30 settembre 2009

Riepilogo di Luglio, Agosto e Settembre (!!!)

Anche se ho pubblicato il banner qui a lato, mi sa che non ho ancora scritto un post sulla Settimana Vegetariana Mondiale, vero? Nel corso dell'evento, in varie parti del mondo saranno organizzate iniziative per la diffusione del vegetarismo e del veganismo; in Italia la cosa è stata promossa da AgireOra e qui in fondo trovate l'elenco dei presidi e dei banchetti: sono ben trentasei!
Non vi elenco tutte le iniziative, ma sappiate che è stato roganizzato qualcosa nelle seguenti città: Torino, Mestre, Gorizia, Genova, Roma (varie zone), Lecce, Pordenone, Firenze, Pisa, Milano, Rimini, Catania, Fara Sabina, Tortona, Como, Reggio Emilia, La Spezia, Vicenza, Ivrea, Rivarolo, Napoli, Taranto, Sassola, Santa Margherita Ligure, Saronno, Rovigo, Bari, Pescara, Correggio, Ferrara, Brescia, Urbino, Trento, Ostia Lido. Ce n'è per tutti.


Io, invece, non sono stata altrettanto generosa e puntuale: da luglio a oggi ho pubblicato molto poco; non so se avete notato che nell'archivio del blog adesso manca un mese, Agosto 2009. E' l'unico mese in cui, da Marzo 2006, non ho pubblicato neppure un post, quindi nemmeno compare nell'elenco. Ma non mi dà fastidio, mi ricorda tutto ciò che ho fatto - di buono e di cattivo - nel corso dell'estate appena passata.

Comunque sia, sono riuscita a postare tre ricette (ciambellone al cocco, gelato al cocco, ciambellone al caffé), varie segnalazioni (tipo questa, e una importantissima petizione sulla tratta dei cani - leggetela!), un saluto prima di partire, un altro dopo essere tornata, un post malinconico e piovoso, e due confessioni gossippare (l'una più gossippara dell'altra).

Mi piacerebbe poter dire che d'ora in poi tornerà tutto normale, perché mi prendo una bella e lunga vacanza, ma dubito che sarà così.
Nel caso vi siate persi la notizia sto per trasferirmi a Roma per continuare gli studi con la specialistica. Ancora non so dove andrò a vivere ma, ovviamente, starò in una casa con altri studenti, e vi assicuro che riesco a dedicare una identica quantità di tempo a preoccuparmi delle scadenze e della burocrazia accademica da una parte, e della nuova casa - e soprattutto della sua cucina - dall'altra.
Ho colonizzato buona parte dei mobili della cucina di casa mia con... con cose di ogni genere, e mi mancherà tutto. Mi mancherà il frullatore che è vecchio quasi quanto me, mi mancheranno le tortiere e gli stampi per muffin di cui conosco ormai ogni graffio e ogni "bozzo", mi mancherà il forno col quale dopo anni ho trovato un ottimo feeling, mi mancheranno le pentole e le padelle con la loro prevedibilità, mi mancherà il cassetto delle spezie e la macchina per tirare la sfoglia di pasta fresca e tutti gli oggetti che ho accumulato fino ad ora. Mi mancherà poter semplicemente aprire la dispensa e cominciare ad armeggiare per tirare fuori qualcosa di buono, con la certezza che so dove mettere le mani per trovare quello di cui ho bisogno.
Già mi vedo condannata ad andare avanti a surgelati e junk food, tornata ai vecchi tempi in cui non avevo la mezzaluna o il coltello per le verdure, pesavo tutto a occhio e mi scordavo le dosi delle ricette cinque minuti dopo aver mangiato.

Altro che una bella vacanza! Sto per rimettere tutto in discussione e... mi conoscete, no? Me la sto un po' facendo addosso.

28 settembre 2009

Meme "Honest scrap"

Antaress mi ha girato un meme, e come dice lei, quale migliore occasione per rifarmi viva sui vostri schermi? In realtà, meme o meno, oggi avreste comunque avuto notizie di me: oggi, ho passato il mio ultimo e temutissimo esame. Entro un mese, quindi, mi vedrete laureata (proprio con tanto alloro in testa, temo).

Non mi chiedete come ci si sente perché, a dire la verità, non ho ancora realizzato davvero l'accaduto; sappiate però che in Circumvesuviana mi sono messa a ballare, che stasera volevo andare in discoteca e che sto pensando di uscire a ubriacarmi, quindi direi che il primo sintomo di "prossimità alla laurea" è il cambiamento di personalità! Detto questo vorrei ringraziare tutte le persone che negli anni passati hanno sempre incrociato le dita per me, quando avevo un esame; credetemi, siete davvero riusciti a rendermi lo studio più sopportabile e il percorso meno terrificante.


E adesso... 10 cose che non sapete di me. Questo, sarà vero gossip.


1. Per quanto riguarda gli abiti, adoro il viola in tutte le sue sfumature. Nel corso degli anni ho collezionato un assortimento di capi di abbigliamento color indaco, lilla, fucsia, lavanda, violetto e chi più ne ha più ne metta, tale da costituire quasi il 50% del mio guardaroba. E non mi sono ancora fermata!

2. Ho le lentiggini, anche se si notano soltanto d'estate e a distanza ravvicinata. Questo mi aiuta a illudermi di potermi svegliare un giorno rossa di capelli e con la carnagione candida come la neve, però non succede mai. Gli occhi verdi, almeno, sono già in dotazione.

3. Nonostante il mio blog sia pieno di ricette con alghe, cereali integrali, dolcificanti alternativi come sciroppo d'agave e malto, sono una fritto-dipendente cronica: se non assumo un qualsiasi cibo fritto almeno una volta alla settimana divento intrattabile e burbera. Non vi avevo mai detto che dalle mie parti si frigge tanto?

4. Una delle mie espressioni preferite è "senza soluzione di continuità". Pare che su alcune persone faccia colpo, tra l'altro. Provare per credere.

5. Non appena diventata vegetariana, ho iniziato a tenere un diario sulle difficoltà che incontravo e in generale sui miei pensieri in merito alla cosa, andando avanti per un anno. Ci scrivevo anche delle ricette e spesso ci disegnavo... Ovviamente non lo farò MAI vedere in giro, ma ci sono affezionata e se lo leggo mi commuovo ancora per la ragazzina sola, testarda e sensibile che ero all'epoca.

6. Non sono per niente capace di camminare con i tacchi. Essendo alta un metro e settanta non ne avrei veramente bisogno, ma a volte mi piacerebbe trasformarmi in una stangona con le gambe da levriero, invece niente, al massimo incespico e divento un armadillo zoppo.

7. Chiunque mi conosca bene non lo direbbe mai, ma quattro anni fa ho preso la patente. Se non guido dall'epoca del foglio rosa, probabilmente lo si deve al fatto che:
7.a Nella foto della patente ho un'acconciatura da Michelle Obama che mi fa sembrare uscita da un parrucchiere degli anni Sessanta. Non vorrei mai che mi fermasse la stradale per chiedermi "patente e libretto".
7.b Non riesco assolutamente a mantenere la concentrazione mentre sono al volante: come minimo mi metto a pensare ai cavoli miei, altrimenti parlo col passeggero oppure mi guardo intorno fino a distrarmi. Una volta ho quasi falciato un pedone, sulle strisce pedonali... e dire che sono una fervente sostenitrice del "Pedone Pride"!
[In realtà, per la vita che faccio adesso, fortunatamente non ho bisogno di prendere l'auto; comunque è vero che non amo affatto guidare]

8. Conservo ancora il libro delle favole che i miei mi leggevano quando ero bambina. O, più che altro, che mi leggevo da sola. E' uno dei pochi oggetti della mia infanzia sfuggito alla mania di mia madre di buttare tutto; lo custodisco come una reliquia, sperando di poterlo leggere ai miei figli, un giorno.

9. Sono innamorata. E stavolta, non parlo di una biblioteca.

10. Tra qualche giorno, me ne andrò a vivere qui.


Giro il meme ad alcuni dei blogger che seguo, ma che non aggiornano il blog da un po' oppure non sono soliti raccontare molte cose di sé: Marco, Mammafelice, Lisette, Manu, Arame, Tippitappi, La spiga di grano. Lo so che non sono 10 ma... gli altri sono già stati prenotati!

25 settembre 2009

27 settembre, Napoli, raccolta dell'olio usato



(Organizzato dal meet-up Beppe Grillo di Napoli)

22 settembre 2009

Ciambellone al caffè

Buongiorno a tutti!
Il tempaccio autunnale che in questi giorni sta funestando l'Italia è capitato a fagiolo: vi ricordate di quando, a giugno, mio padre ruppe il forno? Beh, dopo tre mesi di attesa (!!!) finalmente è arrivato lo sportello nuovo e con mia somma gioia ne ho approfittato per preparare qualche dolce senza sciogliermi.
Diciamo subito che per fortuna il forno non è mai stato del tutto inservibile: del doppio vetro che ne costituisce lo sportello si era rotta solo la parte esterna, quindi con qualche accorgimento per non disperdere troppo calore lo si poteva utilizzare. Il problema piuttosto è che mi ero abituata così bene a usarlo in quelle condizioni che quando è tornato a pieno regime ho cominciato a bruciare tutto quello che ci mettevo dentro!
Per fortuna è bastata qualche prova per calibrare di nuovo tempi e temperature di cottura e così... ho una ricetta per voi.

Pur essendo quasi napoletana non amo il caffè; in famiglia lo si beve, ma non mi attira proprio. La cosa mi crea qualche difficoltà quando sono ospite in casa d'altri, perché mi viene sempre offerto e non immaginate neppure quanto sia sconvolgente non bere il caffè neppure una volta tanto, da queste parti: a volte sembra quasi un'offesa per la padrona di casa rifiutarlo, ma non posso farci niente, non mi piace neanche un po'!
L'unica eccezione fino ad ora è stata costituita dal tiramisù che mamma preparava sempre per il mio compleanno, inzuppando i pavesini in un caffè piuttosto diluito e zuccherato. Ripensando a quei ricordi, e volendo preparare un dolce per mio padre, ho deciso di provare questa ricetta e mi è piaciuta molto.

Ingredienti: 200 g di farina 00, 50 g di amido di mais, 125 g di zucchero di canna, 50 g di margarina, 20 g di olio di semi di mais, 1 pizzico di sale, 10 g circa di cremor tartaro, 1 tazzina di caffè (circa 70 ml), latte di soia q.b. per allungare.

Riscaldate il forno a 170°, ungete con poca margarina lo stampo per ciambellone e tenetelo da parte.
Setacciate e mescolate la farina, la maizena, il cremor tartaro e il sale; a parte montate lo zucchero con la margarina e poi aggiungete poco a poco l'olio. Versate questo composto sulla farina e mescolate, aggiungendo latte quanto basta per avere una consistenza piuttosto fluida.
Infornate per circa 40 minuti e verificate la cottura con la prova stecchino prima di spegnere il forno.

Sono molto soddisfatta, il dolce ha lievitato perfettamente ed è venuto molto alto per la quantità di impasto che avevo preparato. La fotografia non posso metterla ancora perché non trovo il cavetto della macchina ma rimedierò quanto prima!

16 settembre 2009

Gossip

Dato che non posso offrirvi ancora ricette nuove, cercherò di rimediare con un po' di sano e succoso gossip sulla mia estate... almeno farò la felicità di Antaress! Del resto non posso mica sparire per due mesi e pretendere poi di cavarmela senza neanche un piccolo interrogatorio da parte vostra, no?

Dunque, chiariamo subito che da giugno a dieci minuti fa non ho praticamente fatto nient'altro che studiare, e andrà avanti così ancora fino al 28 settembre (sessione straordinaria degli esami), e poi cominceranno i corsi del nuovo anno accademico.
Se mi aiuterete incrociando le dita il più strettamente possibile, dovrei laurearmi alla fine di ottobre, il che spiega anche perché sono sparita per tutto questo tempo: la maggior parte dell'estate l'ho passata in biblioteca, a scrivere la tesi.
Mi sono innamorata. La Biblioteca nazionale centrale di Roma è da estasi mistica per uno studente. Se avete intenzione di andarci mettetevi in tiro, perché la prima cosa che faranno sarà stampare la vostra faccia su una tessera magnetica che vi durerà per cinque anni, quindi al pari di patente, carta di identità, libretto universitario eccetera è meglio avere una fotografia che non vi faccia inorridire ogni volta che la guardate!
Entrando in biblioteca, ovviamente non potete portare borse, cibo, bevande, e ci sono forti limitazioni per l'ingresso di fotocopie e testi esterni, ma in compenso potete far entrare qualsiasi cosa riesca a stare dentro una busta trasparente... Quelle in vendita all'ingresso sono incredibilmente resistenti, reggono un computer portatile e molto altro e, a questo proposito, nelle sale di lettura ogni posto a sedere ha una presa elettrica per il computer, il che non è affatto scontato, considerato che non in tutte le biblioteche c'è questa possibilità! Insomma, a parte il limite un po' restrittivo di tre testi consultabili per volta, e la sfortuna di esserci andata quando ormai l'orario estivo riduceva a mezza giornata la permanenza, il servizio è molto efficiente e la biblioteca mi è piaciuta tantissimo. Non ci sono scartoffie da compilare ogni volta che vi serve un testo, basta cercarlo usando i loro computer e poi strisciare la tessera magnetica per richiederlo; quando il libro arriva al banco delle consegne, una luce verde sulla vostra postazione si mette a lampeggiare per avvertirvi... Dopo essermi abituata a simili lussi, l'impatto con gli impervi ballatoi di legno della Biblioteca di archeologia e storia dell'arte di Piazza Venezia, e con i moduli per la richiesta dei testi della Biblioteca Angelica, da compilare rigorosamente a mano in triplice copia, è stato un po' forte. Certo, quando ho lasciato Roma mi sono sentita immensamente sollevata perché non avrei più dovuto consultare pile e pile di testi sull'arte senese dei secoli XIII e XIV, ma ammetto che la Vittorio Emanuele II mi mancherà.

Per il resto vorrei potervi dire che ho trascorso una splendida vacanza a Roma, tra monumenti, movida e il mio solito giro per locali etnici, ma la verità è che davvero non ho fatto altro che andare in biblioteca di mattina, cambiare biblioteca nel pomeriggio e tornare a casa troppo fusa per fare qualcosa di più che cenare in modo frugale, lavarmi e mettermi a dormire, e poi rifare tutto il giorno successivo.

Da quando sono tornata a Castellammare invece sto semplicemente scrivendo, leggendo e riscrivendo la mia tesi; oggi ho messo - metaforicamente - la parole fine al tutto, ma mi resta ancora un esame da sostenere e ormai mi sento stressata fino alla punta dei capelli. Vi dico solo che i miei sogni notturni ricorrenti riguardano:
1 Disguidi burocratici a causa dei quali la mia seduta di laurea salta;
2 Esami che avevo dimenticato di dover sostenere; me ne ricordo ovviamente una volta scaduti i termini entro i quali sostenere gli esami prima della laurea, facendo saltare la seduta;
3 In alternativa, sogno di giocarmi la discussione perché non riesco a superare l'ultimo esame - paura purtroppo che non mi abbandona neppure una volta riaperti gli occhi...

Insomma, decisamente un periodo intenso e difficile, non vedo l'ora che abbia fine. E direi che con questo (barboso) racconto ho esaurito la prima parte della mia cronaca di un'estate!

14 settembre 2009

Piove...

Non vedevo la pioggia da diverse settimane. Me ne sto rintanata in casa, ciondolando qua e là, pensando a cosa fare della mia vita e preparando muffin che non riescono.
Oggi va un po' così.

07 settembre 2009

Chi non muore si rivede!

Chissà se qualcuno di voi si è spaventato seriamente per la mia lunga sparizione! Ormai sono passati quasi due mesi da quando sono scomparsa, e la promessa di farmi viva dopo "qualche giorno" giustifica le e-mail e i commenti un po' allarmati che ho ricevuto ultimamente.
Vi ringrazio tutti per la premura e per non avermi abbandonata; tranquillizzatevi pure, sto bene, ho soltanto trascorso un'estate molto "particolare" e impegnativa, per cui il blog, anche se non è stato certo l'ultimo dei miei pensieri, non era in cima alla lista delle priorità!

Ho deciso di rompere il silenzio prima che si organizzasse un pellegrinaggio di lettori sotto casa mia... non so perché, ma ho la sensazione che la cosa fosse sul punto di accadere. Spero vi faccia piacere avere mie notizie e mi dispiace dovervi comunicare che dopo questo post tornerò nell'ombra ancora per un po' (sperando sia davvero "un po'") perché gli impegni non mi stanno lasciando tregua; quando questo periodo di stress e delirio avrà termine, però, vi racconterò tutto, promesso.

E potrei avere delle interessanti novità.

Detto questo mi scuso con tutti voi, con gli amici che mi hanno persa di vista, con i lettori che mi hanno scritto commenti oppure e-mail senza ricevere risposta, soprattutto con gli utenti di Vegan Gourmet, dal quale manco da troppo tempo... Tornerò appena possibile, ma purtroppo per ora continuo a non potermi occupare di queste cose, quindi abbiate ancora tanta pazienza e non vi offendere se da questa parte c'è il silenzio assoluto. Mi farò perdonare.

In attesa di tornare a scrivere con maggiore frequenza vi abbraccio tutti, in particolar modo Puccina, e vi auguro... buona vita!!