18 gennaio 2008

Sanguinaccio - vegan ovviamente!

Purtroppo non c'è altro nome per questa ricetta: è una delle preparazioni più tradizionali della zona e si chiama così proprio perché originariamente veniva preparato con sangue di maiale.
Per fortuna da diversi anni il consumo (o almeno la vendita) del sangue è vietato per motivi igienici; quindi mi sono risparmiata presto la tiritera di mio padre che cerca di convincere la sua tenera bambina, tanto amante degli animali, ad assaggiare il sanguinaccio (quello vero) per carnevale. C'è da dire che in alcune zone del napoletano (e non solo), dove spesso i maiali si ammazzano "in proprio" o esiste ancora il sogno del macellaio "di fiducia", il sangue di maiale lo si trova lo stesso, ma l'idea di berlo, assaggiarlo o anche solo guardarlo mi ha sempre fatto accapponare la pelle, mi è sempre parsa una cosa da trogloditi (ancora più che mangiare carne) e non ho mai capito come fosse possibile fare una cosa simile.

Comunque sia, adesso il sanguinaccio tradizionale è fuori legge, e comunque noi ce lo prepariamo in versione vegan.

Ingredienti per 6-8 persone: 1 l di latte vegetale (di soia o di riso), 100 g di amido di mais, 200 g di cacao in polvere (equosolidale), 200 g di cioccolato fondente (equosolidale e possibilmente non troppo amaro) a pezzettini, 150 g di zucchero di canna (equosolidale).

Mescolate in una pentola l'amido e il cacao, unite lo zucchero e versate il latte, poco alla volta, sciogliendo i grumi con una frusta. Aggiungete il cioccolato fondente spezzettato e portate quasi a bollore; spegnete, lasciate raffreddare e servite (qui si usa servirlo in un bicchiere, guarnito con dei pinoli).
Dato che la maggiore o minore dolcezza di questa crema dipende da molti fattori (dolcezza del cioccolato, dello zucchero e del latte) conviene assaggiare in corso d'opera e aggiustare le dosi come si preferisce. Per renderla ancor più cremosa e goduriosa potete aggiungere qualche cucchiaio di panna vegetale per dolci (carnevale viene solo una volta all'anno, per fortuna!).

La foto c'è, ma non trovo la macchina fotografica, quindi la inserirò appena possibile...

EDIT: aggiunta foto. Se non puoi sconfiggere la tovaglia malefica, usane una pacchiana! Peccato che questa fosse anche macchiata. =_=

16 commenti:

  1. Ciao Veruccia, ahhhhg ..anche il nome era meglio cambiare!!hai ragione ricorda proprio quello là,"God Save the Chocolate"..ah ah ha.... Senti ...mm.. ti ho passato un Meme che mi è arrivato, vedi tu se ne hai voglia.... ho anche le istruzioni! un abbraccio
    ;-D

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  2. Ma....anche senza essere vegan....chi è che beve il sangue?????
    (posso concederlo soltanto al bellissimissimo Spike del telefilm Buffy l'ammazzavampiri!!;-) )

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  3. Nataraja, il meme mi era già stato passato, ci sto lavorando. ;-)

    Jessica, concordo, giuro che pure quando beatamente sbranavo chili di carne non avrei mai mangiato il sanguinaccio...
    (posso discretamente quotare l'apprezzamento per Spike? :) Mi faceva morire dalle risate e non riesco a resistere a chi sa farmi ridere ^-^)

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  4. Concordo sul cambiare nome... >__<
    Magari... sangue di licantropo? :oD O di Arlecchino :oD

    Ok, la finisco di dire cavolate... ^__^"

    In ogni caso, sembra buonissimo!! :oP

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  5. sono d'accordo....una simile bontà ha bisogno di un nuovo nome....complimenti!!!ciao Lo

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  6. sVanguinaccio? Vegginaccio? Languinaccio?
    (Vera, fermami, ti prego... U__U" )

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  7. SSSDOOONNGG!!!!!

    (rumore di padella suonata in testa a Celidonia - Celidonia plana dolcemente al suolo in un cinguettio di uccellini che le svolazzano intorno alle tempie)

    Andata?

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  8. Ecco, questo forse è un buon nome! :D

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  9. Ma veramente qualcuno riesce a mangiare qualcosa preparato con il SANGUE di un animale?

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  10. Eh sì, e non ti dico quanto si rimpiange da queste parti il fatto che sia stato messo fuori legge.

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  11. Mi fa venire in mente la saponificatrice di Correggio... anche lei impastava il sangue delle sue vittime con cacao e zucchero e ne faceva dei dolci. Curioso che ciò desti orrore solo quando il sangue è umano.
    (scusate la parentesi horror)

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  12. LOL!

    Sei la seconda che mi parla della saponificatrice di Correggio, su questo blog. :)

    Leggi un po' qua! :D

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  13. Ciao Vera. Lo ammetto, all'inizio ero infastidito, ma alla fine mi hai fatto... tenerezza. Pensare di fare il sanguinaccio senza il sangue e con la cioccolata, è ... al di là di ogni commento. E' come proporre di cucinare l'arrosto di vitello e poi farsi un panino con la nutella! Capisco che qualcuno trovi abbominevole mangiare il vitello, capisco che si preferisca la cioccolata... ma allora chiamalo panino con la nutella!!! Perchè far confusione? Mi hai fatto tenerezza quando raccomandi con così tanta premura che i prodotti usati siano assolutamente... equosolidali. Quasi fosse un prerequisito fondamentale per la buona riuscita del piatto. Immagino tu creda molto in cio che scrivi, quindi ti rispetto. Pur rimanendo un povero carnivoro intossicato dai prodotti del iperfamila!!! ciao. Claudio

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  14. Claudio, se permetti il fastidio mi sembra un po' eccessivo. ;-)

    Pensare di fare il sanguinaccio senza sangue, non è una mia idea: come ho spiegato, essendo illegale l'utilizzo di sangue di maiale, da anni qui a Castellammare si vende SOLO quello senza sangue - che esisteva già fin dalla mia infanzia, in alternativa a quello vero.
    La ricetta del sanguinaccio di sola cioccolata la troverai in rete sui siti di persone molto onnivore, a dimostrazione che non sono soltanto questi matti di vegani a prepararlo. ;-)

    La premura sull'equosolidale, onestamente, mi pare abbastanza scontata; è solo un modo per cercare di rispettare il mio prossimo, anche se non è abbastanza prossimo perché io possa guardarlo in faccia.

    Fatte queste dovute premesse... sì, credo molto in ciò che scrivo, che poi è anche ciò che faccio tutti i giorni. Ti ringrazio di esserti preso la premura di lasciarmi un commento tutto sommato amichevole; spero che continuerai a leggermi, forse a poco a poco riuscirai a capire un po' di più me e le mie scelte. ;-)

    Vera

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