17 dicembre 2009

Il bello delle feste - parte I

Quando, nei commenti di qualche post fa, emi mi ha scritto che durante le feste invernali sono sempre un po' giù, la mia prima reazione è stata di diniego. "Ma non è mica vero!", mi sono detta. Poi ci ho pensato meglio: di solito chi ti osserva dall'esterno riesce a vedere lucidamente cose che, pur essendo sotto il tuo naso, ti sfuggono, quindi sono andata a rileggermi i post di dicembre degli anni passati.

In effetti nel dicembre del 2006 a casa mia era in atto una tragedia greca. Essendone la protagonista, appena potevo uscivo, e quando non uscivo cercavo soltanto di evitare di uccidere i miei familiari. Decisamente, quindi, non ero circondata da spirito natalizio, pace e serenità.
Nel 2007, proprio tra Natale e Capodanno, ho subito una cocente delusione legata al mondo di internet, e anche se poi ho continuato ad essere molto presente sul web, dentro di me ho maturato un certo distacco verso il mezzo, cominciando appunto a vederlo come un mezzo, non più come un fine. E soprattutto a legarmi meno alle persone nelle quali incappavo nei miei girellamenti online. Com'era prevedibile, poi, sono stata un sacco di tempo a letto con la febbre: è il mio modo standard di scaricare lo stress accumulato durante la frequentazione dei corsi universitari...
Nel 2008 è andata decisamente meglio: c'era una persona speciale al mio fianco ad addolcirmi la vita!

Quest'anno non so prevedere come passerò le feste. In effetti qualche problema col Natale, è oggettivo, ce l'ho - anzi, direi che è il Natale che ha problemi con me... ma ci sono sicuramente degli aspetti positivi nelle feste natalizie e voglio condividere con voi tutti quelli che mi verrano in mente.

Per oggi mi limito a parlare dei dolci. A Castellammare quando dici "Natale" non pensi al pandoro e al panettone, che sono molto diffusi, ma "di importazione" (e non mangiamo certo quelli artigianali). A Castellammare quando dici Natale cominci ad avere le seguenti allucinazioni: l'odore del pisto ti avvolge e vedi coroncine di struffoli fluttuanti nell'aria, sorrette da putti che danzano tra montagne di mostaccioli e colline di roccocò, sulle quali crescono alberi di pullece e' monaco irrigati da fiumi di lambiccato. Gli stabiesi e i napoletani, credo, mi capiranno al volo.

Purtroppo nessuno di questi dolci è vegan, e se voglio mangiarli, non potendoli comprare in pasticceria, devo per forza prepararli in casa. Per adesso non ho ancora messo mano agli struffoli (di cui trovate comunque due diverse ricette degli anni scorsi) né ai roccocò, che però preparerò presto. Mi sono dedicata, invece, ai mostaccioli e ai pullece e' monaco. Vi scriverò a breve la ricetta, perché per entrambi i dolci ne ho provata un'altra, più soddisfacente delle precedenti!



Beh, decisamente i dolci natalizi sono uno degli aspetti positivi e irrinunciabili delle feste, e mi risollevano il morale.

6 commenti:

  1. Cara Vera volevo farti i complimenti in ritardo per i tuoi meravigliosi menu natalizi, e per la generosità che dimostri condividendoli con noi.forse qs natale sarà migliore di altri? bisous...

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  2. Andrà meglio del solito, sorridi.

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  3. eccomi di passaggio velocissimissimo,,, puf puf! Mi puoi capire? sì :D Bene, sarò onesta, sono passata soprattutto per saccheggiare i tuoi menù di natale :P Qui siamo a quasi 90 cm di neve, pare che verso Natale saremo sommersi quindi abbiamo dovuto rinunciare agli inviti e ce ne staremo soli soletti a guardare la neve che cade... e ovviamente a rimpinzarci di squisitezze, motivo per il quale sono venuta a saccheggiare i tuoi menù ;) Se non riesco a ripassare prima... BUON NATALE!!! :D O buon saturnalia, dico io..

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  4. Lisette, grazie mille! Spero che questo Natale sia migliore anche se ripongo più speranze nel capodanno... dato che il primo lo passerò a casa e il secondo invece, probabilmente, a Roma. :)

    Stella, grazie. :)

    Erbaviola, sono molto contenta di ricevere un tuo segno, ero un po' preoccupata dato che non ti sentio più da un po'.
    A Roma non nevica ma fa un freddo boia, posso solo dirti saccheggia tutto e mangia quando è bollente, gli gnocchi di zucca ti rimettono al mondo e le verdure al gratin pure... per non parlare dei fritti.
    Spero di risentirti prima ma in caso contrario ricambio i tuoi auguri di buon quello-che-è, goditi la ritrovata intimità e tranquillità a casuccia tua. :)

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  5. A Capodanno vai a qualche festa? Io starò a casa perchè i bimbi sono ancora troppo piccoli e poi sono un po' depressa.. A natale farò buffet della vigilia e pranzo del 25 quasi vegan, e ti darò poi il resoconto del gradimento; avevo in mente soprattutto il polpettone di ceci che avevi proporto 2 anni fa! A sproposito: ho comprato l'hemp-fu, per provarlo, e ti giuro non era scaduto, era bio ecc. ma che schifo!!! E' normale che puzzi tantissimo? Anche il sapore è rivoltante, e cuocendolo peggiora, mi ha impestato la cucina.. mai più

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  6. Ciao emi, non so ancora dove passerò il capodanno, vorrei essere a Roma ma so anche che per i miei genitori non sarebbe facile accettare di passarlo separati... ardua decisione!
    Buonissimo il polpettone di ceci, te lo consiglio vivamente, per un attimo ho anche pensato di includere un polpettone nel menù di quest'anno e non l'ho fatto solo perché mi sembrava di ripetermi troppo.
    Concordo sull'hemp-fu, preso una volta ma faceva veramente schifo, e dico s-c-h-i-f-o. Mai più ripreso, cotto crudo e in qualsiasi modo possibile era veramente immangiabile. :|

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