Non mangiate la trippa, fatela ballare.
E' un'idea geniale e, ovviamente, non mi appartiene.
Cercare un collegamento tra danza orientale e veganismo era solo una scherzosa provocazione, ma qualcuno l'ha raccolta e ne è venuto fuori questo slogan
meraviglioso. Ripetetelo ad alta voce. Non vi sembra funzionare?
Non mangiate la trippa. Fatela ballare.Cioé. Dovrebbe essere una pubblicità progresso.
La danza del ventre come mezzo di diffusione del vegetarismo.
Dovremmo farlo, sapete? Dovremmo mettere su una compagnia itinerante di danzatrici del ventre vegetariane.
Sarebbe stupendo. Altro che vegan vixens, altro che calendari... l'armonia e la sensualità di questa vera e propria arte a beneficio di uno stile di vita altrettanto speciale.
Secondo me, per ammirare i nostri sacri e vegani pancini farebbero a botte.
Preoccupate di non saperci fare?
Ma no. Paranoiche. Secondo me qualsiasi donna può essere un'eccellente ballerina. (
tranne la sottoscritta). Credo sia una cosa piuttosto naturale, se si riesce a superare l'imbarazzo e l'ansia da prestazione.
Tra l'altro ho sempre sentito dire che la danza del ventre, oltre a tonificare il corpo, è anche utile per migliorare l'immagine di se stesse, l'accettazione e il rapporto col proprio essere fisico. (dirlo mentre ascolto
Whenever wherever di Shakira toglie credibilità alla mia affermazione, purtroppo).
Comunque sia, quei fianchi morbidi e insieme scattanti, la rotonda perfezione dell'ombelico, i veli, gli sbuffi, i lustrini, e, dio, la musica... non vi fanno venire voglia di muovervi? Di chiudere gli occhi lasciando sparire il mondo e farvi semplicemente trascinare dal ritmo della melodia, e dalla voce, da quell'io interiore che vi dice danza, e danza esso stesso contro la vostra volontà?
Questo video vi fa iniziare a sudare e muovere le dita dei piedi senza volerlo?
Se è così, allora ho il
forum che fa per voi.
Ma non ve lo presento, dovrete visitarlo. Fatelo.
E pensate alla compagnia.
E' importante.
Non mangiate la trippa.
Fatela ballare.