18 luglio 2008

Parto (luuuungo post di arrivederci)

Non mi sembra vero. Le vacanze sono finalmente arrivate e io ho lo stomaco annodato dal nervosismo e voglia di piangere. Sotto sotto non ho voglia di lasciare casa mia - e quindi a maggior ragione devo farlo.
Quest'anno partirò presto e tornerò tardi, quindi non avrete notizie di me per molto tempo... un mese, almeno, forse un mese e mezzo. Da giorni svuoto il frigorifero e il freezer e sistemo le piante e riordino tutto quello che c'è in giro per casa... mia madre è partita una settimana fa e io mi sono rotta le scatole di fare la casalinga disperata, anche perché non convivo con Mike Delfino bensì con mio fratello, quindi cucinare, lavare i piatti, mandare la lavatrice e compagnia bella sta diventando una vera palla senza alcun piacevole tornaconto...
Ma come fanno le nostre madri, specialmente quelle che lavorano? C'è veramente da impazzire; come dice sempre la mia, "non si finisce mai". Non c'è modo di tenere pulito il pavimento per più di una giornata... i piatti si accumulano... il cesto della biancheria inizia a strabordare... e mi viene voglia di urlare "Basta!!" e sbattere mio fratello con la testa nel muro.

Negli ultimi giorni ho cercato di sistemare tutto, rispondendo alle e-mail e ai messaggi privati ricevuti, preparando gli scatoloni per la partenza, e le mie valigie (cosa per niente secondaria!). Volete sapere cosa porto con me? Presto detto!

Donne che corrono coi lupi e La grande madre, perché mi aiutano a sentire il richiamo della Donna Selvaggia, e a non voltarmi dall'altra parte. Luna rossa, perché mi è bastato uno sguardo al disco lunare (poi vi spiegherò cos'è) per capire tante cose che avrei proprio dovuto, e voluto, sapere prima. Le filosofie femministe, perché l'ho mollato a metà, e non se lo merita (e magari poi avrò il coraggio di mettere i ceppi a mio fratello, finché non impara a lavare decentemente i piatti). La strega, perché anche se sono perplessa, devo arrivare fino alla fine e capire cosa cavolo vuol dire! E poi Afrodita, perché la mia malizia non si assopisca e perché mi fa ridere ed emozionare, sempre. Memorie di Adriano, perché i libri più complessi me li conservo sempre per le vacanze . Gente di Dublino, perché se sento parlare di un libro, poi ci penso finché non lo leggo. E una delle tante edizioni di Poesie di Neruda... senza un perché.
Sicuramente, all'ultimo minuto, farò spazio in valigia per infilarci qualche altro volume; ne ho tanti in attesa della prima lettura, che purtroppo mi dimenticherò a casa... ma si sono nascosti, accidenti a loro.

Parto col lettore mp3 pieno da scoppiare. Con un bel po' di discografia dei Dire Straits, perché la voce di Mark Knopfler mi piace tantissimo, e nei loro dischi c'è sempre una canzone che si accorda al mio stato d'animo del momento; con Eric Clapton, perché anche se in cuffia è un po' mortificato, ha sempre quel qualcosa che mi fa sognare; e con una serie speciale di canzoni, in una cartella chiamata Cheer up, perché ci ho messo dentro tutti i pezzi che mi danno la carica spazzando via stanchezza, tristezza, i troppi pensieri e la poca voglia di fare. Se volete, quando torno, vi scrivo l'elenco dei brani.

Mi porto dietro gli abiti estivi: i ridicoli vestiti che mi fanno sembrare una caramella, soprattutto. Rosa shocking, arancione fluo, azzurro intenso. Il bello dell'estate è che posso indossarli senza sentirmi una Barbie, e la cosa mi piace.

Parto col gatto, ovviamente, e questo mi spaventa perché l'anno scorso abbiamo avuto dei problemi seri di fughe. Ho paura che possa scappare e soprattutto che non riesca a tornare da me - un girasole in una stanza buia si orienta meglio di lei.
Non posso lasciarla a casa perché non ho nessuno che le porti da mangiare, e comunque dovrebbe stare sola tanto a lungo che temo la ritroverei depressa; in pensione non la lascio neanche se sono loro a pagare me. Quindi, vi prego, incrociate le dita perché non accada nulla di male.
E' la mia puzzolina, e anche se mi sveglia alle 5 del mattino perché vada a guardarla mentre mangia i croccantini, le voglio bene.

Porto il mio nuovo notebook perché anche se sono in vacanza mi sono trovata qualcosa da fare e sono sicura che tra qualche mese mi ringrazierete... Di sicuro, io mi ringrazierò da sola, perché comincerò anche a scrivere la tesi, e questo alleggerirà di molto il mio lavoro universitario nel prossimo anno.

Dovrò lasciare qui la gran parte dei miei "aggeggi", e già mi chiedo come farò senza Sojafit, e senza frullatore, e senza la mia adorata mezzaluna, e soprattutto senza il forno, e le spezie e i mille ingredienti disseminati per la cucina, e senza l'erboristeria a portata di piedi... Oh, io non voglio partire senza queste cose, mi sento persa! Ma forse è meglio così, è l'occasione per staccare anche da questo, per svestire i panni di cuochina e indossare quelli da vacanziera - lettrice - scrittrice...

A proposito, lo dico fin da adesso, così avete tutta l'estate per raccogliere le idee. Se siete a conoscenza di corsi di cucina vegetariana / vegana / macrobiotica / naturale, in qualsiasi parte d'Italia, corsi possibilmente tenuti da scuole serie, che magari rilascino anche attestati o diplomi o qualifiche di qualche genere, ovviamente anche a pagamento (e a qualsiasi prezzo), in qualsiasi periodo dell'anno, siete pregati di farmelo sapere, grazie.

Ho ancora un anno di università (triennale) davanti, ma devo cominciare a pensare a cosa fare dopo. C'è una parte di me che vorrebbe proseguire seriamente lungo la strada della cucina vegan, e c'è una parte di me a cui piacerebbe continuare a studiare. Entrambe hanno paura di non riuscire a brillare, hanno paura di essere mediocri. C'è una parte di me che è felice quando scrive - quando inventa storie belle e piacevoli da leggere. E una che sta bene quando cucina cose buone da mangiare. E poi c'è quell'altra parte di me, che in entrambi i casi sostiene che tutto sommato non ho fatto nulla di speciale, "e quindi?".
Per fortuna c'è anche una voce dentro di me convinta che abilità culinaria e talento comunicativo, insieme, formino una terza dote ancora - e se dopo due anni siamo ancora tutti qui, un pizzico di entrambi i doni devo averli, che io sia disposta ad ammetterlo o meno.
Insomma, non so cosa fare, ma spero che l'estate mi porti consiglio - o se non altro mi insegni a smetterla una buona volta di mortificarmi; sarebbe già un bel passo in avanti.

Tornando alla mia "valigia", finora ben poco vacanziera, sappiate che per bilanciarla, oltre alle pile di libri, ai ricettari, ai compiti per le vacanze, ai cosmetici ecobio e alle altre mie stranezze, porto con me cose più "normali", per la serie: costumini mozzafiato, magliette scicchettose, top scollacciati, minigonne estreme eccetera. Mi piace, a volte, vestirmi così, e dovrei farlo più spesso. Quindi, questa estate mi obbligherò a togliere il freno alla mia vitalità, mi lascerò andare di più. Me l'ha prescritto il medico!

Se avete bisogno di consigli urgenti, scrivete su Forum Etici. Ovviamente non vi risponderò io, anche perché di recente ho lasciato la moderazione, ma ci sono tante persone competenti che sicuramente vi sapranno dire qualcosa di utile.
Se proprio dovesse succedere qualcosa di gravissimo (che neanche riesco a immaginare... tipo uhm... di punto in bianco decidete di sposarvi e vi serve un menù personalizzato entro 5 giorni; avete mangiato un intero panetto di tofu al naturale e volete sapere come togliervi quel saporaccio dalla bocca; il vostro seitan ha un aspetto molto invitante ma non riuscite a mangiarlo perché parla, canta, balla o declama la Divina Commedia), in questo caso contattate Barbara (info chiocciola saicosatispalmi.com), la quale mi informerà dell'accaduto e, nel caso, sarò io a ricontattare voi.

Continuate comunque a scrivermi commenti ed e-mail (la mia casella non ha limiti di spazio): i primi li pubblicherò tutti al mio ritorno - mi spiace impedire lo scambio immediato di battute tra voi lettori, ma non posso togliere la moderazione dei commenti, specialmente ora che vado via; alle seconde risponderò appena possibile.

Ah, tanto perché sappiate quanto è svampita la webmistress... ho capito cosa non andava col template, ma non ve lo dirò, altrimenti riderete di me per tutta l'estate. Sistemerò quello nuovo appena sarò tornata.

Mi raccomando, non raggiungete le 500.000 visite senza di me! Voglio esserci, in quel momento, e godermi interamente l'emozione.
Buone vacanze a tutti!

Vera

17 luglio 2008

Tarty - versione estiva

Sappiamo tutti che i gatti di casa sono temibili predatori: tendono agguati nascosti dalle tende, saltano sulla schiena dei malcapitati di passaggio dall'alto degli armadi, si nascondono sotto al letto pronti ad agguantarvi non appena poggiate i piedi a terra e altre simili simpaticherie.
Ma queste instancabili macchine da guerra... sono poi così instancabili? Questa è la risposta.

Dalle 8 alle 22 Tarty vive così, più o meno da inizio giugno, e credo che andrà avanti fino a ottobre... Ed ecco perché, nella prossima vita, voglio rinascere gatto di casa.
Amen.

16 luglio 2008

La mia marmellata di albicocche...

...si è trasformata in una capsula di Petri.
Sto allevando delle muffe piuttosto graziose, sapete?

Tranquilli, non è che ha cominciato ad ammuffire da chiusa... mia madre ha lasciato passare due giorni dalla preparazione e poi, "per errore", mi ha aperto entrambi i barattoli che avevo conservato.

Oggi preparerò i cornetti alla marmellata e cercherò di finire il vasetto... Non è successo nulla di grave, c'era giusto qualche puntolino di muffa sul bordo, ma comunque mi dispiace che dopo poco più di 15 giorni stia già iniziando a deteriorarsi.
La prossima volta userò vasi più piccoli, in modo tale da poterli consumare il prima possibile dopo l'apertura.

Ps: ebbene sì, anche oggi sono felice. La cosa è preoccupante... non tanto quanto veder gironzolare per strada i quattro cavalieri dell'Apocalisse, ma giusto un po' meno.

15 luglio 2008

E' così il mio blog è posseduto...

...rifiuta il cambio di template.
Qualcuno sa spiegarmi per quale motivo se cerco di utilizzare questo template di panna smontata, oppure questo di final sense, entrambi realizzati per blogger beta, mi ritrovo con un pugno di mosche?

Nello specifico: l'anteprima mostra, per quello di panna smontata, una pagina bianca con una colonna di simboli sulla sinistra... per quello di final sense, mostra semplicemente la pagina bianca.
Non sono affatto un'esperta, ma a me sembra di aver fatto tutto per bene, come al solito.

Post scriptum...

...se all'improvviso il blog sparisce, subisce mutazioni genetiche, le colonne si spostano in giro per il template o accadono altri simili bizzarri fenomeni, niente paura: sto scegliendo per lui un vestitino nuovo e non so decidermi.
I link e tutto il resto torneranno a breve come prima... ma devo prima trovare il template dei miei sogni!
(Che poi sarebbe semplicissimo: bianco, che non mi sformi tutti i caratteri e dove le faccine non appaiano in quell'odioso quadratino... ma si sa, la semplicità è merce rara!)

Oggi sono felice

L'ho detto: oggi sono felice.
E volevo condividere la cosa con voi (dopo tante lagne mi sembra anche il minimo! ), perché mi siete stati vicini nei brutti momenti e quindi è giusto che lo sappiate: ogni tanto capita che io sia felice... nel caso specifico di oggi, sono perfino molto felice!
Così lo scrivo, anche per non dimenticarmelo: oggi è il 15 luglio e io sono felice, e questo per me è particolarmente importante.

Ho trascorso una mattinata divertente, mi sono portata a casa un altro esame (con un altro ottimo voto) e adesso davanti a me si profila la seguente prospettiva: un mese e mezzo di vacanza, lontana dallo studio e con ampi margini di manovra per fare quel cavolo che mi pare e andare dove voglio.

Ho una pila alta così di libri da leggere, un elenco sterminato di ricette da provare e (come al solito) qualche progetto al quale dedicarmi... tanto lo so che non riuscirei a stare tutto il tempo senza fare niente... inutile nascondermi! Ho amici da incontrare, ma soprattutto ho tempo da dedicare a me stessa, e questo è qualcosa che mi mancava da un pezzo.

Tra qualche giorno partirò per le vacanze e quindi per un bel po' non avrete notizie di me... ma è ancora presto per salutarci.
Per oggi mi limito a ribadire che sono felice, e a scrivere questo post per ricordarmi una sacrosanta verità: che più è scura la notte, più è vicina l'alba.

14 luglio 2008

Un suggerimento sulla mooncup

Volevo solo ricordare a tutte le donne che usano la Mooncup di sterilizzarla sempre non solo all'inizio, ma anche alla fine del ciclo.
Io puntualmente me lo dimentico, e se le mestruazioni mi vengono all'improvviso (o durante la notte) non ho il tempo di farlo, così mi devo accontentare di pulirla solo col sapone... In pratica, è come non disinfettarla per due mesi.

So che quando la si conserva si riempie lo stesso di polvere, ma sempre meglio averla sterilizzata e poi lavarla solo col sapone perché non si ha il tempo di bollirla di nuovo, piuttosto che non sterilizzarla affatto, no?

E poi, tra un ciclo e l'altro, ricordatevi di sturare sempre i buchi sottostanti il bordo della coppa. Se si otturano impediscono una corretta aderenza alle pareti vaginali e ciò può causare perdite mentre la indossate. Dopo averla pulita accuratamente, controllate che i buchi non siano ostruiti e nel caso rimediate utilizzando un ago.

Basta farci l'abitudine, e questi piccoli ma importanti gesti diventeranno costanti senza che neanche ve ne rendiate conto.

13 luglio 2008

Udite udite

Ho risposto a tutti i commenti nel post sull'anonimo; ho aggiunto una foto alla ricetta della yassa di tofu di qualche secolo fa, e una al post sulla pasta integrale.

E ora torno al mio Tristano e Isotta, che ho quasi finito di studiare!

12 luglio 2008

Spighe (manico non incluso)

Nel post precedente ho scritto che mi sto nutrendo solo di aria, frutta e gelato... ma mi ero dimenticata delle spighe!
Adoro le pannocchie di mais, quelle che in casa mia, da sempre, chiamiamo "spighe", e anche se negli ultimi anni il loro prezzo rimane piuttosto alto, ogni tanto non possiamo fare a meno di comprarle. La preparazione è semplice, ma il risultato è da leccarsi i baffi.

Ingredienti: una pannocchia a testa e un pizzico di pazienza!Sbucciate le pannocchie, eliminando le foglie esterne e soprattutto tutti i filamenti interni.
Lessatele in acqua leggermente (molto leggermente) salata per circa 20-30 minuti, fin quando risulteranno tenere; quindi scolatele, e lasciatele intiepidire prima di mangiarle sgranocchiandole allegramente!

Come dicevo nel titolo, di solito nelle pannocchie non c'è il manico, ma mia sorella ci ha regalato questi aggeggi che servono ad infilzare la spiga in modo tale da non scottarsi le dita, ed essendomi ustionata spesso a causa della mia impazienza, devo dire che sono geniali.

11 luglio 2008

Vera, se ci sei, batti un colpo!

SDONG!
Giusto per dire che sono ancora in vita, eh, e non ho deciso di abbandonare il blog a causa dell'intelligente commento del tizio di cui sotto... a proposito, grazie della solidarietà!
Sono "solo" presissima dalla preparazione dell'ultimo esame di questa sessione, e considerando che mi sto nutrendo di aria, frutta e gelato, e che quando non studio praticamente vegeto, non ho molto da scrivere.

Ci saranno novità... prima o poi!

08 luglio 2008

Caro anonimo, fammi sognare

Anonimo che alle 23.32 del 7 luglio 2008 ha lasciato un nuovo commento sul mio post "Mooncup (la coppetta mestruale)" nell'Archivio del blog per dirmi:
Tu non sei quella che usa il mestruo per concimare ? ammazzati con il gas schifosa
Ti prego, fammi sognare.
Anzi, dato che sto già sognando da sola, ti prego, trasforma il mio sogno in realtà. Solo tu puoi farlo!

Trasforma il mio sogno in realtà: dimostrami che non sei solo un vigliacco che approfitta dell'anonimato offerto da internet per dire quel cavolo che vuole senza assumersi la responsabilità delle proprie parole né subirne le conseguenze.

Dimostrami che quello che pensi hai il coraggio di venirmelo a dire usando il tuo nome e il tuo cognome senza nasconderti dietro a una tastiera.

E già che ci sei, se mi spiegassi anche per quale motivo il fatto che io concimi le mie piante col sangue mestruale ti sembra motivo sufficiente a darmi la morte col gas, illumineresti la mia giornata.

Grazie.

07 luglio 2008

Cipolline all'orientale

Ricetta forse fuori stagione, ma ho aperto il vasetto da poco e quindi la posto ora (dovevo verificarne la non tossicità, e dato che sono ancora qui, siamo a posto).

Ingredienti per 1 kg di cipolline: 20 g di uva sultanina, 1 cucchiaino di zucchero di canna, 400 g di pomodori perini, il succo di 1/2 limone, 200 g di aceto bianco, 1 chiodo di garofano, cannella, sale, pepe.

Lavate i pomodori e tagliateli a pezzi, eliminando l'acqua di vegetazione e i semi. Lavate, sbucciate e mondate le cipolline e mettetele in una pentola capiente, nella quale aggiungerete tutti gli ingredienti; portate a bollore e fate cuocere... finché le cipolline saranno cotte. Versate il tutto nei vasi, già sterilizzati e tiepidi, chiudete e sterilizzate per 10 minuti prima di riporre in dispensa.

Che dire... è una ricetta da provare! Fate molta attenzione a cuocere bene tutto, la salsa deve diventare corposa e perdere il sapore aspro, le cipolline devono risultare tenere... e se alla fine riuscite a recuperare ed eliminare il chiodo di garofano, tanto meglio!

05 luglio 2008

Scagliozzi

Ingredienti per circa una ventina di scagliozzi: 200 g di farina di mais per polenta (possibilmente precotta... con questo caldo, rimestare è una tortura!), 800 g di acqua, un pizzichino di sale, abbondante olio per friggere.

Preparate la polenta, portando l'acqua salata a bollore, versando a pioggia la farina e rimestando continuamente fino alla cottura (controllate i tempi sulla confezione... comunque, finché la polenta non inizia a staccarsi dalle pareti della pentola).
Versatela in una teglia da forno in uno strato alto circa 1 cm e lasciatela raffreddare completamente, finché sarà rassodata. A questo punto, tagliate dei triangoli di polenta, riscaldate bene l'olio e friggete le fette finché diventeranno ben dorate!

Si mangiano caldissimi, con un pizzico di sale... non c'è friggitoria ambulante a Castellammare che non abbia gli scagliozzi, oltre ai panzarotti e alle pizzelle!

Ps: come tag ho messo contorni, ma la definizione è alquanto discutibile. Con tre scagliozzi della friggitoria di fronte a Porta Nolana (per tacere dei panzarotti), io rimango in piedi per una giornata intera!

03 luglio 2008

Zucchine secche

Zucchine... lavate, tagliate a fette di circa 7 mm e disposte sull'essiccatoio; si sono seccate in 3-4 giorni.
Quello che vedete nella fotografia è il risultato dell'essiccazione di 5 zucchine di medie dimensioni.
Non so ancora cosa ci farò, è la prima volta che le preparo, ma ho letto che si possono sbriciolare e usare come condimento, oltre ovviamente a reidratarle per gli usi più svariati... seguiranno aggiornamenti durante l'inverno (giustamente si chiamano conserve perché vanno messe da parte, no? ).

02 luglio 2008

Puccymon e il forno solare

Questo bel forno solare non è mio (purtroppo): il mio è ancora nell'armadio perché sono troppo impegnata per metterlo in funzione... ma spero di riuscire ad usarlo qualche volta, prima che l'estate finisca!

Quello che vedete nella fotografia è di Puccymon, realizzato con vetro, metallo e lana vetro di recupero, e ha una funzionalità decisamente ottima! Andate a leggere qui il resoconto dettagliato della sua esperienza, è davvero molto interessante.

01 luglio 2008

Confettura di albicocche (con malto e agar agar)

Il 21 giugno, inequivocabilmente, è arrivata l'estate. Il 21 giugno, ho dovuto accendere il ventilatore mentre studiavo e praticamente da allora non l'ho più spento. Credo che da quel giorno la temperatura in casa sia scesa poche volte al di sotto dei 28-30°, durante il giorno, e a tratti mi sembra di impazzire. Tarty dorme quasi senza interruzioni dalle 9 alle 19, trascinandosi dal tavolo, al letto, al pavimento e viceversa, e anch'io avrei una voglia matta di buttarmi a terra a dormire... Insomma, tutto questo per dire che fa caldo, ma anche se stare ai fornelli è garanzia di copiose sudate ci sono cose che "ora o mai più", e una di queste è la confettura di albicocche, se le albicocche sono quelle del giardino di zia, coltivate senza ausilio della chimica, e quando arrivano... non si può farle aspettare!
La ricetta è tratta da Le conserve naturali, ma l'originale prevedeva sciroppo d'acero (che ho sostituito col malto, prodotto italiano) e foglie di melissa (che ho omesso perché non le avevo).
Ovviamente non le ho ancora aperte, ma l'assaggio prima di riempire i vasetti era molto promettente. Si conserva in un luogo fresco e asciutto e, dice la ricetta, dovrebbe durare per almeno due mesi, ma io spero che resista più a lungo! Staremo a vedere.

Ingredienti: 500 g di albicocche, 3 cucchiai di malto di grano, 2 cucchiaini rasi di agar agar in polvere, il succo di 1/2 limone.

Lavate e asciugate le albicocche, spezzettatele grossolanamente e frullatele (meglio se col frullatore a immersione). Mettetele sul fuoco in un tegame, tenendone da parte circa 100 g.
A questi, aggiungete 3 cucchiai di malto di grano e l'agar agar sciolto nel succo di limone, e mescolate accuratamente.
Dopo 10-15 minuti, aggiungete questo composto alle albicocche nella pentola, mescolate per non più di 2 minuti e poi versate nei vasi già sterilizzati e tiepidi. Chiudete i barattoli e capovolgeteli solo per 5 minuti: la confettura sarà molto liquida ma l'agar si addensa raffreddando, quindi ricordatevi di ri-girare i barattoli (io l'ho dimenticato, e adesso la confettura "pende" dal coperchio come una gigantesca, monolitica stalattite). Non muoveteli per 12 ore, trascorse le quali potrete conservarli in dispensa.