Se dico che è stato un fine settimana intenso, risulto ripetitiva? Mi sa che questa solfa l'avete già sentita... ma è stato un fine settimana intenso, come tutti quelli che ho trascorso a Milano, o comunque in viaggio, del resto! E dunque, lasciatemelo dire: è stato un fine settimana intenso e pieno di cose da raccontare; spero, ancora una volta, di non dimenticare nulla.
Sabato ho seguito la giornata di specializzazione alla Sana gola, tenuta da Ramona Saviola e riguardante l'argomento Colazioni e dolci al cucchiaio.
Le ricette proposte sono state tante e diverse tra loro: a base di farine, o di cereali (in chicco o in fiocchi), bevande di vario tipo, gelatine e creme dolci, dessert a base di cereali o frutta... Personalmente, non ce l'ho fatta ad assaggiare tutto!
Ramona ci ha gentilmente mostrato il funzionamento della sua fioccatrice (attrezzo che riduce i chicchi di cereali in fiocchi), il mulino elettrico per cereali (che li trasforma in farina) e quello per semi oleosi (che permette di ottenere crema/burro da mandorle, arachidi, nocciole eccetera); inutile dire che adesso li voglio anch'io, ma costano parecchio, e l'investimento sarebbe sprecato...
La gelatina di kiwi era spettacolare e mi ha fatto venire una voglia matta di cominciare a usare l'agar agar, anche perché, giusto ieri, mi è arrivato via posta il libro di Pasquale Boscarello, Pasticceria naturale senza zucchero, latte, burro e uova. Me l'ha spedito Francesca, che ringrazio infinitamente. A proposito, la ricetta del seitan alle mele, nel numero di Febbraio di Cucina naturale, è sua: non vedo l'ora di provarla.
Insomma, ho passato il sabato mattina assaggiando piatti goduriosi come il "cappuccino" di soia alla nocciola e i pancakes, gli scones all'uvetta e la mousse di "caffè"; ma ho gustato anche quelli più semplici e spartani come la crema di cereali, quella di riso con le mele, la composta di frutta secca, l'amasake caldo... e un paio di dolci, per quanto mi tentassero, ho dovuto lasciarli da parte per scongiurare l'indigestione. Credo proprio che nei prossimi giorni riprenderò alcune di queste ricette!
Dopo la lezione, sono andata alla manifestazione per l'abolizione della carne. Non so dire bene quale impatto abbia avuto sui passanti, ma di sicuro ci ha visti un bel po' di gente. Speriamo che in qualcuno si sia accesa una scintilla...
Il pomeriggio è stato freddo, umido e ventoso, e l'ho vissuto con un certo senso di solitudine, considerando che non conoscevo quasi nessuno. Fa uno strano effetto viaggiare da sola allontanandomi così tanto da casa... persino un breve tragitto in metropolitana può risultare lungo e noioso, se non si ha nessuno con cui chiacchierare. Ah, nella foto a lato: Milano alle 9 di sabato, all'uscita dalla stazione centrale delle FS, tanto per darvi un'idea del tempo. Pare che si sia guastato proprio sabato e domenica, anche se il peggio è arrivato ieri.
Così, domenica mattina ho avuto la sorpresa. Non potevo scamparmela per sempre, no?
La neve è stupenda! Sarà che scendeva pian piano, dolcemente, sarà che tutto sommato il freddo era sopportabile, sarà che il mio autobus è arrivato puntualissimo (e riscaldato), ma mi ci sono proprio divertita.
Come a confermare i sospetti di Puccina, la lezione di domenica (sempre tenuta da Ramona) verteva sulla Cucina per bambini.
Cucinare senza sale e senza troppi condimenti non è stato il massimo, ma alcune ricette erano comunque buonissime (e la torta di mele e mandorle... non ne parliamo!). Il grosso della lezione era di "teoria" e così, chiacchiera dopo chiacchiera, si è parlato di tanti argomenti interessanti: dell'importanza dell'allattamento al seno, di come procedere con lo svezzamento naturale, della risoluzione dei "conflitti" col parentado che si preoccupa per l'alimentazione del bambino, e dintorni. Ho imparato qualcosa di nuovo, ma molte idee le avevo già in testa, perché ogni tanto visito il sito della Lega del latte (La Leche league), leggo il forum Crescere insieme, il blog ecomamma e molti altri più o meno su questa linea. C'è davvero un mare di informazioni su come crescere un figlio in modo "non tradizionale", l'argomento è vastissimo, e molti riferimenti in merito li trovate nel forum di Antonella Sagone segnalato sopra: basta saltare di link in link per scoprire un mondo nuovo!
Dopo la lezione (più divertente del previsto) sono rimasta ad aiutare Ramona a riordinare la cucina, poi via in stazione ad aspettare il treno per un pezzo... e dopo 12 ore di viaggio sono finalmente arrivata a casa.
E' stato un bel fine settimana, anche se c'è una contropartita: ho dovuto trascorrere tutta la mattina sui libri, e probabilmente anche il pomeriggio, e le prossime giornate... Sono nel panico, ho sempre la sensazione di lasciare qualcosa indietro, quando preparo gli esami penso alla tesi, e mentre scrivo la tesi mi chiedo se non dovrei dedicarmi di più agli esami.
A proposito della Sana gola, forse qualcuno di voi se ne sarà già accorto... Ho saltato le lezioni del 18 e del 25 Gennaio, e la lezione del 18 non la potrò più recuperare perché non sono previste altre date entro Giugno. Questo significa dover attendere necessariamente la prossima estate per completare il percorso di Cuoco. Mi dispiace, ma era necessario: devo rallentare il ritmo, perché non sto vivendo questa esperienza come vorrei, in modo costruttivo. Viaggiare spesso mi ha portata a deconcentrarmi dallo studio, e a stancarmi molto, soprattutto mentalmente; gli ultimi esami e la scrittura della tesi, ora, risucchiano la maggior parte delle mie energie e mi è già difficile tenere insieme i pezzi anche senza essere continuamente in viaggio.
Inoltre, cosa per niente trascurabile, l'aspetto economico comincia a pesarmi; non voglio neanche pensare a quanto ho speso finora per partecipare alle lezioni, e preferisco "spalmare" la cifra complessiva su due anni invece di uno solo. Frequenterò, probabilmente, la lezione su Pane pizza e focacce, ma per quest'anno credo di aver finito.
Ultimamente sto riflettendo molto su una cosa, ovvero la sensazione di essere sradicata che provo quando viaggio. Mi sto trovando spesso a Milano e a Roma, vado su e giù, parlo con tante persone ma, nonostante io abbia un sacco di contatti tramite e-mail, forum e il blog, rimango spesso sola. E' ovvio essere esclusa dai "giri vegan" e non conoscere nessuno, perché vengo da fuori, e non mi aspettavo qualcosa di molto diverso, ma in alcuni momenti questa sensazione mi è pesata moltissimo, come al Veggie Pride dell'anno scorso o alla manifestazione di sabato...
Più in generale, mi chiedo che senso abbia tutto questo spostarmi. Vivo a chilometri di distanza dalle maggiori iniziative del "settore", non è un caso che io stia frequentando la Sana gola, non esistendo nulla di simile nelle vicinanze; posso anche andare avanti e indietro e fingere per un paio di giorni di sentirmi a casa, ma di fatto non è così. Alla fin fine, sono una visitatrice, una sconosciuta che resta un po' in disparte, che non si fa notare.
Perfino alla Sana gola, dopo aver perso appena due lezioni, mi sentivo tagliata fuori dal gruppo degli "storici"; non posso condividere con gli altri, nella vita quotidiana, le mie conoscenze; non posso fare assistenza ai cuochi, e tutto perché dovrei attraversare mezza Italia, per restare a Milano non più di un giorno o due.
Che senso ha?
Con Annalisa e altre allieve del corso, riflettevamo su come sarebbe bello, se abitassimo vicine, comprare insieme il mulinetto per cereali e riunirci una volta alla settimana per cucinare, imparando l'una dall'altra.
Mi sto chiedendo che senso abbia rincorrere la mia identità per ogni dove, ed avere sempre la sensazione di essere isolata dagli altri, di non riuscire a trovare i miei simili, e tutto questo mentre la mia vita è comunque un delirio - un delirio di onnipotenza, perché pretendo che le giornate abbiano 48 ore, e non la metà.
Mi sa che ho bisogno di andare a mettere la testa nel secchiello del ghiaccio.
Ps: ultimamente qualsiasi post io mi trovi a scrivere vira in tragedia dopo 10 righe. Nei prossimi giorni solo ricette e nessuna paranoia, lo giuro solennemente.
Sabato ho seguito la giornata di specializzazione alla Sana gola, tenuta da Ramona Saviola e riguardante l'argomento Colazioni e dolci al cucchiaio.
Le ricette proposte sono state tante e diverse tra loro: a base di farine, o di cereali (in chicco o in fiocchi), bevande di vario tipo, gelatine e creme dolci, dessert a base di cereali o frutta... Personalmente, non ce l'ho fatta ad assaggiare tutto!
Ramona ci ha gentilmente mostrato il funzionamento della sua fioccatrice (attrezzo che riduce i chicchi di cereali in fiocchi), il mulino elettrico per cereali (che li trasforma in farina) e quello per semi oleosi (che permette di ottenere crema/burro da mandorle, arachidi, nocciole eccetera); inutile dire che adesso li voglio anch'io, ma costano parecchio, e l'investimento sarebbe sprecato...
La gelatina di kiwi era spettacolare e mi ha fatto venire una voglia matta di cominciare a usare l'agar agar, anche perché, giusto ieri, mi è arrivato via posta il libro di Pasquale Boscarello, Pasticceria naturale senza zucchero, latte, burro e uova. Me l'ha spedito Francesca, che ringrazio infinitamente. A proposito, la ricetta del seitan alle mele, nel numero di Febbraio di Cucina naturale, è sua: non vedo l'ora di provarla.
Insomma, ho passato il sabato mattina assaggiando piatti goduriosi come il "cappuccino" di soia alla nocciola e i pancakes, gli scones all'uvetta e la mousse di "caffè"; ma ho gustato anche quelli più semplici e spartani come la crema di cereali, quella di riso con le mele, la composta di frutta secca, l'amasake caldo... e un paio di dolci, per quanto mi tentassero, ho dovuto lasciarli da parte per scongiurare l'indigestione. Credo proprio che nei prossimi giorni riprenderò alcune di queste ricette!
Dopo la lezione, sono andata alla manifestazione per l'abolizione della carne. Non so dire bene quale impatto abbia avuto sui passanti, ma di sicuro ci ha visti un bel po' di gente. Speriamo che in qualcuno si sia accesa una scintilla...
Il pomeriggio è stato freddo, umido e ventoso, e l'ho vissuto con un certo senso di solitudine, considerando che non conoscevo quasi nessuno. Fa uno strano effetto viaggiare da sola allontanandomi così tanto da casa... persino un breve tragitto in metropolitana può risultare lungo e noioso, se non si ha nessuno con cui chiacchierare. Ah, nella foto a lato: Milano alle 9 di sabato, all'uscita dalla stazione centrale delle FS, tanto per darvi un'idea del tempo. Pare che si sia guastato proprio sabato e domenica, anche se il peggio è arrivato ieri.
Così, domenica mattina ho avuto la sorpresa. Non potevo scamparmela per sempre, no?
La neve è stupenda! Sarà che scendeva pian piano, dolcemente, sarà che tutto sommato il freddo era sopportabile, sarà che il mio autobus è arrivato puntualissimo (e riscaldato), ma mi ci sono proprio divertita.
Come a confermare i sospetti di Puccina, la lezione di domenica (sempre tenuta da Ramona) verteva sulla Cucina per bambini.
Cucinare senza sale e senza troppi condimenti non è stato il massimo, ma alcune ricette erano comunque buonissime (e la torta di mele e mandorle... non ne parliamo!). Il grosso della lezione era di "teoria" e così, chiacchiera dopo chiacchiera, si è parlato di tanti argomenti interessanti: dell'importanza dell'allattamento al seno, di come procedere con lo svezzamento naturale, della risoluzione dei "conflitti" col parentado che si preoccupa per l'alimentazione del bambino, e dintorni. Ho imparato qualcosa di nuovo, ma molte idee le avevo già in testa, perché ogni tanto visito il sito della Lega del latte (La Leche league), leggo il forum Crescere insieme, il blog ecomamma e molti altri più o meno su questa linea. C'è davvero un mare di informazioni su come crescere un figlio in modo "non tradizionale", l'argomento è vastissimo, e molti riferimenti in merito li trovate nel forum di Antonella Sagone segnalato sopra: basta saltare di link in link per scoprire un mondo nuovo!
Dopo la lezione (più divertente del previsto) sono rimasta ad aiutare Ramona a riordinare la cucina, poi via in stazione ad aspettare il treno per un pezzo... e dopo 12 ore di viaggio sono finalmente arrivata a casa.
E' stato un bel fine settimana, anche se c'è una contropartita: ho dovuto trascorrere tutta la mattina sui libri, e probabilmente anche il pomeriggio, e le prossime giornate... Sono nel panico, ho sempre la sensazione di lasciare qualcosa indietro, quando preparo gli esami penso alla tesi, e mentre scrivo la tesi mi chiedo se non dovrei dedicarmi di più agli esami.
A proposito della Sana gola, forse qualcuno di voi se ne sarà già accorto... Ho saltato le lezioni del 18 e del 25 Gennaio, e la lezione del 18 non la potrò più recuperare perché non sono previste altre date entro Giugno. Questo significa dover attendere necessariamente la prossima estate per completare il percorso di Cuoco. Mi dispiace, ma era necessario: devo rallentare il ritmo, perché non sto vivendo questa esperienza come vorrei, in modo costruttivo. Viaggiare spesso mi ha portata a deconcentrarmi dallo studio, e a stancarmi molto, soprattutto mentalmente; gli ultimi esami e la scrittura della tesi, ora, risucchiano la maggior parte delle mie energie e mi è già difficile tenere insieme i pezzi anche senza essere continuamente in viaggio.
Inoltre, cosa per niente trascurabile, l'aspetto economico comincia a pesarmi; non voglio neanche pensare a quanto ho speso finora per partecipare alle lezioni, e preferisco "spalmare" la cifra complessiva su due anni invece di uno solo. Frequenterò, probabilmente, la lezione su Pane pizza e focacce, ma per quest'anno credo di aver finito.
Ultimamente sto riflettendo molto su una cosa, ovvero la sensazione di essere sradicata che provo quando viaggio. Mi sto trovando spesso a Milano e a Roma, vado su e giù, parlo con tante persone ma, nonostante io abbia un sacco di contatti tramite e-mail, forum e il blog, rimango spesso sola. E' ovvio essere esclusa dai "giri vegan" e non conoscere nessuno, perché vengo da fuori, e non mi aspettavo qualcosa di molto diverso, ma in alcuni momenti questa sensazione mi è pesata moltissimo, come al Veggie Pride dell'anno scorso o alla manifestazione di sabato...
Più in generale, mi chiedo che senso abbia tutto questo spostarmi. Vivo a chilometri di distanza dalle maggiori iniziative del "settore", non è un caso che io stia frequentando la Sana gola, non esistendo nulla di simile nelle vicinanze; posso anche andare avanti e indietro e fingere per un paio di giorni di sentirmi a casa, ma di fatto non è così. Alla fin fine, sono una visitatrice, una sconosciuta che resta un po' in disparte, che non si fa notare.
Perfino alla Sana gola, dopo aver perso appena due lezioni, mi sentivo tagliata fuori dal gruppo degli "storici"; non posso condividere con gli altri, nella vita quotidiana, le mie conoscenze; non posso fare assistenza ai cuochi, e tutto perché dovrei attraversare mezza Italia, per restare a Milano non più di un giorno o due.
Che senso ha?
Con Annalisa e altre allieve del corso, riflettevamo su come sarebbe bello, se abitassimo vicine, comprare insieme il mulinetto per cereali e riunirci una volta alla settimana per cucinare, imparando l'una dall'altra.
Mi sto chiedendo che senso abbia rincorrere la mia identità per ogni dove, ed avere sempre la sensazione di essere isolata dagli altri, di non riuscire a trovare i miei simili, e tutto questo mentre la mia vita è comunque un delirio - un delirio di onnipotenza, perché pretendo che le giornate abbiano 48 ore, e non la metà.
Mi sa che ho bisogno di andare a mettere la testa nel secchiello del ghiaccio.
Ps: ultimamente qualsiasi post io mi trovi a scrivere vira in tragedia dopo 10 righe. Nei prossimi giorni solo ricette e nessuna paranoia, lo giuro solennemente.
è perchè non puoi fare a meno della tua unica ed inimitabile compagnona condivitrice dei "mitici" viaggi in circum! ;)
RispondiEliminascherzo e cmq promesso che prima possibile (qst volta è vero) mi piombo a casa tua ad assaggiare qualche tuo manicaretto ed ad inciuciare su tutto... sono rimasta parecchio indietro!
ps alla fine tutti troveremo una strada...
baci
laura
Forza Vera! invece, dagli ultimi post si vede il bel percorso che stai facendo!
RispondiEliminama vieni qui a milano! c'è tanta nebbia ma per fortuna non solo quella!! ;)
RispondiEliminaa parte tutto, ti capisco bene..ho fatto anni da nomade su e giù per mezza italia ed ora che mi sono resa conto di aver messo radici non cambierei questo benessere con nulla al mondo!
un abbraccio sporco dell'ultima neve!
.manu.
Ciao Vera,non ti ho mai scritto ma ti leggo da un sacco di tempo!Sei fantastica,ti prendi lo spazio per sperimentare che io ho sempre desiderato e che non sono mai riuscita a ritagliarmi.Figurati che ho iniziato a navigare 'intensivo'quando la gravidanza mi ha costretta a letto 9mesi..e ora sono qui a sognare tutto quel che farò quando Ipazia sarà meno totalizzante (ha un mese e mezzo!),con la scusa di 'giocare' con lei;-)A giorni vi racconterò un po'la mia telenovela(agrest-autosuff-novela) su Forumetici.Io sono nata e vissuta in paesini veneti chiusissimi,ora mi divido tra ferrara, piccola e provinciale, e il rovigoto..sapessi quanto ti capisco!E la sensazione di essere 'straniera', perennemente in viaggio..E quanto, in questi gg,mi intristisce sentire vicine mamme virtuali piuttosto che quelle passeggianti per Fe.inutile dire che in tutti i newsgroups cerco qualcuna a portata di treno..ok,basta con lamentele e viva il nomadismo!ora che son bloccata a letto ti tartasserò di domande su ricette e autoproduzioni, in attesa di metterci le mani!Grazie di esistere e di essere..Vera !(anna+Ipazia, solo latte di mamma)
RispondiEliminaCara vera, io ti trovo eccezionale,piena di vita e di passione.non cambiare.pensa che io, pur vivendo a mi,ho finito la scuola della sanagola in tre anni!'per ragioni economiche e anche perchè è un bell'impegno!figurati per te che abiti lontanissima.ora io abito in svizzera da non molto e ho provato molte volte una solitudine intensa.il tuo blog mi fa compagnia(vedere la foto di mi ha fatto venire nostalgia).tu sei forte e piena di vita,si 'sente' da come ti esprimi e dall'entusiasmo che metti nella vita e nelle tue passioni. vorrei essere un pò come te.un abbraccio
RispondiEliminaehm... scusi.. ma la lezione Pane pizza e focacce è quella per cui deve incortrare la sottoscritta veeerooooo? No, perché sennò vengo lì a prenderti per un orecchio e ti porto qui, nebbia neve o sole!
RispondiEliminaDai, pat pat sulla spalla! La cosa snervante sono i viaggi in treno alla fine, è quello che ti fa andare la serotonina sotto i piedi! Promettiamo solennemente di stordirti di chiacchiere per tutto il tempo e portarti a scrivere un post inverso, 'oddio non ne posso più, non voglio più sentire nessuno per almeno una settimana!!"
smack
p.s.
e adesso le ricette! produciti! :D sono stufa di fare budini e gelatina di birra con l'agar agar, voglio anch'io la gelatina di kiwi!!
Forza Vera,
RispondiEliminaè bello e naturale che tu abbia voglia di radici e rapporti umani meno "virtuali", però se ci pensi è straordinario come comunque tu raduni attorno a te persone che condividono interessi, ideali, speranze..."solo" con un blog!
Consiglio che mi ripeto anch'io come un mantra: vivi QUI e ORA...vedrai che ogni giorno sarà tutto più chiaro.
Un abbraccio! :o)
Forza Vera,
RispondiEliminaè bello e naturale che tu abbia voglia di radici e rapporti umani meno "virtuali", però se ci pensi è straordinario come comunque tu raduni attorno a te persone che condividono interessi, ideali, speranze..."solo" con un blog!
Consiglio che mi ripeto anch'io come un mantra: vivi QUI e ORA...vedrai che ogni giorno sarà tutto più chiaro.
Un abbraccio! :o)
Vera cara, mi spiace di non essere riuscita a trasmetterti la mia amicizia come volevo anche per farti sentire meno sola! (o almeno ci stavo provando); te l'ho già detto tante volte: la mia casa è sempre aperta per te!!
RispondiEliminati aspetto allora per il corso di aprile
baci...
p.s.(ti manderò una e-mail)
Cerca di resistere, e non sentirti isolata!
RispondiEliminaPeccato che in questo periodo non ce la faccia proprio a fare un salto a Milano.
Cambiando discorso, il libro di Boscarello è fenomenale :-)
Ciao sono Monica e da poco frequento il tuo blog che tutto trovo meno che paranoico. Penso che ognuno di noi sia alla ricerca dei suoi simili per comunicare e divulgare ciò in cui crediamo!
RispondiEliminaIo ero al corso di diagnosi con Martin ed averlo saputo mi sarebbe piaciuto conoscerti.
Non mi sposto sulle tue lunghe distanze ma tre ore di macchina fra la nebbia e la neve questo inverno mi stanno mettendo alla prova. La scelta di lasciare i miei bimbi(n. 3 "2femmine -4 e 10 anni ed un uomo 19 anni")e un super uomo 44 anni....DIVENTA DIFFICILE!
Quindi facciamoci coraggio...1
Ciao Vera,
RispondiEliminasono Cinzia78 e ti seguo da parecchio e, anche se non sono solita interagire, questa volta mi sento che è il caso di farlo.
Io non mi sono mai posta il problema di essere una nomade perchè ho preferito accantonare i miei sogni piuttosto che rischiare!!! Per lo meno era così fino ad un paio di anni fa quando ho finalmente "deciso" di vivere la mia vita per come sento che deve essere.
Mi rendo conto di aver letteralmente buttato il mio tempo che purtroppo non tornerà più!!
Anche senza essermi mai spostata io sono riuscita ad avere momenti di profonda tristezza in cui mi sentivo davvero sola e fuori luogo!!
Da qualche tempo faccio corsi che mi piacciono e che mi aiutano a vedere dentro di me e questo mi ha permesso di sentirmi più a mio agio e meno sola di qualsiasi altra cosa!!!
In questo nuovo ambiente ho conosciuto persone che magari sento solo un paio di volte l'anno ma il cui solo pensiero mi fa sentire la loro presenza; poi il QUI E ORA (difficilissimo per me da mettere in pratica!!!) è stata una scoperta meravigliosa che insieme al DECIDO DI ESSERE FELICE mi ha permesso di affrontare in poco tempo parecchie delle mie paure e scoprire che erano grandi solo dentro di me!!!
Tutto questo sproloquio per arrivare infine a fare una considerazione: ti sei mai chiesta perché nonostante tutte le difficoltà tu hai avuto una così grossa spinta ad intraprendere questa avventura? E come mai la tua fervida e instancabile mente si ponga sempre delle domande?
Secondo me è perché sei sulla strada giusta!!!
Più difficoltà si hanno a raggiungere la meta più è grande la soddisfazione quando si arriva!!!
E poi penso che tu abbia già dentro di te risposto a tutti i quesiti, probabilmente il tuo destino sarà quello di aprire un centro vegan dove la gente potrà venire ad imparare cosa significa vivere in pace ma soprattutto in “pace con sé stessi” rispettando ogni essere vivente e madre terra, e sarai circondata di amici-collaboratori e tu terrai personalmente corsi di cucina in perfetto stile Sana Gola!!!.....e tutto questo a due passi da casa dove darai la possibilità anche a chi non ha la tua forza e il tuo coraggio di realizzare i propri sogni!!!
PS: non sono una veggente ;-) ma mi sentivo di dirti ciò che sento nel mio cuore!!!
Un caloroso abbraccio,
Cinzia
Ciao, carissima! Mi spiace di non esserci stata ma avevo una visita medica proprio sabato pomeriggio ;)...
RispondiEliminaPoi non mi devo strapazzare e l'idea di essere circondata da foto di animali squartati (me la sono immaginata così) mi metteva davvero troppa angoscia.
Un bacione grosso grosso e vedrai che quando ti riposerai un po' passerà anche la tristezza. A volte è solo il superlavoro...
Laura, non scherzare, la circumvesuviana davvero non è la stessa senza di te. ;-)
RispondiEliminaPassa quando vuoi... è davvero troppo tempo che non ci vediamo. :|
Pasadena... davvero?
Manu, un trasferimento in pianta stabile a Milano? Mmm... non lo escludo un giorno ma... mi mancherebbe l'aria del sud, mi sa.
Anna, tartassami pure, farò il possibile per risponderti... ;-)
Lisette, grazie, grazie mille delle tue parole!
Erbaviola, tranquilla, a Milano ci torno almeno un'altra volta... ;-) Forse nel fine settimana del 14, quando c'è anche Fa' la cosa giusta!
Budino alla birra? Questo spiega molte cose... ;-)
Elena, grazie del supporto. :)
Annalisa, come ti ho scritto anche in mail... non hai proprio nulla da rimproverarti!
Yari, grazie... ho già dato un'occhiata a tutto il libro, alcune ricette mi ispirano parecchio. :)
Monica, magari qualche altra volta riusciamo a conoscerci, chissà. ;-)
Buon percorso anche a te!
Cinzia, grazie per le bellissime parole, mi hanno fatta sentire davvero bene... un abbraccio fortissimo a te!
Puccina, ma tranquilla, sarà per la prossima volta... ;-)