Giornata qualunque della scorsa primavera. Vera e il Mancino passeggiano tranquillamente per Villa Borghese tenendosi per mano. D'un tratto scorgono un brulichio di gazebo in lontananza e, per puro caso, si imbattono nell'iniziativa Le piazze del bio, organizzata in tutta Italia dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, insieme con le Regioni, per far conoscere al grande pubblico l'agricoltura biologica e i suoi prodotti.
Al termine del giro, tornano a casa con: l'ormai familiare sensazione che la coerenza, a volte, sia solo una parola svuotata del proprio senso (a giudicare dai quintali di volantini a colori stampati dalla Regione Lazio per sponsorizzare la manifestazione: a che serve allora parlare tanto di ecologia...?); il palato unto a dovere dai mille assaggini di olio d'oliva gentilmente offerti dai produttori (il Mancino ha declinato, io invece ho perso qualsiasi inibizione, anche perché stavo morendo di fame, e non ho risparmiato neanche uno stand); 1.8 kg di biete biologiche della Fattoria solidale del Circeo + 200 g di insettini contenuti nelle biete stesse (però erano buonissime e, nonostante lo shock del lavandino invaso dagli insettini, vorremmo darle una seconda chance); 3 confezioni di crema spalmabile a base di nocciole, prodotte da Dea nocciola (e comprate direttamente dal produttore, per un totale di 10 euro).
La Cannellina e la Under 18 hanno avuto vita breve. La Peperina, beh, ci ha sorpresi. Certo, da una crema al cioccolato e peperoncino, e con un nome simile, ti aspetteresti un po' di focosità... ma questa non era solo un po' focosa, no: era un incendio estivo, di quelli che affliggono la nostra penisola ardendo per giorni e giorni! Non c'era verso di mangiarla al naturale e dopo mesi la Peperina stava ancora in dispensa a farsi beffe di me. Almeno fino a ieri.
Ieri mi è venuta l'idea di preparare dei muffin al burro di arachidi; poi ho pensato che, tutto sommato, tra burro di arachidi e crema di nocciole non c'è tanta differenza... e un lampo di sadismo e follia mi ha attraversato gli occhi. Eccola, la mia occasione per far fuori l'impudente! Muffinizzandola!!
Muffin al cioccolato e peperoncino
Ingredienti per 12 muffin
350 g di farina 00
400 ml di latte di soia
150 g di crema di nocciole al cioccolato e peperoncino
100 g di zucchero di canna
1 bustina di cremor tartaro (più 1 cucchiaino di bicarbonato, se non c'è già)
3 cucchiai di aceto di vino bianco o di mele
Accendete il forno a 180°.
Versate la crema di nocciole in una ciotola ampia e stemperatela versandovi il latte di soia, poco alla volta. Aggiungete lo zucchero e fatelo sciogliere, mescolando bene; infine unite l'aceto.
Setacciate la farina in una ciotola ampia; aggiungete il cremor tartaro ed eventualmente il bicarbonato.
Versate gli ingredienti liquidi su quelli secchi e mescolate per il tempo necessario a sciogliere i grumi, non di più.
Versate l'impasto negli stampi (se non usate quelli di silicone, devono essere unti e infarinati) fino a 1 cm dal bordo; cuocete per 25 minuti e accertatevi della cottura facendo la prova stecchino.
Quasi rimpiango la dipartita della Peperina: i muffin erano squisiti e mi hanno fatto venir voglia di mettere le mani su un altro barattolo! Sono piccanti, ma il giusto: il gusto speziato c'è, ma non dà fastidio; com'è ovvio, il connubio col cioccolato è da manuale... e sono perfetti per una serata invernale, col freddo che fa! E comunque rinnovo il mio imperituro amore per i muffin, l'unico dolce che ti viene tanto più buono quanto più lo improvvisi...
Buon appetito!
Al termine del giro, tornano a casa con: l'ormai familiare sensazione che la coerenza, a volte, sia solo una parola svuotata del proprio senso (a giudicare dai quintali di volantini a colori stampati dalla Regione Lazio per sponsorizzare la manifestazione: a che serve allora parlare tanto di ecologia...?); il palato unto a dovere dai mille assaggini di olio d'oliva gentilmente offerti dai produttori (il Mancino ha declinato, io invece ho perso qualsiasi inibizione, anche perché stavo morendo di fame, e non ho risparmiato neanche uno stand); 1.8 kg di biete biologiche della Fattoria solidale del Circeo + 200 g di insettini contenuti nelle biete stesse (però erano buonissime e, nonostante lo shock del lavandino invaso dagli insettini, vorremmo darle una seconda chance); 3 confezioni di crema spalmabile a base di nocciole, prodotte da Dea nocciola (e comprate direttamente dal produttore, per un totale di 10 euro).
La Cannellina e la Under 18 hanno avuto vita breve. La Peperina, beh, ci ha sorpresi. Certo, da una crema al cioccolato e peperoncino, e con un nome simile, ti aspetteresti un po' di focosità... ma questa non era solo un po' focosa, no: era un incendio estivo, di quelli che affliggono la nostra penisola ardendo per giorni e giorni! Non c'era verso di mangiarla al naturale e dopo mesi la Peperina stava ancora in dispensa a farsi beffe di me. Almeno fino a ieri.
Ieri mi è venuta l'idea di preparare dei muffin al burro di arachidi; poi ho pensato che, tutto sommato, tra burro di arachidi e crema di nocciole non c'è tanta differenza... e un lampo di sadismo e follia mi ha attraversato gli occhi. Eccola, la mia occasione per far fuori l'impudente! Muffinizzandola!!
Muffin al cioccolato e peperoncino
Ingredienti per 12 muffin
350 g di farina 00
400 ml di latte di soia
150 g di crema di nocciole al cioccolato e peperoncino
100 g di zucchero di canna
1 bustina di cremor tartaro (più 1 cucchiaino di bicarbonato, se non c'è già)
3 cucchiai di aceto di vino bianco o di mele
Accendete il forno a 180°.
Versate la crema di nocciole in una ciotola ampia e stemperatela versandovi il latte di soia, poco alla volta. Aggiungete lo zucchero e fatelo sciogliere, mescolando bene; infine unite l'aceto.
Setacciate la farina in una ciotola ampia; aggiungete il cremor tartaro ed eventualmente il bicarbonato.
Versate gli ingredienti liquidi su quelli secchi e mescolate per il tempo necessario a sciogliere i grumi, non di più.
Versate l'impasto negli stampi (se non usate quelli di silicone, devono essere unti e infarinati) fino a 1 cm dal bordo; cuocete per 25 minuti e accertatevi della cottura facendo la prova stecchino.
Quasi rimpiango la dipartita della Peperina: i muffin erano squisiti e mi hanno fatto venir voglia di mettere le mani su un altro barattolo! Sono piccanti, ma il giusto: il gusto speziato c'è, ma non dà fastidio; com'è ovvio, il connubio col cioccolato è da manuale... e sono perfetti per una serata invernale, col freddo che fa! E comunque rinnovo il mio imperituro amore per i muffin, l'unico dolce che ti viene tanto più buono quanto più lo improvvisi...
Buon appetito!