19 giugno 2006

TARTY. Pappa o dramma?

Non voglio ancora affrontare la questione se Tarty debba o meno essere vegana... è presto, l'unico cibo vegan per gatti disponibile in Italia sono i crocchi Amì e lei i crocchi ancora non li mangia; quindi per forza di cose, per ora, devo nutrirla da carnivora... ma c'è sicuramente qualcosa che posso fare per tutti i mici che sono stati meno fortunati di lei e non hanno una casa accogliente che li ospiti.

Partiamo dal primo problema: il contenuto stesso delle scatolette. Che spesso è una schifezza (1 e 2).
Voglio dire, per adesso sto dando alla miciotta le scatolette Gourmet della Purina, contenuto in carne 4%. Mia madre al discount ha preso una scatoletta con la stessa percentuale di carne... ma l'ha pagata un terzo del prezzo!!
Se tanto mi da tanto è inutile svenarsi in questo modo, meglio sarebbe comprare scatolette biologiche con alte percentuali di carne, pagandole di più, ma assicurandosi almeno un cibo di qualità...

Tornando al discorso "gatti sfortunati", però, c'è da dire una cosa. Non so se lo sapete, ma molte multinazionali che producono cibo per animali... lo sperimentano (1 e 2) su di essi! :(
Essendo giunto il momento di pormi il problema, ho fatto una ricerca per trovare la positive list del pet food; sostanzialmente moltissime marche sono raccolte nelle due liste, di VIVO e dell'OIPA.

Quindi domattina, quando uscirò a far compere per Tarty (trasportino, pettorina e sabbietta in vista) cercherò qualche prodotto delle marche suddette.

E il problema "vivisezione" dovrebbe essere sistemato.


Per quanto riguarda l'alimentazione carnea... la mia testa è piena di considerazioni contraddittorie; per prima cosa, ve lo confesso, non volevo mettermi in questa situazione.
Mi dicevo: roditori a volontà, un cane al limite sì (è facile veganizzarlo), ma un gatto mai. Il gatto è carnivoro e con me non ci può vivere... ma sembra che lei abbia scelto di vivere con noi...
Insomma, ho una pelosa incoerenza che salta per tutta la casa.

Tralasciamo per adesso l'alimentazione vegana, come dicevo finchè non inizia a mangiare i crocchi non se ne parla: volendo passare a scatolette buone ci sarebbero quelle biologiche, ad esempio Almo nature oppure Yarrah.

E qui inizia la follia. Scatoletta biologica significa che questi animali sono allevati appositamente per finire nelle scatolette. E questo non mi sembra per niente vegan. I sottoprodotti della carne e pesce sono schifezze per il gatto, ma l'allevamento apposta per il pet food è crudeltà totale per l'animale in questione.

Punto secondo. Daniele mi diceva di prediligere le scatolette di pesce perchè almeno vive libero in natura fino alla morte... ma io sono consapevole del totale scempio ambientale che la pesca causa nei mari e negli oceani e non farei mai nulla di simile. Preferirei le scatolette di pesce di allevamento, senz'altro! Così come mi fanno schifo le scatolette alla selvaggina: i cacciatori non bastano?
E qui, altro folle pensiero: quanto pesce ci vuole per fare una scatoletta? Probabilmente parecchio: i pesci sono piccoli, saranno di certo molte vite spezzate. Non è meglio una scatoletta di manzo? Una vita sola, che nutre molto più a lungo di tantissime piccole vite messe insieme...

Ma a Tarty il manzo non piace...

Il momento della pappa sta diventando un dramma. >_< Sono l'unica pazza con queste turbe mentali?

Questi sono stati i commenti al post:
Daniele ha detto...

Oddio la nostra discussione dell'altro giorno ha partorito un mostro!^_^

20 giugno, 2006 10:07

Vera ha detto...

Dani, non c'era bisogno, sono pensieri che già mi frullavano nella testa da sempre!
Solo in linea teorica, però; mentre adesso devo confrontarmi con la pratica!

20 giugno, 2006 12:36

Anonimo ha detto...

Vera, come hai avuto modo di constatare, questa storia del cibo per gli animali è una cosa che turba parecchio anche me, quindi non sentirti pazza, o almeno non sentirti sola :) !
Se vieni a capo di una decisione, fammi sapere, per me il tuo parere è importante!
Sunny

20 giugno, 2006 12:56

Vera ha detto...

Oddio sono diventata una guru!

:D

Scherzo. ;-)

Per adesso ho comprato normali scatolette economiche di marche (almeno) non testate su animali.
La piccola fortunatamente inizia a mangiare i crocchi e poi ho scoperto una cosuccia che sto per bloggare, che potrebbe risollevare il morale. Speriamo!

20 giugno, 2006 13:02

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