31 dicembre 2008

Riepilogo di Dicembre

Ho battuto il mio record (in negativo) per il numero di post pubblicati in un mese... se si escludono le varie pause estive, Dicembre risulta essere il mese con meno aggiornamenti, da quando ho aperto il blog!

Però sono soddisfatta della riuscita dei piatti preparati e speranzosa per un miglioramento nell'anno nuovo...

Ricapitolando, a Dicembre ho cucinato: gli struffoli (con una nuova ricetta), il tronchetto di Natale di Ramona (o almeno ci ho provato!), il dolce di riso thay rosso, il tofu marinato, i bastoncini di tofu perfezionati, la pasta fresca sfiziosa.
Da leggere ci sono due segnalazioni (I e II).
E per farvi un po' di fatti miei, potete leggere il resoconto della lezione di laboratorio in casa e quella di buffet e piatti delle feste che ho seguito alla Sana Gola.

Detto questo, vado a fare una passeggiata per Sorrento.
A risentirci presto e auguri, di cuore, per un BUON ANNO NUOVO!!

28 dicembre 2008

Tre segnalazioni

Buongiorno a tutti!

Come procedono le vostre vacanze?

Io credo che presto pubblicherò un post sul tema "come diventare vegan e sopravvivere socialmente", o anche, nello specifico, "come trascorrere tutte le vacanze natalizie senza commettere parenticidio": quest'anno, più degli altri, la mia pazienza è stata messa a dura prova dalle inclinazioni onnivore dei miei familiari.
Mi sono bastati la cena della Vigilia e il pranzo di Natale per provare il desiderio di fracassare il cranio di mio fratello con una pirofila, tagliare a fettine mia sorella e poi friggerla nell'olio bollente, torturare mio padre in vario modo e... uhm, mia madre si è salvata dai miei violenti pensieri, almeno lei!

Tremo al pensiero del cenone di Capodanno, non so come farò a non scoppiare a piangere, vomitare sulla tovaglia rossa quel poco di cena ingerita oppure mettermi a gridare come una pazza: tre banchetti a base di cadaveri in poco meno di una settimana sono più di quanto io possa sopportare.

Non avendo cucinato nulla di particolare, in quanto cerco di stare alla larga dalla cucina il più possibile, vi lascio queste tre segnalazioni, sperando comunque di poter invertire la tendenza e sorprendervi, tra qualche giorno, con una serie di golosità vegan.

BUONE VACANZE A TUTTI!

1) GaiaTerra - vendita on line
Siamo lieti di comunicare a tutti voi che il sito per la vendita online è finalmente attivo, al seguente indirizzo: www.gaiaterracoop.it

Sul nostro sito potete trovare: Alimenti biologici e del commercio equo e solidale, Alimenti per intolleranze, Cosmesi ecologica, Detersivi ecologici, Artigianato equo e solidale, Libri, Candele, Incensi, Oli essenziali. Non c'è un minimo d'ordine.

Effettuiamo consegne in tutta Italia tramite Poste Italiane:
Le consegne in tutta Italia saranno effettuate usando il servizio Postale con due modalita':
A - Spedizione Pacco "Celere 3" la cui tariffa e' 7,50 Euro in caso di ordini inferiori ai 60 Euro.
B - Spedizione Pacco "Celere 3" la cui tariffa e' 3,75 Euro in caso di ordini superiori ai 60 Euro.

Solo sul territorio di Bagheria è attiva la consegna a domicilio per acquisti minimi di 15 euro. Con il servizio di consegna diretta e' inoltre possibile prenotare la merce online e ritirarla in negozio.

Le modalita' di pagamento sono:
A - Bonifico bancario anticipato
B - Ricarica Poste Pay anticipata
C - Contrassegno (con costo aggiuntivo di 6,85 Euro)

Ovviamente nel caso di consegna diretta (a domicilio o ritiro in negozio) il pagamento può essere effettuato in contanti.
Cogliamo l'occasione per augurare a tutti voi Buone Feste.

Saluti,
GaiaTerra Soc. Coop.

2) OLTRE LA SPECIE ONLUS VI AUGURA BUONE FESTE
Oltre la specie augura ai soci e a tutti gli iscritti alla newsletter un buon Natale e un sereno 2009.
Per l'occasione delle feste (solitamente dedicate a colossali mangiate) OLS presenta il video "Tutti bravi ai fornelli", realizzato per il divertimento dei veg e per il "leggero" fastidio che provoca ai carnivori.
Il video è visibile a bassa risoluzione nella home page del nostro sito: http://www.oltrelaspecie.org e lo si può richiedere ad alta definizione (cd 5 euro) scrivendo una mail a: acquisti@oltrelaspecie.org
Ricordiamo che è sempre possibile effettuare una donazione sul nostro conto corrente postale 39360755 (nella causale specificare norbm) per sostenere gli attivisti condannati a severe pene pecuniarie per le loro attività antivivisezioniste in occasione della campagna NO-RBM. Ringraziamo di cuore coloro che hanno già fatto la propria donazione.

3) (DIS)Educazione alla violenza

Esce per le Edizioni Cosmopolis il libro "(DIS)Educazione alla violenza": un saggio sullo sfruttamento degli animali e sul suo impatto sulla psiche dei bambini.

Fresco di stampa dalle Edizioni Cosmopolis e distribuito e sostenuto dall'Associzione AgireOra Edizioni, il nuovo libro "(DIS)Educazione alla violenza" e' un saggio su "La violenza a scopo ludico: il circo con animali e le fiere ornitologico-venatorie" che documenta e svela gli orrori che si celano dietro gli spettacoli circensi e venatori finanziati con soldi pubblici nonché le loro implicazioni sui minori che vi assistono.

Il saggio e' a cura di Monica Bertini, Francesca Sorcinelli, Massimo Tettamanti, con il supporto del "Gruppo di Studio sulle Tradizioni Violente".

Da molti anni, la ricerca psicologica ha dimostrato che la violenza perpetrata dai bambini e dagli adolescenti nei confronti degli animali è spesso associata a disturbi psicologici ed in particolare ad atteggiamenti e comportamenti aggressivi nei confronti delle persone. La crudeltà verso gli animali può essere, nell'infanzia e nell'adolescenza, un indicatore potenziale di una situazione esistenziale patogena; per esempio, di una situazione famigliare ed ambientale particolarmente problematica, caratterizzata, a seconda dei casi, da violenza fisica, psicologica o abuso sessuale. Come dimostrano le ricerche scientifiche nell'ambito della psicologia e criminologia, può anche e soprattutto essere un indicatore potenziale dello sviluppo di successivi comportamenti antisociali e/o criminali in età adulta.

L'assistere ripetutamente ad atti di violenza può inoltre produrre nei bambini una diminuzione dell'empatia, della capacità, cioè di immedesimarsi negli altri; una delle qualità umane più efficaci per prevenire, diminuire e/o eliminare la violenza nei rapporti tra gli esseri umani e tra gli esseri umani e gli animali. Ancora peggiori sono i comportamenti violenti presentati ai minori sotto forma di attività ludiche, dove si ride della sofferenza altrui e si cerca il divertimento tramite l'applicazione continua, voluta e legalizzata, di atti di sopraffazione.

Il saggio affronta proprio questi temi, e in particolare approfondisce lo sfruttamento e la violenza delle mostre ornitologico-ventarie e dei circhi con animali, e l'impatto di questa violenza accettata dalla societa' sullo sviluppo del senso di empatia dei bambini e ragazzi.

Violenza accettata, ma cui si inizia finalmente a obiettare anche a livello istituzionale: e' recente - del luglio di quest'anno - una proposta di legge presentata alla Camera dei Deputati (la 1564), intitolata "Norme per la graduale dismissione dell'uso di animali da parte dei circhi e per il sostegno dello spettacolo circense". La proposta di legge ha lo scopo di eliminare in Italia i circhi con uso di animali, iniziando da importanti passi: vietare ai circhi l'acquisizione di nuovi animali, vietarne la pubblicizzazione nelle scuole, destinare i contributi statali (fissati dalla legge 337 del 1968), ai soli circhi senza animali, mentre oggi sono destinati SOLO ai circhi con animali, e non ne possono beneficiare i circhi basati solo sugli spettacoli degli artisti umani.

"Ci auguriamo che il nostro saggio possa essere utile a mostrare la realta' dei circhi e a dare a questa proposta di legge la spinta necessaria per una veloce approvazione" dichiarano gli autori. "Pensiamo che i tempi siano ormai maturi per lasciarci alle spalle spettacoli basati sulla violenza, e per sostenere invece i bellissimi spettacoli circensi - tradizionali o innovativi - basati sulla bravura degli artisti".

Il libro e' distribuito anche da AgireOra Edizioni attraverso il sito www.AgireOraEdizioni.org, una casa editrice non-profit per la pubblicazione di materiali utili alla diffusione di una cultura rispettosa verso tutti gli animali.

Per richiederlo: http://www.agireoraedizioni.org/prodotto.php?id=238

24 dicembre 2008

Struffoli (nuova ricetta)

Avrei voluto inserire questa nuova ricetta per gli struffoli ieri, a due anni esatti dalla prima pubblicazione, ma non mi sentivo molto bene e non ho avuto modo di concludere la bozza... Pazienza!
Sarà che dal 2006 ad oggi mi sono abituata ad usare sempre meno dolcificanti, o forse dipende dal fatto che le diverse marche di zucchero di canna hanno gusti diversissimi; ma la differenza fondamentale è che stavolta, su 1/2 kg di farina, c'è voluto molto meno zucchero dell'altra per ottenere degli struffoli dolcissimi!

Ingredienti: 500 g di farina 0, 75-100 g di zucchero di canna, 25 g di olio di mais, 1 cucchiaino raso di cremor tartaro, 1/2 cucchiaino di sale fino, 1/4 di cucchiaino di curcuma, succo di mela q.b., abbondante olio di semi di arachide.
Per decorare: malto di riso, confettini/diavolini/decorazioni varie.

Mescolate la farina con lo zucchero, il cremor tartaro e il sale. Unite l'olio, la curcuma sciolta in un cucchiaio di succo di mela tiepido e tanto succo di mela quanto ne basta a formare un impasto omogeneo e abbastanza morbido.
Dividete con un coltello affilato l'impasto in 4 pezzi e ciascun pezzo in 2 metà. Fatele rotolare col palmo della mano sul piano di lavoro, formando dei rotolini sottili; sempre con un coltello affilato, tagliate dei pezzetti di grandezza compresa tra 1/2 cm e 1 cm; con le mani infarinate lavorateli per formare delle palline e disponetele su un vassoio leggermente infarinato.
Riempite un pentolino di olio formando uno strato di 3-4 cm; deve essere molto caldo. Friggete gli struffoli per circa 4 minuti, finché saranno dorati, facendo attenzione a non bruciarli. Sgocciolateli su carta assorbente, asciugateli per bene e disponeteli in una insalatiera; copriteli di malto, rigirando perché si distribuisca ovunque, e guarnite con le decorazioni (si trovano anche quelle di zucchero di canna e coloranti vegetali, come quelle della foto).

Stavolta ho preparato degli struffoli un po' più grandi del solito, sono croccanti fuori e morbidi dentro; si sono gonfiati parecchio in cottura e devo dire che la cosa mi piace molto!

22 dicembre 2008

Tronchetto di Natale di Ramona

Niente da fare, è la seconda volta che provo a realizzare questa meraviglia ma non ci riesco. Prima, avevo steso l'impasto in una teglia troppo piccola: è rimasto troppo spesso e non sono riuscita ad arrotolarlo. Stavolta ho usato una teglia molto larga, riuscendo a stendere l'impasto piuttosto sottilmente, ma al momento di formare il rotolo la pasta si è spaccata.
Sono davvero avvilita, il gusto dell'impasto è buono, ma temo di non avere la manualità necessaria per eseguire questa operazione... e in simili frangenti rimpiango di non avere accumulato più esperienza dietro ai fornelli prima di diventare vegan.

Comunque, avendo finito lo sciroppo d'acero ed essendomi avvilita davvero molto, credo che sospenderò gli esperimenti sul tronchetto. Pubblico comunque la ricetta a vostro beneficio. Nella fotografia, il dolce preparato da Ramona... era bellissimo, oltre che ottimo!

Come unità di misura dovrete usare una tazza o un recipiente della capienza di 250 ml.

Ingredienti per l'impasto: 1 tazza di farina tipo 0, 1 tazza di farina di farro integrale, 1/4 di cucchiaino di sale fino, 1 cucchiaino di cremor tartaro, 1 cucchiaino di polvere di vaniglia, 1/4 + 1/8 di tazza di olio di mais, 1/2 tazza di latte di soia, 1/2 + 1/8 di tazza di sciroppo d'acero, 1/2 tazza di succo di mela.
Ingredienti per il ripieno: crema di castagne, oppure marmellata di arance, o crema di cioccolata (tipo veganella).
Ingredienti per la copertura: 100 g di cioccolata fondente, 1/2 tazza di latte di soia, malto a piacere.

Preparate l'impasto: mescolate gli ingredienti secchi e a parte quelli umidi, poi uniteli e versateli in una teglia piuttosto larga foderata di carta da forno umida; lo strato deve essere spesso pochi millimetri. Infornate in forno già caldo a 165° per 5 minuti, finché inizierà a dorare; rovesciate su un foglio di carta da forno umida, bagnate l'impasto con del liquore a piacere e distribuitevi sopra il ripieno. Arrotolate il tronchetto aiutandovi con la carta forno, chiudete l'involto con spago da cucina e lasciatelo raffreddare.
Svolgetelo, facendo attenzione a non romperlo, e ricopritelo con la cioccolata (fatta fondere e mescolata agli altri ingredienti), simulando con i rebbi di una forchetta le nervature del legno.
Ramona ha decorato il suo tronchetto con funghi di zucchero, cocco in scaglie per simulare la neve e pistacchi tritati per il muschio... ovviamente su questo fronte potete sbizzarrirvi!

Buon lavoro, spero che abbiate più fortuna di me con questo dolce.

21 dicembre 2008

Dolce di riso rosso

Come mi ero ripromessa, ho dato inizio a inedite sperimentazioni culinarie, e la prima vittima è stata una confezione di riso rosso thay integrale del commercio equo. L'ho usato per preparare due piatti, uno dolce e uno salato; oggi cominceremo dal dolce.
Non ho pesato gli ingredienti, mi sono regolata in base ai volumi; come unità di misura, utilizzate una tazzina della capacità di 100 ml e sarete a posto.

Ingredienti per 4 persone:
5 tazzine di riso thay integrale, 5 tazzine di acqua, 5 tazzine di succo di mela, 2 tazzine di nocciole sgusciate, 2 tazzine di malto + 1 cucchiaio per decorare, 1 pezzo di stecca di cannella, 1 pizzico di sale.

Mettete in ammollo il riso per almeno 6-8 ore in acqua tiepida, poi scolatelo e sciacquatelo.
Portate a bollore l'acqua mescolata al succo di mela e aggiungetevi il riso. Cuocete per circa 40 minuti insieme alla stecca di cannella, stando attenti a non far asciugare; aggiungete il sale dopo 30 minuti di cottura.
Nel frattempo, tostate le nocciole in una padella, spezzettatele in un mortaio e tenetele da parte.
Quando il riso è cotto, togliete la cannella, aggiungete 1 tazzina e 1/2 di malto e mescolate finché inizierà ad asciugare. Distribuite il composto in 4 formine (in alluminio) per muffin, lasciate raffreddare per 3-4 ore a temperatura ambiente; decorate i piatti di portata con qualche goccia di malto, rovesciatevi sopra i dolcetti sfilandoli dagli stampi, cospargete con il malto restante e con le nocciole tritate e servite.

19 dicembre 2008

Finalmente vacanze

Finalmente, per me, sono arrivate le vacanze di Natale!

Non so ancora cosa farò o dove sarò per tutto il periodo, ma di certo domani trascorrerò la giornata a fare shopping finché mi verranno i polpacci come quelli di Maradona (e spero di riuscire a trovare dei bei regali per tutti i miei cari); poi mi dedicherò a un po' di ricette che da tempo sono in attesa di essere realizzate...

...ooooooooooooooooohhhhhh!

17 dicembre 2008

Perché andare a Milano e non alle Maldive?

Me l'hanno chiesto in un post precedente e la risposta è semplice: dovevo frequentare la lezione su Buffet e piatti delle feste alla Sana gola, che purtroppo non si trova alle Maldive... Anche se forse, tutto sommato, preferisco così perché a Milano c'è Kathay, un Naturasì enorme e vicino alla Stazione centrale, c'è Mens@sana, ci sono i distributori di strada di Terre di mezzo (peccato che il temporary shop sia chiuso di sabato!), ci sono tantissime cose da fare e da vedere... e soprattutto, c'è tanta gente interessante da incontrare. Ma andiamo con ordine.

Quando sono partita, il Vesuvio mi ha sorpresa mostrandosi avvolto da un candido manto di neve che lo abbracciava fin quasi alle pendici... Questo mi ha fatto ben sperare per il soggiorno a Milano: ho visto le probabilità di morire di freddo calare rapidamente!

Mi hanno detto che il tempo è stato clemente rispetto ai giorni scorsi, e infatti sono stata abbastanza bene; comunque, avrei delle difficoltà ad abituarmi al clima milanese, odio il freddo, l'umidità e soprattutto il vento.
Vedere così tante signore impellicciate è stato impressionante, ce n'erano davvero tantissime rispetto a quante ce ne sono qui! Per combattere il freddo, piuttosto che scuoiare poveri mammiferi, come suggeriva Antaress (resa romantica, immagino, dal fatto che il suo moroso sta per andare a fumare oppio nel sud-est asiatico) mi sono stretta forte a qualcuno... Qualcuno che ha ripetutamente cercato di accecarmi con il flash della macchina fotografica, ma invano, salvo poi farsi perdonare a suon di caldarroste e regalandomi il Pappamondo.

Purtroppo non avevo con me molti soldi. Ho fatto compere al Naturasì, ma mi sono dovuta contenere, lasciando sullo scaffale il koji (per l'amasake) e il suribachi (lo desidero da quando ho scoperto quanto sia comodo per tritare, sminuzzare, spiaccicare e quant'altro, perfino rispetto al mortaio). Da Kathay, mi sono limitata a prendere solo qualche prodotto, anche per non trascinarmi dietro buste pesantissime...
I soldi non danno la felicità, vero, però ti permettono di comprare delle cose che desideri da taaaaanto tempo... e questo dà la felicità, sì. Sigh.

Ho pranzato in uno dei vari mens@sana, e devo purtroppo dire che l'ambiente non è lo stesso ovunque. Il cibo, stavolta, non era ottimo e il servizio, ehm, rasentava la maleducazione. Ma quando fuori piove a dirotto viene spontaneo restare all'asciutto il più a lungo possibile, magari vicino a un bel termosifone, piluccando una fetta di torta vegan... o anche due! Avere la pancia piena tira sempre su di morale, così non mi sono irritata più di tanto per la brutta esperienza e ho tirato dritto, felice, per la mia strada.

Strada che mi ha condotta alla vana ricerca del Centro botanico, introvabile rivenditore dell'agognatissimo mascara ecobio Rosaluna, che comunque, per i motivi detti sopra, non avrei potuto comprare (almeno, non avendolo stretto tra le mie manine, non ho sofferto ulteriormente!).

Quindi sono partita sparata alla volta di Papisco, che viene segnalato dal sito randagio lifestyle come punto vendita dei suoi fantastici capi di abbigliamento, e invece niente: pare che la collaborazione non sia ancora stata ufficializzata, e dei prodotti non c'era traccia...

Al calare delle tenebre (metà pomeriggio, quindi) sono tornata alla stazione centrale per poter salutare Arame, in partenza per casa dopo aver seguito una lezione alla SG. E' stato un incontro velocissimo ma molto interessante, del quale sono contenta, perché finalmente posso dare un volto (e che bel volto!) alla persona che sta dall'altro lato del pc.

Dopo una cena improvvisata a casa di Bea e Cris di happy vegan, e una bella dormita, mi sono immersa per sei ore e mezza nel corso tenuto da Ramona.

Questo i piatti previsti per il menù festivo.

Blinis (pancakes alla russa) di grano saraceno
Caviale di hijiki (o arame)
Salsa acida allo yogurt

Cornucopia di pasta briseè farcita con insalata russa

Maionese senza uova

Zucca in carpione
Tofumini alle erbe aromatiche

Formaggio di tofu alle noci

Consommè

Stelline di miglio al limone e mandorle

Gnocchetti sardi allo zafferano e tofu affumicato in cestino croccante

Pilaf di riso venere su specchio di dhal profumato

Tempeh con verdure saltate al cartoccio

Bocconcini di seitan allo zenzero e limone

Insalata di arance e finocchi pressati

Purè di sedano rapa al cardamomo

Torta al cioccolato con glassa all'arancia

Apple crisp con salsa alla vaniglia


Come se non bastasse, tronchetto di Natale.

Nel corso della giornata abbiamo preparato tutto, tranne l'insalata russa da servire con la maionese, perché quest'ultima non ha voluto saperne di addensarsi; l'insalata di arance e finocchi pressati; e il purè di sedano rapa al cardamomo... Per mancanza di tempo, la loro preparazione è stata sacrificata a vantaggo delle altre.
Tutto il resto è stato preparato, cucinato e mangiato; sono uscita dalla scuola camminando a 10 cm dal marciapiede, immersa in un'estasi mistica, col sorriso beato sulle labbra e la pancia piena da scoppiare.

I blinis erano molto buoni, e resi interessanti dalla farina di grano saraceno; l'accostamento col caviale di arame l'ho trovato azzeccato (anche se perfino queste alghe sono un po' forti, per i miei gusti), così come l'accompagnamento di salsa acida allo yogurt, che non sapeva per niente di yogurt!

Della cornucopia siamo riusciti ad assaggiare soltanto la pasta briseè, per mancanza di collaborazione da parte dell'insalata russa: era deliziosa, leggera e croccante.

La zucca (hokkaido) in carpione, neanche a dirlo, è stata fenomenale, peccato solo averne cotta poca. Quando riuscirò a mettere le mani su un'altra hokkaido, penso che la mangerò tutta quanta preparata così!

I tofumini alle erbe aromatiche sono stati una vera scoperta, assolutamente da rifare; un po' meno soddisfacente il formaggio di tofu alle noci, ma per gusto personale. Sono molto curiosa di provarlo in versione paté, probabilmente lo gradirei di più.

Il consommè è riuscito delicatissimo; data la quantità di alga kombu contenuta, mi aspettavo il peggio, invece me ne sono servita tre ciotole. Le stelline di miglio, oltre ad essere molto saporite, contribuivano a rendere natalizia l'atmosfera!

Gli gnocchetti sardi li ho soltanto assaggiati perché ormai non ce la facevo più; il cestino nel quale avrebbero dovuto essere serviti era fatto con un impasto diverso dalla brisé, buonissimo; la pasta forse mancava di sale, ma con un simile menù penso che perdersi qualcosa per strada sia normale!

Il pilaf di riso con dhal ha trionfato, non solo per il gusto sublime, ma anche per la composizione curatissima nella forma e nel colore. Penso di rifarlo presto col riso venere regalatomi da Manu qualche tempo fa.

Il tempeh con verdure saltate al cartoccio era perfetto: saporito e marinato divinamente, così da esaltarne il sapore... mmm... mi basta ripensarci per cominciare a sbavare!

I bocconcini di seitan allo zenzero e limone non sono venuti benissimo, perché lo zenzero era sparito e il limone alla fine si sentiva troppo, ma credo che nessuno ci abbia fatto caso: ormai le nostre forze erano allo stremo e lo stomaco chiedeva pietà.

La torta al cioccolato è stata barbaramente trucidata appena uscita dal forno per essere servita in sala e quindi, non essendosi "assestata", non ha potuto dare il meglio di sé; invece l'apple crisp con salsa alla vaniglia, lasciato appena intiepidire, era ottimo.

A farla da padrone tra i dolci, però, è stato il tronchetto di Natale, portato già pronto da Ramona e buono da leccarsi i baffi. La presentazione era fantastica e il sapore... avete presente la girella Motta? Praticamente identica, ma più grande e più morbida!

Ho provato a rifarlo, ma ho steso l'impasto troppo spesso e così non ho potuto formare il rotolo, però l'ho ricoperto ugualmente di crema al cioccolato e il sapore... beh... è proprio lui! Spero che la prossima volta vada meglio!

Quella di Domenica è stata una lezione intensa e divertente, al termine della quale Ramona, commossa, ha regalato a ciascuno una bella candelina natalizia (io mi sono beccata un alce con un palco piuttosto ampio... devo preoccuparmi?). Confesso che nonostante io sia a casa da qualche giorno non ho ancora ripreso il contatto con la realtà, e questo è un bel problema.

Non so con precisione che strada sto percorrendo... Da settembre ad oggi mi sembra di aver vissuto in un continuo limbo di incertezza, improvvisazione e impegni piazzati strategicamente qua e là, poi spostati o anticipati o annullati a seconda della necessità. Che fine ha fatto la ragazza organizzatissima che riusciva a gestire senza troppe difficoltà una vita piena zeppa di impegni? Adesso sto facendo molto meno, eppure boccheggio, fatico a tenermi a galla.
Passano i giorni e non concludo nulla, rimando, rinuncio, semplicemente dimentico le cose da fare. Non riesco a concentrarmi, quando sto studiando penso ai post che vorrei scrivere e quando sono al pc penso agli esami che dovrò sostenere...
Non ho più un interesse fortissimo per il mio corso di laurea e quindi fatico a riconnettermi con la vita da studentessa; mentre il treno divora i chilometri che mi separano da casa il mio cuore, la mia testa restano altrove, galleggiano in uno spazio tutto loro. E quando mi siedo alla scrivania con l'evidenziatore in mano, stanca e svogliata, mi domando "a che pro?" e inizio a sognare panettoni vegan, tofu al peperoncino, pasta ripiena e i mille diversi piatti che vorrei preparare.

Forse le lezioni di cucina della Sana gola mi stanno facendo scoprire chi sono davvero, ma mi stanno letteralmente spaccando il cuore in due, e lo sforzo di tenere insieme le due metà per il tempo necessario a terminare gli studi mi sta distruggendo.


Dopo essere uscita dalla Sana gola un'ora più tardi del previsto, ho raggiunto la combriccola di Happy vegan impegnata nello Sportello etico al Chiamamilano; ho avuto appena il tempo di rivolgere un saluto generale a tutti, prima di scoprire che un caro amico virtuale era nei dintorni per un presidio dell'AIP. Non ho potuto fare a meno di andare a conoscerlo; purtroppo al mio ritorno al Chiamamilano gli Happy vegans se n'erano andati... In compenso c'era Puccina, con Puccione e dolcetti assortiti (cioccolatini golosi e baci perpuccina), che sono presto finiti nel mio pancino! Ho rischiato il collasso digestivo, ma erano troppo buoni per resistere.
Abbiamo trascorso una bella serata al ristorante cinese e poi sono andata a prendere il treno in Stazione centrale... finalmente non più ridotta ad un unico, grande scavo archeologico.

Quando sono tornata a casa, sul punto di liquefarmi, mi sono beccata una raffica di morsi da parte di Tarty, ed una serie di seccati miagolii. Mi stava proprio rimproverando per averla lasciata sola tanto a lungo! Beh, piccola mia, tranquillizzati: per almeno un mese non tornerò a Milano e dopo... non so davvero cosa succederà!

Tante cose da raccontare

Sono tornata a casa... nonostante le frane lungo la linea ferroviaria, gli straripamenti del Tevere, il ghiaccio sui binari e la generale follia delle Ferrovie dello Stato!

Sono sempre presissima dalla preparazione del prossimo esame e impegnata a scrivere un lungo post sullo scorso fine settimana, quindi dovrete avere un po' di pazienza per gli aggiornamenti. Spero di riuscire a metterli on-line presto.

Nel frattempo, un saluto a tutti voi che passate di qui cercando mie notizie!

12 dicembre 2008

Ma...

...possibile che sia di nuovo venerdì?

Eh sì, possibile, è di nuovo venerdì e sono di nuovo in partenza... e stavolta temo che la pioggia mi coglierà mentre vado in giro per Milano. Fino ad ora me l'ero scampata!

Spero di non congelare, qui ci sono circa 10-12° più che in Lombardia e lo sbalzo termico sarà molto "pesante" da affrontare. Il freddo più intenso a Castellammare arriva tra Gennaio e Febbraio, ma raramente si scende al di sotto dei 5-6° (e di solito succede di mattina presto o di sera sul tardi), mentre, a sentire il meteo, questa è la temperatura milanese della piena mattinata, nel momento più caldo del giorno.
Insomma, come direbbe la mia amica Laura c'è da fare i pinguini...

...volevo postare qualcosa prima di partire ma sto studiando, studiando, studiando e vivendo di aria e patatine, quindi purtroppo neanche oggi ci sarà una ricetta.
Spero proprio di rifarmi durante le vacanze di Natale.

Detto questo vi saluto, buon fine settimana a tutti!

10 dicembre 2008

Tofu marinato

Una ricetta semplicissima, ottima per gustare il tofu in tutta la sua bontà (sì, ho proprio accostato le parole tofu e bontà!).

Ingredienti per 2: 150 g di tofu al naturale, 1 cucchiaio di salsa di soia, 1 cucchiaio di aceto (ci andrebbe quello di riso, io ho usato quello di vino), 2-3 cucchiai d'acqua, erbe aromatiche a piacere.
Tagliate il tofu a fettine alte circa 1/2 cm; nel frattempo mescolate gli altri ingredienti, poi disponete il tofu (senza sovrapporlo) in un contenitore non troppo largo e copritelo di marinata. Lasciate marinare per almeno 2 ore, o anche più, rigirandolo di tanto in tanto; infornate a 200° per 15 minuti, marinata compresa, facendo attenzione a non bruciarlo. Servite caldo!

La spiegazione di un tale improvviso, e massiccio, utilizzo di tofu da parte mia l'avrete tra qualche giorno...

09 dicembre 2008

Bastoncini di tofu (perfezionati)

Ho seguito praticamente pari pari la ricetta di Puccina. Non so di preciso il peso degli ingredienti, ma ci si regola facilmente a occhio.

Ingredienti: un panetto di tofu, fogli di alga nori (quelli per il sushi), farina di ceci, fette biscottate ridotte in polvere, sale, olio di semi di arachidi.

Tagliate il tofu a bastoncini spessi circa 1/2 cm (dimensione "bastoncino di pesce"): tagliate dei rettangoli di alghe dalle dimensioni sufficienti ad avvolgerli. Bagnate l'alga d'acqua con un pennello da cucina, adagiatevi sopra il tofu e avvolgetelo nell'alga; chiudete il foglio sigillando bene con le dita.
Preparate una pastella fluida con acqua, farina di ceci e un pizzico di sale, impastellate i bastoncini, sgocciolateli, rotolateli nel trito di fetta biscottata e friggete nell'olio ben caldo finché sono dorati.

Onestamente trovo geniale l'idea di Puccina di usare l'alga per dare il sapore di mare. Io ho usato le nori sia perché sono delicate sia perché sono (credo) le uniche vendute pronte in fogli... molto comode per questa ricetta!
Alle mie papille gustative, che si astengono dal pesce da 6 anni, questi bastoncini sono sembrati sinistramente simili al merluzzo... ma tali "allucinazioni gustative" non sono dati oggettivi, le vostre sensazioni potrebbero essere diverse! Mi sono piaciuti molto nonostante io non apprezzi troppo il sapore delle alghe (così come non amavo quello del pesce...).
Voglio assolutamente rifarli, magari a Natale, da sgranocchiare mentre la mia famiglia tortura il suo baccalà fritto... la prossima volta proverò prima a marinare il tofu col limone, come avevo fatto nella versione base, avranno sicuramente più sapore!

08 dicembre 2008

Mi date una mano?

Come scritto già qualche giorno fa, vi rivolgo una richiesta personale. Se riuscirò, entro il 31/12/2008, a far iscrivere 3 persone al programma Cartaviaggio, potrò accumulare sulla mia scheda 3.000 punti per ogni iscritto (il quale ne riceverà a sua volta 3.000 come benvenuto). Raggiunto un certo numero di punti, potrò prendere un biglietto gratis, che mi sarà molto utile per i miei giri milanesi...
Quindi, se viaggiate spesso, ma non avete ancora una cartaviaggio, o anche se non viaggiate abitualmente ma volete farmi il favore di iscrivervi al programma (va bene lo stesso, basta che vi iscriviate, non dovete comprare alcun biglietto!), mandatemi una e-mail. Vi invierò i miei codici promozionali, che dovrete indicare nell’apposito campo al momento dell'iscrizione perché i punti mi siano attribuiti.
Grazie a chiunque si farà avanti!

06 dicembre 2008

Pasta fresca sfiziosa

Avevo in mente da un po' di preparare questo piatto e ieri ci sono riuscita, in quattro e quattr'otto, prima di catapultarmi all'università.
Tra l'altro, mi ha fatto venire un'idea per San Valentino...

Ingredienti per 2: 100-150 g di semola di grano duro, 75 ml circa d'acqua, la punta di un cucchiaino di curcuma (ne serve veramente un pizzico), 1/2 cucchiaino di sale, 2 fette di affettato vegetale, 4 cucchiai di panna di soia, olio extravergine d'oliva, pepe nero macinato.

Mescolate la semola con 1 cucchiaino di olio, il sale, e l'acqua nella quale avrete disciolto la curcuma; impastate finché l'impasto diventa omogeneo e compatto. Lasciatelo riposare per 1/2 ora coperto da un canovaccio umido.
Tirate la sfoglia col mattarello, fino allo spessore di 2 mm (se necessario usate la macchina per la pasta); con un tagliabiscotti, ricavate dei fiorellini dalla sfoglia e disponeteli, man mano, su un canovaccio cosparso di semola. Lasciate asciugare per 30 minuti.
Nel frattempo, ricavate dei fiorellini dall'affettato vegetale, rosolateli in padella con un filo d'olio e teneteli da parte.
Portate a bollore 1 l d'acqua, aggiungendovi 1/2 cucchiaino di sale e 1 cucchiaino di olio (servirà a non far incollare la pasta durante la cottura); cuocete la pasta, raccogliendola con una schiumarola quando sale a galla.
Fate stringere su fuoco dolce la panna di soia, senza che si bruci: deve leggermente addensarsi. Mescolate la pasta all'affettato, disponetela nei piatti, cospargete di panna e spolverizzate con pepe nero macinato.

Buon appetito!

04 dicembre 2008

LSG - Laboratorio in casa

Domenica scorsa, la lezione proposta dalla Sana Gola era intitolata Laboratorio in casa; si è trattato di una giornata particolare, per cui le dedico un post nonostante io non abbia ancora pubblicato nulla sul tema Energia del cibo...

Innanzitutto, se qualcuno degli "studenti" dovesse passare di qui, vi lascio un saluto!

Domenica sono arrivata in stazione prestissimo, e per quanto me la sia presa comoda, poco dopo le 9 ero già alla sede della Sana gola (con mani e guance, ormai, semi assiderate). Lì ho conosciuto l'insegnante, Ramona Saviola, con la quale ho trascorso una decina di minuti a tu per tu, prima che arrivassero i soccorsi ad aprirci la porta della scuola. Ramona mi ha subito fatto un'ottima impressione: è una persona solare, simpatica, e si è poi rivelata bravissima nello spiegare i passaggi delle varie ricette senza mai perdere il filo del discorso!

Il programma della giornata prevedeva la preparazione di tofu, seitan, tempeh, mochi, dado vegetale, germogli, amasake, e amido di frumento.

Non mangerò mai più i mochi in vita mia, credo; non dopo aver passato 20 minuti a pestare riso colloso in un mortaio. Il risultato non era male, ma la fatica per prepararli mi sembra eccessiva (e quelli comprati pronti, dicono, non sono la stessa cosa)!

Sul dado vegetale e sui germogli non ci siamo dilungati più di tanto, trattandosi di ricette abbastanza semplici (a proposito, il dado vegetale autoprodotto postato qualche tempo fa è riuscito profumatissimo, ma inutilizzabile in quanto troppo salato, e a sciacquare le verdure col colino perdeva troppa massa... ritenterò!).

Avevo già provato a recuperare l'amido "avanzato" dalla produzione del seitan, ma non c'ero riuscita; vedere quello di Ramona e ascoltare i suoi consigli mi ha spronata a riprovare, e spero di raggiungere presto un buon risultato!

Mi sono state utili alcune informazioni sulla preparazione del tofu, che metterò a frutto a breve; mentre per il seitan, personalmente, sono soddisfatta del mio metodo... anche se arricchisce sempre sentire pareri diversi, e neanche questo caso ha fatto eccezione.

Ho trovato estremamente interessante il procedimento per ottenere l'amasake, che tradurrò in pratica appena entrerò in possesso di tutto il necessario; e preziose le indicazioni per produrre il tempeh. A fine giornata Ramona ci ha regalato una dose di fermenti, graditissimi, dal momento che ho scoperto di essere drogata da questo ingrediente indonesiano, che però costa molto, e spesso non è nemmeno di ottima qualità...
Purtroppo, per ora, farlo in casa rimane un sogno; per prepararlo è necessario possedere un qualche tipo di incubatrice che mantenga la temperatura costantemente al livello giusto (intorno ai 30°, con minime variazioni). A me è venuto in mente open warm di ovosodo, ma non credo che il mio babbo avrà voglia di seguirmi nel progetto, avendomi già costruito un forno solare e un essiccatoio (peraltro li uso ancora, nonostante i miei mi chiedano puntualmente se possono gettarli via. Roba da matti!).
Dovrei chiedere all'altro babbo, Natale, di farmi trovare questa fantastica incubatrice sotto l'albero... che, a proposito, sarà attrezzato a breve, per la felicità di Tarty.

Insomma, la giornata di Laboratorio in casa è stata proficua e soprattutto divertente; confesso di essermi emozionata ai limiti dell'autocombustione quando mi sono presentata a Ramona e lei ha risposto "Ah, Vera di Semplicemente, Vera?", aggiungendo poi di leggermi spesso. Credo anche di dover strozzare Annalisa, o assumerla come PR, non ho ben deciso, per tutta la pubblicità che mi ha fatto con gli altri "studenti", tessendo sfacciatamente le mie lodi (incurante di ogni mia occhiataccia inceneritrice).

Tornare finalmente "in cucina" mi ha fatto battere forte il cuore, ma anche provare una sensazione dolorosa perché, sebbene una persona di mia conoscenza ritenga che l'unico limite delle mie giornate sia quello temporale, sto iniziando ad accusare il colpo di tutti questi spostamenti.
Ho la testolina ridotta a un colabrodo dal quale impegni e appuntamenti sfuggono di continuo, fisicamente sono piuttosto abbacchiata e il mio rendimento universitario è quanto mai incerto, soprattutto per difficoltà di concentrazione. I miei risparmi diminuiscono alla velocità della luce, e molto più del previsto, a causa di una serie di spese collaterali (dettagli trascurabili... come il dover pur mangiare, quando sono a Milano, o prendere i mezzi pubblici per spostarmi) che ingenuamente non avevo preventivato con esattezza...
Insomma, probabilmente dopo qualche giorno di vacanza natalizia mi torneranno energia e voglia di fare, ma per adesso non posso fare a meno di chiedermi come riuscirò a sostenere (ottenendo buoni voti, spero) gli esami previsti, scrivere la tesi, andare a Milano e mantenere pimpante quel minimo di vita sociale a cui sono abituata... e sono solo le cose alle quali proprio non posso rinunciare - ho accantonato altri progetti da un pezzo.

Suppongo, comunque, che assumere un atteggiamento disfattista non aiuti, e cercherò senz'altro di avere fiducia e restare ottimista, ma non per questo smetterò di guardare la realtà dei fatti... potrei accorgermi di aver commesso un errore quando ormai è troppo tardi per rimediare. Tirando le somme, non so proprio da quale parte penda il piatto della bilancia: io sto cercando disperatamente di mantenerla in equilibrio, solo il tempo mi dirà se i miei sforzi saranno ricompensati!

03 dicembre 2008

Varie ed eventuali

Eccomi qua, rientrata a casa sana e salva. Ho dormito per 14 ore di fila, poi ne ho trascorse 3 a rispondere alle e-mail accumulate (e non ho ancora finito) e infine mi sono messa a lavorare al post odierno. Inizialmente pensavo di dedicarlo alla giornata di domenica, per parlarvi della lezione alla Sana gola: merita decisamente un intervento apposito; poi è successo qualcosa che mi ha convinta a rimandare il resoconto...

Mi ha scritto la persona che si cela dietro al nick abibiblog, vincitrice del concorso indetto in occasione delle mie 500000 visite, spiegandomi che il pacchetto speditole è arrivato, ma decisamente alleggerito del suo contenuto.

Teoricamente, nella busta dovevano esserci VegAgenda 2009, numero di Ottobre di Cucina Naturale, campioncino di k'aloè, campioncino di j'aloè, campioncino di ghassoul, saponetta al burro di chiuri, opuscoli sul veganismo, pisto, agar agar, cremor tartaro, garam masala e tandoori masala.

Sono arrivate a destinazione la rivista, i volantini, un barattolino con il j'aloè ed un barattolino con uno dei due masala.

Mah, dico io, perché non gliel'hanno consegnato direttamente vuoto? Tanto i soldi della spedizione li avevo già pagati, bastava lasciarci dentro un solo volantino, no?

Io non vorrei augurare del male all'impiegato delle poste, al corriere o a chiunque sia l'individuo che ha saccheggiato il pacchetto, perché non me ne ritornerebbe niente di buono, ma mi viene da piangere pensando che tutte le mie energie (energie mentali, impiegate a scegliere gli oggetti uno per uno; energie fisiche, utilizzate per porzionarli, impacchettarli, imbustarli; energie emotive, con le quali ho intriso ogni singolo involto mentre lo maneggiavo; energie economiche, ché i soldi non mi crescono sugli alberi e rubare, rubare, mio caro chiunque-tu-sia, a una ragazza che manda un pacco a un'amica è nauseante), mi viene da piangere pensando che tutte le mie energie, preziose, speciali e dedicate solo a lei, siano state illecitamente intascate da qualche disonesto individuo che si è approfittato della propria posizione.
E non posso immaginare il dispiacere e la delusione della persona alla quale tutto ciò era destinato, nel vedersi recapitare un pacchetto manomesso.

Non voglio augurare del male al responsabile... ma spero che in qualche modo l'universo provvederà a riequilibrare un simile gesto, come merita.

(E se avete consigli su cosa fare adesso, sparate pure. Mannaggia a me. Ho davvero troppa, troppa fiducia nella correttezza del genere umano per continuare a spedire nelle buste, e non in scatole imbottite di ortica fresca, aghi di riccio o altri simpatici deterrenti)


Ne approfitto per lasciarvi qualche segnalazione.


La mia amica Annalisa mi ha chiesto di segnalare il Rajas Cafè, che si trova a Merone (CO), in Via Vallassina n.5.
E' un locale vegano/vegetariano, piccolo e grazioso, dall'atmosfera soft dove ci si sente come a casa. Le pietanze proposte sono realizzate con prodotti stagionali ed ingredienti rigorosamente biologici; il servizio è attento ma discreto. La cucina, sana e gustosa, accontenta anche i più convinti carnivori, perché la varietà dei piatti soddisfa anche le papille gustative più esigenti. Annalisa mi segnala le ottime pizze (anche di farro, kamut, integrali), ripiene di tofu e/o seitan e saporitissime verdure, oppure, per i vegetariani, con mozzarella di ottima qualità. I dolci, all' insegna della leggerezza e della creatività, sono rigorosamente vegani. Il pane è a lievitazione naturale, birre e vini sono biologici. Il Rajas Cafè è aperto a pranzo e a cena (chiuso il lunedì), ed è consigliata la prenotazione.


Cristian, un volontario della Lipu, mi prega invece di segnalare le Lenticchie della LIPU, iniziativa natalizia che sostiene i progetti dell’associazione in favore di un’agricoltura biologica, più sana e rispettosa dell’ambiente e degli uccelli selvatici (le popolazioni di alcune specie, negli ultimi 25 anni, si sono dimezzate per colpa dell’agricoltura intensiva e dell’uso di prodotti chimici).
Saranno in vendita sabato 13 e domenica 14 Dicembre nelle piazze di tutta Italia e in 50 tra Oasi, Riserve e centri LIPU.
Sono prodotte dalla cooperativa “La Terra e il Cielo” tramite coltivazione biologica, e offerte al pubblico in cambio di un contributo minimo di 5 euro.

Non possono proprio mancare nel cenone di Capodanno, vero?
L’elenco dei banchetti del 13 e 14 dicembre sarà pubblicato sul sito della LIPU.


Per finire, una richiesta personale. Se riuscirò, entro il 31/12/2008, a far iscrivere 3 persone al programma Cartaviaggio, potrò accumulare fino a 9.000 punti gratis (e ciascun nuovo socio ne riceverà a sua volta 3.000 come benvenuto).
Se viaggiate ma non avete ancora una cartaviaggio, o anche se non viaggiate abitualmente ma volete farmi il favore di iscrivervi al programma (va bene lo stesso!), mandatemi una e-mail. Vi invierò i miei codici promozionali, che dovrete indicare nell’apposito campo al momento dell'iscrizione.
Grazie!

Ps: ho vinto un buono sconto di 5 euro da spendere su IBS entro il 31 del mese, per ordini superiori a 50 euro. Dato che non lo utilizzerò, se qualcuno volesse il codice mi faccia sapere.