Si può consumare fresca, ma si conserva bene anche per un anno intero. La scorsa estate ne ho prodotto quantità ingenti e mi sono durate fino a maggio in perfette condizioni.
Non mi fido molto delle conserve casalinghe (specie i sott’oli) perché non essendo esperta temo sempre il botulino o chissà che altro, ma questa è davvero facile e ha il pregio di non necessitare del freezer.
Vi svelo un segreto: dagli albori della mia adolescenza accarezzo il sogno malsano di possedere un congelatore a pozzetto dove stipare dosi industriali di piatti buonissimi ed elaborati da sbafare nei periodi di pigrizia in cui non ho voglia di cucinare. Fortunatamente non ho mai potuto realizzare questo incubo economico-ecologico: in fin dei conti non sarebbe servito a niente, non sarebbe stato un acquisto essenziale ma solo un capriccio o un comodo alla cui rinuncia, tutto sommato, sopravvivo bene da dieci anni. Probabilmente, anzi, mi pentirei dell’acquisto, che non è per nulla in linea con lo spirito della decrescita… al quale si confà molto più questa preparazione che, dopo la consueta bollitura per sterilizzare i barattoli, si ripone in dispensa senza alcun dispendio di preziosa energia elettrica, abbellendo gli scaffali e testimoniando quanto siamo bravi in cucina, per di più facendo schiattare d’invidia gli ospiti malevoli (sapete di che sto parlando, “l’ospite malevolo” è una categoria sociale piuttosto diffusa e scommetto che ve n’è passato in casa almeno uno nella vita).
Premessa: in casa mia si usa una discreta quantità di salse e condimenti pronti i cui barattoli costringo mia madre a conservare con una lotta feroce (lei li butterebbe tutti, salvo poi doverne comprare di nuovi, e appositi, per le conserve: se non è follia questa…). Sempre in tema di mania da botulino, conservo solo quelli col tappo che fa “click-clack” per poter controllare la tenuta ermetica. Quando mi accingo a preparare qualche conserva ne disinfetto un gran numero, riempio quelli che mi servono e il resto li ripongo per il prossimo utilizzo. E mi trovo bene. ;)
Gli ingredienti sono, per 500g di peperoni rossi, perfettamente sani: 1 cipolla, 200g di pomodori maturi e sodi, 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva, un mazzetto di basilico, sale.
Lavare e mondare dei filamenti e dei semi i peperoni; tagliarli a pezzetti. Scottare i pomodori (lavati) in acqua bollente; spellarli, togliere i semi e l’acqua di vegetazione e tagliare a dadini. Sbucciare e tritare la cipolla. Farla appassire in una casseruola con l’olio, aggiungere peperoni, pomodori, basilico in pezzi e sale, più due cucchiai d’acqua. Coprire e cuocere a fuoco moderato per 30 minuti. Far raffreddare, frullare (se siete particolarmente decresciuti, passate al passaverdura) e versate nei vasi puliti, asciutti e tiepidi. Tapparli e sterilizzarli per 25 minuti; quando sono raffreddati, conservare in luogo fresco e asciutto.
Sterilizzare i vasi. Preventivamente, i vasi vanno sterilizzati bollendoli per 20 minuti in acqua, insieme ai coperchi. Successivamente, la sterilizzazione delle conserve avviene facendole bollire per 20-30 minuti in una pentola d’acqua. I vasi devono essere sempre sommersi (almeno 5 cm di acqua deve coprirli), è utile separarli con uno strofinaccio per evitare che si spacchino a vicenda; inoltre un canovaccio va sistemato anche sul fondo, per evitare che il calore eccessivo rompa il vetro. Vanno inseriti nell’acqua fredda, portati a bollore e poi lasciati raffreddare nella stessa acqua. Il tempo di sterilizzazione si calcola dall’inizio del bollore. Se l’acqua dovesse evaporare, aggiungerne di altra bollente: il bollore non deve mai cessare.
Lo so, anche solo sentir parlare di “bollore” in pieno agosto vi fa iniziare a sudare… ma pensate che ne sarete ampiamente ricompensati quando, in pieno inverno, stapperete un barattolo e verrete avvolti da una nuvola di aroma paradisiaco e solare…
Non mi fido molto delle conserve casalinghe (specie i sott’oli) perché non essendo esperta temo sempre il botulino o chissà che altro, ma questa è davvero facile e ha il pregio di non necessitare del freezer.
Vi svelo un segreto: dagli albori della mia adolescenza accarezzo il sogno malsano di possedere un congelatore a pozzetto dove stipare dosi industriali di piatti buonissimi ed elaborati da sbafare nei periodi di pigrizia in cui non ho voglia di cucinare. Fortunatamente non ho mai potuto realizzare questo incubo economico-ecologico: in fin dei conti non sarebbe servito a niente, non sarebbe stato un acquisto essenziale ma solo un capriccio o un comodo alla cui rinuncia, tutto sommato, sopravvivo bene da dieci anni. Probabilmente, anzi, mi pentirei dell’acquisto, che non è per nulla in linea con lo spirito della decrescita… al quale si confà molto più questa preparazione che, dopo la consueta bollitura per sterilizzare i barattoli, si ripone in dispensa senza alcun dispendio di preziosa energia elettrica, abbellendo gli scaffali e testimoniando quanto siamo bravi in cucina, per di più facendo schiattare d’invidia gli ospiti malevoli (sapete di che sto parlando, “l’ospite malevolo” è una categoria sociale piuttosto diffusa e scommetto che ve n’è passato in casa almeno uno nella vita).
Premessa: in casa mia si usa una discreta quantità di salse e condimenti pronti i cui barattoli costringo mia madre a conservare con una lotta feroce (lei li butterebbe tutti, salvo poi doverne comprare di nuovi, e appositi, per le conserve: se non è follia questa…). Sempre in tema di mania da botulino, conservo solo quelli col tappo che fa “click-clack” per poter controllare la tenuta ermetica. Quando mi accingo a preparare qualche conserva ne disinfetto un gran numero, riempio quelli che mi servono e il resto li ripongo per il prossimo utilizzo. E mi trovo bene. ;)
Gli ingredienti sono, per 500g di peperoni rossi, perfettamente sani: 1 cipolla, 200g di pomodori maturi e sodi, 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva, un mazzetto di basilico, sale.
Lavare e mondare dei filamenti e dei semi i peperoni; tagliarli a pezzetti. Scottare i pomodori (lavati) in acqua bollente; spellarli, togliere i semi e l’acqua di vegetazione e tagliare a dadini. Sbucciare e tritare la cipolla. Farla appassire in una casseruola con l’olio, aggiungere peperoni, pomodori, basilico in pezzi e sale, più due cucchiai d’acqua. Coprire e cuocere a fuoco moderato per 30 minuti. Far raffreddare, frullare (se siete particolarmente decresciuti, passate al passaverdura) e versate nei vasi puliti, asciutti e tiepidi. Tapparli e sterilizzarli per 25 minuti; quando sono raffreddati, conservare in luogo fresco e asciutto.
Sterilizzare i vasi. Preventivamente, i vasi vanno sterilizzati bollendoli per 20 minuti in acqua, insieme ai coperchi. Successivamente, la sterilizzazione delle conserve avviene facendole bollire per 20-30 minuti in una pentola d’acqua. I vasi devono essere sempre sommersi (almeno 5 cm di acqua deve coprirli), è utile separarli con uno strofinaccio per evitare che si spacchino a vicenda; inoltre un canovaccio va sistemato anche sul fondo, per evitare che il calore eccessivo rompa il vetro. Vanno inseriti nell’acqua fredda, portati a bollore e poi lasciati raffreddare nella stessa acqua. Il tempo di sterilizzazione si calcola dall’inizio del bollore. Se l’acqua dovesse evaporare, aggiungerne di altra bollente: il bollore non deve mai cessare.
Lo so, anche solo sentir parlare di “bollore” in pieno agosto vi fa iniziare a sudare… ma pensate che ne sarete ampiamente ricompensati quando, in pieno inverno, stapperete un barattolo e verrete avvolti da una nuvola di aroma paradisiaco e solare…
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