Me l'hanno chiesto in un post precedente e la risposta è semplice: dovevo frequentare la lezione su Buffet e piatti delle feste alla Sana gola, che purtroppo non si trova alle Maldive... Anche se forse, tutto sommato, preferisco così perché a Milano c'è Kathay, un Naturasì enorme e vicino alla Stazione centrale, c'è Mens@sana, ci sono i distributori di strada di Terre di mezzo (peccato che il temporary shop sia chiuso di sabato!), ci sono tantissime cose da fare e da vedere... e soprattutto, c'è tanta gente interessante da incontrare. Ma andiamo con ordine.
Quando sono partita, il Vesuvio mi ha sorpresa mostrandosi avvolto da un candido manto di neve che lo abbracciava fin quasi alle pendici... Questo mi ha fatto ben sperare per il soggiorno a Milano: ho visto le probabilità di morire di freddo calare rapidamente!
Mi hanno detto che il tempo è stato clemente rispetto ai giorni scorsi, e infatti sono stata abbastanza bene; comunque, avrei delle difficoltà ad abituarmi al clima milanese, odio il freddo, l'umidità e soprattutto il vento.
Vedere così tante signore impellicciate è stato impressionante, ce n'erano davvero tantissime rispetto a quante ce ne sono qui! Per combattere il freddo, piuttosto che scuoiare poveri mammiferi, come suggeriva Antaress (resa romantica, immagino, dal fatto che il suo moroso sta per andare a fumare oppio nel sud-est asiatico) mi sono stretta forte a qualcuno... Qualcuno che ha ripetutamente cercato di accecarmi con il flash della macchina fotografica, ma invano, salvo poi farsi perdonare a suon di caldarroste e regalandomi il Pappamondo.
Purtroppo non avevo con me molti soldi. Ho fatto compere al Naturasì, ma mi sono dovuta contenere, lasciando sullo scaffale il koji (per l'amasake) e il suribachi (lo desidero da quando ho scoperto quanto sia comodo per tritare, sminuzzare, spiaccicare e quant'altro, perfino rispetto al mortaio). Da Kathay, mi sono limitata a prendere solo qualche prodotto, anche per non trascinarmi dietro buste pesantissime...
I soldi non danno la felicità, vero, però ti permettono di comprare delle cose che desideri da taaaaanto tempo... e questo dà la felicità, sì. Sigh.
Ho pranzato in uno dei vari mens@sana, e devo purtroppo dire che l'ambiente non è lo stesso ovunque. Il cibo, stavolta, non era ottimo e il servizio, ehm, rasentava la maleducazione. Ma quando fuori piove a dirotto viene spontaneo restare all'asciutto il più a lungo possibile, magari vicino a un bel termosifone, piluccando una fetta di torta vegan... o anche due! Avere la pancia piena tira sempre su di morale, così non mi sono irritata più di tanto per la brutta esperienza e ho tirato dritto, felice, per la mia strada.
Strada che mi ha condotta alla vana ricerca del Centro botanico, introvabile rivenditore dell'agognatissimo mascara ecobio Rosaluna, che comunque, per i motivi detti sopra, non avrei potuto comprare (almeno, non avendolo stretto tra le mie manine, non ho sofferto ulteriormente!).
Quindi sono partita sparata alla volta di Papisco, che viene segnalato dal sito randagio lifestyle come punto vendita dei suoi fantastici capi di abbigliamento, e invece niente: pare che la collaborazione non sia ancora stata ufficializzata, e dei prodotti non c'era traccia...
Al calare delle tenebre (metà pomeriggio, quindi) sono tornata alla stazione centrale per poter salutare Arame, in partenza per casa dopo aver seguito una lezione alla SG. E' stato un incontro velocissimo ma molto interessante, del quale sono contenta, perché finalmente posso dare un volto (e che bel volto!) alla persona che sta dall'altro lato del pc.
Dopo una cena improvvisata a casa di Bea e Cris di happy vegan, e una bella dormita, mi sono immersa per sei ore e mezza nel corso tenuto da Ramona.
Questo i piatti previsti per il menù festivo.
Blinis (pancakes alla russa) di grano saraceno
Caviale di hijiki (o arame)
Salsa acida allo yogurt
Cornucopia di pasta briseè farcita con insalata russa
Maionese senza uova
Zucca in carpione
Tofumini alle erbe aromatiche
Formaggio di tofu alle noci
Consommè
Stelline di miglio al limone e mandorle
Gnocchetti sardi allo zafferano e tofu affumicato in cestino croccante
Pilaf di riso venere su specchio di dhal profumato
Tempeh con verdure saltate al cartoccio
Bocconcini di seitan allo zenzero e limone
Insalata di arance e finocchi pressati
Purè di sedano rapa al cardamomo
Torta al cioccolato con glassa all'arancia
Apple crisp con salsa alla vaniglia
Come se non bastasse, tronchetto di Natale.
Nel corso della giornata abbiamo preparato tutto, tranne l'insalata russa da servire con la maionese, perché quest'ultima non ha voluto saperne di addensarsi; l'insalata di arance e finocchi pressati; e il purè di sedano rapa al cardamomo... Per mancanza di tempo, la loro preparazione è stata sacrificata a vantaggo delle altre.
Tutto il resto è stato preparato, cucinato e mangiato; sono uscita dalla scuola camminando a 10 cm dal marciapiede, immersa in un'estasi mistica, col sorriso beato sulle labbra e la pancia piena da scoppiare.
I blinis erano molto buoni, e resi interessanti dalla farina di grano saraceno; l'accostamento col caviale di arame l'ho trovato azzeccato (anche se perfino queste alghe sono un po' forti, per i miei gusti), così come l'accompagnamento di salsa acida allo yogurt, che non sapeva per niente di yogurt!
Della cornucopia siamo riusciti ad assaggiare soltanto la pasta briseè, per mancanza di collaborazione da parte dell'insalata russa: era deliziosa, leggera e croccante.
La zucca (hokkaido) in carpione, neanche a dirlo, è stata fenomenale, peccato solo averne cotta poca. Quando riuscirò a mettere le mani su un'altra hokkaido, penso che la mangerò tutta quanta preparata così!
I tofumini alle erbe aromatiche sono stati una vera scoperta, assolutamente da rifare; un po' meno soddisfacente il formaggio di tofu alle noci, ma per gusto personale. Sono molto curiosa di provarlo in versione paté, probabilmente lo gradirei di più.
Il consommè è riuscito delicatissimo; data la quantità di alga kombu contenuta, mi aspettavo il peggio, invece me ne sono servita tre ciotole. Le stelline di miglio, oltre ad essere molto saporite, contribuivano a rendere natalizia l'atmosfera!
Gli gnocchetti sardi li ho soltanto assaggiati perché ormai non ce la facevo più; il cestino nel quale avrebbero dovuto essere serviti era fatto con un impasto diverso dalla brisé, buonissimo; la pasta forse mancava di sale, ma con un simile menù penso che perdersi qualcosa per strada sia normale!
Il pilaf di riso con dhal ha trionfato, non solo per il gusto sublime, ma anche per la composizione curatissima nella forma e nel colore. Penso di rifarlo presto col riso venere regalatomi da Manu qualche tempo fa.
Il tempeh con verdure saltate al cartoccio era perfetto: saporito e marinato divinamente, così da esaltarne il sapore... mmm... mi basta ripensarci per cominciare a sbavare!
I bocconcini di seitan allo zenzero e limone non sono venuti benissimo, perché lo zenzero era sparito e il limone alla fine si sentiva troppo, ma credo che nessuno ci abbia fatto caso: ormai le nostre forze erano allo stremo e lo stomaco chiedeva pietà.
La torta al cioccolato è stata barbaramente trucidata appena uscita dal forno per essere servita in sala e quindi, non essendosi "assestata", non ha potuto dare il meglio di sé; invece l'apple crisp con salsa alla vaniglia, lasciato appena intiepidire, era ottimo.
A farla da padrone tra i dolci, però, è stato il tronchetto di Natale, portato già pronto da Ramona e buono da leccarsi i baffi. La presentazione era fantastica e il sapore... avete presente la girella Motta? Praticamente identica, ma più grande e più morbida!
Ho provato a rifarlo, ma ho steso l'impasto troppo spesso e così non ho potuto formare il rotolo, però l'ho ricoperto ugualmente di crema al cioccolato e il sapore... beh... è proprio lui! Spero che la prossima volta vada meglio!
Quella di Domenica è stata una lezione intensa e divertente, al termine della quale Ramona, commossa, ha regalato a ciascuno una bella candelina natalizia (io mi sono beccata un alce con un palco piuttosto ampio... devo preoccuparmi?). Confesso che nonostante io sia a casa da qualche giorno non ho ancora ripreso il contatto con la realtà, e questo è un bel problema.
Non so con precisione che strada sto percorrendo... Da settembre ad oggi mi sembra di aver vissuto in un continuo limbo di incertezza, improvvisazione e impegni piazzati strategicamente qua e là, poi spostati o anticipati o annullati a seconda della necessità. Che fine ha fatto la ragazza organizzatissima che riusciva a gestire senza troppe difficoltà una vita piena zeppa di impegni? Adesso sto facendo molto meno, eppure boccheggio, fatico a tenermi a galla.
Passano i giorni e non concludo nulla, rimando, rinuncio, semplicemente dimentico le cose da fare. Non riesco a concentrarmi, quando sto studiando penso ai post che vorrei scrivere e quando sono al pc penso agli esami che dovrò sostenere...
Non ho più un interesse fortissimo per il mio corso di laurea e quindi fatico a riconnettermi con la vita da studentessa; mentre il treno divora i chilometri che mi separano da casa il mio cuore, la mia testa restano altrove, galleggiano in uno spazio tutto loro. E quando mi siedo alla scrivania con l'evidenziatore in mano, stanca e svogliata, mi domando "a che pro?" e inizio a sognare panettoni vegan, tofu al peperoncino, pasta ripiena e i mille diversi piatti che vorrei preparare.
Forse le lezioni di cucina della Sana gola mi stanno facendo scoprire chi sono davvero, ma mi stanno letteralmente spaccando il cuore in due, e lo sforzo di tenere insieme le due metà per il tempo necessario a terminare gli studi mi sta distruggendo.
Dopo essere uscita dalla Sana gola un'ora più tardi del previsto, ho raggiunto la combriccola di Happy vegan impegnata nello Sportello etico al Chiamamilano; ho avuto appena il tempo di rivolgere un saluto generale a tutti, prima di scoprire che un caro amico virtuale era nei dintorni per un presidio dell'AIP. Non ho potuto fare a meno di andare a conoscerlo; purtroppo al mio ritorno al Chiamamilano gli Happy vegans se n'erano andati... In compenso c'era Puccina, con Puccione e dolcetti assortiti (cioccolatini golosi e baci perpuccina), che sono presto finiti nel mio pancino! Ho rischiato il collasso digestivo, ma erano troppo buoni per resistere.
Abbiamo trascorso una bella serata al ristorante cinese e poi sono andata a prendere il treno in Stazione centrale... finalmente non più ridotta ad un unico, grande scavo archeologico.
Quando sono tornata a casa, sul punto di liquefarmi, mi sono beccata una raffica di morsi da parte di Tarty, ed una serie di seccati miagolii. Mi stava proprio rimproverando per averla lasciata sola tanto a lungo! Beh, piccola mia, tranquillizzati: per almeno un mese non tornerò a Milano e dopo... non so davvero cosa succederà!
Quando sono partita, il Vesuvio mi ha sorpresa mostrandosi avvolto da un candido manto di neve che lo abbracciava fin quasi alle pendici... Questo mi ha fatto ben sperare per il soggiorno a Milano: ho visto le probabilità di morire di freddo calare rapidamente!
Mi hanno detto che il tempo è stato clemente rispetto ai giorni scorsi, e infatti sono stata abbastanza bene; comunque, avrei delle difficoltà ad abituarmi al clima milanese, odio il freddo, l'umidità e soprattutto il vento.
Vedere così tante signore impellicciate è stato impressionante, ce n'erano davvero tantissime rispetto a quante ce ne sono qui! Per combattere il freddo, piuttosto che scuoiare poveri mammiferi, come suggeriva Antaress (resa romantica, immagino, dal fatto che il suo moroso sta per andare a fumare oppio nel sud-est asiatico) mi sono stretta forte a qualcuno... Qualcuno che ha ripetutamente cercato di accecarmi con il flash della macchina fotografica, ma invano, salvo poi farsi perdonare a suon di caldarroste e regalandomi il Pappamondo.
Purtroppo non avevo con me molti soldi. Ho fatto compere al Naturasì, ma mi sono dovuta contenere, lasciando sullo scaffale il koji (per l'amasake) e il suribachi (lo desidero da quando ho scoperto quanto sia comodo per tritare, sminuzzare, spiaccicare e quant'altro, perfino rispetto al mortaio). Da Kathay, mi sono limitata a prendere solo qualche prodotto, anche per non trascinarmi dietro buste pesantissime...
I soldi non danno la felicità, vero, però ti permettono di comprare delle cose che desideri da taaaaanto tempo... e questo dà la felicità, sì. Sigh.
Ho pranzato in uno dei vari mens@sana, e devo purtroppo dire che l'ambiente non è lo stesso ovunque. Il cibo, stavolta, non era ottimo e il servizio, ehm, rasentava la maleducazione. Ma quando fuori piove a dirotto viene spontaneo restare all'asciutto il più a lungo possibile, magari vicino a un bel termosifone, piluccando una fetta di torta vegan... o anche due! Avere la pancia piena tira sempre su di morale, così non mi sono irritata più di tanto per la brutta esperienza e ho tirato dritto, felice, per la mia strada.
Strada che mi ha condotta alla vana ricerca del Centro botanico, introvabile rivenditore dell'agognatissimo mascara ecobio Rosaluna, che comunque, per i motivi detti sopra, non avrei potuto comprare (almeno, non avendolo stretto tra le mie manine, non ho sofferto ulteriormente!).
Quindi sono partita sparata alla volta di Papisco, che viene segnalato dal sito randagio lifestyle come punto vendita dei suoi fantastici capi di abbigliamento, e invece niente: pare che la collaborazione non sia ancora stata ufficializzata, e dei prodotti non c'era traccia...
Al calare delle tenebre (metà pomeriggio, quindi) sono tornata alla stazione centrale per poter salutare Arame, in partenza per casa dopo aver seguito una lezione alla SG. E' stato un incontro velocissimo ma molto interessante, del quale sono contenta, perché finalmente posso dare un volto (e che bel volto!) alla persona che sta dall'altro lato del pc.
Dopo una cena improvvisata a casa di Bea e Cris di happy vegan, e una bella dormita, mi sono immersa per sei ore e mezza nel corso tenuto da Ramona.
Questo i piatti previsti per il menù festivo.
Blinis (pancakes alla russa) di grano saraceno
Caviale di hijiki (o arame)
Salsa acida allo yogurt
Cornucopia di pasta briseè farcita con insalata russa
Maionese senza uova
Zucca in carpione
Tofumini alle erbe aromatiche
Formaggio di tofu alle noci
Consommè
Stelline di miglio al limone e mandorle
Gnocchetti sardi allo zafferano e tofu affumicato in cestino croccante
Pilaf di riso venere su specchio di dhal profumato
Tempeh con verdure saltate al cartoccio
Bocconcini di seitan allo zenzero e limone
Insalata di arance e finocchi pressati
Purè di sedano rapa al cardamomo
Torta al cioccolato con glassa all'arancia
Apple crisp con salsa alla vaniglia
Come se non bastasse, tronchetto di Natale.
Nel corso della giornata abbiamo preparato tutto, tranne l'insalata russa da servire con la maionese, perché quest'ultima non ha voluto saperne di addensarsi; l'insalata di arance e finocchi pressati; e il purè di sedano rapa al cardamomo... Per mancanza di tempo, la loro preparazione è stata sacrificata a vantaggo delle altre.
Tutto il resto è stato preparato, cucinato e mangiato; sono uscita dalla scuola camminando a 10 cm dal marciapiede, immersa in un'estasi mistica, col sorriso beato sulle labbra e la pancia piena da scoppiare.
I blinis erano molto buoni, e resi interessanti dalla farina di grano saraceno; l'accostamento col caviale di arame l'ho trovato azzeccato (anche se perfino queste alghe sono un po' forti, per i miei gusti), così come l'accompagnamento di salsa acida allo yogurt, che non sapeva per niente di yogurt!
Della cornucopia siamo riusciti ad assaggiare soltanto la pasta briseè, per mancanza di collaborazione da parte dell'insalata russa: era deliziosa, leggera e croccante.
La zucca (hokkaido) in carpione, neanche a dirlo, è stata fenomenale, peccato solo averne cotta poca. Quando riuscirò a mettere le mani su un'altra hokkaido, penso che la mangerò tutta quanta preparata così!
I tofumini alle erbe aromatiche sono stati una vera scoperta, assolutamente da rifare; un po' meno soddisfacente il formaggio di tofu alle noci, ma per gusto personale. Sono molto curiosa di provarlo in versione paté, probabilmente lo gradirei di più.
Il consommè è riuscito delicatissimo; data la quantità di alga kombu contenuta, mi aspettavo il peggio, invece me ne sono servita tre ciotole. Le stelline di miglio, oltre ad essere molto saporite, contribuivano a rendere natalizia l'atmosfera!
Gli gnocchetti sardi li ho soltanto assaggiati perché ormai non ce la facevo più; il cestino nel quale avrebbero dovuto essere serviti era fatto con un impasto diverso dalla brisé, buonissimo; la pasta forse mancava di sale, ma con un simile menù penso che perdersi qualcosa per strada sia normale!
Il pilaf di riso con dhal ha trionfato, non solo per il gusto sublime, ma anche per la composizione curatissima nella forma e nel colore. Penso di rifarlo presto col riso venere regalatomi da Manu qualche tempo fa.
Il tempeh con verdure saltate al cartoccio era perfetto: saporito e marinato divinamente, così da esaltarne il sapore... mmm... mi basta ripensarci per cominciare a sbavare!
I bocconcini di seitan allo zenzero e limone non sono venuti benissimo, perché lo zenzero era sparito e il limone alla fine si sentiva troppo, ma credo che nessuno ci abbia fatto caso: ormai le nostre forze erano allo stremo e lo stomaco chiedeva pietà.
La torta al cioccolato è stata barbaramente trucidata appena uscita dal forno per essere servita in sala e quindi, non essendosi "assestata", non ha potuto dare il meglio di sé; invece l'apple crisp con salsa alla vaniglia, lasciato appena intiepidire, era ottimo.
A farla da padrone tra i dolci, però, è stato il tronchetto di Natale, portato già pronto da Ramona e buono da leccarsi i baffi. La presentazione era fantastica e il sapore... avete presente la girella Motta? Praticamente identica, ma più grande e più morbida!
Ho provato a rifarlo, ma ho steso l'impasto troppo spesso e così non ho potuto formare il rotolo, però l'ho ricoperto ugualmente di crema al cioccolato e il sapore... beh... è proprio lui! Spero che la prossima volta vada meglio!
Quella di Domenica è stata una lezione intensa e divertente, al termine della quale Ramona, commossa, ha regalato a ciascuno una bella candelina natalizia (io mi sono beccata un alce con un palco piuttosto ampio... devo preoccuparmi?). Confesso che nonostante io sia a casa da qualche giorno non ho ancora ripreso il contatto con la realtà, e questo è un bel problema.
Non so con precisione che strada sto percorrendo... Da settembre ad oggi mi sembra di aver vissuto in un continuo limbo di incertezza, improvvisazione e impegni piazzati strategicamente qua e là, poi spostati o anticipati o annullati a seconda della necessità. Che fine ha fatto la ragazza organizzatissima che riusciva a gestire senza troppe difficoltà una vita piena zeppa di impegni? Adesso sto facendo molto meno, eppure boccheggio, fatico a tenermi a galla.
Passano i giorni e non concludo nulla, rimando, rinuncio, semplicemente dimentico le cose da fare. Non riesco a concentrarmi, quando sto studiando penso ai post che vorrei scrivere e quando sono al pc penso agli esami che dovrò sostenere...
Non ho più un interesse fortissimo per il mio corso di laurea e quindi fatico a riconnettermi con la vita da studentessa; mentre il treno divora i chilometri che mi separano da casa il mio cuore, la mia testa restano altrove, galleggiano in uno spazio tutto loro. E quando mi siedo alla scrivania con l'evidenziatore in mano, stanca e svogliata, mi domando "a che pro?" e inizio a sognare panettoni vegan, tofu al peperoncino, pasta ripiena e i mille diversi piatti che vorrei preparare.
Forse le lezioni di cucina della Sana gola mi stanno facendo scoprire chi sono davvero, ma mi stanno letteralmente spaccando il cuore in due, e lo sforzo di tenere insieme le due metà per il tempo necessario a terminare gli studi mi sta distruggendo.
Dopo essere uscita dalla Sana gola un'ora più tardi del previsto, ho raggiunto la combriccola di Happy vegan impegnata nello Sportello etico al Chiamamilano; ho avuto appena il tempo di rivolgere un saluto generale a tutti, prima di scoprire che un caro amico virtuale era nei dintorni per un presidio dell'AIP. Non ho potuto fare a meno di andare a conoscerlo; purtroppo al mio ritorno al Chiamamilano gli Happy vegans se n'erano andati... In compenso c'era Puccina, con Puccione e dolcetti assortiti (cioccolatini golosi e baci perpuccina), che sono presto finiti nel mio pancino! Ho rischiato il collasso digestivo, ma erano troppo buoni per resistere.
Abbiamo trascorso una bella serata al ristorante cinese e poi sono andata a prendere il treno in Stazione centrale... finalmente non più ridotta ad un unico, grande scavo archeologico.
Quando sono tornata a casa, sul punto di liquefarmi, mi sono beccata una raffica di morsi da parte di Tarty, ed una serie di seccati miagolii. Mi stava proprio rimproverando per averla lasciata sola tanto a lungo! Beh, piccola mia, tranquillizzati: per almeno un mese non tornerò a Milano e dopo... non so davvero cosa succederà!
Un mese? Ci lasci tanto a lungo orfani di te? ('azz.. che finezza espressiva...)
RispondiEliminaBeh, almeno sarà contenta Tartina.
Sarei curiosa di farle conoscere Pucci... la prossima volta provi a metterla in valigia?
Baci e abbracci
Puccina, a dir la verità potrei proprio non tornarci più.
RispondiEliminaMa per adesso non voglio dire niente di definitivo!
Vera con tutti questi post sulla sana gola mi stai facendo venire voglia di fare qualche corso...e che diamine!
RispondiEliminaAnzi che fame!
Tanto peggio del clima torinese...
E poi mi ci vorrebbe proprio per farmi ritrovare l'entusiasmo in cucina, caspita ho sempre così poco tempo e poi mi stai facendo venire in mente quando ho partecipato al corso base di cucina legato al progetto Diana...che bellezza!
Grazie per il tuo entusiasmo e buone feste!
Caspita...ho appena letto il tuo commento, beh avrai buoni motivi...
RispondiEliminaIn bocca al lupo per qualunque scelta!
ciao Vera! Complimenti per il bel post, davvero, leggendoti trovo sempre tanto nel quale mi riconosco e che mi aiuta a pensare, in questo che anche x me è un momento di 'mumble mumble' . Come ti dicevo domenica, quando ci siamo incontrate alla SG, sono a Napoli ancora tutto domani, mi piacerebbe rivederti e fare quattro chiacchiere se sei libera da esami.. Intanto un saluto! Barbara
RispondiEliminaCiao barbara, è un piacere averti qui!
RispondiEliminaSe per domani intendi "venerdì", forse potremmo vederci... ti andrebbe bene verso le 18 o a quell'ora sei già in partenza?
Se invece intendevi "giovedì"... credo che me ne resterò a casa a studiare! :(
Fammi sapere! :)
Vera
Ciao Vera! :)
RispondiEliminaTrovo sempre interessanti i tuoi post :) Questo poi mi ha fatto venire una fameee.*_*
Io sono meno culinaria di te eheh, però date le circostanze spesso mi metto li a preparare.
L'ultima volta ho preparato dei muffin al cioccolato che ho portato in ufficio :D Son piaciuti a tutti..e il capetto credo manco abbia capito che erano vegan, perchè in effetti non avevano nulla di "strano" nè sapore nè aspetto.
Ad ogni modo, ma che è un virus? Anche io ho i pensieri che fanno a ping pong con la mia mente ehhe..
Ciaoo Veraa
ciao Vera! Accidenti, allora non riusciamo a vederci.. Mi dispiace tanto! Spero pero' che ci saranno altre occasioni presto, intanto buono studio e buona cucina!!! :D un bacione! Barbara
RispondiEliminaKoji da Naturasì? Caro?
RispondiEliminaOvviamente la mia era una battuta, ma sai, sono nell'Hinterland milanese da circa 15 giorni e non ho fatto altro che prendermi la pioggia, la neve, il vento e l'influenza. CApierai che dopo un po' la voglia di scappare ti viene. Pero' ammetto anche che a Milano ci sono tantissime cose da fare, occasioni di incontro, locali da vedere, e chi piu' ne ha piu' ne metta.
RispondiEliminaSaluti e, se non ci sentiamo prima auguri di buone feste
AM
Anice, guarda che a Torino l'istituto Itado organizza dei corsi in collaborazione con chef della Sana gola, informati prima lì, così magari puoi fare a meno di spostarti. ;-)
RispondiEliminaBuone feste anche a te. :)
Miluska, da dove avevi preso la ricetta dei muffin? :)
Sono contenta di vederti ancora qui in giro, rimpiango di non aver avuto molto tempo per chiacchierare, quando ci siamo viste!
Emi, koji al Naturasì, prezzo 13 euro il pacco da 500g che dovrebbe durare un'eternità, infatti l'avrei preso se avessi avuto con me più soldi: così invece rischiavo di non mangiare. :(
Il prezzo è quello, comunque.
Dilloconunfiore, so che era una battuta, come dicevo nel post neanch'io amo molto l'inverno. ;-)
Buone feste anche a te!
Allora dovremo proprio venirvi a trovare noi ;)... e ci finisce Pucci in valigia! :D
RispondiEliminaciao Vera. com'è piccolo il mondo... ho sentito parlare di quel tronchetto da un'amica che abita 1000 km da me e altrettanti da milano ;-)! ho dedotto che forse pure vi conoscete...
RispondiEliminaLa ricetta di quelli al cioccolato..l'ho creata di sana pianta una mattina prima di andare in ufficio. :P
RispondiEliminaPerò prima ne avevo fatti certi al kiwi con la ricetta di VeganRiot. ^^
Per il resto visito spesso il tuo blog, non tutti i giorni ma quasi. :)
Per le chiaccherate non ti preoccupare, non sono poi così interessante. Piuttosto tu sei quasi una veganVIP ehhe =D Ci beccheremo in un modo o nell'altro. Salutiii
Ciao gioia...che bel post lungo...e goloso...spero che levfeste ti portino un bel po' di riposo e un pochino di chiarezza su quello che vuoi fare del tuo futuro ^_^
RispondiEliminaTi ringrazio!!!
RispondiEliminaHo iniziato a curiosare sul sito dell'istituto Itado, mi informerò per i corsi del 2009 :-)))
Intanto buone feste di nuovo!!!
La girella Motta! quanto mi piaceva da bambina! e mia mamma che,giustamente, non me la voleva mai comprare! ma magari non è che pubblicheresti la ricetta?
RispondiEliminagrazie, leggerti è sempre un piacere...anche io ho fatto i corsi della sanagola ma il corso di buffet per le feste non era stato così ricco..caspita avete fatto una maratona!! baci buone feste
non ci credo che nessuno abbia commentato la tua figosita' coi capelli corti, mizzica che sventola, veruccia!!
RispondiEliminaio sono ora a Milano, tu non torni proprio piu'?
ci sono possibilita'che passi da Roma o Torino almeno?
dai che DEVO farti le famose foto!
bacioni
Claudia/Yrouel
Puccina, se avete in programma un viaggetto da queste parti... ;-)
RispondiEliminaCorbizoperla, può essere, in effetti ci sono diverse persone che vengono da lontano ma sarei curiosa di sapere chi veniva da più lontano di me! :)
Milly, la prossima volta che fai quelli al cacao segna bene la ricetta eh! ;-)
Ma quale vegan VIP... forse la "I" sta per idiot? :D
Antaress, di sicuro le vacanze mi faranno stare meglio, oggi mi sono svegliata un po' più ottimista perché ho un bel minestrone di fatti storici che mi galleggia nella testa, spero solo di saper sfruttare le informazioni per comporre un discorso intelligente... ^-^
Anice prego, è un peccato che tu debba spostarti quando hai quell'istituto proprio nella tua città. :)
Lisette, prima di mettere la ricetta volevo sperimentarla, stasera penso di fare un altro tentativo ma se non dovesse andare bene la metterei comunque perché è troppo golosa!
Yrouel ^-^ no, nessuno commenta la mia figosità! :D
Che cattivi!
Ci sono possibilità di incontrarti, ti scrivo in pvt per dirti. :)
L'università passato del tempo diventa pesante, perdi un po' di quell'entusiasmo iniziale...ma capita a tutti. Capita a me che sono quasi sempre come ti sei descritta tu, capita a quasi tutte le persone che conosco. Se ti può far sentire meglio pensa che non sei la sola, ma che bisogna continuare e gioisci adesso per la bellissima esperienza che stai facendo che ti arricchirà sicuramente, che è la cosa più importante!
RispondiEliminaUn abbraccio virtuale!
Ma certo che sei gnocca baby!
RispondiEliminaI bambini mi ronzano sempre intorno se sono al pc al pomeriggio, quindi Lucia ti ha anche disegnata, considerato che sei "quella che ha il gatto e sa fare le cose fritte!". Lei invece non sa disegnare gli occhiali stretti e non aveva il pennarello beige, così sembri harry potter coi capelli gialli.. ;)
Veronica, hai ragione, immagino che dopo i primi anni di università siamo tutti nella stessa barca. :)
RispondiEliminaEmi, mi piacerebbe molto poter vedere questo capolavoro! ;-)
Ciao,
RispondiEliminavolevo segnalarti un' iniziativa riportata su un articolo del numero di gennaio di Terra Nuova ( Pag 40-41) per istituire una mappa vegana italiana. Sul giornale è riportata la scheda di adesione.
Ciao e buone feste
Margherita
Credo di averla già segnalata qualche tempo fa, ma grazie comunque di avermi avvertita! ;-)
RispondiEliminaIo ho lo scanner rotto ma se riesco ad intercettare mio fratello nel fine settimana ti mando lo spiegone del fatto-apposta per fare il tempeh e magari anche il disegno di lucia(!)Ciao ciao
RispondiEliminaTi ringrazio!! :)
RispondiEliminaMumble mumble, che bel post!
RispondiEliminaNell'ordine mi hai fatto venire: gelosia (per i negozi visti, le persone incontrate), fame (bè, non è il caso che lo spiego ;), comprensione (per la fatica a proseguire gli studi, il decidere il da farsi, il sentirsi a metà).
Infine hai stuzzicato la mia fantasia: ma nel suribachi che ci posso tritare/sminuzzare?
Ah, buone festeeeee!
Mammafelice, ma non è che qualche volta c'è la possibilità di riuscire a incontrarci? Non vai mai a Milano?
RispondiEliminaCosì potresti mettere a tacere la gelosia, soddisfare la fame :D e io potrei sentire sulla pelle la tua comprensione... ;-)
Nel suribachi sostanzialmente ci si trita il sesamo per preparare il gomasio, ma al corso ci abbiamo pestato il riso per i mochi e facendo il confronto con quello pestato nel mortaio c'era una bella differenza!
Quindi io andrei per tentativi e probabilmente finirei per farne un uso non ortodosso... ma l'importante è il risultato! ^-^
Buone feste anche a te!
Grazie! Infatti fin'ora ci ho pestato solo il sesamo...
RispondiEliminaA Milano, un giorno, ma col topo ci va un po' d'organizzazione!
Ma prima o poi ci si vede ;)
Ri-buone feste!
Attendo speranzosa quel giorno! ;-)
RispondiElimina:*
Hai ragione voglio cogliere l'opportunità!:-))
RispondiEliminaCavolo Vera, io che abito vicino a Milano e ci lavoro, ho visto molto meno di te!! Mi ha incuriosito il mens@sana...non ne avevo mai sentito parlare!! Ma quanti ce ne sono a milano? in rete non ho trovato molte informazioni..solo uno in via crema e uno in via lanzone..! Puoi darmi qualche info, per favore?! Comunque...stai diventando un mito!! =)
RispondiEliminaGrazie, Ery! Di mens@sana, a Milano ce ne sono diversi, qui trovi
RispondiEliminal'elenco dei punti vendita, come puoi vedere sono 4 più il laboratorio. :)
Vacci, ne vale la pena! ;-)
il CENTRO BOTANICO ha 3 punti vendita. Puoi trovare il mascara e tutti i cosmetici che cerchi in VIA CESARE CORRENTI 10!
RispondiEliminaOra c'è anche un gruppo du facebook, per essere sempre aggiornati sulle attività del Centro. eli
Eli, potrei sbagliarmi, ma mi sa che quello di via Cesare Correnti e l'introvabile punto vendita che cercavo... inutilmente, però. :|
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