Non solo non ci avevo mai pensato, perché non ho mai visto nessuno fare una cosa del genere neppure con la carne, ma all'inizio non avevo neanche capito come ci riuscisse lei - forse perché vado sempre di fretta e faccio diecimila cose contemporaneamente, e quindi mi concentro poco. Sto parlando della tecnica di Puccina per insaccare il seitan, che trovate mirabilmente illustrata
qui (e spiegata in modo da essere alla portata

di chiunque).
Fatto sta che dopo settimane di buio, all'improvviso, i miei due neuroni si sono incontrati mentre andavano a passeggio e hanno finalmente capito come diamine si potesse ottenere il prodigio, così mi sono messa all'opera.
A differenza di Puccina, io ho preparato una versione semplice, perché l'altra volta con il seitan ripieno di spinaci mi ero dannata inutilmente, cercando di infilarlo in quella cavolo di retina senza poi riuscirci. Ma utilizzando correttamente il metodo del barattolo, è tutto molto più semplice, quindi è probabile che la prossima volta farò anch'io un seitan due gusti!

Dunque, sull'argomento ho da aggiungere ben poco, ma vi spiegherò comunque la mia versione della cosa.
In pratica prendete il vostro glutine e un barattolo di vetro stretto e alto; ungete leggermente d'olio l'interno del barattolo, fate un salamino di glutine lungo più o meno come il barattolo e piuttosto stretto (perché la rete per arrosti cede pochissimo, e quella che mi ha regalato Puccina è stretta di suo - ovviamente dipende da quale tipo avete voi) e infilatelo nel barattolo.
Tagliate un pezzo di rete per arrosti lungo circa 8 cm più del barattolo; annodate un'estremità o chiudetela con spago da cucina, arrotolate la rete e posizionatela, arrotolata, intorno al collo del barattolo. A questo punto, tenendo saldamente l'imboccatura, capovolgete il barattolo e fate scendere il seitan delicatamente, premendolo con le mani perché riempia bene la rete.
In pratica sarà lo stesso peso del seitan a far scendere man mano la quantità di rete necessaria per insaccarlo... Mi vergogno a dirlo, ma mi sa che il mio povero cervello si era perso questo passaggio logico, convincendosi che la rete dovesse essere penzolante (e non ripiegata intorno al barattolo) già prima di far scendere il seitan, che in quel caso si incastrerebbe subito, bloccandosi. In effetti nella
foto di Puccina le cose stanno proprio così, quindi non è tutta colpa mia e dei miei neuroni bacati!
Dunque, una volta insaccato il seitan chiudete l'altra estremità della rete con spago da cucina, e cuocete l'involto come di consueto.
Il bello di questa ricetta è la possibilità di riempire il seitan di verdure o altro, e di mescolarvi una buona dose di spezie e aromi vari. Se preparate dei salamini sottili, poi potete ripassarli in padella per insaporirli e farli asciugare... Insomma, lo trovo molto interessante, c'è solo da provare qualche variante e lavorarci su, non vedo l'ora!
