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23 febbraio 2010

Gnocchi di riso cinesi

Non ricordo se questi gnocchi venissero da una razzia romana da Castroni o addirittura da uno degli ultimi viaggi a Milano, con puntatina da Kathay... di sicuro giacevano in dispensa da mesi in attesa di essere degnamente utilizzati, e l'occasione giusta si è presentata grazie ai tantissimi germogli di soia che mi trovavo per casa e non sapevo come consumare. Va beh, se proprio dobbiamo dirla tutta mi piace tantissimo mangiare cinese, e pure al mio 3/4 che, forse, dopo il tiro mancino delle bacchette dovrei rinominare proprio Il Mancino... ed eravamo entrambi in profonda astinenza da cinese quando ci siamo resi conto che gli ingredienti per questo piatto li avevamo tutti, e così pure le carte in regola per una bella cenetta. Abbiamo quindi colto l'occasione per rifare questo piatto in versione decisamente meno unta di come ce lo propongono di solito ed è riuscito molto bene, a detta di entrambi. Eccovi la ricetta! 


Ingredienti per 4:
400 g di gnocchi di riso cinesi
250 g di cavolo cappuccio
1 manciata abbondante di germogli di soia verde crudi
3 carote medie
1 pezzetto (2 cm) di radice di zenzero fresca
8 funghi shiitake secchi
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva + 1 cucchiaino di olio di sesamo
40 ml di salsa di soia
40 ml di mirin
40 ml di acqua
1 cucchiaino raso di zucchero di canna

Il giorno prima. Mettete a bagno gli gnocchi in abbondante acqua fresca; dovranno rimanervi per almeno 18 ore (seguite comunque le istruzioni sulla confezione).
Il giorno dopo. Sciacquate i germogli di soia in acqua fresca. Mettete i funghi shiitake, dopo averli sciacquati, in ammollo in acqua tiepida per almeno 30 minuti; strizzateli, eliminate il gambo e affettate le cappelle molto sottilmente.
Tagliate il cavolo a listarelle sottili, le carote in rondelle oblique e la radice di zenzero (sbucciata) a bastoncini. Riscaldate in una padella capiente l'olio di oliva e quello di sesamo, versatevi il cavolo e dopo qualche minuto aggiungete i funghi, lo zenzero, le carote e i germogli di soia. Saltate a fuoco vivo per 4-5 minuti (le verdure devono restare croccanti); mescolate la salsa di soia, il mirin, l'acqua, lo zucchero e aggiungetene la metà alle verdure.
Nel frattempo scolate gli gnocchi e bolliteli in acqua leggermente salata per 3-4 minuti, quindi scolateli e sciacquateli per un istante sotto l'acqua fredda. Aggiungeteli alle verdure, fate saltare per 4-5 minuti aggiungendo l'altra metà della miscela di salsa di soia, mirin e acqua.
Servite subito e mangiate rigorosamente con le bacchette!

Ps: se sono di stagione, ci stanno bene anche delle zucchine tagliate a rondelle.

15 gennaio 2009

Menù di S. Valentino - Primo - Pasta degli innamorati


Seconda puntata del menù di San Valentino! Ancora, gli ingredienti sono per due e le quantità tali da soddisfare il palato ma senza riempire troppo.

Pasta degli innamorati
Ingredienti: 100 g di semola di grano duro, 50-75 ml d'acqua, la punta di un coltello di zafferano, 1 cucchiaino di sale, affettato vegetale (possibilmente morbido e in fette sottili), 4 cucchiai di panna vegetale (possibilmente di avena), 2 cucchiai rasi di brandy, 1 porro piccolo, 1 cucchiaio abbondante di olio extravergine d'oliva + 2 cucchiaini, pepe nero in grani.

Mescolate la semola con 1 cucchiaino di olio, 1/2 cucchiaino di sale e l'acqua (tiepida) nella quale avrete accuratamente disciolto lo zafferano; impastate finché l'impasto diventa omogeneo e compatto. Lasciatelo riposare per 30 minuti in frigorifero, coperto da un canovaccio umido.
A questo punto tirate la sfoglia col mattarello fino allo spessore di 2 mm (se ce l'avete, usate la macchina per la pasta); con un tagliabiscotti, ricavate dei cuori e disponeteli, man mano, su un canovaccio cosparso di semola. Lasciate asciugare all'aria per 30 minuti.
[Questa operazione può essere effettuata in anticipo: la pasta, già tagliata, si può congelare e cuocere appena estratta dal freezer]
Lavate il porro ed eliminate le foglie più esterne; tagliatene delle rondelle leggermente oblique e tenetele da parte, separando la parte bianca da quella verde.
Ricavate dei cuori dall'affettato vegetale, rosolateli in padella con 1 cucchiaio d'olio caldo, aggiungete il porro (prima la parte verde, dopo 2 minuti quella bianca) e fatelo appassire con un pizzico di sale, sfumando col brandy versato poco per volta. Togliete dalla padella i cuori di affettato, e teneteli da parte, in caldo; aggiungete ai porri la panna e spegnete dopo 1 minuto.
Cercare di far sì che la pasta e i porri siano cotti contemporaneamente, mettendo ad appassire le verdure non appena si inizia a cuocere la pasta. Una volta cotta, scolatela e ripassatela in padella per 1 minuto insieme alla panna e al porro.
Disponete nei piatti da portata i cuori di affettato, sovrapponetevi quelli di pasta, formando un fiore o un'altra decorazione; cospargete di pepe macinato sul momento, decorate con qualche pezzo di porro (cotto) e servite!

Potete anche preparare delle diverse forme di pasta, e sostituire l'affettato vegetale con tofu o seitan affumicati da tagliare a dadini, se li reperite con più facilità.

02 gennaio 2009

Riso Venere pilaf con crema di zucca e di cannellini

Beh, tutto sommato, sono riuscita a preparare qualcosina, durante le feste.
Tutti i miei familiari e gli ospiti presenti hanno apprezzato questo piatto, che andrebbe servito caldo perché renda al meglio. Gli ingredienti non sono precisissimi perché per le creme non ho seguito una ricetta preesistente; vi consiglio di essere ugualmente flessibili ed affidarvi alle papille gustative per gli aggiustamenti del caso.

Gli ingredienti sono per circa 6 persone.
Per il riso pilaf: 350 g di riso venere tenuto in ammollo per 8 ore, 800 ml di brodo vegetale (preparato con carote, cipolle, poco sedano e 1 cucchiaino di sale fino), 1 cipolla tritata finemente, 2 spicchi d'aglio tritati finemente, 1 bicchiere di vino bianco, 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva.
Per la crema di zucca: 1 kg e 1/2 di polpa di zucca (scegliete una varietà poco acquosa), 1/2 cipolla tritata finemente, 1 cucchiaino raso di cannella, 1 cucchiaino raso di noce moscata, 1 cucchiaino raso di pepe nero, qualche filetto di peperone rosso arrostito (sott'olio), 1/2 cucchiaino di sale fino, 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva.
Per la crema di cannellini: 250 g di fagioli cannellini secchi (messi a bagno per 8 ore), 2 spicchi d'aglio tritati finemente, 1/2 cipolla tritata finemente, 1 cucchiaio di salvia secca, 1 cucchiaino raso di pepe nero, 1 cucchiaino raso di sale fino, 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva.

Preparate il riso: in una pentola che possa andare poi in forno (senza parti in plastica) riscaldate l'olio, aggiungete l'aglio e la cipolla, il riso ben scolato, sfumate con il vino per qualche minuto e poi versate il brodo bollente. Portate a bollore, coprite la pentola e infornate a 200° per 50 minuti; se il liquido dovesse evaporare del tutto, aggiungete altro brodo bollente, ma non dovrebbe essere necessario. Spegnete e lasciate riposare per 10 minuti prima di servire.
Nel frattempo preparate la crema di cannellini: cuocete i fagioli in pentola a pressione, coperti d'acqua a filo, per 25 minuti. Scolateli (conservando l'acqua di cottura), riscaldate l'olio in una piccola pentola, soffriggete delicatamente l'aglio, la cipolla, la salvia e il pepe e poi aggiungetevi i fagioli. Dopo qualche minuto, allungate con poca acqua di cottura, aggiustate di sale e passate al passaverdura, con acqua di cottura sufficiente ad ottenere una crema liscia. Tenetela da parte al caldo.
Mentre i fagioli cuociono, preparate la crema di zucca. Tagliatela a dadi non troppo piccoli, riscaldate l'olio in una pentola capiente, aggiungete la cipolla, le spezie, il peperone sott'olio e i dadi di zucca. Coprite e fate cuocere finché sarà tenera; se dovesse perdere molta acqua, togliete il coperchio e lasciatela evaporare. Quando la zucca risulterà cotta, frullatela e aggiustate di sale. Tenete in caldo.

Servite realizzando delle palline di riso con l'aiuto di uno scavino per gelato, bagnato nell'acqua fredda (in modo tale che il riso non si attacchi), accompagnando con qualche cucchiaio di crema di zucca e cannellini. Buon appetito!

06 dicembre 2008

Pasta fresca sfiziosa

Avevo in mente da un po' di preparare questo piatto e ieri ci sono riuscita, in quattro e quattr'otto, prima di catapultarmi all'università.
Tra l'altro, mi ha fatto venire un'idea per San Valentino...

Ingredienti per 2: 100-150 g di semola di grano duro, 75 ml circa d'acqua, la punta di un cucchiaino di curcuma (ne serve veramente un pizzico), 1/2 cucchiaino di sale, 2 fette di affettato vegetale, 4 cucchiai di panna di soia, olio extravergine d'oliva, pepe nero macinato.

Mescolate la semola con 1 cucchiaino di olio, il sale, e l'acqua nella quale avrete disciolto la curcuma; impastate finché l'impasto diventa omogeneo e compatto. Lasciatelo riposare per 1/2 ora coperto da un canovaccio umido.
Tirate la sfoglia col mattarello, fino allo spessore di 2 mm (se necessario usate la macchina per la pasta); con un tagliabiscotti, ricavate dei fiorellini dalla sfoglia e disponeteli, man mano, su un canovaccio cosparso di semola. Lasciate asciugare per 30 minuti.
Nel frattempo, ricavate dei fiorellini dall'affettato vegetale, rosolateli in padella con un filo d'olio e teneteli da parte.
Portate a bollore 1 l d'acqua, aggiungendovi 1/2 cucchiaino di sale e 1 cucchiaino di olio (servirà a non far incollare la pasta durante la cottura); cuocete la pasta, raccogliendola con una schiumarola quando sale a galla.
Fate stringere su fuoco dolce la panna di soia, senza che si bruci: deve leggermente addensarsi. Mescolate la pasta all'affettato, disponetela nei piatti, cospargete di panna e spolverizzate con pepe nero macinato.

Buon appetito!

01 settembre 2008

Insalata di farro

Quando sono tornata a casa ho scoperto una quantità incredibile di pacchi e pacchetti lasciati aperti, semi aperti o semplicemente non blindati nelle dispense: si sono tutti riempiti di farfalline. Sono quasi caduta dalla sedia, rischiando di rompermi l'osso del collo, quando ne ho trovata una attaccata alla parte interna del coperchio del latte di soia in polvere. L'ho buttato tutto, ed era quasi nuovo, che rabbia! Fortunatamente, tanti altri ingredienti si sono "salvati", anche perché avevo evitato, prima della partenza, di aprire più confezioni del necessario, e molte di quelle aperte le avevo portate in vacanza...
Tutto questo per dire che le farfalline sono delle grandi bastarde (l'unico favore che mi abbiano fatto è stato svilupparsi nell'agar agar in "fiocchi": una buona scusa per liberarmene, finalmente!), e che in campeggio ho usato molto il farro decorticato, portato con me proprio per evitare brutte sorprese al rientro, quindi ho un paio di ricette per voi.

Ingredienti per 4: 200 g di farro decorticato, 4 pomodori da insalata, 1 peperone giallo, 1 manciata di capperi, 1 manciata di olive, 1 cipolla, 2 spicchi d’aglio, 1 manciata di mais, 1 manciata di piselli già cotti, ½ cespo di insalata, maionese veg a piacere o 2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva, sale q.b.

Lessate il farro in un volume d'acqua doppio rispetto al cereale, con poco sale, per 30 minuti; scolate e lasciate raffreddare perfettamente (meglio prepararlo la sera prima). Tagliate pomodori, cipolla e peperone a piccoli dadi, spezzettate finemente l'insalata con le mani, sgocciolate il mais e i piselli, tritate l'aglio. Mescolate il farro agli altri ingredienti, fate riposare per una mezz'ora e servite condendo con l'olio e/o la maionese.

Ovviamente potete variare gli ingredienti o aggiungerne altri a piacere; è un piatto leggero ma gustoso e il farro rende davvero bene in questa "variante" dell'insalata di riso.

02 giugno 2008

Il grano saraceno

Dopo la spesa da Gaia Terra, sto provando qualche ingrediente nuovo: il riso integrale è stato abbondantemente spazzolato dato che sapevo già come trattarlo (presto gli dedicherò un post); mentre il grano saraceno era per me una novità assoluta. A ben pensarci, qualche anno fa provai i pizzoccheri, ma non ho un ricordo nitido di quell'esperienza, quindi diciamo che parto da zero.

Innanzitutto c'è da dire che il grano saraceno non è né grano né saraceno (come non lo è il granturco!); è una poligonacea originaria della Cina, ma viene utilizzata come un cereale (un po' come la quinoa). Sui valori nutrizionali non mi pronuncio perché vorrei trovare una fonte attendibile, quindi per adesso mi limito a parlare del suo uso pratico.
Non contiene glutine, quindi è consentito ai celiaci; non necessita di ammollo (ma secondo me esso è sempre utile quando si ha a che fare con cereali o legumi secchi, altrimenti restano duri); ed è vero, come ho letto qua e là, che ha un sapore abbastanza forte e potrebbe non piacere a tutti. Io però l'ho trovato buono, e sono sempre scettica coi sapori nuovi... secondo me vale un tentativo.

Ricetta base
Ingredienti per una persona: 70 g di grano saraceno, un cucchiaio di olio extravergine d'oliva, 100 g di acqua calda (il doppio del volume del grano).

Sciacquate i chicchi di grano saraceno, eventualmente metteteli a bagno, e in ogni caso sgocciolateli bene. Riscaldate l'olio in un tegame, versatevi il saraceno e tostatelo, girando spesso, per 5 minuti; a questo punto versate l'acqua calda, un pizzico di sale e fate cuocere per circa 20 minuti. Al termine della cottura l'acqua dovrà risultare assorbita.

Il volume non aumenta moltissimo rispetto a quello iniziale, mi sembra che non raddoppi neanche; il sapore c'è, ed è particolare, così come la consistenza; bisogna provarlo per giudicare. Io l'ho mescolato a una bella insalata di pomodori, freddissima, e l'ho mangiato con gusto. Seguiranno altre ricette!

EDIT del 6/6/08: ho recuperato alcuni valori nutrizionali del grano saraceno:
Proteine 12.4 g
Grassi 3.3 g
Carboidrati 62.5 g
Ferro 4 mg
Calcio 110 mg
Fosforo 330 mg
Potassio 450 mg
Vit.B2 0.6 mg
Vit.B3 4.4 mg
Energia 314 kcal

Ovviamente sono su 100g di prodotto. Se ne pesco altri li aggiungo qui!

28 aprile 2008

Riso integrale agli asparagi (in pentola a pressione)

Non aspettavo altro che di ricevere il pacco di GaiaTerra per darmi alla pazza gioia con i miei cereali integrali (o quasi), ed appena ho potuto, mi sono messa a sperimentare. Purtroppo il tempo che posso dedicare alla cucina scarseggia sempre più, ma il richiamo è forte e quindi ogni tanto... ci casco! L'ultima ricetta provata è quella del riso(tto?) agli asparagi, preparata col riso lungo integrale del Baule Volante. Delizioso!

Queste sono le dosi per 4 persone: 300 g di riso, 5 asparagi, 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 1 cipolla piccola, 1/2 litro d'acqua.

Sciacquate il riso e, se ne avete il tempo, mettetelo a mollo per un paio d'ore. Lavate gli asparagi, puliteli eliminando la parte bianca del gambo, e sbollentateli per 5 minuti nel 1/2 litro d'acqua, facendo attenzione a non lasciarli avvizzire.
Tagliate le punte e tenetele da parte per decorare i piatti; tagliate i gambi e riduceteli in pezzettini (io mi sono divertita col tagliere di legno, la mezzaluna e gli asparagi, probabilmente sembravo una pazza criminale mentre li trituravo senza pietà).
A questo punto, riscaldate l'olio nella pentola a pressione, tritate la cipolla ben pulita e versatela nell'olio facendola imbiondire. Scolate il riso, aggiungetelo alla cipolla e mescolate per 5 minuti; versate poi la metà dell'acqua di cottura degli asparagi e chiudete la pentola. L'acqua deve superare di un paio di dita il riso. Lasciate cuocere per dieci minuti dal fischio; spegnete, aprite la pentola, regolate di sale e unite gli asparagi tritati; versate l'acqua rimanente e rimettete il riso al fuoco, cuocendolo per 15-20 minuti dal fischio.
Molto probabilmente, vi accorgerete se il riso è cotto o meno dall'odore... spegnete la fiamma, aprite la pentola e assaggiate. Se il liquido non fosse stato assorbito tutto o il riso fosse ancora crudo, fate andare ancora su fiamma dolce a pentola scoperta finché non diventa ben cotto e cremoso. Servite decorando con le punte degli asparagi.

La pentola a pressione è perfetta per cuocere i cereali e i legumi, perché riduce il tempo necessario e preserva i nutrienti; se non l'avete, cuocete il riso in pentola normale (per 45 minuti), facendo attenzione al livello dei liquidi: potrebbe essere necessaria molta più acqua, per non farlo "attaccare"!

08 aprile 2008

Orzo e piselli

Purtroppo per adesso vi posso proporre solo la versione con l'orzo perlato... buonissima però, e utile per iniziare a familiarizzare con un sapore nuovo!

Ingredienti per 4 persone: 200 g di orzo perlato, 300 g di piselli (freschi, o surgelati, o in barattolo), una piccola cipolla, 4 cucchiai di olio.

Mettete in ammollo in acqua tiepida, per un'ora, l'orzo perlato; poi sgocciolatelo.
Sbucciate, tritate e rosolate la cipolla, con l'olio, in una casseruola; quando sarà appassita, unite l'orzo e tostatelo per qualche minuto. Aggiungete i piselli (sbollentati, se freschi; sgocciolati e sciacquati, se in barattolo) e versate acqua bollente nella misura del doppio del volume dell'orzo e dei piselli. Fate cuocere mescolando di tanto in tanto per circa 20 minuti. Alla fine della cottura l'acqua deve essere stata assorbita, ma l'orzo non deve risultare secco.

Per la versione con orzo decorticato e piselli secchi spezzati ci sarà da aspettare il rifornimento di materie prime, ma prima o poi, arriverà la ricetta.

13 febbraio 2008

Migliouscous (cous cous di miglio)

Finalmente ho fatto fuori un avanzo di miglio che giaceva nella dispensa da non so quanti mesi (miracolosamente non ancora scaduto, wow!), e sì, sono così scema da aver dato a questa ricetta il nome di migliouscous.

Ingredienti per 4 persone: 300 g di miglio, 100 g di ceci secchi (messi a bagno per una notte e scolati), 1/2 cipolla, 2 patate, 2 carote, 2 pomodori (vanno bene anche i pelati, visto il periodo dell'anno), 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 1 cucchiaio di sale fino, 1 cucchiaino di pepe nero in polvere, 2 spicchi d'aglio, mezzo cucchiaino di cannella in polvere, una bustina di zafferano, 1 litro d'acqua.

Mettete a bagno i ceci secchi per la notte, poi scolateli. Tritate cipolla e aglio; sbucciate e spezettate patate e carote; tagliate in spicchi i pomodori.
Tenete a bagno il miglio per circa 30 minuti; sciacquatelo in un colino dai buchi molto piccoli; versatelo in una insalatiera e mescolatevi un cucchiaio di olio e un pizzico di sale.
In una pentola alta e capiente riscaldate l'olio; aggiungete l'aglio, la cipolla, il sale e le spezie: cannella, zafferano, pepe. Dopo 5 minuti versate l'acqua, possibilmente già calda, e portate a bollore; aggiungete poi tutte le verdure e i ceci.
Rimettete il miglio nel colino e poggiatelo sulla pentola per 15 minuti, coprendo con un coperchio, in modo da cuocere i grani al vapore; poi versatelo nella terrina, aggiungete 200 ml d'acqua, un cucchiaio di olio e del sale. Lasciate riposare per 10 minuti, poi rimettete sulla pentola per 15 minuti. Ripetete questa operazione per tre volte in tutto.

Al termine, il miglio e le verdure dovrebbero risultare cotti al punto giusto; versate nei piatti aggiungendo le verdure tagliate a pezzi, e coprendo col brodo di cottura.

Per ricette più estive, leggete qui.

17 settembre 2007

Le ricette di Eleonora

Eleonora ha deciso di chiudere il suo blog sul vegetarismo e mi ha regalato tutte le ricette che vi erano inserite. Le pubblico più che volentieri.

Strudel di pere e cioccolato
Ingredienti per 6 persone: pasta sfoglia, 4 pere, 150 gr. di gocce di cioccolato (oppure tagliuzzate a quadretti un blocco di cioccolato fondente come ha fatto la sottoscritta), cannella in polvere, 1 cucchiaio di pangrattato, 2 cucchiai di zucchero di canna, 50 gr. di mandorle a scaglie oppure nocciole a pezzetti, 1 noce di burro di soia.

Preparazione:
Sbucciate le pere, tagliatele a fettine e mettetele in una padella con la noce di burro e un pizzico di cannella. Cuocete a fuoco moderato per circa 5 minuti. Intanto mettete in una ciotola le gocce (o i pezzetti) di cioccolato, le mandorle a scaglie )o le nocciole tritate), il pangrattato e le pere. Mescolate il tutto, così che il cioccolato si sciolga grazie al calore delle pere. Poi mettete il composto al centro della pasta sfoglia (che avrete preparato in precedenza oppure comprato, facendo attenzione agli ingredienti…potrebbe nascondersi dello strutto!) e arrotolate per formare lo strudel, premendo bene alle estremità. Con un pennello bagnate con poca acqua la pasta sfoglia all'esterno e cospargetela con dello zucchero di canna. Cuocete per circa mezz'ora a 200° in forno.

Insalata
Un'insalata ricchissima di ingredienti: lattuga, carote, pomodori, peperoni gialli, olive nere, olive verdi, capperi, alga wakame, semi di girasole, pinoli tostati, carciofi, zucchina, funghi.

Frullato di banane
Un bel frullatone per partire alla grande la mattina, oppure per rigenerarsi a metà pomeriggio o concedersi un dolce relax alla sera. Ingredienti: 3 banane, latte di soia orzo-malto, cannella, sciroppo d'acero.
Mettere le banane con il latte nel frullatore, poi un poco di cannella e alla fine un filo di sciroppo d'acero. Frullare il tutto e gustare.

Insalata #2
Ecco il mix di oggi, buonissimo e rinfrescante: lattuga, pomodorini ciliegia, peperone giallo, carota, zucchina, olive nere, carciofi, pinoli (fatti abbrustolire in padella).
Il condimento è sempre il solito: sale, olio extravergine d'oliva, aceto balsamico, shoyu e origano.

Carpaccio di tofu
Piatto gustosissimo. Uno dei miei preferiti a base di tofu (in questo caso abbiamo usato il tofu auto-prodotto!). La ricetta è tratta dal libro "Cucinare tofu & seitan" di Cristina Franzoni e Barbara Sambari.
Ingredienti :400 g di tofu, 50 g di rucola fresca, 50 g di funghi sott'olio, 50 g di carciofini sott'olio, 1 limone, 2 cucchiai di olio, 4 cucchiai di noci, sale q.b.

Tagliare il tofu a fette sottili e disporle su un piatto da portata. Condire il carpaccio con i funghi e i carciofini spezzettati grossolanamente, e rucola sminuzzata a mano. Preparare un'emulsione di olio, succo di limone e sale che andrete poi a distribuire in modo uniforme sul carpaccio. Alla fine guarnire con le noci ridotte a pezzettini. Servire dopo una decina di minuti.

Kanten di frutta
La scoperta di questo delizioso dolce giapponese è stata fatta sul blog macrobiotico della Cuoca Petulante, che per questo (ma anche per molte altre idee culinarie) ringrazio infinitamente. Si tratta di un piatto semplice, gustoso, poco calorico e ottimo per evitare di lasciarsi trasportare dalla pericolosa voglia di qualcosa di goloso che spesso ci porta a prodotti contenenti alte percentuali di zucchero o grassi, e quindi poco amici della nostra linea! La gelatina di cui è costituito questo dolce si ottiene con l'agar-agar, un'alga, e non con la colla di pesce (tratto da Wikipedia: "[la colla di pesce] viene prodotta prevalentemente utilizzando la cotenna del maiale insieme a ossa e cartilagini anche di origine bovina; il nome deriva dalla procedura di produzione originaria della Russia, dove veniva prodotto partendo dalle vesciche degli storioni"). Ecco invece la definizione dell'agar agar (informazioni tratte sempre da Wikipedia): "[l'agar-agar] è un polisaccaride usato come gelificante naturale ricavato da un'alga rossa.
La gelatina prodotta dall'agar-agar ha un sapore tenue ed è molto nutriente perché ricca di minerali. Viene impiegata nella preparazione di gelatine per dessert e aspic, poiché ha la proprietà di non alterarne il sapore naturale. L'agar-agar produce una gelatina più solida di quella commerciale, non si scioglie facilmente, ed è inoltre completamente vegetale e priva di calorie . La sua preparazione è facile e veloce e richiede solo una breve cottura, il tempo più lungo è richiesto per la sua solidificazione: un'ora a temperatura ambiente.
La gelatina prodotta con l'agar-agar risulta ottima per il corpo, è rilassante, diuretica, lassativa, ha un potere ripulente e non essendo calorica è adatta ad un regime dietetico". INGREDIENTI: 1/2 litro di succo di mela non zuccherato e biologico, 3 cucchiai di malto di riso, 1 cucchiaino di agar agar in polvere, mele, pere, fragole, pesche sciroppate (insomma la frutta di cui disponete a casa).

Scaldate il succo di mela e a bollore aggiungete il malto e l'agar. Mescolate bene con una frusta e cuocete per almeno 5 minuti. Intanto tagliate la frutta a pezzetti, e disponetela in un contenitore, copritela con la gelatina calda (non bollente altrimenti la frutta si cuoce) e aspettate. In un'oretta tutto si solidificherà.

Tiramisù budinoso
Esperimento mattutino eseguito dalla sottoscritta e da mia mamma. Risultato: eccellente! Le dosi non ci sono perché abbiamo fatto tutto sul momento e poi dipende anche dalla grandezza della teglia che usate. Allora, ecco come procedere: sistemare in una teglia dei savoiardi e fare il primo strato; preparare del caffè (noi abbiamo preparato il caffè d'orzo) e dolcificarlo con un cucchiaio di zucchero di canna, o altri dolcificanti che avete a disposizione. Cospargere il suddetto caffè sui savoiardi; prendere delle noci e delle mandorle e ridurle a pezzettini, che poi andrete a mettere su savoiardi zuppi di caffè; fare un altro strato di savoiardi (questa volta non inzuppati di caffè) e nuovamente cospargerli di noci e mandorle intanto preparare un budino (noi abbiamo preparato quello di cacao e nocciole dell'equo e solidale), per il quale serve 1/2 litro di latte (noi abbiamo usato quello di soia alla vaniglia): abbiamo sciolto il contenuto della busta in una pentola aggiungendo un po' di latte e un cucchiaio raso di zucchero di canna. Dopo aver stemperato bene, abbiamo aggiunto il rimanente latte di soia e abbiamo abbassato la fiamma, continuando a mescolare, e quando il miscuglio ha cominciato a bollire l'abbiamo cotto per altri 5 minuti; non lasciarlo raffreddare, altrimenti si solidifica e il procedimento successivo potrebbe risultarvi difficile: infatti bisogna versare il budino sopra i savoiardi, utilizzando la "marisa" per stenderlo ovunque e facendo in modo che passi anche sotto, al primo strato di savoiardi. Per questa operazione è consigliabile non mettere troppi savoiardi e nemmeno troppo vicini perché sennò il budino, che è molto denso, non riesce a filtrare e rimane solo in superficie; come tocco finale una spruzzatina di cognac; tenere il tiramisù "budinoso" in frigo prima di servirlo. Questa ricetta si versa molto a cambiamenti: si può usare il latte che si vuole (di riso, di soia, …), usare il tipo di budino che più vi aggrada e poi potete mettere noci, mandorle, nocciole e altri semi, creare quanti strati di savoiardi preferite!

Seitan ai carciofi
Ecco la ricetta, tratta dal sempre utile libro "Cucinare tofu & seitan" di Franzoni e Sambari:
INGREDIENTI: 150 gr circa di seitan, 5 bei carciofi (io avevo quelli in scatola e ho usato metà barattolo), 2 spicchi d'aglio, 2 cucchiai di farina, olio q.b.

Se avete i carciofi interi dovete tagliarli mondarli a fettine longitudinali. Se invece li avete già pronti in scatola, siete già a cavallo. Ovvio che sono preferibili i primi ai secondi. Preparare un soffritto di aglio in cui andrete a stufarli a fuoco lento e a pentola coperta. A parte tagliare il seitan a cubetti, passarlo nella farina e farli rosolare in una padella con dell'olio e un pizzico di sale. Far dorare i cubetti da tutti i lati così che diventino croccanti. Sul libro c'è scritto di servire in un piatto da portata il seitan al centro e sistemare i carciofi a corona. Io sono stata un po' più spartana, e li ho mischiati!

Crema di tofu alle mandorle
Ho seguito le indicazioni presenti sul libro di Cristina Franzoni e Barbara Sambari, "Cucinare Tofu & Seitan", e utilizzato il rimanente tofu fatto in casa:
INGREDIENTI: 250 g di tofu, 1 bicchiere e mezzo di latte di soia o di riso, 1 cucchiaino di vaniglia naturale, 2 cucchiai di malto di riso (o qualsiasi altro dolcificante che avete in casa, che abbia una consistenza simile a quella del miele), 100 g di mandorle sgusciate.
Lessare il tofu -che avrete precedentemente sbriciolato- nel latte di soia con la vaniglia per una decina di minuti. Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire. Dopo dolcificate il composto con i due cucchiai di malto (or whatever you want ;)). La dolcezza dipende dai vostri gusti; assaggiate per capire se il grado di dolcezza è di vostro gradimento oppure necessita di essere aumentato. Quando il dolce "miscuglio" sarà diventato abbastanza freddo, frullatelo (io ho usato un mixer ad immersione ed è uscita una crema molto fluida e liscia) e versate la crema in alcune coppette che poi andrete a riporre in frigorifero per almeno due ore. Quando è ora di servire il dessert, fate tostare le mandorle in padella e usatele per guarnire la crema. Inizialmente le mandorle (io ho usato quelle confezionate già sgusciate e tagliate a fettine sottili) le avevo messe come decoro sopra la crema; in realtà se "paciugate" un po' e mischiate il tutto, il dolce sarà molto più buono. Parola mia e di mio papà! Quindi lasciate stare le decorazioni da grandi chef del Gambero Rosso, e lasciatevi andare a una cucina più pasticciona!

Pizzoccheri alla Kousmine
Eccovi una ricetta nuova, tratta da un libro di ricette del metodo Kousmine elaborate da Sergio Chiesa: Pizzoccheri alla Kousmine.
Ingredienti per quattro persone: 250 gr di pizzoccheri (tagliatelle di grano saraceno e frumento), 150 gr di verza, 150 gr di erbette, 100 gr di spinaci, 1 patata grossa (circa 200 gr), 200 gr di tofu, 2 spicchi di aglio, 2 foglie di salvia, 2 olive nere snocciolate, 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, sale, (parmigiano grattuggiato facoltativo).

Mettete sul fuoco una pentola con dell'acqua leggermente salata. Mondate la verza, eliminando le coste delle foglie esterne più dure. Tagliatela a pezzetti. Ugualmente fate con le erbette e gli spinaci. Poi tagliate a dadini la patata. Quando l'acqua bolle gettatevi le patate e i cavoli. Dopo 5 minuti aggiungete le erbette, gli spinaci e i pizzoccheri. Intanto frullate il tofu con l'olio, gli spicchi d'aglio, la salvia, le olive snocciolate con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta e un pizzico di sale, fino ad ottenere una crema morbida e omogenea. Appena i pizzoccheri sono cotti (13 minuti di solito), scolateli insieme alle verdure e condite il tutto con la crema di tofu (e se volete il parmigiano) e servite.

Biscotti ai fiocchi d'avena
La ricetta è tratta direttamente dal sito PigOut con una piccola variante al cioccolato inserita dalla sottoscritta. Si tratta di una ricetta veramente semplice che comporta davvero poco tempo.
Ingredienti necessari per circa 35-40 biscotti: 180 gr di farina integrale, 30 gr di fiocchi d'avena, 1 cucchiaio scarso di lievito, 90 gr di margarina, 45 gr di zucchero di canna, 2-3 cucchiai di latte (di soia, di riso, d'avena: quello che preferite! Io ho usato il latte di riso maltonocciola!), cioccolato fondente.
In una ciotola mischiate la farina, i fiocchi d'avena e e il lievito. Poi unite la margarina (preferibilmente un poco molle così da aver meno difficoltà nell'impastare), lo zucchero e il latte, e con le mani lavorate, lavorate… fino a ottenere una pasta compatta. Dopo stendete la pasta con il mattarello su una superficie infarinata e ottenete dei biscotti rotondi aiutandovi con una tazzina da caffé. Mettete i biscotti sulla carta da forno che avrete disposto su una teglia e infornate per circa 15/20 minuti a 180°, girandoli per farli dorare da entrambi i lati. Attenzione: se i biscotti sono sottili, date un'occhiata durante tutto il tempo di cottura, perchè c'è il rischio che si brucino facilmente. Come è successo a qualche mio biscottino! La mia variante consiste nell'aggiungere delle scaglie di cioccolato fondente all'impasto; non è molto originale come alternativa, però a me piacciono!


Il Tofu - Ricetta base
Dopo due tentativi andati a vuoto, io e mio papà siamo riusciti a fare il tofu con le nostre sole forze! Nella foto il nostro riusltato!

Vi posto la ricetta che abbiamo seguito, una ricetta giapponese senza dosi, ma che utilizza come unità di misura una tazza: può sembrare un fattore negativo e sintomo di imprecisione, in realtà a mio avviso è un’astuzia perché basta usare sempre la stessa tazza per tutti i procedimenti e sicuramente non potete sbagliarvi, e nemmeno dover pesare ogni volta gli ingredienti. Ergo qualsiasi tazza possediate (dalla minuscola tazzina da caffé alla tazzona da prima colazione) andrà bene: sceglietene una e utilizzatela come vostra unità di misura standard.
INGREDIENTI: 1 tazza di soia gialla, 16 tazze d’acqua, 2/3 cucchiaini di cloruro di magnesio.
PREPARAZIONE: mettete ad ammollare la soia con 6 tazze d’acqua per circa 8-10 ore. Scolate, lavate i fagioli ed aggiungete altre 6 tazze d’acqua. Frullate il tutto fino ad ottenere una crema morbida.
Mettete la crema su una pentola piuttosto grande, aggiungete altre 2 tazze d’acqua e portate a ebollizione (fate attenzione perchè il composto tende a fuoriuscire dalla pentola!). Lasciate sobbollire per circa 10 minuti.
Mettete un colapasta su una pentola vuota e un canovaccio di cotone sul colpasta. Versatevi il composto, chiudete il canovaccio come se fosse un sacchetto e strizzatelo con tutta la vostra forza per far colare la maggiore quantità di latte di soia possibile. Potete puoi aggiungere 1-2 tazze di acqua alla pasta rimasta nel canovaccio e strizzare ancora.
Mettete sul fuoco il latte di soia mescolando con un cucchiaio di legno. Fate bollire per 5 minuti. Poi fate sciogliere il cloruro di magnesio in una tazza d’acqua; spegnete il fuoco e aggiungete 1/3 di questa soluzione acqua+cloruro di magnesio. Mescolare bene. Aggiungete ancora 1/3 della soluzione e mescolare ancora. Aggiungete il rimanente liquido, mescolate e coprite la pentola. Lasciate cagliare per 15 minuti.
Se avete un contenitore di legno o acciaio per scolare il tofu siete avvantaggiati (altrimenti potrete costruirlo da voi, come ha fatto mio papà), altrimenti usate tranquillamente uno scolapasta, procedendo in questo modo: ponete lo scolapasta su una pentola vuota e lo foderate con un canovaccio asciutto; versate il latte cagliato, così che la “sostanza” rimarrà nello scolapasta; vi ponete sopra un piatto e un peso di 1 chilo, così che il tofu rimanga compatto. Lasciatelo sotto il peso per circa 20 minuti.
Et voilà, le tofu est fait! Per la sua conservazione, mettetelo coperto d’acqua in un recipiente e riponetelo nel frigorifero.
La polpa che rimane dalla lavorazione del tofu si chiama okara, ricca di fibre e contenente per i l 17% le proteine dei fagioli di soia. E’ possibile utilizzarlo in molte ricette, come per i biscotti ai fiocchi d’avena. Oppure mia mamma oggi l’ha aggiunto alla pasta con cime di rapa, pomodorini e olive nere, quasi come se fosse il parmigiano grattuggiato. Ottimo!

Zuppa di cavolo e lenticchie
Oggi pomeriggio mia mamma si è dilettata nella preparazione di una ricetta comparsa nel numero di gennaio di “Cucina naturale”: Zuppa di cavolo e lenticchie.
Io seguivo distrattamente la preparazione perché molto più preoccupata per l’esame orale di giapponese che mi attende al varco domani (Oh my Gott!), però ogni tanto sono stata interpellata per la degustazione!
Ecco gli ingredienti necessari per quattro persone: 500 gr di cavolo, 200 gr di porro, 2 patate, 150 gr di lenticchie, salsa di pomodoro, acqua, olio extravergine d’oliva.
Tritate il cavolo, i porri e le patate. Ponetele in una pentola con 2 litri d’acqua. Salate e fate cuocere per 10 minuti da quando inizia a bollire. Aggiungete le lenticchie, un cucchiaio di salsa di pomodoro e fate cuocere per 45 minuti. Servite il tutto con un filo di olio extravergine.
Mia mamma (per qualche strana ragione) ha deciso di frullare il tutto con un mixer a immersione, così ha ottenuto un passato. Ragione per cui non ho voluto fotografare il risultato perché non molto estetico! ;) Inoltre ha ultimato con una spolverata di parmigiano.
Io ho assaggiato la zuppa prima dell’aggiunta del formaggio, ed era ottima comunque! ;)
Ora vado a cenare perché mi attende la mia insalata mista con olive, carciofi e mais! :P E poi una bella purea di patate e zucca, di cui posterò il prima possibile la ricetta perché è uno dei miei piatti preferiti.

POLPETTINE DI TOFU AL PREZZEMOLO (già pubblicata sul mio blog primario):
Gli ingredienti necessari: 400 g di tofu, 1 bel ciuffo abbondante di prezzemolo, 1 piccolo spicchio d’aglio, 2 cucchiai di fecola di patate, 2 cucchiai di shoyu, 2 cucchiai di pane grattuggiato, farina, olio extravergine d’oliva, sale q.b.

Frullate il tofu crudo con il prezzemolo e lo spicchio d’aglio. Unire poi al composto i due cucchiai di fecola di patate, un cucchiaio di acqua, uno di olio extravergine d’oliva, i due cucchiai di shoyu, continuando a mixare a bassa velocità. Assaggiare e degustare con il sale. Aggiungere un paio di cucchiai di pane grattuggiato per rendere l’impasto più denso e poi formare le polpettine, che poi andrete a passare nella farina. Friggetele poi nell’olio bollente. Asciugatele sulla carta assorbente.

24 luglio 2007

Cous cous di verdure

Che si fa quando ci si ritrova in piena estate con più di mezzo chilo di cous cous precotto nella dispensa, in attesa di essere divorato dalle farfalline, il frigorifero pieno di verdure e nessuna voglia di cucinare?

La voglia di cucinare... uno se la fa venire; dopo due ore di sauna, almeno si ottiene di che mangiare per tre giorni... ed è un cous cous di una bontà infinita!


La ricetta è una semplificazione del cous cous "royal" dell'altra volta; ho aggiustato però le proporzioni degli ingredienti.

Ingredienti per 6-8 persone: 200 g di ceci secchi (messi a bagno per una notte e scolati), una manciata di prezzemolo sminuzzato (solo le foglie), 1 cipolla tritata, 1 patata grande, 2 carote, 4 pomodorini da sugo, 1 melanzana, 2 zucchine grandi, 500 g di couscous, 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 1 cucchiaio di sale fino, 1 cucchiaino di pepe nero in polvere, 2 spicchi d'aglio in pezzi, mezzo cucchiaino di cannella in polvere, una bustina di zafferano, 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere, 3 litri di acqua.

Mettete a bagno i ceci secchi per la notte e scolateli. Tritate prezzemolo e cipolla; sbucciate la patata e la carota; sbollentate e pelate i pomodori. Pulite la melanzana e le zucchine, togliendo le estremità (ma non la buccia), e tagliate a pezzettoni le verdure.
Utilizzando un colino dai buchi piccoli, sciacquate 500g di couscous; versatelo in una insalatiera e mescolatevi un cucchiaio di olio e un pizzico di sale.
In una pentola piuttosto alta e capiente (perfetta la pentola a pressione), riscaldate l'olio; aggiungete l'aglio a pezzettoni, il prezzemolo, la cipolla, il sale e le spezie: cannella, zafferano, zenzero, pepe. Versate anche le melanzane a pezzi.
Aggiungete 3 litri d'acqua, possibilmente già calda, e portate a bollore; aggiungete poi tutte le verdure e i ceci.
Rimettete il couscous nel colino (mentre il cous cous cuoce, si gonfia parecchio; se non avete un colino abbastanza grande, usate uno scolapasta) e poggiatelo sulla pentola per 15 minuti, coprendo con un coperchio, in modo da cuocere i grani al vapore; poi versatelo nella terrina, aggiungete 200 ml d'acqua, un cucchiaio di olio e del sale. Lasciate riposare per 10 minuti, poi rimettete sulla pentola per 15 minuti; ripetete l'operazione per tre volte in tutto.

Lo so, questi passaggi sono seccanti, ma così il risultato è completamente diverso!

Al termine dell'operazione il couscous e le verdure dovrebbero risultare cotti al punto giusto; versate nei piatti la semola e le verdure tagliate a pezzi, coprendo col brodo di cottura.

21 luglio 2007

Riso gratinato ai ceci e pomodorini (di Laura)

Ingredienti: riso integrale o semintegrale, granulare per brodo vegetale, una scatola di ceci, 5 pomodorini ciliegia.

Scaldare in una padella un po' d'olio con 2 spicchi d'aglio. Quando l'aglio è rosolato, toglierlo e aggiungere il riso, facendolo tostare finché diventa traslucido (2-3 minuti). Nel frattempo preparare brodo vegetale in proporzione al riso. Mettere il riso tostato in una pirofila da forno, versarci sopra il brodo caldo (dev'essere un po' più del doppio del riso). Aggiungere i ceci e per ultimi adagiare sopra i pomodorini tagliati a metà, con la parte tagliata verso il basso.
Infornare a 250° per 25 minuti (variare il tempo in base al tipo di riso usato), negli ultimi 5 minuti accendere il grill per far gratinare in superficie. Durante la cottura il riso assorbirà tutto il brodo cuocendosi. E' un ottimo modo per cuocere il riso risparmiando tempo (fa tutto il forno!) e la ricetta si può variare con altri legumi e verdure (con fagioli e funghi è fantastico).
E' bello anche da presentare in tavola, con i pomodorini che lo "decorano".

27 giugno 2007

Pasta con tekka, noci e panna

Ricetta by Hinikko.

Ho scoperto il tekka da una ricetta della cuoca petulante, qualche mese fa, e come avvertiva lei giustamente, è una droga!

Cuocete la pasta in acqua salata. Poco prima del termine della cottura della pasta scaldate in una padellina un cucchiaio d'olio extravergine di oliva, aggiungete qualche cucchiaino di tekka (è un condimento molto saporito, magari per la prima volta usatene solo un cucchiaino) e lasciate scaldare il tekka a fuoco bassissimo, altrimenti brucia.
Spegnete il fuoco, ed aggiungete nella padellina una cucchiaiata di lievito alimentare in scaglie, due o tre gherigli di noce sminuzzati col coltello, ed una cucchiaiata di panna vegetale. A piacere, spolverate con del pepe bianco. Mescolate un po' il condimento, poi versateci la pasta e farte saltare in padella a fuoco vivace qualche istante. Buon appetito!

29 maggio 2007

Pasta con panna e briciole di zucchine

Una variante più leggera e meno faticosa della solita pasta con panna e zucchine.

Ingredienti per 4: 350 g di pasta (tipo penne), 3 zucchine grandi oppure 4 piccole, 5 cucchiai di panna di soia da cucina.
Lavate le zucchine, asciugatele ed eliminate le estremità. Passatele su una grattugia per ottenere delle "briciole" che soffriggerete in padella con un filo d'olio, fino alla cottura (aggiungendo poca acqua se dovessero asciugare troppo).
Cuocete la pasta, scolatela e versate la panna di soia; mescolate bene e poi incorporare le briciole.

Tagliando le zucchine in pezzetti piccoli si ottiene una sorta di "ragù", che consente di condire la pasta soprattutto con verdure e pochissima panna (ingrediente non molto leggero).

18 maggio 2007

Insalata di orzo

Mi ha accompagnata all'università un paio di volte, con mia enorme soddisfazione!

Ingredienti: 70 g di orzo decorticato in chicchi, 1 fetta di affettato vegetale di seitan, 2 pomodori tagliati sottili, 1 manciata di insalatine, olive a piacere, un pizzico di sale.

Mettete a bagno l'orzo la notte prima in un volume d'acqua doppio rispetto al cereale. Cuocetelo per circa un'ora o finché diventa tenero, sempre in un volume d'acqua doppio rispetto all'orzo, con un pizzico di sale.
Scolatelo (se avanza acqua di cottura potete riutilizzarla per cucinare), mescolatelo in un'insalatiera con le foglie di lattuga sminuzzate, le olive a pezzetti, l'affettato vegetale a striscioline, i pomodori, e se volete ingredienti a vostra scelta. Lasciate riposare per qualche ora prima di consumare, tiepido, in modo da far risaltare bene i sapori degli ingredienti.

Una delizia leggerissima e ricca di minerali!

24 aprile 2007

Cous cous

Ingredienti per 4 persone: 200 g di ceci secchi, 200 g di seitan molto saporito, una manciata di prezzemolo, 1/2 cipolla, 1 patata, 1 carota grande, 2 pomodori, 1 melanzana piccola, 2 zucchine, 350 g di couscous, olio extravergine d'oliva, sale, pepe, 2 spicchi d'aglio, un pizzico di cannella in polvere, un pizzico di zafferano, 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere.

Mettete a bagno i ceci secchi per tutta la notte (se usate quelli in scatola saltate questo passaggio), poi scolateli. Tagliate il seitan in pezzi grossi circa 3 cm; tritate il prezzemolo e la cipolla; sbucciate la patata e la carota; pelate i pomodori dopo averli sbollentati. Le verdure, se non sono molto grandi, vanno lasciate intere, altrimenti si tagliano a metà. Lavate la melanzana e le zucchine e tagliatele in grossi pezzi senza pelarle.
Utilizzando un colino dai buchi piccoli, lavate e scolate 350g di couscous; versatelo in una terrina e mescolatevi un cucchiaio di olio e un pizzico di sale.
In una pentola piuttosto alta, riscaldate 5 cucchiai di olio extravergine d'oliva; aggiungete il seitan e fatelo dorare per cinque minuti. Aggiungete l'aglio intero, il prezzemolo, la cipolla e le spezie: cannella, zafferano, zenzero, pepe; aggiustate di sale.
Versate nella pentola 2 litri d'acqua e portatela a bollore; a questo punto aggiungete le verdure: la carota, la patata, i pomodori, la melanzana, le zucchine, i ceci.
Rimettete il couscous nel colino e poggiatelo sulla pentola per 15 minuti; poi versatelo nella terrina, aggiungete 200 ml d'acqua, un cucchiaio di olio e un pizzico di sale. Ripetete l'operazione per tre volte in tutto (serve a cuocere i grani omogeneamente, evitando che si attacchino).
A questo punto sia il couscous che le verdure dovrebbero essere cotti. Distribuite il couscous nei piatti, tagliate le verdure a pezzi più piccoli e disponetele sul couscous insieme ai pezzi di seitan; coprite col brodo di cottura.

Tanto per esagerare, ho deciso di versare sul couscous anche un cucchiaino di harissa (preparata frullando 6 peperoncini, 2 spicchi d'aglio, un pizzico di cumino, 3 cucchiai d'olio e un pizzico di sale): pessima idea, era talmente forte che mi ha narcotizzato le papille gustative, e tutto l'ottimo sapore del couscous è svanito in una nuvola di fumo...

07 aprile 2007

Orzotto con i funghi

La dieta di un individuo, sia essa onnivora, vegetariana o vegana, dovrebbe essere equilibrata e variata, sia per coprire al meglio il fabbisogno dei diversi nutrienti, sia per soddisfare lo sguardo e il palato.

Tra le altre, è buona norma consumare una varietà di cereali (nelle loro diverse forme) nel corso della settimana; si potrebbe anzi mangiare quotidianamente un tipo di cereali diverso, e sette giorni non basterebbero ad esaurirli tutti.
Li elenco a memoria: pasta, riso, farro, orzo, couscous, quinoa, amaranto, mais, avena, grano in chicchi, grano saraceno, miglio, segale, kamut (che però non mi sta molto simpatico: non mi piace l'idea di comprare un cereale che abbia il marchio depositato); si possono poi citare i vari formati di pasta di riso, mais, orzo e farro.
C'è da dire che alcuni di questi cereali costano un po' (soprattutto se li comprate biologici); amaranto e quinoa si trovano solo nelle botteghe del commercio equo (cosa buona e giusta, ma che non risolve il problema del trasporto delle merci dall'altra parte dell'oceano a noi); al contrario riso (anche integrale), orzo, farro, miglio si trovano facilmente in commercio.

Uno dei miei cereali in chicco preferiti è l'orzo. Ha un sapore piuttosto delicato e una consistenza leggermente vischiosa; contemporaneamente ha un suo "carattere" peculiare che riconoscerete appena lo assaggerete.
Per maggiori informazioni sui cereali vale la pena leggere questa pagina, breve ma abbastanza esauriente, di vegpyramid.

Venendo alla ricetta di oggi, trattasi di un "risotto" di orzo e funghi.
Ingredienti per ciascun commensale: 70 grammi di orzo perlato, una piccola manciata di funghi secchi, uno spicchio d'aglio, prezzemolo a piacere, un cucchiaio di olio extravergine d'oliva, sale, pepe, e un volume d'acqua pari al doppio del volume dell'orzo.

Sebbene i cereali perlati non necessitino di ammollo prima della cottura, preferisco sempre tenerli a bagno per un paio di ore prima di utilizzarli: questo basta ad ammorbidirli e farli risultare teneri una volta cotti.
Fate rinvenire i funghi in acqua tiepida per venti minuti; scolateli e strizzateli leggermente.
Sciacquate in acqua corrente (ed eventualmente mettete a bagno) l'orzo. Riscaldate in una padella l'olio d'oliva e lasciatevi dorare lo spicchio d'aglio e il prezzemolo spezzettato. Rimuovete l'aglio e versate in padella i chicchi d'orzo, insieme ai funghi spezzettati; tostate per cinque minuti girando con un mestolo e nel frattempo riscaldate (a parte) l'acqua. Aggiustate di sale e versate l'acqua ben calda; lasciate cuocere per 30-45 minuti.
Eventualmente spolverate di pepe.

03 aprile 2007

Bucatini all'amatriciana

Li ho preparati una domenica per le mie amiche, dopo aver subito una dura lavata di capo in quanto le amiche suddette, ricevuto il CD di ricette, si sono accorte che di tutte quelle delizie non avevano mai visto neanche l'ombra...
Per farmi perdonare sono stata "costretta" a invitarle a cena con somma soddisfazione di tutti i pancini.
Il menù prevedeva bucatini all'amatriciana, cotolette di seitan e torta caprese.

Ingredienti per tre ragazzuole affamate e mediamente attente alla linea: 250 g di bucatini (abbiamo usato i bucatini non solo perché, per quanto ne so io, è questo il formato di pasta previsto dalla ricetta originale, ma anche perché dopo un interessante dibattito sul tema linguine - vermicelli - fresine - spaghetti - spaghettini - capelli d'angelo - bucatini abbiamo deciso che i bucatini, grazie alla loro forma - ovvero vuoti dentro ma voluminosi fuori- danno l'illusione che il piatto sia più pieno! ), 200 g di pomodori, 1 piccola cipolla, 100 g di seitan possibilmente affumicato, sale, pepe, peperoncino, olio extravergine d'oliva.

Tritate finemente la cipolla e soffriggetela per due minuti in poco olio extravergine d'oliva. Tagliate il seitan a piccoli dadi (se non trovate il seitan affumicato, cospargetelo con un goccio di salsa di soia per insaporirlo) e aggiungetelo alla cipolla. Quando sarà diventato croccante, toglietelo dalla padella, in cui verserete i pomodori spezzettati e il peperoncino, e tenetelo da parte. Lessate i bucatini e conditeli col sugo, mescolando bene, e aggiungete i dadi di seitan ben caldi.

17 marzo 2007

Percorsi tematici: i primi

Riunisco qui tutte le ricette di primi piatti inserite nel blog. Non sono moltissime, ma nei prossimi giorni... arriverà il resto!

Cannelloni, paella vegan, ragù vegetale, ricette di paella, risotto con verza, barchette di amaranto, pulao semplice, bulghur con frutta secca, pasta al forno con melanzane panna e funghi (di Daniele), insalata di riso, farfalle al ragù di seitan, gnocchi di patate, gnocchetti di semolino (di Anto), pasta e ceci alla Alex, linguine in salsa di castagne, linguine allo scoglio, spaghetti alla carbonara, pasta alla puttanesca, pasta al cavolo bianco e curcuma (di pleiadi), timballo di melanzane (di Milla), penne con panna e zafferano, pasta fatta in casa, riso speziato, mezze maniche al finto salmone, tortellini di seitan, spaghetti di mare (di Marina), risotto alla bieta e spaghetti di riso saltati e miglio alla zucca e hiziki (tutti di barbara).

Mm, mica male, mi tornano in mente i ricordi piacevoli delle grandi e soddisfacenti abbuffate dello scorso anno!


PS: Non pensate di sfuggirmi.
Se non l'avete ancora fatto, cosa aspettate a ordinare una copia del mio cd?