Non pensavo che queste ciambelline vi avrebbero entusiasmato tanto, ma come darvi torto?
La foto fa proprio venire l'acquolina in bocca!
Come ho accennato nei commenti al post precedente l'ha scattata il Mancino, che ha molta più pazienza di me
e come avete già avuto modo di constatare in altre occasioni ci sa davvero fare con la
food photography. Questa bellissima foto, in particolare, risale a un paio d'anni fa; la ricetta invece è stata rifatta giusto ieri, ed è pluritestata.
Ciambelline di magroIngredienti per una teglia (abbondante se avete il forno piccolo)
500 g di farina tipo 0
1 bicchiere (quelli di plastica, colmo) di zucchero bianco semolato + zucchero q.b. per la copertura
1 bicchiere (idem come sopra) di olio extra vergine d'oliva
1 bicchiere (idem come sopra) di vino bianco
1/2 bustina di cremor tartaro (8-9 grammi,
leggete qui per saperne di più)
Accendete il forno a 190°.
Fate una fontana con la farina e versatevi l'olio, il vino e lo zucchero.
Impastate il tutto mescolando con le dita a partire dal centro della fontana, assorbendo bene tutta la farina. Dovete ottenere un impasto morbido, tipo frolla.
Ricavatene dei grissini e arrotolateli formando delle ciambelline (grandi o piccole a seconda dei vostri gusti, noi le abbiamo fatte circa di 4 cm); poggiatele in un piatto in cui avrete versato lo zucchero restante e disponetele, con la parte non zuccherata in basso, su una teglia rivestita di carta forno.
Infornate a 190° per 20 minuti; dopo i primi 15 minuti di cottura, rigirate le ciambelline e cuocete ancora per 5 minuti (i tempi sono indicativi e dipendono dalla grandezza delle ciambelle, ovviamente fate attenzione a non bruciarle).
Questa ricetta semplicissima ha per me un grande valore affettivo, perché negli ultimi due anni di ciambelle di magro ne ho mangiate parecchie, e non a caso.
Sono vegan "per natura" e molto diffuse a Roma e dintorni; si trovano anche al supermercato ma per fortuna non costano poco (sarà la presenza di olio evo?), quindi evito di comprarne - e mangiarne - quintali!
Sono dei biscottoni frollosi in cui non si sentono particolarmente né il vino, né l'olio, né lo zucchero, ma sono deliziose. Con questa ricetta ne vengono tante, ma si conservano in scatole di latta... voglio dire, se non le mangiate tutte subito. Non mi dilungo ulteriormente raccontandovi gli strazianti ricordi legati alle ciambelle di magro, non vi resta che provarle e farmi sapere se vi sono piaciute.
Alla prossima!