Se dico che è stato un fine settimana intenso, risulto ripetitiva? Mi sa che questa solfa l'avete già sentita... ma
è stato un fine settimana intenso, come tutti quelli che ho trascorso a Milano, o comunque in viaggio, del resto! E dunque, lasciatemelo dire: è stato un fine settimana intenso e pieno di cose da raccontare; spero, ancora una volta, di non dimenticare nulla.
Sabato ho seguito la giornata di specializzazione alla Sana gola, tenuta da Ramona Saviola e riguardante l'argomento
Colazioni e dolci al cucchiaio.
Le ricette proposte sono state tante e diverse tra loro: a base di farine, o di cereali (in chicco o in fiocchi), bevande di vario tipo, gelatine e creme dolci, dessert a base di cereali o frutta... Personalmente, non ce l'ho fatta ad assaggiare tutto!
Ramona ci ha gentilmente mostrato il funzionamento della sua fioccatrice (attrezzo che riduce i chicchi di cereali in fiocchi), il mulino elettrico per cereali (che li trasforma in farina) e quello per semi oleosi (che permette di ottenere crema/burro da mandorle, arachidi, nocciole eccetera); inutile dire che adesso li voglio anch'io, ma costano parecchio, e l'investimento sarebbe sprecato...
La gelatina di kiwi era spettacolare e mi ha fatto venire una voglia matta di cominciare a usare l'agar agar, anche perché, giusto ieri, mi è arrivato via posta il libro di Pasquale Boscarello,
Pasticceria naturale senza zucchero, latte, burro e uova. Me l'ha spedito Francesca, che ringrazio infinitamente. A proposito, la ricetta del seitan alle mele, nel numero di Febbraio di
Cucina naturale, è sua: non vedo l'ora di provarla.
Insomma, ho passato il sabato mattina assaggiando piatti goduriosi come il "cappuccino" di soia alla nocciola e i pancakes, gli scones all'uvetta e la mousse di "caffè"; ma ho gustato anche quelli più semplici e spartani come la crema di cereali, quella di riso con le mele, la composta di frutta secca, l'amasake caldo... e un paio di dolci, per quanto mi tentassero, ho dovuto lasciarli da parte per scongiurare l'indigestione. Credo proprio che nei prossimi giorni riprenderò alcune di queste ricette!
Dopo la lezione, sono andata alla manifestazione per l'abolizione della carne. Non so dire bene quale impatto abbia avuto sui passanti, ma di sicuro ci ha visti un bel po' di gente. Speriamo che in qualcuno si sia accesa una scintilla...
Il pomeriggio è stato freddo, umido e ventoso, e l'ho vissuto con un certo senso di solitudine, considerando che non conoscevo quasi nessuno. Fa uno strano effetto viaggiare da sola allontanandomi così tanto da casa... persino un breve tragitto in metropolitana può risultare lungo e noioso, se non si ha nessuno con cui chiacchierare. Ah, nella foto a lato: Milano alle 9 di sabato, all'uscita dalla stazione centrale delle FS, tanto per darvi un'idea del tempo. Pare che si sia guastato proprio sabato e domenica, anche se il peggio è arrivato ieri.
Così, domenica mattina ho avuto la sorpresa. Non potevo scamparmela per sempre, no?
La neve è stupenda! Sarà che scendeva pian piano, dolcemente, sarà che tutto sommato il freddo era sopportabile, sarà che il mio autobus è arrivato puntualissimo (e riscaldato), ma mi ci sono proprio divertita.
Come a confermare i sospetti di Puccina, la lezione di domenica (sempre tenuta da Ramona) verteva sulla
Cucina per bambini.
Cucinare senza sale e senza troppi condimenti non è stato il massimo, ma alcune ricette erano comunque buonissime (e la torta di mele e mandorle... non ne parliamo!). Il grosso della lezione era di "teoria" e così, chiacchiera dopo chiacchiera, si è parlato di tanti argomenti interessanti: dell'importanza dell'allattamento al seno, di come procedere con lo svezzamento naturale, della risoluzione dei "conflitti" col parentado che si preoccupa per l'alimentazione del bambino, e dintorni. Ho imparato qualcosa di nuovo, ma molte idee le avevo già in testa, perché ogni tanto visito il sito della Lega del latte (
La Leche league), leggo il forum
Crescere insieme, il blog
ecomamma e molti altri più o meno su questa linea. C'è davvero un mare di informazioni su come crescere un figlio in modo "non tradizionale", l'argomento è vastissimo, e molti riferimenti in merito li trovate nel forum di Antonella Sagone segnalato sopra: basta saltare di link in link per scoprire un mondo nuovo!
Dopo la lezione (più divertente del previsto) sono rimasta ad aiutare Ramona a riordinare la cucina, poi via in stazione ad aspettare il treno per un pezzo... e dopo 12 ore di viaggio sono finalmente arrivata a casa.
E' stato un bel fine settimana, anche se c'è una contropartita: ho dovuto trascorrere tutta la mattina sui libri, e probabilmente anche il pomeriggio, e le prossime giornate... Sono nel panico, ho sempre la sensazione di lasciare qualcosa indietro, quando preparo gli esami penso alla tesi, e mentre scrivo la tesi mi chiedo se non dovrei dedicarmi di più agli esami.
A proposito della Sana gola, forse qualcuno di voi se ne sarà già accorto... Ho saltato le lezioni del 18 e del 25 Gennaio, e la lezione del 18 non la potrò più recuperare perché non sono previste altre date entro Giugno. Questo significa dover attendere necessariamente la prossima estate per completare il percorso di Cuoco. Mi dispiace, ma era necessario: devo rallentare il ritmo, perché non sto vivendo questa esperienza come vorrei, in modo costruttivo. Viaggiare spesso mi ha portata a deconcentrarmi dallo studio, e a stancarmi molto, soprattutto mentalmente; gli ultimi esami e la scrittura della tesi, ora, risucchiano la maggior parte delle mie energie e mi è già difficile tenere insieme i pezzi anche senza essere continuamente in viaggio.
Inoltre, cosa per niente trascurabile, l'aspetto economico comincia a pesarmi; non voglio neanche pensare a quanto ho speso finora per partecipare alle lezioni, e preferisco "spalmare" la cifra complessiva su due anni invece di uno solo. Frequenterò, probabilmente, la lezione su Pane pizza e focacce, ma per quest'anno credo di aver finito.
Ultimamente sto riflettendo molto su una cosa, ovvero la sensazione di essere sradicata che provo quando viaggio. Mi sto trovando spesso a Milano e a Roma, vado su e giù, parlo con tante persone ma, nonostante io abbia un sacco di contatti tramite e-mail, forum e il blog, rimango spesso sola. E' ovvio essere esclusa dai "giri vegan" e non conoscere nessuno, perché vengo da fuori, e non mi aspettavo qualcosa di molto diverso, ma in alcuni momenti questa sensazione mi è pesata moltissimo, come al Veggie Pride dell'anno scorso o alla manifestazione di sabato...
Più in generale, mi chiedo che senso abbia tutto questo spostarmi. Vivo a chilometri di distanza dalle maggiori iniziative del "settore", non è un caso che io stia frequentando la Sana gola, non esistendo nulla di simile nelle vicinanze; posso anche andare avanti e indietro e fingere per un paio di giorni di sentirmi a casa, ma di fatto non è così. Alla fin fine, sono una visitatrice, una sconosciuta che resta un po' in disparte, che non si fa notare.
Perfino alla Sana gola, dopo aver perso appena due lezioni, mi sentivo tagliata fuori dal gruppo degli "storici"; non posso condividere con gli altri, nella vita quotidiana, le mie conoscenze; non posso fare assistenza ai cuochi, e tutto perché dovrei attraversare mezza Italia, per restare a Milano non più di un giorno o due.
Che senso ha?
Con Annalisa e altre allieve del corso, riflettevamo su come sarebbe bello, se abitassimo vicine, comprare insieme il mulinetto per cereali e riunirci una volta alla settimana per cucinare, imparando l'una dall'altra.
Mi sto chiedendo che senso abbia rincorrere la mia identità per ogni dove, ed avere sempre la sensazione di essere isolata dagli altri, di non riuscire a trovare i miei simili, e tutto questo mentre la mia vita è comunque un delirio - un delirio di onnipotenza, perché pretendo che le giornate abbiano 48 ore, e non la metà.
Mi sa che ho bisogno di andare a mettere la testa nel secchiello del ghiaccio.
Ps: ultimamente qualsiasi post io mi trovi a scrivere vira in tragedia dopo 10 righe. Nei prossimi giorni solo ricette e nessuna paranoia, lo giuro solennemente.