È una ricetta quasi classica anche per noi vegan, ormai, ma sul blog mancava. Così, approfittando di una recente Giappone-mania, vi propongo la mia versione del sushi cruelty-free!
Makisushi di avocado e carota
Ingredienti per 2 (circa 20 rotolini piccoli, oppure 10 grossi):
130 g di riso per sushi
1 cucchiaio di aceto di riso (o di mele, oppure bianco)
1 cucchiaino di sakè (facoltativo)
1 cucchiaino di zucchero
3 fogli di alga nori, già tostati
1 avocado ben maturo (ma se ne usa solo metà)
2 carote piccole e tenere
qualche pezzo di zenzero marinato (gari o sushi ginger)
1/4 di cucchiaino di pasta di wasabi
salsa di soia
1 pizzico di sale grosso
stuoino in bambù
Sciacquate accuratamente il riso sotto l'acqua corrente e poi cuocetelo, in acqua leggermente salata, secondo le indicazioni riportate sulla confezione.
Terminata la cottura, sgocciolate il riso da ogni eventuale traccia d'acqua rimasta; coprite la pentola e lasciate riposare per 15 minuti. Nel frattempo, mescolate aceto di riso, sakè e zucchero; versateli sul riso e girate con delicatezza.
Fate raffreddare perfettamente il riso, sventolandolo con un ventaglio, un vassoietto, una rivista... o quello che avete a portata di mano.
Sbucciate l'avocado, eliminate il seme centrale, dividetelo in due e tagliatene una metà a bastoncini regolari. Pelate le carote e tagliate anch'esse a bastoncini. Col mezzo avocado avanzato potete preparare un buonissimo sashimi.
Stendete lo stuoino sul tavolo e disponetevi sopra un foglio di nori, intero se volete preparare i maki grossi, tagliato a 2/3 della lunghezza per quelli piccoli (in questo caso, riutilizzate le strisce avanzate arrotolandole nell'altro senso, oppure sovrapponetele dopo averne appena inumidito i bordi). I maki piccoli hanno un sapore più delicato di quelli grandi, ma sono anche più difficili da chiudere.
In entrambi i casi, formate uno strato di riso di circa 7 mm, lasciando libero un bordo di 1 cm sulla parte anteriore e di 2-3 cm su quella posteriore del foglio.
Spalmate una leggerissima strisciolina di wasabi a circa 2 cm dal bordo anteriore; appena dietro, disponete l'avocado e la carota, affiancandoli.
Arrotolate il foglio, dal davanti verso il dietro, sostenendolo con lo stuoino di bambù; pressate leggermente il rotolino ottenuto per compattare il sushi, poi disponetelo su un tagliere e affettatelo in 5-6 pezzi con un coltello affilato e a lama liscia, bagnato di volta in volta.
Disponete i maki sul piatto da portata, sfoderando tutto il vostro senso estetico-geometrico di ispirazione zen. Se possedete piatti squadrati, è l'occasione perfetta per usarli!
Servite a temperatura ambiente (evitando di conservarlo per il giorno dopo: freddo non rende affatto), accompagnandolo con una ciotolina di salsa di soia, nella quale avrete disciolto una piccola pallina di pasta di wasabi e messo qualche fetta di zenzero.
I maki si mangiano in un boccone solo, dopo averli rigirati nella salsina... ovviamente, usando le bacchette! Vietato barare!
Makisushi di avocado e carota
Ingredienti per 2 (circa 20 rotolini piccoli, oppure 10 grossi):
130 g di riso per sushi
1 cucchiaio di aceto di riso (o di mele, oppure bianco)
1 cucchiaino di sakè (facoltativo)
1 cucchiaino di zucchero
3 fogli di alga nori, già tostati
1 avocado ben maturo (ma se ne usa solo metà)
2 carote piccole e tenere
qualche pezzo di zenzero marinato (gari o sushi ginger)
1/4 di cucchiaino di pasta di wasabi
salsa di soia
1 pizzico di sale grosso
stuoino in bambù
Sciacquate accuratamente il riso sotto l'acqua corrente e poi cuocetelo, in acqua leggermente salata, secondo le indicazioni riportate sulla confezione.
Terminata la cottura, sgocciolate il riso da ogni eventuale traccia d'acqua rimasta; coprite la pentola e lasciate riposare per 15 minuti. Nel frattempo, mescolate aceto di riso, sakè e zucchero; versateli sul riso e girate con delicatezza.
Fate raffreddare perfettamente il riso, sventolandolo con un ventaglio, un vassoietto, una rivista... o quello che avete a portata di mano.
Sbucciate l'avocado, eliminate il seme centrale, dividetelo in due e tagliatene una metà a bastoncini regolari. Pelate le carote e tagliate anch'esse a bastoncini. Col mezzo avocado avanzato potete preparare un buonissimo sashimi.
Stendete lo stuoino sul tavolo e disponetevi sopra un foglio di nori, intero se volete preparare i maki grossi, tagliato a 2/3 della lunghezza per quelli piccoli (in questo caso, riutilizzate le strisce avanzate arrotolandole nell'altro senso, oppure sovrapponetele dopo averne appena inumidito i bordi). I maki piccoli hanno un sapore più delicato di quelli grandi, ma sono anche più difficili da chiudere.
In entrambi i casi, formate uno strato di riso di circa 7 mm, lasciando libero un bordo di 1 cm sulla parte anteriore e di 2-3 cm su quella posteriore del foglio.
Spalmate una leggerissima strisciolina di wasabi a circa 2 cm dal bordo anteriore; appena dietro, disponete l'avocado e la carota, affiancandoli.
Arrotolate il foglio, dal davanti verso il dietro, sostenendolo con lo stuoino di bambù; pressate leggermente il rotolino ottenuto per compattare il sushi, poi disponetelo su un tagliere e affettatelo in 5-6 pezzi con un coltello affilato e a lama liscia, bagnato di volta in volta.
Disponete i maki sul piatto da portata, sfoderando tutto il vostro senso estetico-geometrico di ispirazione zen. Se possedete piatti squadrati, è l'occasione perfetta per usarli!
Servite a temperatura ambiente (evitando di conservarlo per il giorno dopo: freddo non rende affatto), accompagnandolo con una ciotolina di salsa di soia, nella quale avrete disciolto una piccola pallina di pasta di wasabi e messo qualche fetta di zenzero.
I maki si mangiano in un boccone solo, dopo averli rigirati nella salsina... ovviamente, usando le bacchette! Vietato barare!
Davvero invitanti complimenti^^
RispondiEliminaA me escono ancora irregolari e non così carini!
Da quando leggo tutti questi blog di sana cucina finisco per avere voglie particolari ogni giorno!!
Oggi?
SUSHI!!^^
UUUhh adoro i maki!!!
RispondiEliminaVale, ho avuto un aiutante speciale, lo ammetto, per questo sono così belli. ;-)
RispondiEliminaAnna, allora devi provarli! Senti, dato che hai commentato lo prendo come un segno del destino e ne approfitto: per caso questo fine settimana posso disturbarti al telefono? Sei impegnata?
Davvero buoni...complimenti!!! li adoro!!! un bacio e buon week end
RispondiEliminaLuciana, quindi li mangi spesso? Solo con l'avocado o anche in "altri gusti"? :)
RispondiEliminaa me piacciono anche con cetriolo e carota, ma anche con i peperoni non sono male eh!
RispondiEliminaQuelli col cetriolo li ho mangiati una volta, non mi ricordo bene se mi piacquero o meno, invece col peperone non li ho mai sentiti! Ma per loro, se ne riparlerà quando arriva l'estate. ;-)
RispondiEliminaUhuh anche tu ti sei dedicata alla ticetta del maki sushi, io ormai son 5 anni che lo faccio per Natale :D però io lo faccio sempre un giorno prima quindi son costretta tenerlo in frigo, è comunque buono :)
RispondiEliminaLi puoi sempre togliere dal frigo una mezz'ora prima, no? ;-)
RispondiEliminaBuone feste!