31 ottobre 2007

Riepilogo di ottobre

Bene, bene, bene... ottobre è finito e io mi ero completamente dimenticata di dover postare il riepilogo! Stavo già partendo con una ricetta...

Ricette del mese: castagne al cioccolato, Monte Bianco, tartufini di castagne, peperoni sott'olio.
E questo vi da un'idea di come ho mangiato negli ultimi tempi.

Segnalazioni: uno, due, tre, quattro.

Altro: la benedizione degli animali 2007, il PUL per assorbenti e pannolini di stoffa, Blog action day ovvero considerazioni ecologiche su vegetarismo e veganismo, la sveglia-gatto.

Da leggere: Vegagenda 2008.

Da firmare: petizione contro il disegno di legge Levi.

Riepilogo di settembre, riepilogo di ottobre 2006.

E questo è quanto...
Se abitate in Campania, vi invito a partecipare a questa discussione su forumetici, per scambiare quattro chiacchiere, conoscere gente, organizzare acquisti di gruppo di prodotti interessanti o giornate di attivismo... e avere costruttivi scambi di idee! Venite a dire la vostra!

30 ottobre 2007

Peperoni sott'olio

Finalmente l'ho smessa con le castagne!

Anche se l'estate è andata via da poco, ho già iniziato ad assaggiare le conserve preparate ad agosto... questa è una delle migliori (sarà mica perché i peperoni mi piacciono da impazzire?).

Ingredienti: 1 kg di peperoni gialli o rossi; 1/2 litro di aceto bianco e 1/2 litro d'acqua; olio extravergine d'oliva quanto basta (tanto!).

Lavate e asciugate accuratamente i peperoni. Eliminate il picciolo, i filamenti e i semi e tagliateli alla julienne (perché alla julienne? Perché nel vaso ce ne entrano di più, e perché sono più buoni! ); nel frattempo portate a ebollizione l'aceto con l'acqua e scottatevi per 5 minuti i peperoni.
Stendeteli su un canovaccio perché asciughino perfettamente, metteteli nei vasi e coprite con l'olio eliminando bene le bolle d'aria. Controllate i livelli dell'olio dopo quache giorno, aggiungendone altro se necessario.

Consumateli dopo almeno 30 giogni. Sono buonissimi già così, ma passati in padella con aglio, capperi e olive sono ancora meglio!
L'olio si può usare per condire e cucinare e ovviamente prende il sapore dei peperoni. Quello dei peperoncini verdi era ancor più interessante!

28 ottobre 2007

Segnalazioni

Un po' di segnalazioni.

Qui potete trovare, in pdf, le ricette per cosmetici autoprodotti presenti sul sito di barbara fino a maggio 2006. Non è aggiornato, dunque, ma è un ottimo inizio da far girare, tenetelo sempre a portata di mano e stampatelo per amiche e parenti!

Nuovi blog...
Afrodita, nel quale sono zompata arrivando non ricordo da dove, e che visito perché adoro il libro della Allende che gli da il titolo.
Il blog una vegan in Piemonte chiude, o meglio si trasferisce su myspace. Su, ditelo che vi divertite a farmi smanettare continuamente nell'elenco links!
Zenzero e cannella, perché serve sempre qualcuno da cui prendere ispirazione. E per lo stesso motivo, Una cuoca per caso.
Una goccia in mezzo al mare, in quanto blog veg*.
Con le mani, spazio sull'autoproduzione davvero... di classe!
Maloti, blog veg* e di autoproduzione.
Vegan: non mi ricordo se l'avevo già segnalato, e ciò indica che il mio blog inizia a vivere di vita propria indipendentemente dalla mia volontà.
La palmy, perché mi piace, e basta!
Il pane e le rose, "esperimenti di vita quotidiana in un mondo imperfetto".
La locanda dei sogni perché ultimamente ci sono ricette interessanti.

Siti da mettere nei segnalibri.
Info erbe, del fitoterapeuta Marco Valussi. Il sito nasce dalla passione per le piante medicinali, e dal desiderio di offrire uno strumento informativo di libero accesso, facile ma non semplicistico. Il nucleo centrale del sito è il database comprendente piante medicinali scelte tra quelle più diffuse e interessanti e con maggior supporto sia scientifico che tradizionale. Ad ogni pianta è dedicata una approfondita e accurata monografia.
Benio, sito di Agnese, laureata in Filosofia e interessata alla questione animale, nelle sue implicazioni storiche, etiche e politiche. Non scordate di dare un'occhiata ai links!
Qualchiccò: il sito è in costruzione, ma ci sono già cose interessanti, come il Seminasogni.

Giant microbes. Lo so, sono oggetti assolutamente inutili, ma io ho sempre adorato gli animali di peluche. E anche se il soggetto è terrificante, li trovo troppo simpatici. Voglio questo!

Ancora: un appello sul blog di Antaress; appuntamento per un escursione a vallevegan (ehm, sì, lo so che ormai è passata, ma a futura memoria...). Stasera c'era anche la Cena Vegan benefit per Porcikomodi a Brescia ma bisognava prenotare. Eventualmente chiedete info a 392.2195903 o porcikomodi@gmail.com, magari potete unirvi ancora...

Mi ero dimenticata di segnalare.

27 ottobre 2007

Sto continuando ad aggiungere collegamenti nella colonna e mi sa che andrò avanti per un bel po'. Sto anche cercando di dotare i miei post di etichette significative ma non è semplice, la massa di materiale è davvero grande e soprattutto, dato che trovo le etichette fuorvianti più che utili, sto cercando di non darne più di due per ciascun post... categorizzare un articolo in un senso significa escluderlo da altre categorie e non voglio finire a dare 10 etichette ad ogni post...

Se abitate in Campania, vi invito a partecipare a questa discussione, sto anche organizzando degli acquisti di gruppo di cibo veg per animali domestici e cosmetici ecologici e soprattutto sto cercando di creare uno scambio di idee costruttivo... per favore, venite a dire la vostra!

26 ottobre 2007

Tartufini di castagne al cacao, rum e cocco

La ricetta praticamente è già nel titolo!

In sostanza si procede come per il monte bianco, quindi...
250 g di castagne fresche, 3 cucchiai di cacao amaro in polvere (del commercio equo), 50 g di zucchero a velo (volendo, autoprodotto), 50 g di latte, 1 cucchiaio di rum, noce di cocco in scaglie o farina di cocco (o qualsiasi altro nome sia stampato sulla confezione di quella polverina bianca che odora di cocco).

Bollite le castagne per 30 minuti in acqua e un pizzico di sale; sbucciatele e bollitele nuovamente per 30 minuti. Spellatele, passatele al passaverdure e conservate la purea.
Mescolate lo zucchero (tenendone da parte 4 cucchiai rasi) e il cacao, versate il latte e sbattete con una frusta, amalgamando. Unite al composto di castagne e lavorate con un cucchiaio di legno, finché diventa omogeneo (e cambia deliziosamente colore e profumo). Mettete al fuoco, fate asciugare e quando inizia a staccarsi dalle pareti, spegnete e versate il rum, amalgamando nuovamente.
Passate allo schiacciapatate, mescolate di nuovo col cucchiaio fino a rendere la crema perfettamente omogenea, formate delle palline non troppo grandi con le mani e fatele rotolare nella farina di cocco.

25 ottobre 2007

Sto spostando i mobili...

...almeno in senso figurato!
Ci sono stati degli spostamenti e aggiornamenti nella colonna dei collegamenti, qui a destra: ho aggiunto alcuni siti e ho cambiato un po' l'ordine degli argomenti... mi mancano ancora tante segnalazioni da fare, ma intanto vi suggerisco di scorrere l'elenco per dare un'occhiata alle novità.
Se ritenete manchi qualcosa di fondamentale (un blog, un sito, un forum, un negozio...) segnalatemelo attraverso il profilo, prenderò in considerazione il vostro suggerimento.
E a proposito, il mio indirizzo e-mail è cambiato, nel profilo c'è già quello nuovo; se avete in rubrica il vecchio, cancellatelo pure.

24 ottobre 2007

Monte bianco

Va bene, va bene, mi avete scoperta: non è il Monte Bianco ma il Vesuvio coperto di neve... Metto questa immagine per due motivi: innanzitutto perché effettivamente il Vesuvio è attualmente coperto di neve (e le mie dita sono quasi gelate - non riesco più a piegarle...); in secondo luogo perché il mio Monte Bianco non somiglia per niente a questo, così, taroccato per taroccato, tarocco anche la foto, no?

Comincio col rassicurarvi: si può preparare uno squisito Monte Bianco utilizzando la panna da montare giusta, e la panna da montare giusta è questa: soyatoo. Invece stavolta ho voluto provare una crema che mi ha portato mia sorella dall'Inghilterra, della Alpro.
L'ho sbattuta, l'ho sbattuta, l'ho sbattuta e si è gonfiata, diventando quasi una spuma, però non monta, resta liquida. No, non posso proprio mettere la foto del mio monte bianco: sembra un piatto di vermi sul quale abbia sbavato il San Bernardo idrofobo del gel di semi di lino.
Depennata Alpro dalla lista di alternative a soyatoo.

Ricetta!
Per due porzioni abbondanti: 500 g di castagne fresche, 2 cucchiai di cacao amaro in polvere (del commercio equo), 100 g di zucchero a velo (volendo, autoprodotto), 100 g di panna di soia da montare, 50 g di latte, 1 cucchiaio di rum.
Mettete la panna da montare in frigorifero.
Bollite le castagne per 30 minuti in acqua e un pizzico di sale; sbucciatele e bollitele nuovamente per 30 minuti. Spellatele, passatele al passaverdure e conservate la purea.
Mescolate lo zucchero (tenendone da parte 4 cucchiai rasi) e il cacao, versate il latte e sbattete con una frusta, amalgamando. Unite al composto di castagne e lavorate con un cucchiaio di legno, finché diventa omogeneo (e cambia deliziosamente colore e profumo). Mettete al fuoco, fate asciugare e quando inizia a staccarsi dalle pareti, spegnete e versate il rum, amalgamando nuovamente.
Passate allo schiacciapatate direttamente sul piatto di portata, premendo leggermente per compattare. Mescolate la panna con lo zucchero e montate per il tempo necessario. Spalmate artisticamente (vedi sopra) la panna sulle castagne, e servite.

Il computo calorico di questo piatto è eccessivo secondo qualsiasi parametro... ma, cavoli, ne vale la pena (qui ci starebbe una faccina bavosa, ma non ne trovo una abbastanza espressiva). Mangiate senza sensi di colpa, l'autunno viene una volta all'anno - e sembra che se ne sia anche già andato!


EDIT del 25 dicembre 2007: perché non dubitiate che il Mont Blanc vegan può davvero esistere, cliccate qui e andate ad ammirare quello di Daniela!

22 ottobre 2007

Disegno di legge Levi-Prodi

Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet.
Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all'informazione sotto sotto questi sono tutti
d'accordo.

La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell'Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.

I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video.

L'iter proposto da Levi limita, di fatto, l'accesso alla Rete.

Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?

La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all'albo come direttore responsabile.

Il 99% chiuderebbe.

Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.

Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: "Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l'Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere".

Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili.

Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia.

Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico.

(tratto da www.beppegrillo.it)

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No al DDL che trasforma la libera espressione della rete in testate giornalistiche. I siti e i
blog sono libera espressione democratica non paragonabile alle testate giornalistiche registrate al Registro Operatori Comunicazione che devono osservare l'apposita legge sulla stampa. Ancora una volta si cerca di limitare le libertà degli Italiani procedendo sulla strada della censura. I reati di diffamazione sono tranquillamente perseguibili senza porre ostacoli alla libertà d'espressione.

Chiediamo al Consiglio dei Ministri di ritirare il DDL che imporrebbe l'iscrizione al ROC anche dei semplici blog.

Per firmare CLICCA QUI.

E fatelo girare!

GRAZIE!!

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Altre info qui; questo e' il testo del disegno di legge; qui c'e' un'altra petizione da firmare.
E questa e' la mail dell'onorevole Levi per dire cosa ne pensiamo: levi_r@camera.it



PS mio: Grillo emigrerà anche armi, bagagli e server in uno Stato democratico, ma a meno che non mi paghi il biglietto per seguirlo... se volete che domani io pubblichi la ricetta del Monte Bianco vegan, per prudenza, vi conviene firmare le petizioni!

21 ottobre 2007

Vegagenda 2008

VegAgenda 2008. L'agenda che promuove lo stile di vita vegan!
Per il quarto anno consecutivo, ecco l'agenda per tutti i vegetariani, vegani, animalisti in Italia! E' la prima agenda in Italia a fare il punto su questo stile di vita, con informazioni, consigli pratici su alimentazione, abbigliamento e consumi in generale.

Le novità di quest'anno:

- le lettere aperte ai sindaci di molte città italiane: Massimo Cacciari (Venezia), Letizia Moratti (Milano), Walter Veltroni (Roma), Marco Maria Mariani (Monza), Leonardo Domenici (Firenze), Sergio Chiamparino (Torino), Stefano Bruni (Como), Rosa Russo Iervolino (Napoli), Fabio Refrigeri (Poggio Mirteto - RI).

- L'inserto ragionato e puntuale del "Vivere Vegan", un facile strumento di consultazione per chi vuole acquistare prodotti vegetariani e vegani città per città, con le indicazioni per la scelta dei ristoranti e dei negozi migliori.

- Il nuovissimo ricettario per cucinare con i cereali, le verdure, i legumi, il seitan e il tofu.

Formato cm 10x14,50, prezzo di copertina 9,50 euro.

Potete richiedere l'agenda a SSNV, contribuendo cosi' a finanziare le attivita' dell'associazione.
Il costo di spedizione e' di 4.50 euro in contrassegno, 3 euro senza contrassegno (con pagamento via CCP, bonifico, pay-pal, carta di credito).

Per richiedere l'agenda scrivere a: info@@scienzavegetariana.it (con una chiocciola sola!), indicando l'indirizzo a cui inviarle, il numero di agende che si desidera ricevere e il metodo di pagamento preferito.

Grazie a tutti,
la Segreteria di Redazione di SSNV

Me l'hanno regalata sia lo scorso anno che adesso, e devo dire che l'ho trovata molto carina, ricca di informazioni ma senza essere "pesante". Gli inserti di ricette e quello sul vivere vegan sono ben fatti; le pagine sono corredate di citazioni e notizie interessanti e in generale, beh, è un'agenda molto gradevole.
E poi il coniglio in copertina è troppo simpatico!

19 ottobre 2007

Castagne al cioccolato

Avrei altre ricette di conserve da postare, ma inizio da questa delle castagne perché si fa ancora in tempo a prepararla ed è una discreta goduria...

Ingredienti: 2 chili e 1/2 di castagne, 1 chilo di zucchero, 150 g di cacao amaro, 1 limone, 1 litro e 1/2 di acqua.
Cuocete le castagne e spellatele, cercando di non romperle. In una pentola, sciogliete lo zucchero e il cacao con l'acqua, quindi mettete al fuoco e portate ad ebollizione, mescolando continuamente; spegnete, aggiungete la buccia grattugiata del limone, e lasciate raffreddare. Nel frattempo, disponete le castagne nei vasi perfettamente sterilizzati, e quando lo sciroppo si sarà raffreddato versatelo sulle castagne fino a coprirle. Chiudete i vasi e sterilizzateli per 20 minuti.

Si possono usare in molti modi... l'ideale setacciarle e servirle con panna montata, yum.
Se non ve la sentite di impazzire per delle ore nel compito odioso di sbucciare tutte quelle castagne, riducete le quantità! Forse è anche il caso di ridurre lo zucchero, ma non so se questo pregiudicherebbe la conservazione.
Avrei altre cose da dire, ma non trovo il tempo per postare.
Se fossi in collegamento telepatico con la tastiera, forse...!

18 ottobre 2007

La sveglia-gatto

Gattofili e gattofile, ditemi se non vi ritrovate in questo video... :)



...almeno Tarty non fa finta di dormire, dopo avermi svegliata!

15 ottobre 2007

Blog action day... ovvero considerazioni ecologiche su vegetarismo e veganismo

Stavolta ce la faccio, stavolta ce la faccio!
Per fortuna Miss Piperita mi ha ricordato che il blog action day 2007 è domani! (Ehm, questo ovviamente lo scrivevo ieri ). Quest'anno l'evento è dedicato al tema "ambiente" e capita proprio a fagiolo, perchè già da un po' volevo scrivere un post sulle implicazioni ambientali dei regimi alimentari, ma visti gli ultimi sviluppi del mio rapporto con la blogsfera avevo accantonato l'idea. Però adesso mi metto sotto e vediamo cosa riesco a tirare fuori dal mio magico cappello a cilindro. Sostanzialmente non potrò dirvi nulla di nuovo, riciclerò informazioni già presenti in rete, ma cercherò almeno di dirlo con parole mie e non farvi annoiare...

Comincio con una considerazione: perché la gente non mi crede, quando illustro le molteplici ricadute che l'essere vegan ha non solo sulla mia salute, ma anche sull'ambiente? Perché non mi ascolta, quando cerco di parlare di fame nel mondo e distribuzione non equa delle risorse? Perché pensa che siano tutte fandonie per cercare di "convertire nuovi adepti", e non ipotesi, teorie (per non dire verità dimostrate) basate sull'osservazione della realtà?
Perché la persona media non vuole credere di avere potere, che le sue stesse azioni abbiano delle conseguenze, che la massa è fatta di singoli e quindi le scelte del singolo possono influenzare la direzione presa dalla massa?

Allevare animali per l'alimentazione umana ha un impatto ambientale "pesante" e il consumo di carne allarga l'impronta ecologica dell'individuo che la consuma. Se ci si pensa su per qualche minuto, mi sembra anche un dato di fatto piuttosto evidente.
Probabilmente, se questo aspetto della crisi ambientale viene sottaciuto e sottovalutato, è perché la maggior parte delle persone non ha ancora rovesciato il paradigma che senza carne non si può vivere: se si è convintissimi di dover mangiare carne e derivati animali per restare in piedi, a che pro dibattere del disastro ecologico causato dagli animali d'allevamento? E' una pratica indispensabile, no?

Ma se si riesce a mettere da parte questa convinzione, forse si può osservare la questione con più onestà, e si capirà allora che mantenere un regime alimentare onnivoro non è un diritto, ma un privilegio; non è una scelta, ma un sopruso verso i più deboli. Animali umani e non umani.


Gli animali presenti negli allevamenti, finché restano in vita, mangiano (è piuttosto ovvio!). Ma probabilmente molti non si rendono conto di quanto mangino, prima di essere macellati.
Un vitello necessita di 13 kg di mangime per metter su 1 kg di carne; un vitellone ne mangia 11, un agnello 24, un pollo 3 - per ogni chilo di peso corporeo guadagnato (ho letto che un vitello, quando viene macellato, può pesare dai 240 ai 300 chili. Moltiplicate per 13...). Se è vero che attualmente in tutto il mondo sono allevati un miliardo e mezzo di bovini, un miliardo di suini, 13 miliardi di polli, un miliardo di pecore e capre, ci rendiamo conto della enorme quantità di cibi vegetali consumati da questi animali.
(C'è da dire che l'indice di conversione di questo procedimento è disastroso: nel 1979, 145 milioni di tonnellate di cereali e soia furono utilizzate negli USA come mangime per gli animali. Solo 21 milioni furono rese nuovamente disponibili per l'alimentazione umana in forma di carne, latte e uova. Gli altri 124 milioni di tonnellate di vegetali - sprecati - avrebbero fornito una porzione di cibo per tutti gli esseri umani della Terra, ogni giorno, per un anno - e sappiamo che un'alimentazione interamente composta di cibi vegetali può essere adeguata sotto il profilo nutrizionale).

Ma tornando all'impatto ecologico... abbiamo detto che questi animali mangiano, e abbiamo verificato che mangiano molto. Abbiamo anche scoperto che il numero di animali allevati è davvero alto, ma allora dove si trova lo spazio per farli pascolare e per coltivare i vegetali destinati alla loro alimentazione? Semplice: la si sottrae a chi non la può difendere. La si ruba alla foresta pluviale, per esempio (ogni anno ne scompaiono a questo scopo 17 milioni di ettari; l'88% dei terreni disboscati della foresta Amazzonica è adibito a pascolo. Ogni hamburger importato dall'America Centrale comporta l'abbattimento di sei metri quadrati di foresta).
Nelle zone semiaride dell'Africa lo sfruttamento dei suoli per l'allevamento estensivo (destinato all'esportazione nei paesi ricchi) porta alla desertificazione completa delle terre, impossibilitate a rigenerare la propria fertilità. Secondo le Nazioni Unite, in tutto il mondo il 70% dei terreni attualmente adibiti a pascolo è in via di desertificazione; e lo stesso sta accadendo nelle Grandi Pianure del "West" americano.

Gli animali d'allevamento stanno mangiandosi il polmone verde del pianeta, ma si stanno anche bevendo la nostra acqua: la bevono direttamente (una vacca da latte beve 200 litri di acqua al giorno, 50 litri un bovino o un cavallo, 20 litri un maiale e circa 10 una pecora), e indirettamente (il 70% dell'acqua utilizzata sul pianeta è consumato dalla zootecnia e dall'agricoltura, i cui prodotti, come abbiamo visto, servono per la maggior parte a nutrire gli animali d'allevamento; all'acqua impiegata nelle coltivazioni si aggiunge quella necessaria, per esempio, per pulire le stalle - e i macelli).

Oltre allo spreco di cibo ed acqua necessari per il funzionamento dell'organismo degli animali, va calcolata l'energia necessaria per la coltivazione del loro cibo e per il funzionamento degli allevamenti stessi: per "produrre" ciascuna caloria di carne bovina si bruciano 78 calorie di combustibile fossile, per ogni caloria di latte ne servono 36.
E non sono questi gli unici prodotti di sintesi coinvolti nell'allevamento di animali "da carne": l'abuso di prodotti chimici per l'agricoltura, comprendenti fertilizzanti, pesticidi ed erbicidi (altamente inquinanti) nei paesi più "sviluppati" è evidente (Germania, Giappone e Gran Bretagna, ne usano più di 300 kg per ettaro; l'Italia 104), ed è un fenomeno correlato strettamente alla pratica dell'allevamento.
L'agricoltura finalizzata al consumo animale implica spesso il ricorso alla monocoltura, che consente la standardizzazione massima del lavoro, ma come ben sappiamo espone il terreno agli attacchi di insetti ed erbe infestanti e lo impoverisce di alcuni elementi, a scapito della fertilità. Se i suoli fossero destinati a coltivazioni a rotazione per uso diretto umano, il suolo rimarrebbe spontaneamente fecondo. L'80% dei prodotti chimici utilizzati in agricoltura negli USA è impiegato nell'agricoltura destinata al consumo animale.

Ma i problemi non finiscono qui: ci sono le deiezioni (perché si sa, dopo aver mangiato e bevuto...). In Italia gli animali da allevamento producono ogni anno 19 milioni di tonnellate di deiezioni a scarso contenuto organico, non adatte come fertilizzante. Attualmente, lo smaltimento dei liquami avviene per spandimento sul terreno: l'eccesso di sostanze azotate inquina le falde acquifere, i corsi d'acqua e i mari (con gravi fenomeni di eutrofizzazione).
Le deiezioni animali producono inoltre una tale quantità di metano (per ogni kg di carne, 3 etti di metano emessi durante la ruminazione) da contribuire per il 15%-20% all'effetto serra globale. L'80%-90% dell'ammoniaca immessa nell'atmosfera (causa delle piogge acide) proviene dagli animali.

Oltre alle deiezioni, occorre poi smaltire tutte le parti di "scarto" degli animali uccisi: testa, visceri, zoccoli, il contenuto dell'intestino, cartilagini, piume, ghiandole (quando non vengono infilate nelle scatolette di pet food!), sono parti delle quali bisogna disfarsi. Dopo il caso "mucca pazza" non è più possibile aggiungerli ai mangimi degli animali d'allevamento, e quindi vengono stoccate in attesa di un imprecisato destino...
La pelle viene riutilizzata nell'industria conciaria, una delle più inquinanti che esistano: le concerie acidificano i territori agricoli e rendono non potabili le acque della zona in cui sorgono.


Tutti questi aspetti potete approfondirli visitando la sezione "Scelta ecologica" del sito Sai cosa mangi, scaricando o acquistando l'opuscolo Ecologia della nutrizione su Agire Ora Edizioni, visitando il sito del NEIC (Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione) e leggendo l'articolo pubblicato su Repubblica lo stesso mese in cui sono diventata vegetariana, Carne amara di Daniela Condorelli.


Adesso, vogliamo fare invece qualche paragone con un'alimentazione basata sui vegetali?
Progetto Gaia ci fornisce qualche cifra.
Un italiano medio consuma annualmente 11,31 kg di carni.
Per produrre 11,31 kg di carne, sono necessari 96,7 kg fra cereali e soia.
Con lo stesso terreno necessario a produrre 11,31 kg di carne (400 m2) si possono coltivare, ad esempio, 1.360,7 kg di carote, 1.814,3 kg di patate, 2.267,9 kg di pomodori...
Per produrre 11,31 kg di carne sono necessari 581.509 litri d’acqua; con la stessa quantità d’acqua, si possono irrigare campi per avere 1.356 kg di pomodori, 1.308 kg di patate, 1.258 kg di frumento, 945 kg di carote.
L’energia necessaria per produrre 11,31 kg di carne (da animali nutriti con grano) è quella fornita da 85,5 litri di carburante. La percentuale di ritorno energetico (come energia alimentare per energia fossile consumata) del più efficiente allevamento per la produzione di carne è 34.5%. La percentuale di ritorno energetico (come energia alimentare per energia fossile consumata) della meno efficiente coltivazione di vegetali è 328%.


Sono dati piuttosto sconvolgenti per me... non trovate anche voi?

Io non posso garantire dell'esattezza di queste cifre, ma ho un metodo molto più semplice per vedere il problema: lo visualizzo letteralmente.
Mi immagino un campo, un bel campo di spighe dorate, oppure un terreno ricco di colture dai molti colori, forme e dimensioni: pomodori, melanzane, peperoni, fagiolini e fagioli, e carote, e molto altro a seconda della stagione. Mi immagino le piante cariche di frutti e vedo che ogni metro quadro di terreno ospita ortaggi in quantità tali da riempire intere casse. Questo terreno può sfamare decine di persone, con una varietà di prodotti, di sapori. A volte mi immagino zone coltivate a soia, e penso al tofu autoprodotto; altre invece vedo il grano, che immediatamente si trasforma in seitan; altre ancora, semplicemente immagino una grandissima grigliata di verdure estive, cotte sul barbecue.

Poi il paesaggio cambia, tutto il mio bel campo si trasforma in un prato, una distesa erbosa, sulla quale pascola una mucca, a volte due o tre, quasi mai di più. Una mucca in mezzo al prato, che rumina assorta la sua erba. E' inevitabile confrontare la massa ingombrante della mucca, che resta però isolata nel campo, con quella ben più grande degli ortaggi di prima; inevitabile pensare che quella mucca "servirà" a poco, dopo la sua triste morte, perché ci vorrebbero tanti altri campi, molto più campi di quelli esistenti sulla Terra, di quelli che la Terra potrebbe sostenere, per allevare tutte le mucche di cui sembra che oggi ci sia un così gran bisogno.

Mi mette tristezza, sapete? Per lei, per quella mucca assorta dagli occhi gentili. Per chi non ha nulla di cui vivere, e se non ha nulla è solo perché in questo modo qualcun altro può avere di più. Per quel povero terreno compattato dagli zoccoli, eroso dalle intemperie, calpestato fino a diventare una sola zolla pesta. Mi viene una grande tristezza, per tutto questo e per molto altro.

E allora so che ho il potere di cambiare, so che le mie azioni hanno delle conseguenze, so che posso influenzare la realtà, semplicemente chiedendo più campi colorati e meno distese erbose. Ho rinunciato volentieri al mio privilegio, e so che, a mio modo, anche se non posso vederlo, sto facendo la differenza.


Altri siti da visitare: la sezione di Progetto Gaia dedicata all'alimentazione vegetariana, il sito alimentazione sostenibile e il sito della Campagna Io faccio la mia parte.

14 ottobre 2007

Pane, burro e marmellata...

La mia colazione, prima di andare a far castagne!

08 ottobre 2007

Il PUL

Vi ricordate quando parlando degli assorbenti di stoffa mi lamentavo di non avere idea del nome di quella stoffa impermeabile da usare come base? Finalmente l'ho scoperto.
Trattasi, a quanto pare, di laminato di poliuretano.

L'ho scoperto grazie a un messaggio di Sonya del novello forum Creattività, e le buone notizie non finiscono qui.

Scrive infatti Sonya: "Il PUL, sigla che indica un tessuto laminato di poliuretano, può avere varie applicazioni. Tutte ovviamente richiedono un progetto che presuppone impermeabilità, perchè questa è la specifica qualità di questo tessuto e il motivo per cui viene ricercato.
I progetti più frequenti sono la produzione fai da te di pannolini lavabili per bimbi, in modo da non avere la necessità di mettere sul pannolino lavabile anche la mutandina impermeabile.
Io ho avuto una serie di difficoltà per reperirlo a prezzi ragionevoli, tenendo conto che è un prodotto che si può reperire esclusivamente all'estero. Ora attraverso i miei contatti so che c'è la possibilità di trovarlo, comprandolo attraverso cooperative d'acquisto internazionali, e questo permette di contenere molto i prezzi, a patto di fare acquisti di entità rilevanti. Se qualcuno fosse interessato ad aggiungersi a me, magari mi contatti in privato."

Quindi, se siete interessate, iscrivetevi al forum, e dopo aver superato le 12 fatiche di Ercole scrivete a Sonya per accordarvi. Ma attenzione! Dato che questo NON è il suo mestiere (lei infatti compra il PUL per sé, e ne prende di più per dare una mano a chi non sa come trovarlo) affrettatevi, altrimenti potrebbe terminarlo.

E buon taglio e cucito a tutti!

07 ottobre 2007

...andiamo!

Nonostante minacci diluvio universale, andiamo a tirar su la baracca!

06 ottobre 2007

Nuova cena vegan domenica a Roma! Info qui e qui. E' organizzata da veganriot e si classifica quindi come imperdibile. Divertitevi!
(ps: ma veganriot non "viveva" a Torino??)

04 ottobre 2007

BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI 2007

Domenica 7 ottobre, nei giardinetti di Piazza Giovanni XXIII (Canesta) a Castellammare di Stabia, l'ADDA terrà l'annuale benedizione degli animali. Questo il programma:
Ore 10.30: apertura degli stand a cura dei volontari dell'ADDA.
Ore 11.30: spettacolo di burattini della compagnia MANIVOLANDO.
Ore 12.30: Benedizione impartita da Padre Bonaventura della Parrocchia di San Vincenzo.

Io sarò lì a sudare e faticare; saranno lì anche i miei cd di ricette (che nessuno comprerà) e probabilmente porterò anche diverse TORTE CIOCCOLATOSE da vendere (nessuno comprerà neanche quella, lo so).
Quindi, se siete della Campania, tre giorni di anticipo sono abbastanza per organizzarvi e passare da queste parti, no? Non mancate!

Segnalazioni (timidi raggi di sole)

Mi è stato inoltrato da Anna questo messaggio:
G.L.E.A.
Gruppo di lavoro per l’etica aspecista

24 settembre 2007

Progetto: “Lettera aperta su etica e vegetarismo”.

Ai membri del Comitato promotore del progetto;
Alle Associazioni e gruppi aderenti;


Siamo lieti di confermare la presentazione del documento “Lettera aperta: etica e vegetarismo – per una par condicio nella comunicazione” per il giorno 8 ottobre, a Milano, come da invito allegato che Vi preghiamo di diffondere.

E’ opportuno sottolineare l’importanza di tale evento. Per la prima volta nel nostro paese gli organi di informazione vengono sollecitati a seguire un “protocollo etico” nel trattare temi relativi all’alimentazione carnea. La “Tavola rotonda” che seguirà la presentazione del documento vedrà schierati da un lato alcuni dei migliori intellettuali di tre discipline fondamentalmente interessate: medicina, sociologia del diritto, e psicologia, facenti parte del Comitato promotore. Dall’altro, i rappresentanti-delegati dei media (stampa, radio e tv) che hanno accettato l’invito.
E’ prevista anche la partecipazione straordinaria di Moni Ovadia (scrittore, regista, attore, musicista, e vegetariano).
Al termine, verrà presentato un progetto per costituire un Comitato di studio per una “deontologia della comunicazione con riferimento alle specie non-umane” a cura del G.L.E.A.

La presentazione del documento non esaurisce il progetto “Lettera aperta” ma costituisce, al contrario, il suo inizio. Verranno raccolte sempre più firme, e il documento, reso pubblico, verrà ripresentato ogni volta che sarà necessario per ricordare ai media di agire nel rispetto del protocollo etico proposto.

Siamo certi che l’evento sia della massima importanza ai fini sia della diffusione del vegetarismo, sia del necessario mutamento di linguaggio nel riferirsi agli altri esseri senzienti. Vi chiediamo pertanto di partecipare, anche se ciò può rappresentare un viaggio, e di diffondere il messaggio con tutti i mezzi a vostra disposizione, affinché l’evento sia coronato dal successo che dovrebbe meritare.


Un caro saluto.

Il coordinatore
Massimo Terrile




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Altri eventi prossimi: eco&equo 2007 (6-7 ottobre e 12-13-14 ottobre ad Ancona), fà la cosa giusta (12-13-14 ottobre a Parma), altrocioccolato (18-21 ottobre a Gubbio), cena vegan a Torino (13 ottobre). Altri eventi sono segnalati da Fà la cosa giusta, nel forum Sai cosa consumi e nelle sezioni dedicate agli incontri rispettivamente di Forumetici e Veganhome.

A tale proposito, non so purtroppo cosa sia successo a Forum etici, spero solo che torni on line presto.

Il terzo anno di università sta mettendo in ansia tutta la mia allegra brigata, compresi coloro che non riusciranno a laurearsi entro l'anno (me inclusa): ci sentiamo stanchi, nervosi e spaventati per il futuro. Non è orribile essere spaventati per il futuro a poco più di vent'anni?
Ho ancora qualche cosa da dire, e circa un milione di blog da segnalare, ma sembra che le mie dita rifiutino di battere sui tasti, quando sono nella bacheca di blogger.
Un giorno rimetterò tutto a posto, spero, ma adesso è proprio il momento di dedicarmi ad altro!
PS: mi metto a rispondere a un po' di commenti, per cui se ne avevate lasciato uno, tornate a controllare tra un'oretta: dovreste trovare qualcosa per voi.