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10 gennaio 2010

Base per soffritto autoprodotta

Lo so, è una ricetta di semplicità disarmante, ma mi serve per introdurre l'argomento che tratterò prossimamente, in linea con la Vera Van de Kamp ecobio che vi avevo promesso qui.

Si tratta di una base utilissima, non soltanto indispensabile per il soffritto, ma perfetta per arricchire qualsiasi minestrina, zuppa di verdure o preparazione brodosa dandole una marcia in più. Il vantaggio principale sta nell'immediatezza dell'utilizzo: preparare un trito per soffritto non richiede molto tempo, ma perfino quel poco di tempo necessario non è sempre a nostra disposizione, vero? E se come me fate la spesa una volta a settimana, potreste non avere in frigorifero tutto l'occorrente al momento opportuno. Allora, ben venga questa soluzione, grazie alla quale potrete sempre attingere a una scorta di "odori" come freschi, spendendo poco e concedendovi anche il lusso, se volete, di sceglierli provenienti da coltivazione biologica. Procediamo!

Ingredienti: 1 carota grande o 2 carote medie, 1 cipolla dorata media, 1 gambo di sedano.
Pelate le carote e spuntatene le estremità. Tagliate le due estremità della cipolla ed eliminate gli strati esterni. Pulite il gambo di sedano, togliendo i filamenti verticali.
Tritate finemente gli ingredienti oppure passateli al minipimer (se avete l'attrezzo per tritare), mescolando bene.
Disponete il trito in una vaschetta per il ghiaccio e sistemate nel congelatore finché sarà solidificato; conservate in sacchetti di plastica oppure in contenitori a chiusura ermetica fino al momento dell'utilizzo.

I cubetti si usano subito dopo averli tolti dal freezer; mediamente ne basta uno, se sono grandi. Oltre ad usarli per il soffritto, spesso li aggiungo alle minestrine o al brodo di dado (comprato) per dare un sapore più "verduroso" e autentico. In effetti (ma lo dico sottovoce!) un paio di dadi in un litro d'acqua sono un surrogato veloce e accettabile per preparare il brodo vegetale.
Le proporzioni delle verdure sono indicative: più o meno il peso di carota, cipolla e sedano dovrebbe equivalersi ma io, solitamente, vado a numeri, quindi se ho una sola carota ed è più piccola della cipolla la uso lo stesso... Allo stesso modo, le foglie del sedano andrebbero omesse ma io ce le metto comunque, buttarle mi sembra uno spreco.

Ecco, lo confesso, questo dado-soffritto autoprodotto è diventato la mia salvezza, lo uso praticamente per tutto... e in uno dei prossimi post potrete ammirarne una applicazione!

13 giugno 2009

Salsa formaggiosa

Non ho scoperto nulla di nuovo, la ricetta infatti è di Vegan3000. Io, tra l'altro, non avevo neppure tutti gli ingredienti, ma è buonissima lo stesso!

Ingredienti (per stavolta vengo meno alla mia promessa di riportare tutti gli ingredienti in grammi... scusate!): 1/2 tazza di lievito alimentare in polvere, 1/2 tazza di farina 00, 1 cucchiaino di sale fino, 1/2 cucchiaino di aglio secco in polvere, 1/4 tazza di margarina, 1 cucchiaino di senape (a me mancava), 2 tazze di acqua tiepida.
Versate tutti gli ingredienti secchi in un pentolino, aggiungete l'acqua poco a poco mescolando con una frusta per non formare grumi, e lasciate addensare per qualche minuto. Cuocete a fuoco medio; quando è denso fate cuocere ancora per un minuto, spegnete il fuoco, incorporare la margarina e la senape e servite.

Lo staff di Vegan3000 suggerisce di utilizzarla per condire delle palline di polenta, così che il risultato somigli alla polenta moja, specialità piemontese caduta in disuso... Io ci ho provato ma la mia polenta è venuta molto strana, amara, non ce l'ho fatta a mangiarla. Chissà cosa è andato storto!

Comunque, vi consiglio tanto la salsina, è veramente formaggiosa!

25 marzo 2009

Tzatziki

Ingredienti per 2: 1 confezione da 250 g di yogurt di soia bianco Sojasun, 1 cetriolo, 1 spicchio d'aglio piccolo (se dovete intrattenere relazioni sociali) oppure 2 spicchi grandi (se prevedete ritiro ascetico dalla vita mondana per un po'), 2 pizzichi di sale, 1 cucchiaio di olio, 1 cucchiaino di aceto (quello che preferite).

Mescolate lo yogurt con un pizzico di sale e poi ponetelo a sgocciolare in un fazzoletto di stoffa per 2 ore.
Lavate il cetriolo, tagliatene le due estremità, tenete da parte qualche rondella per decorare e sbucciate il resto. Tagliatelo a dadini e poi, con un coltello o una mezzaluna, trituratelo. Cospargete con un pizzico di sale e ponete a sgocciolare in un colino.
Nel frattempo sbucciate l'aglio e tritatelo finemente; strizzate bene il cetriolo, versatelo in una ciotolina con l'aglio, unite lo yogurt recuperato dal fazzoletto, l'olio e l'aceto; emulsionate leggermente e rimettete in frigorifero per 1 ora prima di servire, decorando con le rondelle di cetriolo, ed eventualmente foglie di menta tritate o altre erbe aromatiche.

Non amo i sapori aspri ma questa crema mi è piaciuta. Mi ricordava terribilmente qualcosa di onnivoro che devo aver mangiato secoli fa, e purtroppo non riesco a definire... Secondo me è da provare, magari con più aglio, se la cosa non vi crea problemi.
Cercate di usare lo yogurt indicato (Sojasun), sia per la consistenza che per il sapore, infatti non è né troppo acido né dolce, in quanto non contiene zuccheri.

09 ottobre 2008

Crema mediterranea di tofu

Vi avevo preannunciato che Antaress, appassionata di cucina vegan in tutte le varianti, aveva apprezzato la nostra cenetta 100% vegetale; poi, però, mi sono dimenticata di approfondire il discorso, che invece merita qualche parola!
Il maggior successo della serata l'ha riscossa una salutare crema di tofu mediterranea; ve la propongo perché si prepara in fretta, con pochi ingredienti e penso possa piacere anche a chi non ama il tofu.

Le proporzioni sono date un po' a occhio, non sono rigide e cambiano secondo i gusti personali; le dosi suggerite valgono per due persone.
Ingredienti: 150 g di tofu, 6 olive (verdi o nere), 2 cucchiai di capperi, 4 cucchiai di salsa di pomodoro, 2 pomodorini freschi, 1/2 cucchiaino raso di sale, 2 cucchiai d'olio, acqua q.b.
Tagliate il tofu a cubetti e sbollentatelo per 5 minuti. Nel frattempo, sciacquate bene i capperi e spezzettateli insieme alle olive snocciolate; lavate e tagliate a pezzetti il pomodorino e tritate tutto nel frullatore, col sale.
Sgocciolate il tofu, mettetelo nel frullatore e tritate di nuovo, aggiungendo l'olio, la salsa di pomodoro e, se necessario, acqua sufficiente ad ottenere una cremina morbida, da spalmare su delle belle fette di pane "rustico", magari abbrustolito.

Il pane della fotografia è integrale, autoprodotto dalle sante manine di Anna; anche il resto della cena è stato piuttosto "casalingo" e frugale (a parte i wurstel di tofu - Taifun - che ho DOVUTO comprare, perché li trovo squisiti): insalata di pomodori e basilico, crema di tofu (con semi di girasole tritati), e, se ben ricordo, melanzane sott'olio, sempre autoprodotte da Anna. Una goduria!

11 marzo 2008

Tartex

Agnese me ne ha spedito qualche confezione dalla Francia. Trattasi di paté vegetali di provenienza tedesca, a base sostanzialmente di lievito alimentare. Mi stupisco molto che Tarty non abbia gradito, si è limitata a dare una leccatina e poi rimettersi a dormire... eppure il lievito alimentare le piace moltissimo! Anche a me piace molto e infatti ho apprezzato il paté, ma per i miei gusti aveva un sapore un po' strano, che non sono riuscita ad identificare...
Comunque sia, Agnese mi ha detto che per i veg* francesi è quasi un must. Così ho pensato che se ha tanto successo, vale la pena provare a rifarlo in casa, e mi è piaciuto di più di quello vero! L'originale è molto cremoso, quindi se volete ottenere una crema bella liscia, frullate preventivamente il lievito alimentare (che, di solito, è in scaglie grandicelle).

Ingredienti: lievito alimentare e amido di patate (circa 2 parti di lievito per ciascuna di amido), olio di semi di mais.
Mescolate il lievito e l'amido finché saranno perfettamente omogenei, e aggiungete l'olio poco alla volta fino a ottenere una crema. Spalmatela sul pane, oppure su toast o crostini; non aggiungete sale, perché è già molto saporito così.
Se intendete usarlo sul momento, potete aggiungere anche una certà quantità di acqua in sostituzione dell'olio (aggiungere acqua abbrevia, purtroppo, i tempi di conservazione).

Si può aromatizzare con delle erbe o spezie e, sempre se lo preparate per l'uso immediato o in breve tempo, aggiungendo aglio o cipolla ridotti in crema, oppure olive o peperoni o funghi frullati, o qualsiasi altra verdura, aroma, o condimento vi venga in mente.

24 febbraio 2008

Crema di ravanelli

I ravanelli rientrano in quella parte del mondo vegetale che istintivamente giudico come "non commestibile", accanto al 90% delle verdure da mangiare crude. Dato però che me ne sono trovata in casa un mazzetto ho deciso di provare a cuocerli e il risultato mi è piaciuto molto!

Ingredienti: ravanelli, 1/2 cipolla piccola, olio EVO, amido o farina per addensare.

Lavate i ravanelli e mondateli; tagliateli in due e lessateli in acqua bollente finché diventano teneri. Si possono cuocere anche le foglie!
Passateli al passaverdure o frullateli aggiungendo un po' di acqua di cottura. Se Tarty ha bevuto dall'acqua di cottura dei ravanelli (che avete quindi dovuto buttare), diluite con brodo di dado o panna vegetale...
Riscaldate qualche cucchiaio di olio in un pentolino, soffriggete la cipolla tritata finemente e poi aggiungete la crema di ravanelli e un cucchiaio di amido o farina. Fate addensare per qualche minuto, mescolando perché non attacchi; versate poi l'acqua di cottura o la panna diluendo un po' e tenete al fuoco per una decina di minuti.
Usando il brodo o l'acqua di cottura viene più fluida, mentre con la panna rimane proprio densa.

17 luglio 2007

Tempo di conserve...

Il tempo (atmosferico) delle ultime settimane mi sta lasciando interdetta. A giugno un caldo soffocante, adesso giornate torride dopo un periodo piuttosto fresco... boh!

Comunque sia, mi pare che la produzione delle classiche verdure estive (melanzane, peperoni, zucchine) si sia anticipata di parecchio rispetto allo scorso anno (almeno qui), e insomma, è già tempo di conserve.

Credo di aver già spiegato che non mi fido molto dei sott'oli preparati da me, mi va sempre qualcosa storto; così li lascio a mia madre, che invece sembra esserci "portata". Io mi diletto nella preparazione di salse e salsine arricchendo il repertorio di anno in anno... Mi limito a poche cose, e semplici, che si mantengono per tutto l'inverno e solitamente avanzano anche fino alla primavera. Privilegio questa forma di conservazione perché, a differenza della surgelazione, non ha bisogno di un costante consumo di energia per essere preservata... sterilizzati i barattoli facendoli bollire, li si mette da parte, e via.

Ho iniziato un paio di anni fa con una quantità spropositata di salsa di peperoni al basilico; il must dello scorso anno è stata invece la salsa di melanzane.

Ingredienti per 500g di melanzane: 4 spicchi d'aglio, 200g di pomodori maturi, 5 cucchiai di olio extravergine d’oliva, un mazzetto di basilico, sale.
Lavate le melanzane e tagliatele a tocchetti, privandole eventualmente dei semi. Scottate i pomodori, ben puliti, in acqua bollente; spellateli, togliete i semi e l’acqua di vegetazione e tagliateli a dadi. Sbucciate l'aglio e lasciatelo dorare leggermente con l’olio; aggiungete le melanzane e, dopo qualche minuti, i pomodori e il basilico in pezzi. Salate, coprite, e cuocete a fuoco moderato per 30 minuti. Quando si sarà raffreddate, frullate o passate al passaverdura e versate in vasi di vetro ben puliti (sterilizzati in precedenza), asciutti e tiepidi. Tappateli e sterilizzateli per 25 minuti. Quando saranno raffreddati, conservate in luogo fresco e asciutto.

Sterilizzare i vasi. Prima dell'uso, i vasi vanno sterilizzati bollendoli per 20 minuti in acqua, insieme ai coperchi. Successivamente, la sterilizzazione delle conserve avviene facendole bollire per 20-30 minuti in una pentola d’acqua. I vasi devono essere sempre sommersi (almeno 5 cm di acqua deve coprirli), è utile separarli con uno strofinaccio per evitare che si spacchino, urtandosi a vicenda; inoltre un canovaccio va sistemato anche sul fondo, per evitare che il calore eccessivo rompa il vetro. Vanno inseriti nell’acqua fredda, portati a bollore e poi lasciati raffreddare nella stessa acqua. Il tempo di sterilizzazione si calcola dall’inizio del bollore. Se l’acqua dovesse evaporare, aggiungerne di altra bollente: il bollore non deve mai cessare.

24 marzo 2007

Vellutata di funghi

Questa ricetta è tratta dal libro Il vegan in cucina, ma ho cambiato un po' le proporzioni degli ingredienti (se non sbaglio avevo aggiunto anche della panna di soia, ma dopo qualche giorno già non lo ricordo più...).

Ingredienti: 20 g di funghi secchi, 700 ml di brodo vegetale, olio extravergine d'oliva, 2 cucchiai di farina, sale, 4 fette di pane raffermo.
Ammorbidite i funghi in acqua tiepida per 20 minuti; nel frattempo tagliate il pane a quadretti e tostateli in forno per 10 minuti.
Scaldate l'olio in una padella, mescolatevi la farina senza formare grumi, e versate poco a poco il brodo caldo. Strizzate e tritate i funghi e aggiungeteli al brodo. Cuocete per 10 minuti, aggiustate di sale, e servite accompagnando con i crostini di pane.

17 febbraio 2007

Maionese di soia

Non poteva mancare.
La maionese non mi piaceva e non l'ho mai mangiata "prima", però dovevo postarne la ricetta, per una questione di credibilità (vero Bea?).

E così, mi sono decisa a prepararla.

Ingredienti: latte di soia e olio extravergine d'oliva in pari quantità, un pizzico di sale, succo di limone.
Mettete il latte di soia nel frullatore e versate l'olio a filo attraverso l'apposita fessura. Dovrebbe addensarsi e diventare cremoso (a me c'è voluto un secolo; continuavo ad aggiungere olio e sembrava non succedesse nulla, ma poi è avvenuto il miracolo ). A quel punto aggiungete il succo di limone e frullate ancora per compattare.
Non posso paragonarla alla maionese tradizionale, non avendola mai assaggiata, ma è una cremina buonissima anche se un po' pesantuccia!

Per completezza, ho fatto qualche ricerca e sono emerse molte ricette. Si assomigliavano tutte, ma mi hanno colpita per l'originalità quella di Raidne con la senape, quella di allora cosa mangi all'olio di girasole, e quella di vegan3000 nelle sue numerose varianti. So che esiste anche una maionese di riso, ma non ho trovato ricette, anche se credo che il procedimento sia simile.

PS. L'ho assaggiata intingendoci dei bastoncini di carota cruda: che buonaaaaa!!!

18 novembre 2006

Pasta alla puttanesca

Confesso che questo "piatto delle feste", tradizionalmente preparato da mia madre nella vigilia di Natale, mi mancava un pochino... Pertanto l'ho adattato in chiave vegan (togliendo il tonno, poverello!) sfruttando la mia recente riscoperta delle alghe!

Ingredienti: 4 pomodori, olio extravergine d'oliva, alghe a piacere (in questo periodo sto usando sempre le nori), due cucchiai di capperi, una manciata di olive nere snocciolate, 2 spicchi d'aglio, sale.

In una casseruola mettete l'olio, l'alga rinvenuta in acqua fredda e spezzettata, i capperi tritati, i pomodori spellati, privati dei semi e ridotti a filetti, le olive a rondelle, l'aglio sbucciato. Cuocete a fiamma viva, aggiustando di sale, per circa 15 minuti.


Il sapore è molto buono e l'alga da un retrogusto di mare, tuttavia molto delicato, quasi impercettibile; eppure in qualche modo nettamente presente! Secondo me è da provare, abbandonando ogni scetticismo sulle "verdure" marine.

07 settembre 2006

Salsina di zucchine e cipolla

Ricetta di Barbara, che ringrazio dal profondo del cuore.

"Fatta stasera così a fantasia: salsina di zucchine e cipolla.
Ho usato: una zucchina cotta a vapore, un quarto di cipolla bianca piccola, prezzemolo, poco succo di limone, un pizzico di sale, se si vuole, un cucchiaino d'olio.
Tutto nel mixer et voilà: salsina aromatica e ipocalorica per condire verdure, o per sostituire la maionese in un panino (nel senso che come la maionese, ammorbidisce il pane rendendo il tutto meno asciutto)."

Ma quanto mi piacete quando mi mandate le ricette!


03 settembre 2006

Pesto alla veganese

Avevo già inserito la ricetta del pesto, ma questo accadeva prima di scoprire il formaggio grattugiato vegan... Facendo 2 + 2, ne è uscito fuori l'autentico pesto veganese.

Nel prepararlo sono andata a occhio... non possedendo un mortaio, ho frullato un cucchiaio di mandorle spellate, un cucchiaino di lievito alimentare in scaglie, un cucchiaino di germe di grano, un pizzico di sale, 2 spicchi d'aglio, un paio di cucchiai di gherigli di noce e 2 cucchiai di olio (i pinoli mi mancavano). Poi ho aggiunto poco alla volta 200g di foglie di basilico, lavate, asciugate e sminuzzate, alternandole a un filo d'olio.

Qui c'è una ricetta fornita dal "CONSORZIO DEL PESTO GENOVESE", che oltre a offrire diversi consigli sulla preparazione, prescrive queste dosi: 4 mazzetti di foglie di basilico fresco, olio extravergine di oliva - 1 bicchiere, Formaggio grattugiato - 3 cucchiai di parmigiano e 3 di pecorino, Aglio - 2 spicchi, Pinoli - 1 cucchiaio, Noci (facoltative), Sale grosso - qualche grano.

Fatene tesoro... io mi sono dovuta accontentare di frullare il tutto per ottenere una cremina morbida di consistenza ma ben decisa nel gusto, che ho versato nei barattoli degli omogeneizzati e infilato nel congelatore in attesa di giorni bui per riesumarli.


E a proposito... vi dicevo qualche post fa che conservo maniacalmente i barattoli di vetro di salse pronte e legumi precotti, con lo scopo di utilizzarli per preparare conserve o anche solo stipare, al riparo da insetti vari, i miei molteplici pacchi di cereali, legumi e farine (uno dei drammi dell'essere l'unica vegan della famiglia è che tutto il cibo preparato dura un'eternità... avvicinandosi pericolosamente alla data di scadenza).
Se non lo fate ancora, vi conviene prestarci attenzione: non so quanti contenitori di plastica, ma anche vetro, mia madre compra al supermercato, salvo poi buttarne altrettanti (che pure ha pagato al momento di fare la spesa... non te le danno mica gratis, le confezioni dei prodotti!). Per di più ha la pessima abitudine di conservare i barattoli e non i tappi, oppure di confondere i tappi dei vari barattoli nell'illusione che anche così tengano la chiusura ermetica (non è vero e prima o poi ci manderà all'ospedale!).
Voi invece fatevi furbi: conservate tutti i barattoli, lavateli bene e riponeteli col loro tappo in un luogo sicuro. Non cedete alla tentazione di credere che "questo è troppo grande/piccolo, non lo userò mai", non si può prevedere cosa dovrete metterci dentro: arraffate tutti quelli che potete, compresi quelli utilissimi degli omogeneizzati. Invadete le case di amici e parenti alla ricerca di bambini in fase di svezzamento o animali domestici che si devono sorbire l'orrida pappetta: questi vasetti minuscoli sono preziosissimi.
In realtà sembrano minuscoli, tanto da sospettare che non possano contenere nulla di utile, ma sono della misura perfetta per riporre: porzioni monodose di salse e condimenti, spezie del commercio equo che non potete lasciare nella bustina di plastica, avanzi di cibo che altrimenti proliferano nel frigorifero creando un enorme disordine, liquidi in piccole dosi (ad esempio brodo vegetale da congelare), pastigliette di lievito di birra con le quali attirare il vostro gatto che tenta di gettarsi dalla finestra (imparare ad agitarle per produrre il suono preferito dal micio è una forma d'arte), semi di piante da conservare per la successiva semina, bottoni gancetti ciappe ed ogni genere di piccolo oggetto che bisogna far sparire dalla libera circolazione, e in linea di massima un'infinità di cosucce che vi verrà in mente solo quando vi accorgerete di non possedere barattoli di omogeneizzati.

Datemi retta... fidatevi di veruccia...
Poi mi ringrazierete!

02 settembre 2006

Salsina di Ire

Ed ecco finalmente a voi la prima ricetta che mi è stata inviata dai lettori del blog. Esultiamo un po'...
...e dopo questa parentesi di gaudio, passiamo alla preparazione :

"Ecco una ricettina espressa, provata proprio oggi a pranzo (non ho fatto foto, ma il risultato era anche carino da vedere, oltre che buono da mangiare!): trattasi di una salsina che io ho usato per condire la pasta, ma credo che possa andare altrettanto bene spalmata sul pane oppure per condire un'insalata. Dunque, per prima cosa serve una tazza di germogli di quinoa scolati molto bene (il procedimento per farla germogliare è quello classico), la si frulla insieme a una grossa carota cruda dopo averla pelata, poi si aggiunge un po' d'olio extravergine, succo di limone (o aceto), una spruzzata di salsa di soia e una manciata di foglie di basilico e si frulla tutto di nuovo. A questo punto la consistenza dovrebbe essere cremosa, ma se fosse troppo liquida si può aggiungere un po' di tofu oppure di ceci cotti (io ho usato i ceci, che cromaticamente ci stanno meglio)."

Un grazie di cuore a Ire, spero di poter provare presto la tua ricetta.
A proposito, volevo ricordarvi che potete spedire anche materiale diverso dalle ricette vegan... il blog titola "Vegetarismo, ricette vegan, risparmio energetico, energie alternative, autoproduzione... tutto personalmente sperimentato. Provate, tentate, osate... il successo è garantito", quindi come vedete i campi sono molteplici ; inoltre, per favore, se mi mandate qualcosa potreste cortesemente dirmi dove vi ho conosciuti e con quale nickname? Ultimamente sono piuttosto smemorata... E infine, per favore specificate anche con quale nome volete sia inserita la ricetta, se con un nick name, il vostro nome di battesimo o altro. Grazie e buonanotte!

26 agosto 2006

Salsa di peperoni e basilico

Si può consumare fresca, ma si conserva bene anche per un anno intero. La scorsa estate ne ho prodotto quantità ingenti e mi sono durate fino a maggio in perfette condizioni.
Non mi fido molto delle conserve casalinghe (specie i sott’oli) perché non essendo esperta temo sempre il botulino o chissà che altro, ma questa è davvero facile e ha il pregio di non necessitare del freezer.
Vi svelo un segreto: dagli albori della mia adolescenza accarezzo il sogno malsano di possedere un congelatore a pozzetto dove stipare dosi industriali di piatti buonissimi ed elaborati da sbafare nei periodi di pigrizia in cui non ho voglia di cucinare. Fortunatamente non ho mai potuto realizzare questo incubo economico-ecologico: in fin dei conti non sarebbe servito a niente, non sarebbe stato un acquisto essenziale ma solo un capriccio o un comodo alla cui rinuncia, tutto sommato, sopravvivo bene da dieci anni. Probabilmente, anzi, mi pentirei dell’acquisto, che non è per nulla in linea con lo spirito della decrescita… al quale si confà molto più questa preparazione che, dopo la consueta bollitura per sterilizzare i barattoli, si ripone in dispensa senza alcun dispendio di preziosa energia elettrica, abbellendo gli scaffali e testimoniando quanto siamo bravi in cucina, per di più facendo schiattare d’invidia gli ospiti malevoli (sapete di che sto parlando, “l’ospite malevolo” è una categoria sociale piuttosto diffusa e scommetto che ve n’è passato in casa almeno uno nella vita).
Premessa: in casa mia si usa una discreta quantità di salse e condimenti pronti i cui barattoli costringo mia madre a conservare con una lotta feroce (lei li butterebbe tutti, salvo poi doverne comprare di nuovi, e appositi, per le conserve: se non è follia questa…). Sempre in tema di mania da botulino, conservo solo quelli col tappo che fa “click-clack” per poter controllare la tenuta ermetica. Quando mi accingo a preparare qualche conserva ne disinfetto un gran numero, riempio quelli che mi servono e il resto li ripongo per il prossimo utilizzo. E mi trovo bene. ;)
Gli ingredienti sono, per 500g di peperoni rossi, perfettamente sani: 1 cipolla, 200g di pomodori maturi e sodi, 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva, un mazzetto di basilico, sale.
Lavare e mondare dei filamenti e dei semi i peperoni; tagliarli a pezzetti. Scottare i pomodori (lavati) in acqua bollente; spellarli, togliere i semi e l’acqua di vegetazione e tagliare a dadini. Sbucciare e tritare la cipolla. Farla appassire in una casseruola con l’olio, aggiungere peperoni, pomodori, basilico in pezzi e sale, più due cucchiai d’acqua. Coprire e cuocere a fuoco moderato per 30 minuti. Far raffreddare, frullare (se siete particolarmente decresciuti, passate al passaverdura) e versate nei vasi puliti, asciutti e tiepidi. Tapparli e sterilizzarli per 25 minuti; quando sono raffreddati, conservare in luogo fresco e asciutto.

Sterilizzare i vasi. Preventivamente, i vasi vanno sterilizzati bollendoli per 20 minuti in acqua, insieme ai coperchi. Successivamente, la sterilizzazione delle conserve avviene facendole bollire per 20-30 minuti in una pentola d’acqua. I vasi devono essere sempre sommersi (almeno 5 cm di acqua deve coprirli), è utile separarli con uno strofinaccio per evitare che si spacchino a vicenda; inoltre un canovaccio va sistemato anche sul fondo, per evitare che il calore eccessivo rompa il vetro. Vanno inseriti nell’acqua fredda, portati a bollore e poi lasciati raffreddare nella stessa acqua. Il tempo di sterilizzazione si calcola dall’inizio del bollore. Se l’acqua dovesse evaporare, aggiungerne di altra bollente: il bollore non deve mai cessare.
Lo so, anche solo sentir parlare di “bollore” in pieno agosto vi fa iniziare a sudare… ma pensate che ne sarete ampiamente ricompensati quando, in pieno inverno, stapperete un barattolo e verrete avvolti da una nuvola di aroma paradisiaco e solare…

25 agosto 2006

Salsa alla zucca e peperoni rossi

Dato che la mania di comprare ricettari mi sta riducendo sul lastrico (presto capirete...), per di più inutilmente perché spesso quello che cerco non è un piatto elaborato ma solo un piccolo trucco per insaporire pietanze piuttosto semplici, ho comprato in edicola (per la modica cifra di euro 1) un mensile chiamato “salse e condimenti”, che mi permetta di dare gusto principalmente a seitan e tofu senza impazzire con chissà quale intingolo. Alcune salse non sono vegan, ma tranne un paio a base di uova sono facilmente veganizzabili. Spero di sperimentarle con successo… questa alla zucca ha un sapore particolare, quasi agrodolce, molto gradevole.
Eccovi la ricetta: 500g di zucca, 1 peperone rosso, 2 spicchi d’aglio, olio extravergine d’oliva, 1 cucchiaio di semi di cumino, 1 cucchiaio di semi di coriandolo, sale, pepe nero macinato.
Lavate, mondate e tagliate a filetti il peperone. Soffriggetelo con aglio e olio e nel frattempo mondate la zucca. Tagliatela a dadi ed unitela ai peperoni, aggiustando di sale e pepe. Quando le verdure sono tenere, passatele al mixer (o al passaverdura o schiaccia patate) e mettete in una terrina il composto. Tostate e tritate il cumino e il coriandolo, in poco olio caldo, ed aggiungeteli alla crema.

09 agosto 2006

Formaggio vegan

Detto anche "finto Parmigiano", è la cosa più simile a un formaggio vegetale che si possa trovare in giro... è facile da preparare ed è ricco di calcio perchè contiene mandorle.
Ingredienti: 1/4 di lievito alimentare in scaglie, 1/4 di germe di grano (entrambi si trovano in erboristeria), 2/4 di mandorle spellate, un pizzico di sale. Frullate gli ingredienti finemente, si conserva in frigorifero utilizzandolo come il comune Parmigiano.

Noi lo abbiamo spolverato sulla pasta con la zucca, con la salsa e coi legumi, il risultato è strepitoso, provate per credere. Il gusto ricorda quello delle patatine di mais al formaggio che mangiavo da bambina (unicamente per godermi il retrogusto di formaggio che restava sulle dita), è davvero buono e vi consiglio caldamente di togliervi lo sfizio di prepararlo almeno una volta.
E fatemi sapere: i commenti del genere "l'ho fatto l'ho fatto l'ho fatto" latitano, su questo blog!

28 giugno 2006

Nulla di speciale

Fa decisamente troppo caldo per cucinare chissà cosa, e la mia voglia di mangiare è sotto zero (tranne che per un insano desiderio di patatine ); insomma, mi sto dando da fare poco e niente... mangio soprattutto frutta, verdura e di sera un panino...

Ieri però ho preparato la frittata di farina di ceci e di farro aggiungendo un goccino di birra, l'ho tenuta a lungo sul fuoco dorandola per bene ed era squisita. Quindi, se non l'avete ancora assaggiata, decidetevi! Qui c'è la ricetta.

Invece stamattina ho rinvenuto un solitario vasetto di pesto casalingo, congelato lo scorso ottobre e dimenticato nel freezer... così per pranzo ho preparato una buonissima pasta col pesto!
E' presto, forse, per avere il basilico fresco e odoroso, ma vi lascio comunque la mia ricetta, così iniziate ad organizzarvi.

Pesto alla veganese
Per 4-6 persone: 100g di foglie di basilico, 1 spicchio d’aglio, 60g di pinoli, 6 gherigli di noci, olio extravergine d’oliva, sale.
Lavate e fate asciugare all'aria le foglie di basilico. Frullate 3 cucchiai d’olio, i pinoli, l’aglio e le noci; unite il basilico, un pizzico di sale e 1 cucchiaio d’olio e frullate di nuovo fino ad amalgamare bene tutto in una cremina densa.
Si può utilizzare subito; oppure versare in contenitori di vetro, coperto d’olio, e tenerlo in frigo per qualche giorno; oppure ancora congelarlo nei vasetti degli omogeneizzati, manterrà intatto il gusto e il profumo.

08 giugno 2006

Ragù vegetale

Mi è stato chiesto di postare la ricetta... era già presente nel post sui cannelloni, ma la riscrivo volentieri in forma più dettagliata.

Anni fa, preparavo il ragù esclusivamente col granulare di soia, quello fatto con le proteine ristrutturate. Tuttavia queste, pur essendo molto comode, sono un prodotto fortemente manipolato, attraversano molte fasi di lavorazione e pertanto sarebbe meglio evitarle.
In seguito sono passata al tofu sbriciolato, ma dalle mie parti trovo solo il valsoia e non lo prendo più...
Adesso, per preparare il ragù e in generale come sostituti del macinato, utilizzo il seitan (ricetta per farlo in casa uno e due) oppure la ricotta di soia. Questa ricotta granulosa è estremamente versatile: per la consistenza e le possibilità di utilizzo risulta simile al ristrutturato di soia, ma è molto meno "lavorata" e quindi preferibile.

Veniamo alla ricetta. Se utilizzate il ristrutturato di soia, tenetelo a bagno per 10 minuti e poi lessatelo per 20 minuti in acqua leggermente salata. Scolatelo e strizzate bene (attenzione a non scottarvi), facendo fuoriuscire più acqua possibile. Se utilizzate tofu o seitan, tagliateli a pezzettini oppure sbriciolateli. La ricotta di soia è già pronta all'uso.
In una padella mettete qualche cucchiaio d'olio extravergine d'oliva e soffriggete delicatamente un trito di carota, cipolla e sedano nelle quantità che preferite. A parte, fate stringere della polpa di pomodoro, finchè non risulti più acquosa. Quando il trito inizia ad appassire, aggiungete il macinato prescelto, rosolandolo, e spruzzate con poco vino rosso, facendolo evaporare bene. Quando la salsa si è ristretta, mescolatela al ragù, aggiustate di sale e di pepe e cuocete su fiamma dolce per il tempo necessario. Utilizzatelo come un comune macinato per pasta al forno oppure verdure ripiene, aromatizzandolo eventualmente come preferite. ^_^

Oggi la mia giornata è stata salvata dalla visita al blog di kiara, che mi ha risollevato il morale dopo lo studio di Ovidio (detesto particolarmente i Tristia, solo il pensiero mi fa cadere in depressione). Ci sono delle foto di dolci mica male!!
Quindi visitatelo cliccando qui e buone lingue di cioccolato a tutti.

P.S. vi ringrazio tutti per i vostri calorosi messaggi di ieri, che mi hanno fatta sentire meno sola; scusatemi se non ho risposto, non me la sentivo di dire nulla, ma ho sinceramente apprezzato e vi sono grata.
A voi, lingue di cioccolato particolarmente appetitose e un bacino sulla guancia.

29 marzo 2006

Pranzetto romantico

Uhm... oggi ho pranzato con quel cattivone del mio ragazzo...
Ho preparato dei crostini integrali con pesto, i cannelloni ripieni di soia e seitan e le carote stufate... ho mangiato tutto! ^_^
Crostini integrali con pesto
Crostini: tagliare a fette un panino integrale e tostarlo in forno o nel tostapane. Spalmarvi sopra il pesto: 100g di foglie di basilico, 1 spicchio d’aglio, 60g di pinoli, 6 gherigli di noci, olio extravergine d’oliva, sale. Lavare le foglie di basilico, stenderle su un canovaccio e lasciarle asciugare. Mettere nel frullatore 3 cucchiai d’olio, i pinoli, l’aglio e le noci e frullare; aggiungere il basilico, un pizzico di sale e 1 cucchiaio d’olio e frullare amalgamando bene.
Si conserva in frigorifero in contenitori di vetro, coperto d’olio, per qualche giorno; si può anche congelare.

Non potevano mancare... informazioni nutrizionali sull'aglio e sul basilico.