11 agosto 2007

Pallino

Tempo fa, mentre mi accostavo per la prima volta all'animalismo (come scelta di vita personale) e all'attivismo all'interno di un'associazione, una persona che stimo molto mi disse di pensarci due volte, prima di invischiarmi in una simile faccenda.
Mi disse che quando ci entri poi è impossibile tirarti indietro, e rischi di finire per trascurare la tua stessa esistenza per portare avanti la causa, per aiutare animali in difficoltà, bisognosi di cure o di una famiglia.


Non ci ho voluto credere, ma ho scoperto a mie spese la veridicità di quel consiglio.

Col passare del tempo, scopro di riuscire sempre meno ad essere impermeabile alle brutture, alle torture che vengono inflitte agli animali.
Soprattutto riesco ad essere sempre meno indifferente agli sguardi randagi che capto in strada. Mi sento impotente quando guardo a tutto quello che ci sarebbe da fare, ma cerco di non farmi travolgere dallo scoramento e di agire per quanto mi è possibile... e quindi, quella previsione sta iniziando ad avverarsi.




Prima sera del campo scout nell'area pic-nic "il capanno" a Bardiglia (comune di Acerno).
Tanta stanchezza per aver tirato su tutte le strutture, un po' di nervosismo perché come sempre c'è qualcosa da aggiustare e risistemare, io mi accingo a prendere possesso del mio dominio (la cambusa) quando... dalla tenda-dormitorio dei maschietti si levano urla altissime: c'è un intruso!
Parapiglia generale, grida di qua, tira di là, spingi, urla e agita le mani, salta fuori dalla tenda, addirittura, un cane.

Quando sarò tornata dalle vacanze, dovrò dire due paroline sul modo strano in cui il gruppo con cui ero interpreta il punto 6 della legge Scout, "Amano e rispettano la natura"; non nascondo la mia forte delusione, dalle molteplici cause, ma ne riparlerò con calma.

Allontanare il cane diventa un'esigenza prioritaria, mi faccio avanti io, lo prendo per il collarino e cerco di portarlo via... lui subito di sdraia sulla schiena, spianando il collo e guaendo disperatamente. E' solo un cucciolone, spaventatissimo, e tutto quel trambusto lo confonde ancora di più.
Insomma, tenendolo per il collare mi faccio il giro della struttura chiedendo a tutti i presenti (pochi, visto che sono già le 21) se il cane è loro. Ovviamente non risulta che il proprietario sia lì.
Provo a lasciarlo in un angolo, ma lui torna nella tenda dei ragazzi, si nasconde in un cantuccio e cerca di non farsi vedere; lo ritiro fuori e allora si decide di legarlo ad un albero per la notte... così non darà fastidio e l'indomani si vedrà.

Ancora una volta sono io a dovermene occupare, col cuore straziato dai lamenti disperati di questa bestiola... che mi sembra, a naso, non essere del tutto a posto. Mi accorgo che continua a leccarsi l'attaccatura della coda; lo porto sotto la luce per vedere bene e il cuore mi si spacca in due.

Scopro un buco enorme nella schiena di questo povero cane, una voragine profonda quasi tre centimetri, larga due e lunga quattro. Vedo la carne viva, intravedo qualcosa di bianco che potrebbe essere la colonna vertebrale, vedo anche due puntolini che mi sembrano subito larve.
Vedo tutto ciò prima di poter distogliere lo sguardo, ma non guardo a lungo perchè i lacrimoni che mi riempiono gli occhi mi fanno da scudo all'orrore che stringo tra le braccia.

Non posso fermarmi, la rabbia verso chi gli ha fatto questo mi assale, mi invade la tristezza per questa creatura sofferente, mi chiedo come diavolo ho potuto non accorgermene prima, come possa scodinzolare ancora con una simile ferita.

Piango, piango, e non so che fare, sento il freddo pungermi la pelle e penso al cucciolo che sto lasciando legato, senza un riparo, perché non può starci mica tra i piedi, perchè è un cane.
Mi sento devastata dentro, ma devo lasciarlo lì, dormo malissimo col pensiero della creatura martoriata che, chissà perché, mi è capitata tra le mani.

Per fortuna al mattino lo ritrovo, con i suoi occhietti dolci, ad aspettarmi; lo porto al fiume a bere, facciamo una passeggiata per i bisognini, lui mi guarda sempre e i suoi occhi sono fissi su di me...

Mi faccio coraggio, supero il ribrezzo, mi armo di guanti e osservo la ferita. Sì, è brutta, è grandissima e mi fa piangere ancora, ma almeno non sanguina, non puzza, dentro sembra pulita e il cane ha una voglia matta di correre, tirare il guinzaglio, saltare...
Lo battezzo Pallino e cerco di capire cosa fare con lui.

Sono praticamente isolata: il mio telefono è l'unico che riceve il segnale (ma solo a sprazzi), non ho l'automobile, il veterinario più vicino è a un'ora di viaggio ma nessuno mi ci può portare e in generale la presenza del cane è mal vista dai capi, non devo tirare troppo la corda.

Mi attivo telefonando alla mia consigliera più fidata; mentre lei cerca di trovarmi dei contatti locali io farò del mio meglio per tenere sotto controllo la ferita. Mi si prospettano dieci giorni molto lunghi...
Ben presto iniziano a cascarmi le braccia, finalmente capisco perché i cani ben tenuti che ho visto in città si contano sulle dita di una mano: il supermercato vende solo scatolette Miglior cane, l'unica farmacia del posto non tiene prodotti a uso veterinario e non li prende neanche su ordinazione, e in generale la disponibilità e la competenza che riscontro nei miei pellegrinaggi si avvicina allo zero.

Ritorno al campo con una confezione di Cicatrene polvere dalla quale non mi separerò mai e cospargo abbondantemente Pallino, inondandolo anche di pensieri positivi, speranze e preghiere, mentre prometto che contatterò al più presto l'ASL competente perché vengano a prendere il cucciolo.

Altro giro di telefonate e scopro che il canile più vicino è quello di Cicerale. Il nome mi ricorda qualcosa, e soprattutto mi puzza; la mia consigliera mi conferma che piuttosto che mandarlo a Cicerale sarebbe meglio piantargli una pallottola in testa, così abbandono l'idea. Preferisco tenermelo lì e cercare aiuto in altro modo.


Pallino mi guarda con piena fiducia, non sa che sono piena di dubbi, che mi domando da dove sia venuto, cosa gli sia successo di preciso, perché aveva un collare e il pelo lucido e fosse poi invece coperto, ricoperto di zecche, e andasse in giro con una tale ferita. Non sa che mi sto tormentando perché quel posto non è sicuro per lui, ma non so come portarlo via; non so come curarlo, temo che la ferita degeneri, temo per la sua vita e il tempo che posso dedicargli non è molto. Non sa che oscillo continuamente tra idee diverse senza riuscire a capire quale sia la più sensata: cercare aiuto dagli animalisti locali (che però non rispondono al telefono), dalle autorità competenti (che però potrebbero portarmelo via...), mobilitare le mie conoscenze (chiedendo però un favore enorme), prenderlo semplicemente con me (lasciando poi la responsabilità di tutto ai miei genitori, dato che spesso non sono in casa).

Sto male, e col passare del tempo mi accorgo che Pallino si affeziona a me. Abbaia appena mi allontano e diventa difficilissimo conciliare i miei impegni con la sua presenza.

Sono stati dieci giorni di paura, e di stress. Ho visto qualche spiraglio di luce quando mi accorgevo che la ferita si andava rimarginando, che le zecche che cospargevo tutte le sere di olio morivano e cadevano, che ferite vecchie passate inosservate perdevano la crosticina lasciando il posto alla pelle nuova tutta bianca; ma ho brancolato molto più spesso in un buio profondo, quando calava la notte e Pallino si infilava nel suo cartone per proteggersi dal freddo intenso, quando abbaiava a lungo e disturbava le attività del campo, quando riusciva a liberarsi della corda e correvo a riprenderlo in tenda per sottrarlo alla violenza di uno dei ragazzi, quando mi chiedevo che ne sarebbe stato di lui.


Chissà se sono stata un'eroina oppure una pazza, a fare quel che ho fatto. Forse soltando non mi sono preoccupata troppo, ho vissuto giorno per giorno e ci è andata, tutto sommato, bene.


Ho giocato le carte che potevo, quelle che mi sembravano valide, ma alla fine non ce l'ho fatta da sola e ho dovuto chiedere aiuto.
Pallino attualmente è in Umbria, da una persona di cui mi fido ciecamente, ma alla quale so di aver causato una grande difficoltà affidandole la sua custodia.
Per favore, aiutatemi a cercargli una casa.



Presto Pallino andrà dal veterinario e saprò dirvi qualcosa di più sul suo stato di salute, la sua età eccetera. A me sembra che si sia ripreso molto bene.
E' un maschietto di taglia medio-piccola, col pelo corto; è molto dolce e direi anche piuttosto sveglio.
E' un gran curiosone e fa un po' lo spaccone con gli altri cani, ma sembra tutta scena e spero che gli passerà crescendo.

Forse nei prossimi giorni troverete qui degli aggiornamenti, nel frattempo vi prego di far girare il più possibile la voce.
Io l'avrei tenuto volentieri, ma la vita che faccio attualmente non si concilia con la presenza di un cane, per quanto educato come lui.
So che ormai, con la ferita già quasi guarita, Pallino ha perso un po' della priorità che poteva avere su altre adozioni, ma credo che il trauma ricevuto sia stato molto forte per lui.

Ha molto da dare, a chi saprà dargli una nuova vita.

15 commenti:

  1. Cara Vera, di persone come te ce ne sono poche, ti vorrei dare un forte abbraccio!
    Spero che qualcuno adotti quel cane, se non avessi due gatti ci avrei fatto un pensierino ;-D!
    Auguri Pallino!!!
    Ciao
    Matteo

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  2. Ciao Vera!
    Ho postato un annuncio,principalemnte x la regione umbria..dato ke pallino è li.

    Ho linkato al tuo blog così in caso ti possono contattare.

    Penso ke sei stata davvero impagabile per pallino.sei da ammirare.
    un saluto

    Miluska

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  3. Dolcissima Vera... ho le lacrime agli occhi e il cuore stretto, posso immaginare che angoscia hai vissuto in questi giorni e per quel che può servire ti mando un abbraccio grande grande. Invierò il link a tutti i miei contatti... spero si risolva tutto presto e per il meglio per Pallino!!

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  4. ho messo un post linkato sul mio blog... spero che ti possa aiutare in qualche modo. Se potessi lo prenderei subito io, con quel musino bellissimo che ha... ma purtroppo non posso... facci sapere

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  5. Che faccetta vispa che ha! E' veramente troppo carino... vorrei sapere chi l'ha perso, se è stato abbandonato, se è scappato.. chissà... mi chiedo solo come alcune persone (e purtroppo sono tante) facciano ad essere così vigliacche.
    Provo a far girare un po' di email e linko questo post sul mio blog.. spero di essere di aiuto! Facci poi sapere come vanno le cose! Un abbraccio enorme.
    Marta

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  6. ciao vera,
    ritorno dopo tanto tempo (non è stato esattamente un bel periodo) per chiederti alcune info, poi leggo questo post e mi commuovo. gli animali ci strappano il cuore, e più li si ama e più te lo fanno a pezzettini.
    è bellissimo.
    p.s. ti propongo un link per tarty: http://duccio.noblogs.org
    p.p.s. quello che ti volevo chiedere è se sai come si autocostruisce un germogliatore.

    bacio, flo

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  7. Vera, io non avrei saputo fare ciò che hai fatto tu.
    Su come si sono comportati i tuoi compagni scout..; vabbé, stendo un velo perché sono un pò prevenuta e forse ho anche un "lieve" fastidio a livello epidermico quando li vedo... non sono obiettiva. ^___^
    Auguro a Pallino tanta felicità. Dalle foto pare proprio un cane dolcissimo e ripeto: sei stata grande e ti sono vicina per quanto hai potuto fare per lui. E' stato molto fortunato ad incontrarti... e meno male che nel gruppo c'eri pure tu, altrimenti. :-(
    Un bacione Vera e una grattatina e tante coccole a Pallino che spero proprio possa trovare delle persone con un cuore grande come il tuo! :-)))

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  8. Dovrebbero clonarti =__=
    sei impareggiabile.
    :*

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  9. Ma sei stata bravissima! davvero hai la mia stima!
    Purtroppo nn posso adottare pallino perchè la mia bri nn ha un carattere facile e nn apprezzerebbe un nuovo ospite ma appena aggiorni i dati di Pallino inoltro un'email.
    un abbraccio

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  10. Sei grande vera. Grazie

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  11. Che meravigliosa creatura che sei!!!

    Sono daccordo con colubrina!!!

    CLONIAMO VERA!
    CLONIAMO VERA!

    ;P

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  12. Pallino è stato adottato da me.

    Vi prego di sostituire i vari post che gentilmente avete inserito qua e là per la sua adozione, con uno dedicato ad un altro cane, molto più sfortunato.

    Potete trovare la sua storia qui:

    www.forumetici.it/viewtopic.php?t=4997

    Grazie!

    M.

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  13. Grazie a tutti per le risposte, siete stati davvero dolcissimi.

    Pallino mi manca molto, sarei stata davvero felice di tenerlo con me perchè è un bel cane, di taglia medio-piccola ma pieno di forza e di energie, e soprattutto con un carattere adorabile.
    Sono contenta che l'abbia preso Marcello e che abbia deciso di tenerlo, anche se so che non sarà facile per lui.

    Grazie di cuore delle vostre risposte, mi hanno un po' risollevato il morale ma non riesco a togliermi dalla testa il pensiero che se non fosse stato per Marcello, che mi ha tolto le castagne dal fuoco, il soccorso prestato a Pallino sarebbe stato praticamente inutile.

    Un bacione a tutti, comunque, grazie ancora per le parole che mi avete dedicato.

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  14. sei una grande!!!! ha trovato una casa?

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  15. L'ha trovata, l'ha trovata!

    Perchè, eri interessata/o?

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