

Mi sforzo comunque di prendere un po' di sole perché serve a sintetizzare la vitamina D, che fissa il calcio nelle ossa; purtroppo, come se fosse una inevitabile legge di natura, mi metto la mia bella protezione totale, protezione cento, protezione quindicimila o scafandro da palombaro, mi espongo al sole per 15 minuti (dalle 8 alle 8.15) e mi prendo la mia bella scottatura.

Almeno, questo accadeva fino allo scorso anno, quando ho letto per la prima volta dell'esistenza dei filtri fisici.

"Innanzitutto, bisogna sapere che i raggi solari capaci di arrivare fino a noi sono gli UVA e gli UVB. Sinora si è posta l’attenzione prevalentemente sui secondi, perché, nonostante non penetrino a fondo, sono eritematogeni, ovvero provocano eritemi. Solo recentemente si è cominciato a capire che anche gli UVA hanno la loro bella responsabilità, poiché raggiungono gli strati di collagene ed elastina, danneggiandoli. In altre parole: fanno invecchiare più rapidamente la pelle! Ecco quindi la necessità di utilizzare prodotti contenenti filtri per ripararsi dai raggi solari. I filtri solari utilizzati nei prodotti attualmente in commercio sono di due tipi: chimici e fisici.

I filtri chimici hanno nomi come octyl methoxycinnamate, benzophenone, ethylhexyl methoxycinnamate, butyl methoxydibenzoylmethane, octyldodecylneopentanoate. Sono molecole sintetiche. Come funzionano? In realtà il meccanismo è ancora poco chiaro. Si sa, in generale, che agiscono assorbendo e scomponendo le radiazioni del sole, trattenendone il calore. Più di un dermatologo, supportato da studi di settore, sta avanzando l’ipotesi che sul lungo periodo l’azione di tali molecole, molto complesse, sia più dannosa che benefica e sia responsabile di numerose allergie. Anche perché, mentre la loro azione è testata per i raggi UVB, risulta ancora difficoltoso testare la protezione anti-UVA. Gli UVA infatti non generano rossore cutaneo, che è il parametro per calcolare gli indici di protezione. Così si può affermare che i prodotti più diffusi, se a base di soli filtri chimici, proteggano dagli UVB nelle misure indicate dal fattore di protezione solare (SPF), ma raramente facciano altrettanto per gli UVA.

I filtri fisici, invece, sono costituiti da minuscole particelle minerali. I più conosciuti sono zinc oxide, titanium dioxide, argille. A differenza di quelli chimici, i filtri fisici hanno un meccanismo di azione molto chiaro. Le particelle di cui sono costituiti, infatti, non fanno altro che riflettere i raggi solari, impedendo loro di raggiungere l’epidermide. Non trattengono il calore né innescano alcun procedimento di scomposizione delle radiazioni, e respingono allo stesso modo sia le frequenze UVA, sia quelle UVB. A seconda della quantità presente nel singolo prodotto, esso fornirà un grado di protezione più o meno elevato. I filtri fisici sono quindi raccomandati soprattutto alle persone soggette ad allergie, dalla pelle particolarmente sensibile che si scotta facilmente. E naturalmente ai bambini."

(Estrapolato da questo articolo sui filtri solari)

Ed ecco spiegato perché nessuna protezione solare riusciva a impedirmi di surriscaldarmi come un peperone... Adesso uso soltanto filtri fisici, che hanno inoltre il vantaggio di non degradarsi da un anno all'altro (tuttavia è meglio controllare odore, colore e consistenza prima di adoperare la crema: se sembra rancida, meglio non usarla).

Tra le varie creme solari disponibili, io sto usando il Latte solare alla Carota alta protezione di Fitocose (ecobio e non testato su animali). Il prodotto è vegan anche per gli ingredienti e non tornerei indietro per nulla al mondo!

10 luglio 2007

Indovina indovinello

Vera con sindrome premestruale più una gatta cicciotta salgono su una bilancia.

Peso: 60.8 kg.

Quanto pesa Vera e quanto la gatta?

Chi indovina vince un chilo di peli di Tarty.

09 luglio 2007

Confessioni post vacanza

Sono tornata ieri sera da un fine-settimana lampo in un campeggio del Cilento... proprio quando iniziavo a rilassarmi e stavo riuscendo a mettere da parte i pensieri ossessivi (l'esame è andato male, tartyna si sentirà sola, le piante staranno seccando...) i miei genitori hano avuto la brillante idea di tornare a casa.

Insomma, circa 4 ore nel traffico con lo stomaco che faceva le capriole come i trapezisti (ogni volta che prendo l'auto - sempre più raramente - mi scopro meno tollerante della volta precedente: sto diventando allergica all'automobile!!), niente musica da ascoltare e il cervello libero di arrovellarsi a piacimento intorno ad argomenti scottanti...

Ho riflettuto molto sul libro della Correggia (La rivoluzione dei dettagli), che ho letto nel modo più sistematico possibile nei giorni scorsi; il libro mi è piaciuto moltissimo, e ne dovrò parlare presto, molto presto.
(A questo proposito, trovo molto interessanti gli articoli pubblicati negli ultimi giorni sul blog equo eco e vegan)

Altro argomento che andrà presto affrontato, è "la Grande Madre", ma ho bisogno di tempo per cercare di trattarlo bene.


Avevo pensato di portare Tarty con noi per sondare il terreno (se pensate che portare un gatto in campeggio sia impossibile, vi sbagliate... anche se di poco: è quasi impossibile ma con spirito di sacrificio si può fare. Le cronache campeggiose dell'anno scorso le trovate rovistando nei post di luglio e agosto, e soprattutto nel post Manuale di sopravvivenza per campeggiatori con felino al seguito), ma ho dovuto rinunciare.

Insomma, i tempi in cui avevo una piccola adorabile puzzolina mignon sono passati.



Ora... "Tartyna" più che altro somiglia a un sacco di patate... avrei dovuto immaginare che la pettorina le sarebbe stata stretta, e invece mi ero illusa che allargandola al massimo ci sarebbe entrata. Nulla da fare, gliela dovrò comprare nuova (il che significa: pettorina per cane di media taglia - chissà se lei sa di essere un cane di media taglia). Ho dovuto lasciarla a casa con mio fratello e mi è mancata tanto!!





Quest'anno sarà certamente più difficile convivere con la cucciola in campeggio. Quel microbo della prima foto, praticamente un fuscello, già ci dava filo da torcere; ma questa specie di "cacciuttiello" qui sopra, che rizza il pelo, graffia e morde, corre, salta, nel pieno delle sue forze e con una faccia di bronzo incredibile (non conosco molti altri gatti che amino uscire di casa e andarre ad esplorare il condominio...) la potremo contenere?

Già mi immagino tentativi di fuga, zuffe o tentate tali con i randagi del campeggio, arrampicate sugli alberi e rovesciamento di sedie e tavoli durante l'inseguimento di insetti, lucertole, rane e magari anche uccellini. Dovrò tenere gli occhi spalancati!


E' stato un weekend piuttosto strano. Ancora una volta mi scopro fragile, allontano con difficoltà i pensieri negativi e mi lascio condizionare troppo da cose che non dovrebbero essere importanti. Vedo i miei limiti senza riuscire a scorgere le mie capacità. Penso, penso, penso, ma non so agire. Mi sono scoperta piena di rancone (un segno di mancato distacco), ma anche di voglia di amare e di crescere (un segno di innamoramento? ).
So che c'è molto da lavorare, ma ci sono cose su cui non voglio farlo perché è molto faticoso. Ce ne sono altre che cambierei volentieri, ma non è questo il momento (non ho basi oggettive per cambiare).

Insomma, è tutto come sempre "lavori in corso", sono ancora come sempre in cammino, ma mi pare di non arrivare da nessuna parte.

Però, da qualche parte dentro di me, va meglio, sì, mi sento meglio.

08 luglio 2007

Zucchine tonde ripiene

Ingredienti: 4 zuccchine tonde, 100g di seitan macinato o spezzettato, aglio, olio extravergine d'oliva, sale e pepe a piacere e tutto quello che la fantasia vi suggerisce.

Lavate le zucchine e tagliatele in due, asportando la calotta superiore. Cuocetele al vapore per circa 15 minuti, finché si saranno ammorbidite; asportate l'interno con un cucchiaino fino a ricavare una "nicchia".
Riscaldate l'olio in padella e soffriggete delicatamente l'aglio per qualche minuto; aggiungete il seitan macinato e la polpa delle zucchine tritata; fate rosolare. Volendo potete aggiungere della panna di soia, "formaggio" grattugiato vegan oppure altre verdure, o ancora spezie a piacere.
Farcite le zucchine col ripieno, copritele con la calotta e infornate alla temperatura minima finché le zucchine saranno cotte. L'ideale sarebbe gratinare leggermente al termine della cottura.

06 luglio 2007

Segnalazioni

Ricevo da Barbara:

Martedì prossimo (10) presso l'Emporio Primo Vere in via S. Donato 1 (Pescara) si terrà la "seconda puntata" del mini-corso di cucina "alternativa", dedicata alle proteine vegetali.
Barbara insegnerà a preparare il tofu e il seitan.

Suppongo che l'orario sarà sempre lo stesso (le 18)? Barbara, smentisci se non è così!

Laura mi segnala un corso di cucina naturale.

"Per riappropriarsi della propria salute e avvicinarsi al ritmo della natura con alimenti semplici e vitali.

A Faldone agriturismo agricampeggio a Costa di Gargnano

Parco dell’altogarda bresciano tel 340 6774560
info@faldone.com www.faldone.com

23-24 giugno

7-8 luglio

25-26 agosto

8-9 settembre

Orari: sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19

Domenica dalle 9.30 alle 12.30

Sabato mattina: il pranzo. Come cucinare i cereali integrali e semilavorati, la tostatura, la pregermogliazione, chicchi, fiocchi, semole e farine.
Le salse
I condimenti. Oli spremuti a freddo, gomasio, tamari, shoyu, alghe e lievito di birra.
Le verdure secondo le stagioni, la forma e l’energia, erbe spontanee in cucina.
Sabato pomeriggio:la cena. Zuppe e minestre.
Piatti proteici secondo i vari stili alimentari: cucina dei legumi, preparazione del seitan partendo dalla farina, tofu, ricette vegetariane tradizionali della cucina italiana.
Domenica mattina:la colazione. Yogurt e vari tipi di “latte” a confronto, muesli, frutta, creme salate, creme di frutti oleosi , la crema Budwig, i dolcificanti naturali, bevande e tisane.

Costo del corso 50 euro, prezzi soggiorno sul sito."

04 luglio 2007

Crema di carrube

Per la felicità di Laura, oggi posto la ricetta della crema di carrube. Purtroppo non ho molto tempo per approfondire l'argomento, quindi mi limiterò, almeno stavolta, all'essenziale. Spiegazioni dettagliate giungeranno in seguito!

Ingredienti (calcolati da ricetta "a occhio"): 5 cucchiai di farina di carrube, 3 cucchiai di zucchero di canna, 1 cucchiaio o due di olio di mais (oppure altro olio dal sapore neutro), 2 cucchiai di nocciole tostate e polverizzate, un pizzico di sale, latte vegetale quanto basta.
Mescolate gli ingredienti secchi e aggiungete lentamente l'olio, sbattendo con una frusta per amalgamare. Se necessario, aggiungete poco latte vegetale, continuando a sbattere, fino a raggiungere una consistenza cremosa.

La farina di carrube si utilizza come surrogato del cacao; il sapore è ovviamente un po' diverso, ma se mescolate un cucchiaio di cacao a questa crema non vi accorgerete della differenza.
In erboristeria trovate una crema spalmabile già pronta, ma non è vegan; non so se sia semplice reperire la farina di carrube: a me l'ha regalata Bea!
La maggior parte dei prodotti in circolazione sono a marchio karrua, che forse vende anche on-line.

02 luglio 2007

AMMUTINAMENTO!!



Il mio compost si sta ammutinando. Tralascio i dettagli impressionanti (sono troppo impressionanti); sto cercando di arginare il problema in attesa di trovare il coraggio per affrontarlo... Ce la devo fare, ce la devo fare, ce la devo fare!

Promemoria: tenere sempre a portata di mano un sacco di foglie secche da mescolare al compost; impedire alla propria famiglia di metterci dentro gli avanzi di anguria. Lo so, è stata quella la causa del tracollo!


Comunque non mi arrendo... potrò perdere una battaglia, ma alla fine vincerò la guerra.


Non riesco più a far finta di nulla: si respira aria d'estate e io non ho nessuna voglia di studiare. Confermo: mettere le sessioni di esami a luglio è crudeltà. Soprattutto considerando che inizia a fare un caldo terribile già a maggio... Detesto soprattutto gli strepiti dei bambini in vacanza che gridano passando sotto casa mia... ok, siete in vacanza, ma almeno abbiate la decenza di nascondervi!

Effetto collaterale dell'estate: mi dimentico di stendere le bozze delle ricette, ergo mi dimentico poi di pubblicare le ricette. Stamattina me ne sono venute in mente due: crema di carrube e zucchina tonda ripiena... altro promemoria per me!