05 marzo 2007

Tris di gateau

Credo che il "gattò" sia uno dei piatti forti della tradizione napoletana. Il nome deriva dal francese gateau; non so se anche la ricetta sia di origini francesi, ma quel che è certo è che dalle mie parti "si porta" moltissimo.
Quando ero più "guagliuncella" mamma lo preparava una volta alla settimana, per riscaldarci nelle fredde serate invernali, e anche per dare una ripulitina al frigorifero!
Infatti, questa pietanza è caratterizzata nella sua versione originale da una incredibile mescolanza di ingredienti: fondamentali le patate, gradite le uova, per il resto accoglie benissimo tutti gli avanzi di formaggi (purché filino e fondano) e salumi disponibili.
Da un bel po' non mangiavo nulla di simile, e ovviamente mi sono dovuta arrangiare per ottenere qualcosa anche soltanto somigliante; ma grazie ai consigli di pleiadi, che è andata in avanscoperta, ho ottenuto un gateau, più che passabile, decisamente buono!

Ingredienti: patate, un tocco di margarina o burro di soia, panna di soia, seitan, tofu, lievito alimentare in scaglie, germe di grano, pangrattato.
Lessate le patate in acqua non salata, sbucciatele e schiacciatele con l'apposito attrezzo. Mescolatevi un po' di margarina o burro di soia fusi e versate panna di soia a volontà (serve ad amalgamare il tutto).
Adesso, dovete lasciare la vostra fantasia a briglia sciolta. Prendete tutte le varietà di seitan, tofu e affettati vegetali presenti nel vostro frigorifero (affumicati, possibilmente; vanno benissimo i wurstel di seitan o di soia, il muscolo di grano e qualsiasi altra cosa simile vi troviate sottomano; se poi riuscite a procurarvi quella specie di mozzarella di soia che fonde, è arrivato il momento di usarla!); tagliate a pezzettini il tutto e mescolate al composto di patate. Se avete soltanto tofu e seitan al naturale, "spadellate" per qualche minuto in poco olio e salsa di soia per far insaporire (se invece volete procurarvi qualcuno dei prodotti elencati sopra, consultate il database di veganhome).
A questo punto, amalgamate bene il composto, unendo un po' di sale se lo ritenete necessario; versatelo in una grande teglia o in terrine individuali e livellate bene.
Completate l'opera stendendo un velo di panna di soia, e cospargendo di lievito alimentare in scaglie, germe di grano e pangrattato. Infornate in forno non troppo caldo per almeno 20 minuti, poi accendete il grill per 5-10 minuti fino a formare un'appetitosa crosticina superficiale; spegnete, lasciate intiepidire, e buon appetito!


PS: Dato che avevo lessato troppe patate per una terrina sola, ho deciso di provare due varianti: una contemplava l'aggiunta al composto di cui sopra di carote lessate, spellate e schiacciate ben bene; l'altra invece mescolava soltanto patate e carote, margarina e panna di soia. Entrambe le preparazioni sono venute buone, però il gateau veganizzato era delizioso!
E mi sa che ho tolto lo scettro a Hinikko per la ricetta più vegan-barbara del blog.

7 commenti:

  1. mmmmm buono il gattò!! Sicuramente la tua versione non avrà nulla da invidiare all'originale: le tue ricette sono sempre buonissime!!

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  2. Ciao Vera, solo una puntualizzazione: i grassi vegetali, quando non specificati, si riferiscono quasi esclusivamente all'olio di palma, che anche se nn idrogenato (nn ne ha bisogno, è naturalmente solido)è comunque un grasso saturo......però le crostatine sono buonisime lo stesso :oP

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  3. Marzietta, si sente la mancanza dell'uovo, ma tutto sommato è un piatto molto gustoso, e anche più digeribile dell'originale!

    Gulatalpina, mi sa che volevi commentare l'altro post!
    Uhm, non ho sottomano la lista degli ingredienti, ma mi pare che fosse proprio indicato il tipo di olio vegetale, e non era palma, il che sinceramente mi ha sorpreso. :)

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  4. ooops...hai ragione,era l'altro post :P Urka, se nn è olio di palma allora sono da comprare subito, è difficilissimo trovare prodotti da forno "commerciali" che nn contengano olio di palma!!!
    Un saluto!

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  5. Che sonno... Vera, passo giusto per una coccola... Sei davvero cara! :) P.S. Chiedo venia per procurata confusione ai lettori di questo commento, ma la blog owner capirà... Vero??? :-o
    In fondo, è solo una specie di grazie in Morse... ;-DD

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  6. Gulatalpina, ho recuperato inaspettatamente un involucro delle crostatine e ho visto che effettivamente l'olio è di palma. :(

    Uffa!! Dovrò fare un corso accelerato di pasticceria vegan...

    Un baciotto ad Alisea... :)

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