30 giugno 2009

Riepilogo di giugno

Internet mi sta dando dei problemi, e spero che la connessione regga per il tempo necessario a riassumere quel che è accaduto a Giugno!

Innanzitutto, è stato il mio compleanno, quindi ho ricevuto tanti regali; ho tentato di metterli a frutto (vedi voce biscotti deformi con sparabiscotti), ma per fortuna poi mi sono dedicata ad altre cose meglio riuscite, e cioè: il tempeh al mango, la salsa formaggiosa, i frollini ripieni (foto e ricetta), i blinis, e il cous cous ricco. Ho anche segnalato questi accattivanti sorbetti di Alex.

Giugno è stato un mese di "grandi eventi": la Sagra del seitan, l'inaugurazione del rewild; sul fronte personale ho partecipato all'iniziativa la compagnia dei blogger (che giro a tutti i miei lettori provvisti di food-blog... andiamo devo cominciare a fare l'appello come a scuola?), ho recuperato una foto della mia bella Tarty quando era piiiccola piccola... e, a proposito di piccoli, è on line mondo bimb-allegri, l'ultimo manuale di Mondo Nuovo sui bambini.

Ho anche dato due esami, e il motivo per cui non sto postando molto è che ne sto preparando altri due contemporaneamente. Nonostante questo, non so perché, ero davvero felice da un paio di giorni, mi sembrava che stesse andando tutto a meraviglia, credevo di avere la situazione sotto controllo... Ma poiché da queste parti non si può mai stare tranquilli (vero?), il mio relatore mi ha appena scritto: sta per partire per l'estero fino ad Agosto, quindi se voglio vederlo devo farlo la prossima settimana (sarebbe a dire, più o meno nei giorni in cui devo sostenere i due esami ai quali accennavo), e devo anche restituirgli i testi che mi ha prestato - che per inciso, ehm, diciamo, non ho ancora consultato adeguatamente, ecco.

Va bene studiare di mattina, di pomeriggio e di sera, ma mi sa che qui mi tocca smettere di dormire e cominciare a studiare pure di notte.

29 giugno 2009

Mondo bimb-allegri: un nuovo manuale di MondoNuovo

Ricevo da Mondo Nuovo, e giro molto volentieri:

La cura del bebè
Come prendersi cura del bambino piccolo?
Quali prodotti comprare per la pelle e il bagnetto?
Di quali oggetti ha veramente bisogno?

QUELLO CHE VORREMMO SAPERE su
  • il bagnetto e l’igiene del sederino
  • le creme da evitare e quelle da comprare anche al supermercato
  • il fasciatoio, i marsupi e le fasce portabebè
  • i pannolini, i vestitini e le scarpe
  • l’allattamento e le prime pappe
  • la nanna
  • i giocattoli e i trucchetti casalinghi
  • l’igiene quando in casa c’è un bambino e il “suo” bucato
  • una guida alle letture per genitori consapevoli
  • una mappa di forum e siti web su
  • · parto naturale e sostegno all'allattamento
  • · creatività e fai da te
  • · prodotti eco-bio
  • · … e altro ancora !

...tre anni di ricerche e diversi bimbi cresciuti, decine di marche sperimentate, tanti manuali letti e forum consultati... per un’altra guida di MondoNuovo, frutto di lunghe ricerche e consultazioni tra mamme attente ai prodotti biologici e ai metodi naturali, utile sia a chi è già genitore sia a chi desidera diventarlo!

Scaricabile gratuitamente online su Mondo Bimb-Allegri:
http://biodetersivi.altervista.org/allegati/mondo_bimbao.pdf

MondoNuovo
http://biodetersivi.altervista.org
http://biodetersivi.blogspot.com/


Diffondete il più possibile, ok? E anche se non siete genitori... tenetelo da parte, prima o poi potrebbe "capitare", a voi o a qualcuno di vostra conoscenza!

25 giugno 2009

La compagnia dei blogger

Buonasera a tutti!

Oggi sono molto felice, innanzitutto perché ho messo in saccoccia un altro esame, e questo significa che me ne mancano ancora solo tre per poter discutere la tesi; poi perché ieri ho scoperto una cosa, di cui spero di potervi parlare presto, che mi ha stampato in viso un sorriso a 32 denti per un bel pezzo; e infine, perché oggi ho ricevuto l'ok per la partecipazione alla Compagnia dei blogger. Vi spiego di cosa si tratta.

E' un'iniziativa promossa dell'e-commerce La compagnia del cavatappi, legato ad una azienda a conduzione familiare; attraverso il sito vendono vini, prodotti tipici e altre prelibatezze. La sede è a Lauria (PZ), in Basilicata, motivo per cui vendono principalmente prodotti delle regioni del sud Italia (Basilicata, Calabria, Puglia, Campania), ma col tempo hanno allargato il catalogo ai prodotti di altre regioni italiane, e intendono continuare su questa strada.

Insomma, per farsi conoscere hanno lanciato questa iniziativa, rivolta ai blogger italiani: scrivendo un post per segnalare il loro sito ad altri blogger, coinvolgendoli nel passaparola, si può ricevere un buono acquisto per il loro negozio.

A me l'idea di partecipare fa gola, specialmente perché mi dà la possibilità di provare prodotti che altrimenti difficilmente comprerei, o che avrei difficoltà a reperire ma che assaggio davvero di buon grado... specialmente se sono gratis.

Essendo un'appassionata di pasta di Gragnano, l'occhio mi è caduto subito sulla sezione dedicata. Ci sono tantissimi formati, tutti inconsueti e molto particolari...
Ma tutto sommato, essendo Gragnano praticamente dietro casa mia, preferirei mettere le mani sulle delizie della gastronomia: sarà questa la volta buona per fare conoscenza con il tartufo?
Per non parlare, poi, dei vini e dei liquori. Fino a qualche mese fa avrei giurato di essere astemia... ma mi sto ricredendo! E l'ampia scelta di alcolici della Compagnia del cavatappi, che ha scelto questo nome proprio per la vocazione nel campo, mi tenta parecchio.

Che altro aggiungere?
Giro l'iniziativa a tutti i foodblogger che passano da queste parti. Le condizioni potete leggerle qui. Partecipate in tanti!

23 giugno 2009

Cous cous ricco

Dopo una lunga assenza, il cous cous torna su questi schermi!

Ho approfittato di un momento di pace e tranquillità (grazie a un viaggio fuori porta dei miei, nel fine settimana) per cimentarmi di nuovo in questa lunga, ma molto soddisfacente, preparazione. Nonostante la tecnica complichi l'esecuzione della ricetta, infatti, resto affezionata alla cottura al vapore del cous cous; ovviamente potete cuocerlo facendolo solo gonfiare in acqua o brodo caldi, ma il sapore e la consistenza finale cambiano.
Io preferisco decisamente la cottura al vapore. Ci vuole più tempo e lavoro, ma così l'intera preparazione del cous cous diventa una sorta di atto terapeutico scacciapensieri.

Vi fornisco la ricetta per 8 persone. Un po' come per la paella, è impossibile preparare un cous cous ricco di ingredienti per pochi commensali; meglio farne tanto e poi invitare gli amici a cena... o mangiarlo per una settimana! Diventa più buono, dopo un po' di riposo.

Ingredienti: 350 g di cous cous (possibilmente integrale), 150 g di seitan tagliato a dadi, 150 g di ceci secchi, 1 grossa cipolla, 2 grossi spicchi d'aglio, 1 patata grande, 4 carote piuttosto sottili, 8 pomodori da sugo, 1 grossa melanzana, 1 peperone, 2 zucchine grandi, 200 g di fagiolini.
Spezie: 1 cucchiaino di zenzero in polvere, 1/2 cucchiaino di cannella in polvere, 1/2 cucchiaino di noce moscata in polvere, 1/2 cucchiaino tra pepe e peperoncino in polvere, 1/2 cucchiaino tra curry e coriandolo in polvere.
In più: 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 1 cucchiaio di sale fino, 1 litro d'acqua + 600 ml di acqua, 1 bustina di zafferano.

Il giorno prima, mettete a bagno i ceci secchi in acqua fredda: dovranno restare in ammollo per tutta la notte. Quindi scolateli, e cuoceteli finché saranno teneri (in pentola a pressione dovrebbero bastare 25 minuti).
Lavate e preparate le verdure: tritate sottilmente la cipolla; sbucciate la patata e tagliatela in due o tre pezzi; sbucciate le carote, togliendo le estremità ma lasciandole intere; dividete in due i pomodori; togliete le estremità (ma non la buccia) alla melanzana e alle zucchine: tagliate la prima a pezzettoni, le seconde lasciatele intere. Spuntate le estremità dei fagiolini e dividete il peperone a grosse falde, eliminando i semi e i filamenti interni.

In una pentola alta e capiente riscaldate l'olio su fiamma media; aggiungete il seitan e fatelo soffriggere per 5 minuti finché sarà dorato su tutti i lati. Quindi aggiungete l'aglio intero, la cipolla tritata, il sale e le spezie. Dopo qualche minuto aggiungete tutte le verdure e i ceci.
Nel frattempo riscaldate 1 litro d'acqua e quando è molto calda versatela nella pentola, portandola a bollore (sempre su fiamma media).
Versate il cous cous in un colino o in uno scolapasta; poggiatelo sulla pentola, coprite con un coperchio, disponetevi sopra uno strofinaccio per trattenere il vapore, e lasciate cuocere per 15 minuti.
Dopo 15 minuti, mentre le verdure continuano a cuocere, versate il cous cous in una insalatiera, aggiungetevi 1 cucchiaino di olio extravergine d'oliva, 1 pizzico di sale e 200 ml di acqua in cui sia stato disciolto 1/3 dello zafferano. Mescolate accuratamente, e rimettete sulla pentola coprendola come prima.
Ripetete la procedura per altre due volte (sempre 15 minuti di cottura al vapore, e poi il procedimento dell'insalatiera).

Terminate facendo cuocere a vapore il cous cous per 15 minuti. Trasferitelo quindi nell'insalatiera (senza aggiungere niente), scolate bene le verdure e tagliatele a pezzettini, e tenete da parte il brodo.
Servite disponendo il cous cous nei piatti, coprendolo con le verdure, i ceci e il seitan, e versandovi un po' di brodo di cottura ben caldo.

Spero che il procedimento sia chiaro!

21 giugno 2009

Oggi è il 21 Giugno...

...io ho recuperato da un vecchio cd una serie di fotografie che non ricordavo neanche di avere, e ho trovato questa chicca. Deve risalire a tre anni fa, quando Tarty aveva un mese o poco più.

Rivedere le sue foto mi ha fatto ricordare quanto fosse audace a dispetto della taglia, piena di energie ma niente affatto inesauribile, dato che come tutti i cuccioli passava mezz'ora a scalmanarsi e molto più tempo a ricaricare le pile dormendo, quanta curiosità riuscisse a mettere nell'esplorazione di un semplice appartamento cittadino, facendolo sembrare persino interessante e stimolante, e soprattutto quanto fosse tenera, dolce e adorabile in ogni circostanza.
Sono passati, appunto, tre anni e dieci giorni da quando Tarty è entrata nella mia vita. Adesso non è più un minuscolo esserino che posso tirar su con una mano: le mani mi servono entrambe e anzi, se non mi aiuto con le braccia neppure riesco a cingerla!
E non è neppure più quella cosetta pelosa prodiga di fusa per ogni minimo tocco umano, adesso bisogna pregarla perché accetti le coccole, perché lei è una feroce cacciatrice e le coccole sono roba da mammolette.

Insomma, la mia fragile e delicata bambina è diventata una pantera di cinque chili e mezzo, che dorme quasi tutto il giorno e vive intensamente di notte, che dà la caccia ai mosconi e poi li mangia vivi, che dà la caccia agli esseri umani e non riuscendo a mangiarseli li assaggia per bene (le mie braccia e gambe lo possono confermare), che tende agguati così ben riusciti da rischiare seriamente di buttarci tutti a terra facendoci fratturare un femore; è capace di fare la gradassa, ringhiando e soffiando e rizzando il pelo con la schiena inarcata, ma è ancor più capace poi di passare alle vie di fatto con i suoi denti aguzzi e gli artigli affilatissimi...

Ecco, insomma, a rivedere quelle foto mi è venuta una certa malinconia, ma anche un po' di orgoglio a pensare di essere riuscita a tirar su un gatto così genuinamente gatto, tutto da sola o quasi. Malinconia, orgoglio e una buona dose di voglia di fare prendere un altro gatto.


Oggi è il 21 Giugno, e sarà una giornata molto lunga... godetevi il sole, e cercate di trascorrerla con una persona speciale!

19 giugno 2009

Blinis

Come promesso, eccovi la ricetta!
Non ce l'ho fatta a postarla ieri, perché sono tornata dall'università con un mal di testa feroce che mi ha accompagnata fino a sera... Oggi ricomincio a studiare per il prossimo esame, ma posso dire di avere avuto una grossa soddisfazione! Dopo quattro anni di università ho finalmente incontrato un docente (una docente, a dir la verità) che si interessa sul serio dei propri studenti, sul piano personale come su quello professionale. Ho ricevuto dei complimenti che mai nessuno mi aveva rivolto, e con un calore umano da togliere il fiato.

Ma perché la cosa mi fa venire le lacrime agli occhi? Perché, qualunque sia la mia scelta di vita, ho sempre la sensazione di aver sbagliato tutto?

Beh, almeno i blinis stavolta sono venuti bene. Un po' bruciacchiati forse, ma sufficientemente tondi e regolari da essere immortalati.

Tutto è cominciato grazie a yari e alle sue chiacchiere sul "caviale" vegan; io, allora, ho rilanciato con quello fai-da-te, e ci ho aggiunto pure la ricetta dei blinis, dato che le due cose sono quasi inscindibili. Provate a cercare una ricetta nella quale questi "pancakes" non si accompagnino a caviale o salmone... è come cercare un ago in un pagliaio!
Insomma, yari non ha più dato notizie di sé sull'argomento, ma so per certo che anche Azabel è stata contagiata... e io li ho mangiati per due giorni di seguito!

Eccovi dunque la mia ricetta, per circa 12 blinis.
Ingredienti : 85 g di farina di grano saraceno*, 75 g di farina 0 oppure 00, 1/2 cucchiaino di sale, 220 ml di latte di soia non aromatizzato tiepido, 1 cucchiaino di malto di riso, 5 g di lievito di birra fresco.
Da aggiungere: 2 cucchiai di birra se li volete salati, altri 2 cucchiai di malto se li volete "dolci".

Setacciate le farine col sale; sciogliete il lievito in poco latte tiepido, e il malto nel latte restante. In una ciotola di vetro, mescolate accuratamente gli ingredienti liquidi a quelli secchi, sciogliendo tutti i grumi. Coprite con un panno umido, e ponete a fermentare in un luogo tiepido e riparato dalle correnti, per 1 o 2 ore: l'impasto raddoppierà di volume e si presenterà pieno di buchi dovuti alla lievitazione.
Ungete una padella**, versatevi 1 cucchiaio di pastella per ciascuno dei blinis (non occorre cuocerli uno alla volta, ovviamente, se in padella ce ne stanno di più), allargandola col dorso del cucchiaio perché si arrotondi per bene. Cuocete da entrambi i lati finché saranno dorati, ci vorranno circa 2 minuti, e servite.

La farina di grano saraceno si sente, ma risulta molto gradevole. Dà un sapore particolare ai blinis senza prevaricare, sconvolgendone l'equilibrio; insomma, non è come mangiare una zuppa di grano saraceno, provateli anche se di solito non vi piace il suo sapore.
La versione dolce non è esattamente "dolce", nel senso che se li volete dolci dovrete usare in abbondanza un dolcificante. Sono dolci solo leggermente, ma mi sembrano perfetti così!

La versione salata, non avendo purtroppo lo yogurt di soia, l'ho servita con una maionese un po' liquida a base di latte di soia e "caviale" di nori, le uniche alghe che avevo. Voi attenetevi a questa ricetta qui, e se non vi piacciono le alghe andate solo di salsa di yogurt, il sapore altrimenti è troppo forte, ma senza sono buoni lo stesso.
La versione dolce l'ho accompagnata con cranberry sauce. A dir poco buonissima, l'accostamento tra questa "marmellata" leggermente aspra e il sapore particolare dei blinis mi è piaciuto tantissimo!

*La farina di grano saraceno dovrebbe essere fresca, per risultare gradevole al palato: invecchiando diventa amara. Potete usare un omogeneizzatore o il frullatore per trasformare i chicchi di grano saraceno in farina freschissima.
**Non sono riuscita a fare a meno della padella antiaderente, in caso contrario l'impasto dei blinis mi si bruciava subito, e rimaneva inesorabilmente attaccato al fondo della padella. Decidete voi, in base alla vostra abilità, che tipo di padella usare!

18 giugno 2009

Un post...

...solo per dire che stamattina ho dato un esame. Datemi appena il tempo per riprendermi, e arriverà una bella ricetta per voi.

16 giugno 2009

Frollini ripieni al cacao

Questa ricetta l'ho presa da un libro americano e l'ho veganizzata... Prevedeva dosi a mio avviso folli di grassi, io li ho ridotti di più del 50% e sono venuti comunque buonissimi e frollosi.
Ma secondo voi, è normale una frolla che prevede esattamente lo stesso peso di burro e farina? Io ho avuto grandi difficoltà a lavorarla già così, era davvero molto morbida, tanto più che è pure una frolla mezza montata... bah!
Comunque sia, era poco più che un esperimento, ho già delle idee per una nuova versione da provare a breve, ma dato che eravate così impazienti, vi posto questa.

Ingredienti per circa 20 biscotti: 150 g di farina 00, 50 g di margarina (vegetale e bio), 60 g di zucchero di canna a velo, 2 cucchiai d'acqua ghiacciata.
Ripieno: 15 g di polvere di carrube*, 10 g di cacao amaro in polvere, 1 cucchiaio di zucchero di canna a velo, 1 cucchiaino di margarina, latte vegetale q.b.

Sbattete lo zucchero e la margarina fino a farli gonfiare e diventare spumosi. Aggiungete la farina setacciata e l'acqua fredda, mescolate ancora e poi mettete in frigorifero, coperto da pellicola, per 45 minuti.
Nel frattempo setacciate la polvere di carruba e di cacao, mescolatevi lo zucchero e versateli sulla margarina a temperatura ambiente. Mescolate, aggiungendo latte vegetale quanto basta ad ottenere un composto cremoso e omogeneo. Riponetelo in frigorifero.
Trascorsi i 45 minuti, mentre preriscaldate il forno a 180°, stendete l'impasto tra due fogli di carta da forno e spianatelo velocemente col mattarello fino a un'altezza di 3 mm; tagliatelo con l'ausilio di un tagliabiscotti in cerchi di circa 5 cm di diametro, e disponetevi sopra 1/2 cucchiaino di crema al cacao. Coprite con un altro disco di pasta, sigillate i bordi e trasferite velocemente il biscotto in una teglia coperta di carta da forno.
Impastate di nuovo l'impasto avanzato e procedete fino a esaurimento (dell'impasto, non vostro); se dovesse diventare troppo morbido rimettetelo in frigorifero per qualche minuto. Quando avrete finito gli ingredienti, infornate per circa 10-15 minuti.

*Ho usato la farina di carrube perché è naturalmente dolce e di un colore non troppo dissimile dal cacao. Inoltre, mi serviva letteralmente qualcosa per fare massa - se avessi aumentato le dosi del cacao avrei dovuto aumentare di molto anche quelle di zucchero, per bilanciare l'amaro, e non volevo. Infine, ce l'avevo in dispensa davvero da troppo tempo, quindi era proprio il caso di farne fuori un po'!
Se non l'avete potete aumentare le dosi di zucchero e cacao, o rimediare come ritenete più opportuno. Io un'idea per la prossima volta ce l'ho, ma non vi rovino la sorpresa.

Ed ecco pure spiegato il mistero di come si fa a mettere un ripieno in un biscotto facendolo sembrare un pezzo unico: l'impasto è talmente grasso e appiccicoso che i bordi si saldano tra loro sigillandosi completamente!

15 giugno 2009

Frollini ripieni - foto

Non temete, domani arriverà anche la ricetta. Nel frattempo, fatemi togliere uno sfizio: mi dite quale delle due foto preferite?


Questa è la prima:



E questa la seconda:



Io dirò quale preferisco solo dopo aver ricevuto i vostri commenti, non voglio influenzarvi.

14 giugno 2009

Sorbetti

Non sono miei, ma dovevo assolutamente segnalarli: sorbetti (naturalmente vegan) di Cuoche dell'altro mondo. Gusti: fragola e cardamomo, pesca e lavanda, melone.
Mi è venuta voglia di tirar fuori la gelatiera.

Ps: aggiornamenti sulla sagra?

13 giugno 2009

Sagra del Seitan

Un aggiornamento veloce sulla sagra del seitan: immagino sia già uscito da un po' il programma dell'evento, ma io me ne sono accorta oggi.
Alle 16,30 sono previsti degli incontri sulla gastronomia vegana, parteciperanno Silvia Tonelli (ristorante La Fonte), Pasquale Boscarello (esperto di pasticceria vegana), Maurizio Berlinghieri (Ristohsawa). Io ho il libro di Pasticceria Naturale di Boscarello, è molto bello, se qualcuno va alla sagra mi racconta com'è andata?

Salsa formaggiosa

Non ho scoperto nulla di nuovo, la ricetta infatti è di Vegan3000. Io, tra l'altro, non avevo neppure tutti gli ingredienti, ma è buonissima lo stesso!

Ingredienti (per stavolta vengo meno alla mia promessa di riportare tutti gli ingredienti in grammi... scusate!): 1/2 tazza di lievito alimentare in polvere, 1/2 tazza di farina 00, 1 cucchiaino di sale fino, 1/2 cucchiaino di aglio secco in polvere, 1/4 tazza di margarina, 1 cucchiaino di senape (a me mancava), 2 tazze di acqua tiepida.
Versate tutti gli ingredienti secchi in un pentolino, aggiungete l'acqua poco a poco mescolando con una frusta per non formare grumi, e lasciate addensare per qualche minuto. Cuocete a fuoco medio; quando è denso fate cuocere ancora per un minuto, spegnete il fuoco, incorporare la margarina e la senape e servite.

Lo staff di Vegan3000 suggerisce di utilizzarla per condire delle palline di polenta, così che il risultato somigli alla polenta moja, specialità piemontese caduta in disuso... Io ci ho provato ma la mia polenta è venuta molto strana, amara, non ce l'ho fatta a mangiarla. Chissà cosa è andato storto!

Comunque, vi consiglio tanto la salsina, è veramente formaggiosa!

11 giugno 2009

Tempeh al mango

Anche se tutte le volte che mi avvicino a un tempeh di buona qualità (tipo questo o questo) provo ancora l'impulso irrefrenabile di mangiarlo a morsi, sto cercando di evolvermi e di imparare ad utilizzarlo in ricette saporite e un filo più creative.

Personalmente mi sembra uno spreco usarlo per prepararci ragù o polpette, anche se queste ultime probabilmente hanno il loro "perché" (me le immagino molto gustose... adoro i fritti), ma a me del tempeh piace molto la consistenza. Pur essendo un prodotto derivato dalla soia (dai fagioli di soia, per così dire) si presenta in panetti compatti che si tagliano a fette regolari, anche se non sottilissime: sbriciolarlo senza pietà mi fa un po' impressione, preferisco usarlo a fettine o, al massimo, in cubetti. Come vi dicevo, sto cercando nuove e creative idee per cucinarlo, adesso che inizio ad inquadrarne bene il sapore e le potenzialità. Vi propongo quindi una ricetta un po' esotica, ma non fatevi spaventare, è deliziosa!

Ingredienti per 2: 200-250 g di tempeh, salsa di soia, 1 pezzetto di zenzero fresco, 1 spicchio d'aglio, 1 cucchiaino di polvere di curry, 1 mango, olio di semi di arachide, 1 cucchiaio di olio di semi di sesamo (facoltativo), sale.

Tagliate il tempeh a fette non più spesse di 1/2 cm. Mettetele in una pentola possibilmente bassa e larga, coprite d'acqua (il tempeh deve stare sotto il livello dell'acqua) e aggiungete 1 cucchiaio di salsa di soia o quanto basta per darle sapore. Aggiungete l'aglio e la radice di zenzero ben lavata (non è necessario sbucciarla) e tagliata a fette; e fate cuocere a fuoco moderato finché il liquido non sarà evaporato.
Asciugate il tempeh, riscaldate in una padella qualche cucchiaio di olio di semi (quanto basta a coprire il fondo e friggere il tempeh, ma non a immersione) con l'olio di semi di sesamo; tostatevi il curry per un minuto e poi cuocetevi il tempeh da entrambe le parti finché sarà dorato. Toglietelo dalla padella e asciugatelo.
Mentre il tempeh frigge, lavate il mango, sbucciatelo e snocciolatelo; tagliatelo a fettine più o meno delle stesse dimensioni delle fette di tempeh. Dopo aver tolto quest'ultimo dalla padella, disponetevi le fette di mango, cospargete con un pizzico di sale, e saltatele per un paio di minuti finché si inteneriranno. Aggiungete il tempeh e fate amalgamare i sapori per qualche minuto. Volendo potete sfumare con qualche cucchiaio di rum.

Il sapore del mango ricorda quello dell'ananas, leggermente dolce, si sposa bene con il gusto deciso del tempeh, enfatizzato dalla frittura con l'olio di sesamo. Secondo me ci stava benissimo anche una spruzzatina di lime! Che fame!

Ah, dimenticavo: mio padre ieri ha distrutto lo sportello del forno, disintegrandone il vetro, quindi devo accantonare per un po' sparabiscotti e tutto il resto, finché non sarà riparato.

10 giugno 2009

13 giugno - ROMA - Inaugurazione Rewild

Io purtroppo non ci sarò, ma conto di andarci prestissimo a mangiare e socializzare col popolo vegan romano!


REWILD - Cruelty free club
Opening party 13 giugno alle 16.30

Nel pomeriggio ricco buffet fino a esaurimento scorte, dalle 22.00 in concerto:
Uncle’s Beauty: Arianna & Suo Zio
The Easy Way: Sara Berni & Fabio Spaghetti

Cosa offriamo
Panini al seitan e al tofu, insalate, bio-bruschette,
piadine, pizza al trancio (con mozzarella vegan!),
birra, cocktails, aperitivi, long drinks, analcolici, liquori,
frullati, centrifughe, the, cioccolate, succhi di frutta,
sheese, arancine, supplì, felafel, crepes, dolci, gelati,
snack, sfizi, bevande bio e da commercio equosolidale,
musica live, proiezioni, conferenze, cineforum, biblioteca
…e tutto SENZA SFRUTTAMENTO ANIMALE!

Dove siamo
Via Giovannipoli 18
00145 Roma (Garbatella)
metro B Garbatella o Basilica San Paolo
Qui le indicazioni per raggiungere il posto (con mappa).

Da Piramide: via Ostiense fino all’altezza di via del Porto Fluviale, girare a sinistra su via Pellegrino Matteucci; quindi svolta a destra su via Girolamo Benzoni che poco dopo diventa via Giacinto Pullino, quindi seguire da Metro B Garbatella.

Da Metro B Garbatella: seguire via Giacinto Pullino fino a piazza Augusto Albini, prendere via G.B. Licata e quindi svoltare a destra su via Edgardo Ferrati; dopo il Palladium salire fino a largo delle Sette Chiese quindi svolta a destra su via Giovannipoli.

Da Basilica San Paolo: da viale Giustiniano Imperatore svolta a sinistra su viale Leonardo da Vinci, dopo 400 metri svolta a destra su via Giovannipoli; altri 400 metri e dopo il parchetto siete arrivati.

Dall’EUR: via Cristoforo Colombo fino all’altezza della ex Fiera di Roma, quindi svolta a sinistra su via Rosa Guarnieri Carducci; proseguire su via San Nemesio, dopo l’ospedale CTO svolta a destra su via della Villa di Lucina, quindi svolta a sinistra su largo delle Sette Chiese e infine nuovamente a sinistra su via Giovannipoli.

Da San Giovanni: via dell’Amba Aradam, via Druso e via delle Terme di Caracalla fino a via Cristoforo Colombo; quindi all’altezza della Regione Lazio svolta a destra su via Giovanni Genocchi, dopo la rotonda via Alessandra Macingi Strozzi fino a largo delle Sette Chiese, infine contrinuare diritto su via Giovannipoli.

09 giugno 2009

Primi biscotti deformi con sparabiscotti

Non pensiate che io me ne stia in panciolle! Ieri sera, dopo essere stata al seggio per lo scrutinio delle schede delle elezioni provinciali, ho deciso di inaugurare la mia nuova sparabiscotti provando la ricetta di Azabel - o qualcosa che ci assomigliava tanto, pur con qualche modifica.

Non posto il risultato per manifesta oscenità estetica, ma l'impasto era buonissimo e usare la sparabiscotti (che in effetti sembra una pistola giocattolo - fa pure "bang bang") è un'esperienza che mette di buon umore.

Spero solo di migliorare nell'esecuzione!

06 giugno 2009

Regali di compleanno

Ieri ho ricevuto tantissimi regali di compleanno! Alcuni da parte di Barbara, molti altri da parte del mio ragazzo e delle mie amiche; vorrei citare quelli più significativi, perché un po' vi riguardano, dato che si tratta di aggeggi per la cucina.

- Bilancia elettronica: così finalmente non avrò più scuse, e potrò pesare anche gli ingredienti presenti in piccole quantità con molta precisione.
- Sparabiscotti: finalmente! E adesso che Azabel ha anche messo a punto un'ottima ricetta vegan, non vedo l'ora di utilzzarla!
- Spargifarina: spero che sia più comodo del mio attuale setaccio, per le piccole quantità.
- Measuring cups: quelle autentiche, direttamente dall'America; con l'ausilio della bilancia nuova ho scoperto che il volume è proprio quello che usano oltre l'Atlantico, cioè circa 236 ml per 1 cup. Finalmente non impazzirò più con la conversione degli ingredienti delle ricette straniere (e, sempre grazie alla bilancia, voi avrete le ricette accuratamente descritte in grammi).
- Coltello per verdura: Non so se vi sembrerà assurdo, ma in casa non c'era fino ad ora un coltello per le verdure, ho sempre fatto tutto con quelli Kaimano da tavola (che adoro); spero quindi di non tagliarmi via le dita mentre imparo ad usarlo!
- Stencil per torte: mi mancavano, e mi hanno subito conquistata, specialmente quello a forma di cuore...
- Rigalimoni: lo sogno dai tempi della Sana gola e finalmente è mmmmio, il mio tessssoro!!

Sono davvero molto contenta!