30 aprile 2008

Riepilogo di Aprile

Ero sul punto di pubblicare una nuova ricetta quando mi sono accorta che oggi è l'ultimo giorno del mese: urge riepilogo!

Ricette e cucina: riso integrale agli asparagi, cioccolata calda speziata, note e consigli sulla pasta integrale, crema di finocchi, asparagi all'agro, girella semintegrale alla marmellata, orzo e piselli, scaloppina di seitan al vino bianco.

Notizie, segnalazioni, comunicazioni e varie: moderazione dei commenti, veggie pride newsletter #4, premio sale y pepe, no al 5 per 1000 alla vivisezione, ricettari Tree of freedom, Sagra del seitan (domenica 22 giugno, Firenze), Vegantraining /30 giugno / 6 luglio, Firenze), veganismo e vitamina B12.

Le mie gioie e i miei dolori: balconaggio 2008, progetti..., spesa da GaiaTerra, eruzione della Sojafit.

La foto è della bavarese all'arancia del matrimonio di Daniele e Antonella... che per la bontà del menù richiederà adeguata trattazione in queste pagine.
Aprile è finito in un vortice di persone e cibo, di progetti ed entusiasmo, tra l'università che mi piace di nuovo, la tesi che credo apprezzerò molto, le ritrovate energie in cucina, e qualcosa di profondamente mio che spero vedrà la luce l'anno prossimo... e non è un figlio, tranquilli!

29 aprile 2008

Brutte notizie

La mia sojafit ha eruttato mentre preparavo il latte di soia.

Dato che non sono la prima a cui succede, se stavate pensando di comprarla forse vi conviene aspettare ancora un po', prima di procedere. Pare che sia necessaio usare la soia Rapunzel "adatta per fare il latte" per evitare eruzioni dell'apparecchio, sapore fagioloso e così via... seguiranno esperimenti e approfondimenti. Sgrunt.

Due parole per dirvi che...

...ho attivato la moderazione dei commenti, per cui qualsiasi cosa scriviate, necessita della mia approvazione prima di essere pubblicata nel post corrispondente.

Mi dispiace molto fare una cosa simile, perché toglie spontaneità e immediatezza alle interazioni di voi che mi leggete, ma non ho aperto questo blog per farmi insultare né perché venisse insultato chi lo frequenta, e dato che internet riesce a tirar fuori il peggio della gente... finché chi ha iniziato a rompere le scatole non si trova qualcosa di meglio da fare, ci dobbiamo tenere i commenti moderati.

Spero che chi mi ha presa di mira si dia agli improperi via posta elettronica, così almeno noi ricominciamo a chiacchierare con tranquillità.

Buona giornata!

28 aprile 2008

Riso integrale agli asparagi (in pentola a pressione)

Non aspettavo altro che di ricevere il pacco di GaiaTerra per darmi alla pazza gioia con i miei cereali integrali (o quasi), ed appena ho potuto, mi sono messa a sperimentare. Purtroppo il tempo che posso dedicare alla cucina scarseggia sempre più, ma il richiamo è forte e quindi ogni tanto... ci casco! L'ultima ricetta provata è quella del riso(tto?) agli asparagi, preparata col riso lungo integrale del Baule Volante. Delizioso!

Queste sono le dosi per 4 persone: 300 g di riso, 5 asparagi, 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 1 cipolla piccola, 1/2 litro d'acqua.

Sciacquate il riso e, se ne avete il tempo, mettetelo a mollo per un paio d'ore. Lavate gli asparagi, puliteli eliminando la parte bianca del gambo, e sbollentateli per 5 minuti nel 1/2 litro d'acqua, facendo attenzione a non lasciarli avvizzire.
Tagliate le punte e tenetele da parte per decorare i piatti; tagliate i gambi e riduceteli in pezzettini (io mi sono divertita col tagliere di legno, la mezzaluna e gli asparagi, probabilmente sembravo una pazza criminale mentre li trituravo senza pietà).
A questo punto, riscaldate l'olio nella pentola a pressione, tritate la cipolla ben pulita e versatela nell'olio facendola imbiondire. Scolate il riso, aggiungetelo alla cipolla e mescolate per 5 minuti; versate poi la metà dell'acqua di cottura degli asparagi e chiudete la pentola. L'acqua deve superare di un paio di dita il riso. Lasciate cuocere per dieci minuti dal fischio; spegnete, aprite la pentola, regolate di sale e unite gli asparagi tritati; versate l'acqua rimanente e rimettete il riso al fuoco, cuocendolo per 15-20 minuti dal fischio.
Molto probabilmente, vi accorgerete se il riso è cotto o meno dall'odore... spegnete la fiamma, aprite la pentola e assaggiate. Se il liquido non fosse stato assorbito tutto o il riso fosse ancora crudo, fate andare ancora su fiamma dolce a pentola scoperta finché non diventa ben cotto e cremoso. Servite decorando con le punte degli asparagi.

La pentola a pressione è perfetta per cuocere i cereali e i legumi, perché riduce il tempo necessario e preserva i nutrienti; se non l'avete, cuocete il riso in pentola normale (per 45 minuti), facendo attenzione al livello dei liquidi: potrebbe essere necessaria molta più acqua, per non farlo "attaccare"!

27 aprile 2008

La pasta integrale - istruzioni per l'uso

Dopo le mie elucubrazioni circa le diverse marche di pasta integrale in vendita nei dintorni di casa mia, passiamo a un argomento più generale: le istruzioni per l'uso!
Antonella mi ha confessato che qualche cliente di GaiaTerra, al momento di acquistare la pasta di semola di grano duro biologica, chiede se essa vada cucinata come quella "normale". Beh, se ci sono dubbi su questo, figuriamoci sulla pasta integrale...

Quanto sto per dirvi si basa, ovviamente, sulle mie esperienze personali; quello che è successo a me, potrebbe non valere per voi, ma c'è da dire che nei miei primi due anni da vegan ho accumulato una certa esperienza sull'argomento (almeno per quanto riguarda la pasta della Coop!).

Cominciamo col dire che i tempi di cottura sono simili a quelli della pasta bianca, e ovviamente cambiano a seconda del formato; più o meno, si aggirano tra i 9 e i 12 minuti: controllate le indicazioni riportate sulla confezione.

Per quanto riguarda la tenuta in cottura, la pasta integrale tende a rimanere al dente, soda, ed è davvero difficile farla scuocere. Tuttavia, forse perché rilascia meno amido, una volta scolata, invece di diventare un'unica "mattonella" come succede a quella bianca, tende ad asciugarsi ed indurire, quindi siate pronti a unirvi il condimento.

E a proposito... la pasta integrale vuole meno sale di quella tradizionale, perché è più saporita; a differenza di quella bianca, ha un suo sapore particolare, nettamente percettibile. Per questo motivo, si sposa diversamente con le verdure, le salse e gli intingoli ai quali si accompagna: dopo qualche assaggio ve ne accorgerete! Io la condisco esattamente come quella raffinata, ma il risultato finale sarà un po' diverso e forse dovrete farci l'abitudine prima di apprezzarla appieno.

Diversa è anche la consistenza della pasta: quella integrale trattiene i sughi meno di quella tradizionale, come se non li "assorbisse"; inutile quindi abbondare, vi ritrovereste con un piatto annacquato dalla salsa, nel quale la pasta naviga miseramente!

Qualche nota, infine, sul rapporto quantità/sazietà: a parità di peso, la pasta integrale è meno calorica e più ricca di fibre di quella bianca; sazia di più, anche se io la trovo più facilmente digeribile.

Al momento non mi viene in mente altro da segnalare, ma se avete domande, chiedete pure, così mi date una mano ad ampliare il post.

26 aprile 2008

Spesa da Gaiaterra...

GaiaTerra è una cooperativa sita in Via Quattrociocchi 143 a Bagheria (Palermo). Pur non avendo mai visitato GaiaTerra di persona, conosco due dei tre soci, Daniele e Antonella; giovedì sono stata al loro matrimonio, e dato che Bagheria non è esattamente dietro l'angolo ho approfittato dell'occasione per fare acquisti (la spesa, così, ha viaggiato dalla Sicilia al seguito dei due). Oggi voglio dedicare loro un post, che vi pregherei di girare a tutti i vostri conoscenti siciliani.

"GaiaTerra Società Cooperativa" nasce per gestire un negozio di alimenti bio/vegan, di detersivi e cosmetici ecologici, di prodotti equosolidali, di libri in tema con questi argomenti e altro ancora, ma non solo: lo scopo, non poi tanto "secondario", è anche quello di diventare un punto di riferimento per chiunque voglia avvicinarsi a forme di consumo maggiormente rispettose nei confronti di Gaia, e di coloro che la abitano, compresi gli animali non umani.

Conosco virtualmente Daniele e Antonella da due anni, li ho incontrati di persona diverse volte in giro per l'Italia, e sono stata anche loro ospite nella splendida Sicilia. Ho visto con quanta coerenza portano avanti i propri ideali e ho seguito il nascere e il crescere del loro sogno; ho capito che pur dovendo scendere a qualche compromesso ci tenevano davvero a questo progetto e so che si stanno impegnando il più possibile per non trasformare la cooperativa in una mera attività commerciale, preservandone il carattere etico.
Come? Beh, anche nella scelta di una banca presso la quale aprire un conto corrente, o dell'operatore telefonico al quale affidarsi, o della polizza assicurativa da stipulare. A me non pare poco. Se poi contate che vendono un genere di prodotti poco richiesti in un territorio poco attento a queste tematiche, direi che se avessero voluto arricchirsi avrebbero dovuto scegliere un'altra attività, e se avessero voluto arricchirsi con l'eco-bio-vegan... avrebbero dovuto scegliere un'altra città!

Per quanto riguarda il discorso delle spedizioni delle merci, sì, Daniele e Antonella propongono questa soluzione, ma bisogna precisare due cose. Innanzitutto non hanno un vero e proprio shop on line, il discorso dei "pacchi" è nato tra amici e le spedizioni, tra l'altro, in molti casi non sono avvenute: diverse persone, come me, hanno preferito aspettare di incontrarli di persona per farsi portare il pacco!
In secondo luogo, cosa ancor più importante, essendo consapevoli che questo in qualche modo contraddice i loro ideali, col tempo sono certa che cercheranno di farne a meno. Per dirla con le parole di Daniele: Il problema è che noi non siamo un'associazione e non siamo volontari, stiamo cercando di vivere (non di arricchirci) con quest'attività e col tempo vorremmo cercare di raddrizzare la rotta, proporre anche cose "innovative" come la vendita sfusa che al momento non abbiamo la "forza" di proporre...

GaiaTerra ha aperto da pochi mesi, e ovviamente sta incontrando qualche difficoltà, per cui capisco la necessità di questo temporaneo compromesso. Sinceramente, credo sia importante che la cooperativa resti aperta il più a lungo possibile, perché solo così potrà davvero diventare un punto di riferimento del vivere eticamente, un punto di incontro e di scambio, il centro di iniziative che possono cambiare le cose. Perciò auguro a Daniele e Antonella di riuscire presto ad avere una clientela fissa, locale e numerosa.

GaiaTerra Società Cooperativa
Via Quattrociocchi N°143 Bagheria (Palermo)
Orario: 9-13 16-20 (chiuso lunedì mattina)
Tel: 0919865029
P.IVA: 05656970828
gaiaterra@livecom.it

PS: più tardi aggiungerò le fotografie della mia golosa spesuccia!

EDIT: Ecco qua, tutte per voi, le foto del mio "pacco".

Biscottini e golosità varie... non potete avere idea di quante bontà del commercio equo siano vegan.
Alla Bottega di Torre Annunziata, in effetti, avevo fatto una bella scorta; invece quella di Castellammare vende molto più artigianato che alimentari e quelli in vendita, comunque, contengono derivati indiretti...

Sostituti vegetali... panna di soia, panna da montare, besciamella di soia e drink vegetali. Ho già assaggiato il latte provamel al cacao ed è buonissimo!
Non uso molto la panna di soia e la besciamella, però ho voluto prenderne qualche confezione per le emergenze e soprattutto perché così mia madre non usa la panna di latte.

Creme... lo so che nell'ordine c'era scritto Crema di arachidi, ma io ero convinta di aver preso le nocciole... me tapina.
Il tahin l'ho preso perché voglio provare ad aggiungerlo all'hummus, mentre ho scoperto che l'agave è un ottimo dolcificante per il latte di soia fatto con la Sojafit!

E per finire i cereali! L'agognatissimo riso integrale, semi di girasole da sgranocchiare, fiocchi vari per la colazione, la zuppa campesina che mi è stata consigliata da un amico, il grano saraceno che non ho mai assaggiato, così come la quinoa, e poi farro, miglio e kamut decorticati.

Me felice!

25 aprile 2008

Premio sale y pepe

Scriccia mi ha conferito il premio Sale y pepe destinato al miglior blog di enogastronomia con la seguente motivazione:
VERA: Il suo blog è sempre stato uno tra i miei preferiti perchè è ricco di ricette gustosissime vegan, pieno di informazioni e consigli di ogni genere per il rispetto degli animali e della natura, e anche perchè scrive in un modo troppo simpatico!

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Sono davvero felice di leggere queste parole, grazie mille, Scriccia!

Adesso, a mia volta devo segnalare due blog... Amore e Devozione devono essere i loro ingredienti principali, e un condimento di Passione e una spruzzata del dono dell'Accoglienza non guasta... Ho scelto di premiarne uno vicino al veganismo e l'altro no, perché... beh, perché a me piace il dialogo con chi non è vegan, e spesso a chi non è vegan piace il dialogo con me.

Quindi assegno il premio a Francesca V., e ad Arame, perché possiedono le caratteritiche sopra descritte: devozione, passione, amore e capacità di accogliere tutti i visitatori, anche quelli più diversi, nei loro rispettivi blog.

Evviva!

22 aprile 2008

Cioccolata calda speziata

Sono sempre stata una patita del cioccolato, fin da bambina: biscotti al cacao, merendine farcite di crema al cacao, gelato al cacao (anzi, cacao, stracciatella e nocciola), e poi cioccolatini, torte al cioccolato, cioccolata calda... e alle scuole medie il duplo, il kinder bueno, il kinder cereali! Mi facevano venire i brufoli (troppo latte, temo) ma li adoravo lo stesso.
Da quando sono vegan, ovviamente, le mie possibilità di scelta si sono molto ridotte, ma non mi dispiace: ho scoperto presto che preferisco il cioccolato fondente a quello al latte, e che anche senza latticini, col cacao o le tavolette di cioccolata, si riescono a preparare ottimi dolci, di ogni tipo.

Non c'è bisogno di puntualizzare che uso solo derivati del cacao provenienti dal commercio equo e solidale, vero? Nelle botteghe sono in vendita tanti tipi diversi di entrambi i prodotti e le differenze di gusto tra l'uno e l'altro si sentono, quindi c'è l'imbarazzo della scelta! Fate attenzione anche al fatto che non tutti i derivati del cacao sono sia equi che da agricoltura biologica, ma alcuni sì, e anche se costano un po' di più cerco sempre di privilegiarli.

A dir la verità, adesso il cioccolato non mi fa più impazzire come prima; e del resto, la cosa non mi stupisce. Temo che ad attirarmi non fosse tanto il cioccolato in sé, ma il latte e lo zucchero bianco in esso contenuti; entrambi danno dipendenza, ed entrambi erano responsabili di tante impurità della mia pelle, così mi sento meglio da quando li evito e, anche se ne mangio meno, mi godo infinitamente di più la mia cioccolata.

C'è da dire, però, che a volte un pezzetto di cioccolata lasciato sciogliere in bocca mi tira davvero su di morale, quindi credo sia normale se ho sbavato ripetutamente guardando Chocolat... soprattutto tenendo conto della presenza di Johnny Depp che, ehm, fa gola pure lui! Dite la verità, non vorreste provare anche voi, com'era...? I tronchetti di cacao grezzo del Guatemala? Io sì!
Ogni volta che vedo in libreria i libri (specie quelli di cucina) di Joanne Harris, provo l'impulso di comprarli tutti... ma dato che costano un sacco di soldi, e le ricette non sono per niente vegan, rinuncio, e trovo altrove l'ispirazione per soddisfare la mia golosità.

Dopo questo lungo preambolo, veniamo a noi. La ricetta che ho provato ieri mi ha sorpresa perché solitamente non amo le spezie necessarie a questa preparazione; e invece, memore delle sperimentazioni di Chocolat, ho voluto buttarmi e tentare, rimanendo poi molto soddisfatta del risultato.

Ingredienti per una tazza da 250 ml: 30-40 g di cioccolato fondente, 150 ml di latte vegetale caldo, 100 ml di acqua calda, la punta di un cucchiaino di noce moscata, la punta di un cucchiaino di cannella in polvere, la punta di un cucchiaino di zenzero in polvere, un cucchiaino di zucchero integrale di canna (solo se necessario).
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e mescolatevi le spezie. Versatevi l'acqua ben calda e stemperate sbattendo con una frusta (non usate assolutamente acqua fredda, altrimenti il cioccolato indurisce irrimediabilmente); aggiungete al liquido il latte caldo e lo zucchero (solo se ce n'è effettivamente bisogno), sbattete ancora, e servite cospargendo con un pizzico di spezie o con cioccolato grattugiato.

Da leccarsi i baffi!

20 aprile 2008

La pasta integrale

Nelle scorse settimane, sono stata a fare un po' di spesucce per acquistare pasta integrale, cereali in chicco e legumi in scatola. Non sempre ho comprato prodotti biologici, e ho preso tutto al supermercato perché volevo fare un confronto il più possibile ampio tra diverse marche e prodotti; la scelta, in erboristeria, sarebbe stata un po' troppo limitata... ma sicuramente estenderò il mio raggio di azione anche in queste oasi dell'alimentazione naturale.

Dopo aver girato per diversi supermercati, tutti quasi completamente sguarniti (o meglio, riforniti solo di pasta "integrale" Misura, che anche se costa 1 euro per 500 g non solo non è bio, ma è semola raffinata alla quale poi viene aggiunto cruschello...), ho trovato qualcosa di interessante alla COOP e all'Auchan.

Alla COOP ho comprato l'orzo perlato bio a marchio coop (94 cent per 500 g), farro perlato non bio (1.70 euro per 500 g) e la pasta integrale di frumento bio a marchio coop (75 cent per 500 g).
Poi, sono stata all'Auchan e ho preso la pasta integrale di frumento bio Garofalo (1.09 cent per 500 g), la pasta integrale di grano non bio Barilla (90 cent per 500 g) e una confezione di farina integrale di frumento non bio (60 cent per 500 g), perché purtroppo non ho trovato quella bio di Alce Nero.
Pasta di riso, di mais, di farro non ne ho presa perché costava tra i 2 euro e i 2.50 euro per 500 g. Non ho trovato da nessuna parte il riso integrale (tranne il riso Gallo, alla "modica" cifra di 3 euro per 1 kg, nemmeno biologico).

Ora, tralasciando i cereali in chicco che erano perlati e non decorticati (il mio obiettivo avrebbero dovuto essere questi ultimi), vorrei parlarvi un po' delle diverse marche di pasta integrale reperite (Coop, Barilla, Garofalo).

Partiamo dal presupposto che è veramente pasta integrale, ho controllato: semola integrale di grano duro.
La prima differenza riscontrata, è che quella della Barilla non è biologica, e questo non va tanto bene: se il chicco di frumento viene macinato intero, e non "ripulito" degli strati più esterni come nel caso dei cereali raffinati, beh, nella semola andrà a finire anche il rivestimento del chicco stesso, quello che viene eventualmente in contatto con gli antiparassitari utilizzati in agricoltura. Già sappiamo che a volte i prodotti di agricoltura biologica sono contaminati da sostanze usate, in zone limitrofe, per quella convenzionale... figuriamoci se andiamo a mangiare proprio direttamente i prodotti integrali dell'agricoltura convenzionale!
Per la provenienza non biologica, ho lasciato perdere sia i cereali in chicco (ma perlati) che la pasta "Orizzonti" (quella di semola di cereali misti); tra l'altro, Alce Nero produce una pasta simile ma di agricoltura biologica, che però non ho trovato in vendita.
A me solitamente la Barilla non piace e invece... questa pasta era molto buona, il sapore c'era, la tenuta in cottura pure, e i tortiglioni integrali, beh, non li avevo trovati da nessun'altra parte! Peccato!

La pasta integrale della Coop, invece, è biologica ed è quella che ho sempre comprato perché la trovo davvero gustosa. Da me, si trovano sostanzialmente quattro formati: spaghetti, pennette rigate, fusilli, e ditali rigati (quelli medi). Gli spaghetti e i fusilli li adoro, invece trovo che le pennette non siano molto buone, non tengono bene la cottura, restano dure e "semolose", non so spiegarmi meglio di così... la stessa cosa, più o meno, succede coi ditali, che tra l'altro triplicano di volume dopo la cottura e quindi non rientrano più nella categoria "pasta piccola"!
Il prezzo è abbastanza accessibile e la qualità c'è, però non so di preciso da dove provenga (geograficamente) e dove sia lavorato il frumento di questa marca...

...e qui la sorpresa. Conoscevo già, di vista e di nome, la pasta Garofalo, ma essendo da sempre un'accanita fan della Di Martino non me n'ero mai interessata, anche perché, mi chiedevo, a che pro prendere il grano a Gragnano, lavorarlo a Napoli e poi riportare la pasta finita a Castellammare? La Di Martino invece fa tutto a Gragnano, praticamente dietro casa mia!
Poi, mentre contemplavo sempre più sconvolta la totale assenza di riso integrale dagli scaffali dell'Auchan, vedo una confezione di pasta Garofalo stranamente scura, mi avvicino, e scopro che si tratta di pasta integrale. Non solo: è anche certificata biologica! Nonostante il prezzo più alto di quella della Coop, ho deciso di sostenere questa meraviglia, non mi sembra vero di poter avere un prodotto locale, biologico e saporito.
Già, le mafalde corte si sono rivelate buonissime, e poi mi dite dove altrimenti posso trovare formati come mezze maniche, pappardelle, caserecce, spaghetti alla chitarra... integrali? Quasi quasi, mettendo insieme i "pezzi", riesco a ottenere un surrogato accettabile della pasta mischiata, una delle migliori e più tradizionali per accompagnare i legumi...

Insomma, sono abbastanza soddisfatta della varietà di formati che si riescono a mettere insieme ricorrendo a più di una marca; il prossimo obiettivo è quello di trovare i prodotti Alce nero e vedere cosa offrono le mie erboristerie preferite!
Prossimamente cercherò di parlare più distesamente dei pregi dei cereali integrali e anche di come "trattarli", dal momento che non "si comportano" esattamente come i cugini raffinati, ma adesso è tardi... devo andare a cucinare!

Progetti, progetti, progetti...

...un'altra settimana è volata via, ho postato poche cose e non ho cucinato nulla, o quasi.

Credo di non aver mai vissuto un semestre universitario più incasinato di questo, col professore di arte che decide dall'oggi al domani di portarci al Museo di Capodimonte, al Pio Monte della Misericordia, alla ex Chiesa di Sant'Anna dei Lombardi, e per carità, è meraviglioso, però un po' più di organizzazione non sarebbe male...
Non so perché, ma anche al liceo ciascuno dei miei prof, da quello di greco, a quella di arte, a quella di fisica, ciascuno di loro era convinto di essere l'unico ad insegnare una materia importante, e dava per scontato che la sua fosse quella prioritaria, e quindi che facessimo per primi i suoi compiti, ci preparassimo sempre per le sue interrogazioni, eccetera, come se non avessimo proprio nient'altro da fare nella vita...
All'università i compiti non ce li danno, ma in compenso non si fanno problemi a spostarci le lezioni in giorni ed orari imprevisti (anche se così i corsi si sovrappongono), a cambiare aula all'improvviso (anche se così devi correre da un edificio all'altro...), a portarci in giro incuranti del fatto che se usciamo da Monteoliveto alle 10 non posso essere a Porta di Massa alle 10 e un minuto... e invece dovrei, perché ho un'altra lezione!!

Lasciamo perdere, che è meglio. So che c'è di peggio, c'è sempre qualcuno che sta peggio, ma tra gli orari sballati, le lezioni spostate, ore buche e poi giornate pienissime, i crediti che "non si trovano", le camicie degli esami che vanno perse e per completare il quadro gli immancabili prof psicopatici... non dico che non ne posso più, ma insomma, arrivare al sabato incolume è sempre un enorme sollievo.

Poi ti capitano gli imprevisti a carattere personale, e allora succede che nel giorno in cui vai a chiedere la tesi al tuo prof preferito, e poi sei in visita a Capodimonte, ti si rompe la montatura degli occhiali. E allora giri tutto il giorno con quelli che portavi anni fa, con gli occhialoni da bimba, tondi ed enormi su montatura fucsia, ai quali tra l'altro mancano due gradi rispetto al necessario, così non solo ti vergogni tantissimo ma non ci vedi neanche un tubero!

Va beh, non vi tedio ulteriormente con i racconti delle mie sciagure, che da fuori fanno ridere ma a viverle mica tanto... Vi dico solo che sto vivendo un periodo di grande caos, di confusione soprattutto, molto impegnativo e stancante; sono presa da molti progetti e sto cercando di non farmi totalizzare da nessuno di essi. Sto anche cercando di incrementare la mia vita sociale (ne ho bisogno!) e di non fare passi falsi, perché il ghiaccio è un po' sottile e muovermi mi sembra rischioso... ma ferma non ci posso stare.
Insomma sto cercando di andare avanti con baracca e burattini senza perdere niente per strada e di barcamenarmi tra il neonato progetto di tesi, l'università che non solo si deve finire ma devo anche farmi piacere di nuovo, il gatto, le amiche, la cucina, il blog e soprattutto tanti, tanti progetti, miei, altrui, "nostri" ai quali ogni tanto devo pur gettare un occhio...

Se siete curiosi di sapere di che si tratta, beh... non ve lo dico! Ma appena saranno pronti, lo saprete!

18 aprile 2008

Veggie Pride – Roma/Parigi 17 maggio 2008 – Newsletter numero 4

Veggie Pride – Roma/Parigi 17 maggio 2008 – Newsletter numero 4

1) Percorso del corteo.
2) Viaggio a Roma e pernottamento: aggiornamenti.
3) Info line.
4) Locandina Veggie Pride.
5) Palermo 15/4: presentazione Veggie Pride.
6) F.A.Q. dal sito www.veggiepride.it.

1) Percorso definitivo del corteo del 17 maggio a Roma.
Concentramento alle ore 14 davanti all'uscita “Colosseo” della Metro B.
Il corteo percorrerà via dei Fori Imperiali e terminerà in piazza Madonna
di Loreto.
Visita la sezione “Info pratiche”: http://www.veggiepride.it/home/info.html

2) Viaggio a Roma e pernottamento.
Nel sito del Veggie Pride sono stati inseriti nuovi contatti per
organizzare gruppi in partenza dalla Puglia, dall'Umbria e dal Nord-Est
(Veneto e Trentino), che si aggiungono ai gruppi in partenza da Abruzzo,
Campania, Sardegna, Sicilia, Pisa, Milano, Bologna.
Visita la pagina “Venire a Roma”:
http://www.veggiepride.it/home/info/venire.html
È stata inoltre aperta la sezione “Alloggiare a Roma”, con suggerimenti
per un pernottamento non troppo caro:
http://www.veggiepride.it/home/info/dormire.html

3) Info line.
Per richieste di informazioni urgenti e contatti con la stampa, è attivo
un numero di telefono cellulare: 327-3209085

4) Locandina Veggie Pride.
È disponibile la locandina a colori del Veggie Pride, con un disegno
esclusivo ispirato al quadro “Il Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo.
Per scaricare la locandina e il volantino, da stampare e diffondere,
visita la sezione “Materiale”:
http://www.veggiepride.it/home/materiale.html.

5) 15 aprile a Palermo: serata di presentazione del Veggie Pride presso
ZetaLab.
Martedì 15 aprile a Palermo, presso il Laboratorio Sociale Occupato di via
Boito 7, si svolgerà una serata per il Veggie Pride. A partire dalle ore
21, musica, videoproiezioni, presentazione Veggie Pride:
http://www.inventati.org/zetalab/. Per info: zetalab –at- artistici.org
329/8862849.

6) F.A.Q. dal sito www.veggiepride.it.

Il messaggio portato dal Veggie Pride è aggressivo o intollerante?

Dire alle persone "è perché voi mangiate gli animali che gli animali
vengono uccisi" non è aggredirle, ma rifiutarsi di mentire, è ritenere che
esse possano capire ciò che noi abbiamo capito. Con il Veggie Pride noi
vogliamo semplicemente esprimere pubblicamente, collettivamente,
sinceramente, senza esagerazioni né censure, ciò che pensiamo. Non
vogliamo più scegliere tra l'ipocrisia e l'emarginazione. Noi pensiamo che
questo è allo stesso tempo un nostro diritto e un segno di rispetto per
coloro che sono intorno a noi. Si pensa spesso che sia intollerante
rimettere in questione quello che le persone mangiano; noi invaderemmo
così facendo un campo che è puramente personale. Non c'è invece nessuna
ragione per conferire una così eccezionale immunità alle scelte
alimentari. La legittimità o meno del nutrirsi di carne, e dunque di far
soffrire e uccidere animali per questo, è una questione etica, e per
questo può essere fatta oggetto di un dibattito in seno alla società, come
tutte le altre questioni etiche. È al contrario la volontà di proibire a
priori un tale dibattito che a noi sembra intollerante.

Un discorso più accondiscendente non sarebbe più efficace?

Per convincere le persone a non mangiare più la carne, o a mangiarne meno,
non sarebbe più efficace usare, come fanno tanti vegetariani, argomenti
più condivisibili di quelli che fanno riferimento al destino inflitto agli
animali - come gli argomenti che riguardano la salute, il terzo mondo,
l'ecologia? Non parlando degli animali, o evitando di mettere le persone
che li mangiano di fronte alle loro responsabilità nel trattamento di
questi, non si potrebbe più facilmente portarli ad essere d'accordo con
noi? Noi non lo crediamo, o ad ogni modo rifiutiamo il discorso che
vorrebbe fare di questa strategia l'unica accettabile.

* Dicendo cose diverse da quelle che pensiamo, possiamo convincere più
facilmente gli altri di quello che diciamo, ma non di quello che pensiamo.
Mettendo noi stessi una barriera tra quello che pensiamo e quello che
diciamo, non ci avviciniamo alle persone, al contrario ci allontaniamo da
loro.

* Le persone che noi possiamo convincere ad abbandonare la carne sulla
base di motivi salutistici o di altre motivazioni puramente personali non
hanno alcuna ragione di essere a loro volta motivate a convincere altri.
Non crediamo nell'efficacia di un movimento formato da un gruppo di
persone motivate dalla sorte degli animali che cercano di convincere
l'insieme della società a cambiare comportamento sulla base di argomenti
diversi da quelli che hanno convinto loro stesse.

* Una persona può essere veg*ana per gli animali senza credere che il
veg*ismo sia vantaggioso per la salute, il terzo mondo o l'ecologia del
pianeta. Questi problemi sono indipendenti dalla questione etica del
trattamento degli animali. Non avrebbe alcun senso esigere da questa
persona che menta sulle sue convinzioni.
Non è neanche efficace far credere che per essere veg*ani bisogna essere
d'accordo con tutte queste affermazioni.

* La strategia "consensuale" è stata testata sul terreno da qualche
decennio e non ha dato prova di un'efficacia eclatante.

* L'argomento "efficacia" può al massimo giustificare l'uso di questi
argomenti più condivisibili da parte delle persone che lo desiderano; ma
non può giustificare l'esclusione di ogni altra strategia.

Noi pensiamo che l'ampiezza delle sofferenza e della morte causata dal
consumo di carne giustifichi che se ne parli forte e chiaro, a meno che,
contro tale evidenza, non si abbiano argomenti di ben maggior efficacia
rispetto a quelli finora presentati.

Il Veggie Pride è "apolitico"?

Il Veggie Pride non prende una posizione politica rispetto alla questione
animale ma non afferma neanche che non mangiare animali sia un atto
"apolitico". Alcuni organizzatori pensano, al contrario, che la questione
animale sia profondamente politica e che essa intrattenga molti e
significativi rapporti con la politica umana (poiché anche gli umani sono
animali). Tuttavia, non è compito del Veggie Pride prendere una posizione
in merito: ognuno/a può pensare che la questione animale, e in particolare
il messaggio del Veggie Pride, è politico o che non lo è, e partecipare
ugualmente alla manifestazione.


Perché il Veggie Pride non è esclusivamente vegano?

Ciò che fondamentalmente il Veggie Pride intende esprimere e valorizzare è
il rifiuto di partecipare al massacro degli animali per la loro carne.
Questo rifiuto è comune a chi non mangia carne e pesce e a chi evita anche
il consumo di derivati animali; vegetariani e vegani condividono uno
stesso principio: la sofferenza degli animali non umani è degna di essere
presa in considerazione. Il Veggie Pride vuole essere un momento di
aggregazione fra tutti coloro che intendono affermare apertamente di
fronte alla società tale principio.
----
http://www.veggiepride.it
info@veggiepride.it
info line: 327-3209085

16 aprile 2008

Crema di finocchi

Preparata oggi a pranzo, non sono riuscita a postarla prima perché il collegamento a internet era impazzito...

Ingredienti per due: 1 finocchio, 1 cucchiaio di burro di arachidi, circa 1/2 litro d'acqua, 1 cucchiaino di pepe, un ciuffetto di basilico.

Mondate e lavate accuratamente il finocchio, tagliatelo a pezzettini e lessatelo nell'acqua salata e pepata finché diventa morbido (15 minuti circa). Frullatelo con acqua di cottura sufficiente ad ottenere una crema; rimettetela al fuoco e aggiungete il burro di arachidi e il basilico; lasciate asciugare per qualche minuto e servite tiepida.

So che l'accostamento tra finocchi e burro di arachidi sembrerà folle, ma... non ditelo prima di averlo provato! Vi sorprenderà.

15 aprile 2008

Il 5 per mille dallo a chi vuoi, ma non alla vivisezione!

Ogni anno le associazioni che finanziano la vivisezione raccolgono milioni di euro tramite le donazioni del 5 per mille delle tasse. Molte persone credono che la vivisezione non esista piu' o che sia un fenomeno marginale, molte ancora sanno che tante ricerche si fanno ancora sugli animali ma non si soffermano sull'argomento e/o non hanno idea di cosa davvero voglia dire oggi come ieri la sperimentazione animale ovvero la vivisezione.

Il 19 aprile saremo in piazza per informare le persone su questo, per chiedere loro di non dare soldi a chi finanzia esperimenti su animali e contestualmente per sensibilizzare e informare la gente su cosa sia la vivisezione per gli animali innanzitutto, ma anche per gli umani e la scienza: la vivisezione e' una falsa scienza che massacra e tortura milioni di animali ma in quanto falsa uccide anche milioni di persone.

Distribuiremo un pieghevole specifico che spiega la questione delle associazioni che finanziano la vivisezione e come fare per evitare che i propri soldi vadano a finanziare le torture sugli animali:
http://www.agireora.org/download/vol_5permille.pdf

Inoltre avremo ulteriore materiale di approfondimento da distribuire agli interessati e allestiremo un tavolino per raccogliere le firme della petizione europea contro la vivisezione:
http://www.agireora.org/download/ItalianPDF.pdf

La manifestazione si svolge nell'ambito di un'iniziativa nazionale promossa da AgireOra nell'ambito della Settimana Internazionale per gli Animali da Laboratorio, per cui ci saranno varie manifestazioni in contemporanea in tutta Italia.

VIENI ANCHE TU A DIRE BASTA ALLA VIVISEZIONE!

Appuntamento:

sabato 19 aprile 2008 ore 16.30
Napoli - piazza del Gesu' Nuovo (lato liceo Genovesi -Chiesa del Gesu' Nuovo)

napoli@agireora.org

14 aprile 2008

Veganismo e vitamina B12

Ho da poco pubblicato un thread riassuntivo sulla B12; lo trovate qui su Forum Etici.
I punti presi in considerazione sono i seguenti:

Ciò che ogni vegano dovrebbe sapere sulla Vitamina B12.
La vitamina B12.
La "innaturalità" dell'integrazione di B12.
Integratori e prodotti fortificati: marche e dosaggi.
La B12 in gravidanza, allattamento, infanzia.
Presunte fonti vegetali di vitamina B12.
La vitamina B12 nella dieta vegetariana.
Esami da eseguire relativamente al controllo della vitamina B12.
La carenza di B12 negli onnivori.

Per una rassegna di articoli, che più esauriente non si può, sull'argomento, visitare il sito di scienza vegetariana: http://www.scienzavegetariana.it/salute/nutr_veg.html

Se invece volete andare direttamente al sodo... pare che la maggior parte degli utenti di Forum etici scelga come integratore Long Life B12 della Phoenix, pastiglie sublinguali da 2000 mcg, particolarmente adatte nei casi di carenza (assunte tutti i giorni) ma ottime per il mantenimento nella dose di una compressa alla settimana. Costano circa 17 euro, le pastiglie sono 100 e quindi durano due anni (non fanno in tempo a scadere, però).

Tutte le informazioni presenti nell'articolo sono estrapolate da documentazione fornita da SSNV, quindi potete fidarvi!

13 aprile 2008

Asparagi all'agro

Ingredienti per due: 8 asparagi, 1 cucchiaino di aceto di mele, 3 cucchiaini di olio extravergine d'oliva, 2 spicchi d'aglio, 1/2 cucchiaino di origano, 1/2 cucchiaino di timo, un pizzico di pepe, un pizzico di sale.

Lavate gli asparagi, raschiate la parte esterna dura con un coltello o un pelapatate, tagliate la base e poi legate gli asparagi a mazzetti con dello spago da cucina. Sistemate i mazzetti di asparagi sul cestello per la cottura a vapore e cuoceteli in tal modo, in una pentola alta e stretta, per circa 10 minuti.
Nel frattempo, mescolate in un barattolino l'aceto, l'olio, lo spicchio d'aglio, il pepe, il sale, l'origano e il timo, e chiudete con un coperchio; quando gli asparagi saranno diventati tiepidi, cospargeteli con l'emulsione e servite.

E' la prima volta in vita mia che mangio gli asparagi e devo dire che li ho trovati interessanti, quindi credo che ci saranno altri esperimenti sul tema!

11 aprile 2008

Balconaggio 2008

Lo scorso settembre non ci siamo lasciati troppo bene, su questo argomento.

Forse ricorderete che il lampone è morto di cancro del fusto, il fagiolino probabilmente anche, le zucchine si sono seccate per il mal bianco dopo avermi regalato due fiori, e pure le melanzane, dopo aver schiuso qualche fiorellino violetto, si sono suicidate; i pomodori mi hanno fatto compagnia fino a novembre ma di frutti non si è vista traccia ed ho ucciso una quantità imprecisata di erbe aromatiche.

Poi ci ho riprovato: i piselli però sono schiattati, le carote pure, i cavoli non sono mai spuntati e le rape da cima si sono soffocate a vicenda; la balconetta di spinaci non ricordavo neanche di averla seminata dato che non è spuntano nemmeno un germoglio (ma su Forum Etici ho scritto di averlo fatto), e le talee di stevia sono irrimediabilmente seccate.


Però qualche notizia positiva c'è. Ho un prezzemolo salvato in extremis dal cesto del fruttivendolo che si espande rigogliosissimo da mesi; una maggiorana che, una volta sfoltita, si sta irrobustendo; una menta che dopo un periodo di coma è tornata alla ribalta più gagliarda che mai; il basilico ormai è seccato, ma solo a dicembre, dopo una abbondante fioritura; la stevia, seppur seccata su due rami, si sta riprendendo sul terzo ed ha un bel ciuffetto di foglie verdissime.
Le insalatine da taglio si sono opposte ai rigori invernali con spirito eroico e perfino qualche semino autarchico di rucola ha trovato terreno fertile nei miei vasi! Una piantina di (credo) pomodoro sta crescendo dalla fiancata del mio compost e cinque piantine di piselli su otto sembra ce la stiano facendo a venir fuori dal terreno.

Quest'anno ho cambiato strategia: mi sono procurata due vasi di dimensioni maxi (rispettivamente 60x35x35 e 80x40x40 cm, che non sarà come coltivare in piena terra, ma è già qualcosa) e cercherò di non sovraffollarli... vi ho seminato piselli (in quello piccolo) e pomodori e peperoni (in quello grande). Comunque, dato che ho appurato che i risultati migliori li riesco ad ottenere con insalatine e simili, ho sparso nelle balconette abbondante misticanza, spinaci e rucola (separatamente). Sulle altre pianticine... pregherò per loro gli dei della Terra (l'idea di portarmi sul balcone una statua di Priapo mi sorride sempre, ma visto il soggetto, evito)!

A proposito di Terra, anzi di Terre, nel numero di marzo c'era un articolo dedicato al balconaggio con interessanti interventi di erbaviola e di me stessa medesima in persona (la sottoscritta). Grazia fornisce utili suggerimenti per metter su un piccolo orto su balcone; io ammetto il mio pollice nero... ma ne esco un po' meglio parlando di compostaggio domestico, forno solare ed essiccatoio!

Comunque mi sto impegnando a trattare bene le piantine. Capitano ancora giornate fredde e piovose, ma in generale il sole inizia a picchiare per un considerevole numero di ore al giorno, così mi devo ricordare di innaffiare più spesso, ma la situazione è gestibile.
Sto spruzzando le piante con acqua e olio essenziale di eucalipto per tenere lontani gli afidi e spero di riuscire a procurarmi a breve quello di neem, ancor più efficace...
Sto anche prendendo atto dei miei errori e dei limiti della coltivazione sul balcone; il mio è terribilmente ventoso e molto esposto al sole, così il terreno asciuga in fretta e le piante, in un certo senso, si "rovinano" a causa del vento; inoltre, credo di avere qualche serio problema ad azzeccare il momento giusto per le semine, dato che Astra ha delle bellissime piante di pisello e io invece ho dei cosini tristi alti 10 cm... però ho scoperto di avere un talento naturale per le verdure da taglio: misticanza a volontà, crescione invadente, spinaci che stanno formando tanti sorridenti mazzettini e rucola che timidamente si affaccia alla vita...
Poi ho seminato stevia, basilico e lattuga di maggio, ma con poche speranze, tanto per fare: sembra però che stevia e basilico stiano germogliando, così come la borragine (che sogno di impanare). Pomodori e peperoni non ne vogliono sapere di uscire (beh, considerati gli attacchi di Tarty, che vedete nella foto in alto, non li biasimo) mentre ho dei semi di pomodoro Roma che germogliano un po' ovunque, risalenti all'anno scorso, autoseminatisi!
In generale sono fiduciosa, sono sicura che con più attenzioni, organizzazione e cure riuscirei ad ottenere buoni risultati... e qualcuno lo sto già ottenendo.

I miei punti di riferimento restano sempre i consigli di Erbaviola, che tanto mi ha aiutata lo scorso anno, e il forum Orto frutteto e giardino su FE... per quanto riguarda la reperibilità di sementi biologiche, vegan e/o antiche, vi aggiornerò tra qualche giorno, devo raccogliere le idee!

10 aprile 2008

VeganTraining (ma non solo: da leggere fino in fondo!)

VeganTraining - 30 giugno / 6 luglio 2008 – Firenze – PROGRAMMA DEFINITIVO.

Abbiamo il piacere di comunicarvi il programma definitivo del VeganTraining e per dovere di riepilogo ripetiamo, con le modifiche del caso, quanto gia’ espresso in precedenza.

Organizzato presso il Rifugio Valnera di Marradi (FI), il Vegan Training e’ una vacanza seminario di sette giorni, immersi nella natura, dove si potranno approfondire le conoscenze teorico-pratiche riguardo ai vantaggi dell'alimentazione vegan, utili anche per la divulgazione agli altri.

I corsi, tenuti da esperti di nutrizione di tutta Italia, vedranno la partecipazione di varie organizzazioni e saranno correlati a dimostrazioni di cucina vegan-biologica, in maniera da mettere a punto le competenze acquisite dai partecipanti.

Inoltre, l'impianto e’ dotato di campi da pallavolo, tennis, calcetto e piscina, per momenti liberi che, per chi seguirà solo parte del seminario, certamente non mancheranno! Verranno oltretutto serviti, oltre ai pasti ordinari, deliziosi spuntini sia al mattino che al pomeriggio, durante le pause delle conferenze.

Nonostante l'ampio spazio disponibile, ovviamente la struttura non e’ illimitata: il numero massimo di partecipanti si fermera’ quindi a 100 iscrizioni e, considerando che sono rimasti circa 50 posti, si raccomanda di prenotare il prima possibile, comunicando il numero di persone ed eventuali animali.
Tenendo conto che i posti letto sono ormai esauriti (ce n'e' qualcuno che teniamo disponibile per casi particolari), quelli rimasti prevedono il pernottamento in tenda e una volta verificata la disponibilità, si potra' confermare la prenotazione versando la relativa quota.

Vista la finalità dell'iniziativa a puro scopo divulgativo, i costi, dovendo rappresentare una semplice copertura delle spese organizzative, saranno molto bassi, 80 euro a persona TUTTO INCLUSO (pasti compresi), per l’intera settimana (NON 80 euro al giorno, 80 euro in totale!), mentre i minori di 15 anni (uno per famiglia) e gli animali potranno accedere gratis!

Il seminario e' organizzato da Gianfranco Longo, attivista vegan e moderatore del forum di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, in collaborazione con la Fondazione ValleVegan.
L'organizzatore si impegna a versare eventuali avanzi di gestione ad associazioni promotrici della scelta vegan.
Per eventuali notizie o referenze sul suo conto potete contattare la Segreteria di Redazione di SSNV scrivendo a info@scienzavegetariana.it.

Per informazioni e prenotazioni: Gianfranco 335.6147857, seitanterzo@yahoo.it

Riguardo al versamento della quota di iscrizione, saranno comunicate in privato le modalita' al momento della prenotazione.

Fornitore ufficiale: GaiaTerra soc. coop. alimenti Bio-Vegan, consegne in tutta Italia
www.gaiaterracoop.blogspot.com




PROGRAMMA


Lunedì 30 Giugno
9.00/14.00 arrivi
15.30 - Presentazione VeganTraining – Gianfranco Longo, organizzatore.
16.00 – Imparare a leggere le etichette e scegliere gli alimenti – Oreste Maestroni, Esperto di Alimenti Biologici, Presidente Associazione Gli Elfi dell'isola di Bergamo e collaboratore di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
19.00 - Cena
21.00 - Alimentazione Vegan in età adulta: la VegPyramid - Dr.ssa Luciana Baroni, Neurologa, Geriatra, Nutrizionista, Presidentessa di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.

Martedì 01 Luglio
9.00 - Colazione
10.00 - Alimentazione Vegan in età senile - Dr.ssa Luciana Baroni, Neurologa, Geriatra, Nutrizionista, Presidentessa di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
12.30 - Pranzo
14.30 - Alimentazione Vegan dalla gestazione all’età senile: corso di cucina, 1° modulo – Stefania Nervo, Esperta di Cucina Vegan, Società Vegetariana.
17.00 – Il rapporto mente-cibo: meccanismi mentali relativi all’alimentazione, dal concepimento alla vecchiaia, 1^ parte - Dr. Michele Riefoli, Chinesiologo- Nutrizionista, Vice-Presidente associazione Coscienza e Salute.
19.00 – Cena
21.00 – Il rapporto mente-cibo: meccanismi mentali relativi all’alimentazione, dal concepimento alla vecchiaia, 2^ parte – Dr. Michele Riefoli, Chinesiologo-Nutrizionista, Vice-Presidente associazione Coscienza e Salute.

Mercoledì 02 Luglio
9.00 – Colazione
10.00 – Alimentazione crudista: vantaggi e svantaggi per la salute – Dr. Michele Riefoli, Chinesiologo Nutrizionista, Vice Presidente associazione Coscienza e Salute.
12.30 – Pranzo
14.30 – Cereali e legumi germogliati nello sport, nel crudismo e nella vita di tutti i giorni: corso di cucina, 1° modulo - Denise Nobili, Esperta di Alimentazione Naturale, associazione Coscienza e Salute.
17.00 – Alimentazione Vegan e allergia al glutine – Dott.ssa Luisa Mondo, specializzata in Medicina Preventiva, Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
19.00 – Cena
21.00 – Alimentazione Vegan e allergia al glutine: corso di cucina – Dott.ssa Luisa Mondo, specializzata in Medicina Preventiva, Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.

Giovedì 03 Luglio
9.00 – Colazione
10.00 – Cereali e legumi germogliati: una fabbrica di vitamine e minerali – Dr. Michele Riefoli, Chinesiologo-Nutrizionista, Vice-Presidente associazione Coscienza e Salute.
12.30 – Pranzo
14.30 – Cereali e legumi germogliati nello sport, nel crudismo e nella vita di tutti i giorni: corso di cucina, 2° modulo - Denise Nobili, Esperta di Alimentazione Naturale, associazione Coscienza e Salute.
17.00 – Alimentazione Vegan dalla gestazione all’età senile: corso di cucina, 2° modulo – Stefania Nervo, Esperta di Cucina Vegan, Societa’ Vegetariana
19.00 – Cena
21.00 - Alimentazione Vegan dalla gestazione all’età senile: corso di cucina, 3° modulo – Stefania Nervo, Esperta di Cucina Vegan, Societa’ Vegetariana.

Venerdì 04 Luglio
9.00 – Colazione
10.00 – Igiene Naturale ed Ecologia dell'Organismo: prevenzione senza medicine. 1^ parte – Dr. Michele Riefoli, Chinesiologo Nutrizionista, Vice-Presidente associazione Coscienza e Salute.
12.30 – Pranzo
14.30 - Igiene Naturale ed Ecologia dell'Organismo: prevenzione senza medicine. 2^ parte – Dr. Michele Riefoli, Chinesiologo Nutrizionista, Vice-Presidente associazione Coscienza e Salute.
17.00 – Alimentazione Vegan in allattamento e svezzamento – Dr. Luciano Proietti, Pediatra, Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
19.00 – Cena
21.00 – Ecologia della nutrizione – Ing. Marina Berati, in rappresentanza del Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione.

Sabato 05 Luglio
9.00 – Colazione
10.00 – Alimentazione Vegan per lo sportivo – Dr. Michele Riefoli, Chinesiologo-Nutrizionista, Vice Presidente associazione Coscienza e Salute.
13.00 – Pranzo
15.00 - Alimentazione Vegan in gravidanza – Dott.ssa Michela De Petris, Oncologa, Nutrizionista, Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
17.00 – Campagne di informazione Vegan – Ing. Marina Berati, in rappresentanza di AgireOra Network.
19.00 – Cena
21.00 - Cereali e legumi germogliati nello sport, nel crudismo e nella vita di tutti i giorni: corso di cucina, 3° modulo - Denise Nobili, Esperta di Alimentazione Naturale, associazione Coscienza e Salute.

Domenica 06 Luglio
9.00 – Colazione
10.00 – Alimentazione Vegan e salute dentale – Dott.ssa Cristina Grossi, Odontoiatra, Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
12.00 – Pranzo
14.00 – Alimentazione Vegan nell’età della crescita dai 3 ai 19 anni – Dott.ssa Luisa Mondo, specializzata in Medicina Preventiva, Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
15.30 – Alimentazione Vegan e allergia al nichel – Dott.ssa Michela De Petris, Oncologa, Nutrizionista, Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
16.30 - Alimentazione Vegan e allergia al nichel: corso di cucina.
17.30 – Chiusura lavori – Gianfranco Longo, organizzatore.

Fornitore ufficiale: GaiaTerra soc. coop. alimenti Bio-Vegan, consegne in tutta Italia
www.gaiaterracoop.blogspot.com


Ne approfitto anche per segnalare una serie di siti o blog che ho visitato negli ultimi mesi e trovo piuttosto interessanti; non riesco ancora a leggerli quotidianamente, ma li sto inserendo nei segnalibri per ricordarmi di farlo!
Sono tutti blog di cucina, quasi tutti vegan, qualcuno no, ma comunque ricco di spunti in questo senso: Kawaiigalkitchen, Mani in movimento, Sbirciare in cucina, Cotto e crudo, La piccola ape, Tre colombe in testa, Un diavolo per fornello, Keroppola; sul fronte "blog stranieri" ne abbiamo quattro che, nonostante non riesca quasi mai a leggere (non ho tempo per quelli in italiano, figuriamoci per applicarmi a quelli in inglese - e il francese non lo capisco proprio!) però ci sbavo sopra, ogni tanto: Veginity, Vegan yum yum, Vegansfield, The post punk kitchen.
Buona lettura!

E per finire, vi giro un invito che mi è arrivato proprio stamattina, se ne avete la possibilità, andateci, il posto è splendido (e potrete salutare Pallino da parte mia).

Lega Italiana Protezione Uccelli
Sezione di Viterbo
Comunicato Stampa - Invito

L’idea del Progetto Educazione Ambientale (Pr.Ed.A.), intestato a Paolo Vannutelli, nasce nel 2006 all’interno dei soci attivi della Sezione LIPU di Viterbo. Da allora ci siamo attivati per realizzare una struttura dove poter promuovere e divulgare una attività di educazione ambientale rivolta alle persone interne ed esterne alla nostra associazione.
Si trattava di rendere fruibile un territorio già di per se interessante dal punto di vista naturalistico. L’area, di circa cinque ettari, messa a disposizione da privati, è situata nei pressi di Porchiano del Monte, nel comune di Amelia, in provincia di Terni, in una valle disposta in direzione nord est – sud ovest che si affaccia sul Tevere lungo la sponda destra del fosso Palliccio.
Si è realizzato un sentiero di circa tre chilometri che attraversa boschi misti di Roverella, Cerro, Olmo, Acero e Orniello, di prati e spazi aperti bordati di arbusti come Ginestra, Prugnolo, Ginepro, Biancospino e Cisto. Di seguito, il sentiero è stato arricchito con l’installazione di schede relative alla flora ed alla fauna delle specie presenti, da cartellonistica LIPU e da segnaletica sentieristica, allestendo un vero e proprio percorso botanico-faunistico.
Ora finalmente il nostro lavoro è arrivato a compimento e la struttura è pronta per essere messa a disposizione di chi volesse visitarla. Saranno nostri ospiti scuole di ogni ordine e grado. La varietà di forme, colori e profumi verranno proposti come scuola sensoriale per riappropriarsi del contatto con la natura in uno spirito di avventura e di continua scoperta. Verranno organizzate escursioni notturne per gruppi durante le serate di luna piena, dedicate all’ascolto dei rapaci.

Tutti coloro che volessero farci visita saranno benvenuti domenica 20 Aprile, alle ore 15,30, all’inaugurazione del Progetto.

Per raggiungere il luogo, dal casello autostradale di Attigliano, proseguire in direzione Giove – Amelia, svoltare al bivio per Porchiano e seguire i cartelli indicatori.

Vi aspettiamo!

Il delegato della Sezione LIPU di Viterbo

Enzo Calevi

Per info: 338 1127340 (Marcello)

Recapiti ulteriori: lipuviterbo@yahoo.it

09 aprile 2008

Girella quasi integrale alla marmellata

La ricetta è ispirata al blog di Ery (grazie! Finalmente qualcosa che si avvicina a un dolce sano!), ma in versione riadattata per la mancanza di alcuni ingredienti e perché non mi sono trovata nelle dosi indicate...

Ingredienti per 20 girelle: 100 g di farina integrale (io ho usato un misto di frumento e farro), 50 g di farina 00, 30 g di olio di mais, 4 cucchiai di malto, 150 g di pasta madre, 100 ml di latte vegetale, un pizzico di sale, marmellata (possibilmente senza zucchero) per farcire.

Mescolate le due farine e aggiungete il sale, il malto, l'olio e la pasta madre stemperata nel latte vegetale (tiepido). Lavorate finché l'impasto diventa omogeneo e lasciate riposare, coperto, per un'ora.
Stendete la pasta allo spessore di 1/2 cm, dandole la forma di un rettangolo; spennellate con la marmellate (lasciando liberi i bordi) e arrotolatela. Tagliate con un coltello affilato (non seghettato) le girelle, disponetele su una teglia con carta da forno e lasciatele lievitare per altre 3 ore; quindi infornate a 200° per 15 minuti.

Sono riuscite molto buone, anche se io rimango del tutto incapace di dare una forma artistica (o quanto meno definita) a questo genere di pietanza... da provare!

08 aprile 2008

Orzo e piselli

Purtroppo per adesso vi posso proporre solo la versione con l'orzo perlato... buonissima però, e utile per iniziare a familiarizzare con un sapore nuovo!

Ingredienti per 4 persone: 200 g di orzo perlato, 300 g di piselli (freschi, o surgelati, o in barattolo), una piccola cipolla, 4 cucchiai di olio.

Mettete in ammollo in acqua tiepida, per un'ora, l'orzo perlato; poi sgocciolatelo.
Sbucciate, tritate e rosolate la cipolla, con l'olio, in una casseruola; quando sarà appassita, unite l'orzo e tostatelo per qualche minuto. Aggiungete i piselli (sbollentati, se freschi; sgocciolati e sciacquati, se in barattolo) e versate acqua bollente nella misura del doppio del volume dell'orzo e dei piselli. Fate cuocere mescolando di tanto in tanto per circa 20 minuti. Alla fine della cottura l'acqua deve essere stata assorbita, ma l'orzo non deve risultare secco.

Per la versione con orzo decorticato e piselli secchi spezzati ci sarà da aspettare il rifornimento di materie prime, ma prima o poi, arriverà la ricetta.

07 aprile 2008

Ricettari Tree of Freedom

Qualche giorno fa, mi hanno scritto chiedendomi di pubblicizzare l'immagine a lato (cliccateci per ingrandirla) che invita all'acquisto di due ricettari vegani firmati Tree of Freedom. I ricettari possono esseri richiesti all'indirizzo treeoffreedom@libero.it.
Per ora non è disponibile alcun sito da visitare, ma Tree of Freedom mi è stato descritto come un progetto con un'impostazione antispecista, che nasce dall'esigenza di diffondere quanto più possibile un messaggio di lotta senza compromessi per la liberazione di qualsiasi essere vivente. L'idea, in un'ottica di autoproduzione, prevede la stampa di opuscoli, la serigrafia in proprio di borse, toppe e maglie, e la realizzazione di spillette e assorbenti in stoffa.

Beh, spero che il sito sia presto on line! E, a proposito di ricettari... tra poco il mio cd di ricette, Anno 2008, sarà pronto in versione aggiornata!

04 aprile 2008

PS...

...che poi ho un sacco di ricette da pubblicare. Solo che non riesco a trovare la calma per fermarmi e pensare a buttarle giù!

Domenica 22 giugno 2008 Sagra del seitan

Cosa c'e' di meglio di una sagra per apprezzare i piaceri della cucina vegan? Per tutti coloro che pensano ancora che mangiare 100% vegetale sia riduttivo e di poco gusto e per tutti coloro che sono amanti del seitan e della cucina "non violenta" questa e' l'occasione giusta per mangiare bene e divertirsi.

E' tipico del nostro paese, attraverso le sagre, esaltare il gusto e le tradizioni culinarie. Noi vegan non siamo da meno e invitiamo tutti a questa sagra davvero speciale. La Toscana, poi, offre molte di queste occasioni ma si tratta quasi sempre di sagre "vietate" a chi come noi non ama nutrirsi con cinghiali e caprioli...

La Sagra del Seitan e' un evento ideato e realizzato dalla associazione Progetto Vivere Vegan Onlus. Il ricavato della Sagra sara' quindi destinato alla realizzazione di materiale ed altri eventi per affermare lo stile di vita vegan nel rispetto di tutti gli esseri viventi.

Aiutaci a far conoscere questa iniziativa.

02 aprile 2008

Scaloppina di seitan al vino bianco

Lo sapete, ogni tanto trovo in casa lattine semivuote di birra, fondi di bottiglia di vino, bicchieri abbandonati di rum e mi viene questa mania di alcolizzare i piatti che sto cucinando.
Ieri ho avuto un altro attacco: mi sono ricordata che qualche secolo fa avevo comprato un brick di vino nella speranza che fosse pessimo a sufficienza per dissuadere i miei genitori dal berlo, e infatti era ancora lì, nell'ultimo scaffale del mobile in basso nell'angolo, quello dove metti le cose e te le dimentichi per sempre.

Così, mi sono data alla scaloppina al vino bianco, una cosa goduriosa che preparano al Sorriso integrale e che riesco a mangiare pur essendo completamente astemia. Trovandola libidinosa, per giunta.
Non so fino a che punto questa ricetta sia salutista ma vi assicuro che a pranzo sto rigando sempre dritto, solo cereali integrali, solo ricette semplici; ieri sera però ho voluto concedermi questo piatto saporito, che è piaciuto molto anche ai miei genitori.

Ingredienti per 4 persone: 300 g di seitan a fette alte 1/2 cm, 5 cucchiai di farina, 5 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 1 bicchiere di vino bianco.
Riscaldate l'olio in una padella e nel frattempo asciugate e infarinate il seitan. Doratelo per una decina di minuti su entrambi i lati nell'olio ben caldo, poi versate il vino e fatelo sfumare finché il sughetto si sarà ristretto e la farina sarà diventata cremosa e morbida. Cuocete nuovamente su entrambi i lati, e servite prima che asciughi completamente.

Non so se sia merito del fatto che il seitan utilizzato stava marinando in un'emulsione di aceto, salsa di soia e non so che altro da un paio di giorni, ma era particolarmente buono!

01 aprile 2008

No al 5 per mille alla vivisezione - Cena a Torino

Ricevuto da Agire Ora, e giro.

12 aprile 2008 - Torino *Cena benefit di AgireOra Torino*
sabato 12 aprile 2008 - ore 21.00
c/o KilometroZero, Via pianezza 4 a Collegno

Un'ottima cena vegan (100% vegetale, cioè senza crudeltà sugli animali!)
con ingredienti da agricoltura biologica, per sostenere attivita' in difesa degli animali.
I fondi raccolti andranno a finanziare il lavoro di aiuto alle colonie feline di Torino portato avanti dalle "Sfigatte" (www.myspace.com/lesfigatte) e l'attivita' di divulgazione animalista del gruppo AgireOra-Torino.

Menu:

- Crostini con pate' di carote e olive
- Insalata russa
- Carciofi trifolati

- Linguine con pesto di spinaci

- Seitan con panna alla senape
- Cavolfiori saltati

- Torta di mele
- Budino al cioccolato

E' richiesta la prenotazione entro il 9 aprile, scrivendo a piemonte@agireora.org

L'offerta minima per la cena è di 15 euro, bevande escluse.
Al raggiungimento del numero massimo di prenotazioni (90 coperti), non sara' piu' possibile partecipare, quindi affrettatevi, non aspettate l'ultimo giorno!


E ancora...

Ciao a tutti,

un piccolo "sollecito" per la partecipazione alla campagna "No al 5 per mille alla vivisezione", visto che la partecipazione finora e' stata molto piu' scarsa che per la campagna contro l'uccisione degli agnelli a Pasqua - pur essendo una iniziativa dello stesso tipo.

Vi ricordiamo che e' estremamente importante diffondere questa campagna per ostacolare chi fa vivisezione.
Ancora oggi sono 900 mila gli animali trucidati nei laboratori italiani ogni anno, e questa cifra non e' in diminuzione, anzi, proprio nella "ricerca di base", che e' dove vanno a finire i soldi del 5 per mille, il numero di animali usati e' in costante e rilevante aumento.

Contro la vivisezione si puo' fare poco, ma quello del dare i soldi alla ricerca di base e' proprio uno dei campi dove si puo' intervenire di piu', per impedire che chi fa vivisezione riceva soldi. E' il campo, all'interno delle vivisezione, in cui si possono salvare piu' animali!

Nel settore "cosmetici" sono pochissimi gli animali usati, e quindi, anche comprando cosmetici aderenti allo Standard cruelty-free e inducendo altri a farlo, non si salvano molti animali, anche se e' importante farlo per gli aspetti "culturali", e perche' e' il campo dove piu' facilmente si puo' ottenere un divieto totale.

Nel settore "test di tossicita'" sulle sostanze chimiche possiamo fare poco, perche' sono tutte normative internazionali, possiamo fare pressione sui legisltaori, firmare petizioni, ecc., ma e' comunque poco il potere diretto che abbiamo.

Nel settore "farmaci" e' la stessa cosa: possiamo usare meno farmaci possibile, usare i generici ove possibile, e dire agli altri di fare lo stesso, ma c'e' poco spazio di manovra, e comunque in questo settore gli animali usati stanno per fortuna diminuendo.

Il settore dove davvero possiamo e DOBBIAMO fare qualcosa e' quello delle ricerca di base, perche':
- non e' obbligatorio per legge farla su animali, e' una "libera scelta" dei ricercatori;
- e' quello che usa piu' animali in assoluto: il 44% degli animali e' usato in questo settore, in Italia;
- e' quello pagato SEMPRE coi nostri soldi, perche' svolto in universita' pubbliche o in istituti privati che raccolgono soldi con donazioni pubbliche; sono quindi soldi delle tasse, del 5 per mille, delle donazioni.

Per far cambiare metodo a queste istituzioni, l'unico modo e' quello di far arrivare loro meno soldi da usare per comprare animali da tenere in gabbia, far ammalare di malatie artificiali, lasciar soffrire in solitudine per mesi, e poi ammazzare.
L'anno scorso sono stati MILIONI di euro quelli che sono finiti nelle casse di associazioni "per la ricerca" che finanziano la vivisezione. Vogliamo lasciargli fare il bis quest'anno? No, vero?
Allora, cerchiamo di informare il piu' possibile la gente, dir loro di non dare il 5 per mille a queste associazioni, ma nemmeno di mettere solo la scelta del settore (sanita', ricerca, volontariato), perche' qualsiasi sia il settore scelto, una buona fetta di soldi va sempre a queste associazioni, perche' sono ai primi posti in classifica in tutti e 3 i settori!

A tanti non importera', e continueranno a dar soldi alla vivisezione, ma tanti altri semplicemente non lo sanno, e se li si informa possono fare scelte diverse. Inoltre, se riusciamo a dare visibilita' a questa campagna con tanti sit-in e volantinaggi nelle piazze, se ne potra' far parlare sui giornali e cosi' l'informazione verra' diffusa ancora di piu'!

Per cui, ragazzi, rimbocchiamoci le maniche, e iniziamo a distribuire questi volantini!
Potete distribuirli nelle buche delle lettere, e' un sistema efficacissimo, basta investire qualche ora di tempo, e potete organizzare dei sit-in citta' dal 19 al 27 aprile, anche perche' cosi' potrete informare sul problema generale della vivisezione, proprio nella Settimana Internazionale per gli Animali di Laboratorio, che prevede eventi in tutto il mondo, e potete raccogliere firme sulla petizione europea per influenzare l'aspetto "legislativo" che piu' riguarda gli altri 2 campi sopra citati (test di tossicita' e farmaci).
Ricordiamo che c'e' ancora tempo tutto aprile, per questa petizione:
http://www.agireora.org/download/ItalianPDF.pdf

Richiedeteci i pieghevoli, diteci che organizzate un sit-in, forza!
Tutte le indicazioni su come fare sono a questa pagina:
http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=457

Scriveteci a info@agireora.org per dirci quanti pieghevoli volete, e l'indirizzo a cui inviarli.

Crediamo che nessuno ne abbia bisogno, ma se volete vederla o ri-vederla, qui c'e' la mostra fotografica che fa vedere cosa fanno agli animali in laboratorio:
http://www.novivisezione.org/mostra/
(potete usare le foto per il sit-in che organizzerete)

Grazie a tutti per la partecipazione.
AgireOra Network