Tra meloni, angurie, cocomeri e cantalupi; broccoli, friarielli e cime di rapa; cavolfiori e broccoli e non ricordo più che altro... fu un'interessante parentesi di scambio culturale!
Dunque.
A casa mia, i broccoli non sono questi cosi qui, bensi questi altri. In realtà, il nome locale è friarielli, e pare che tra l'altro non si trovino al di fuori dei confini campani o addirittura partenopei... vi risulta?
La cosa fin qui non sarebbe drammatica, se non fosse che adesso dovete spiegarmi cosa siano le cime di rapa.
Cercandole su virgilio immagini sono spuntate foto sia di quelli che nel resto del mondo civilizzato si chiamano broccoli, che dei nostri cosiddetti friarielli. Lo trovo piuttosto irritante!
Qui potrei aprire una dissertazione linguistica su geosinonimi e geoomonimi, ma per stavolta ci risparmiamo tutti questa sciccheria...

Cime di rapa, broccoli o friarielli che siano, è una delle verdure-incubo della mia infanzia, e adesso, un po' come i pomodori, è assurta al rango di vegetale più gettonato del periodo autunnale-invernale.
Mi piacciono tantissimo, ne mangio a chili, a volte per colazione


Friarielli in padella
Ingredienti per 6 persone: 5 fasci di friarelli, 2 spicchi d'aglio, 1 peperoncino piccante, 150 gr.olio d'oliva extra vergine, sale q.b.
Preparazione: mondate e lavate i friarelli e senza sgocciolarli e metteteli in una padella dove avrete fatto rosolare l'aglio e il peperoncino in abbondante olio d'oliva extra vergine. Per non farli attaccare (diventerebbero amari e avrebbero un pessimo sapore) rigirateli di tanto in tanto. Appena sono ben appassiti, potete servirli caldi, ma sono buonissimi anche freddi.
Ovviamente, mia madre non li prepara così.

Lei li lessa prima, li scola ben bene e poi li ripassa in padella, per evitare di friggerli troppo a lungo. Tutto sommato credo sia anche più comodo scottarli prima in acqua bollente e poi lasciarli appassire in padella, senza doverli controllare per tutto il tempo necessario alla cottura in olio.
E non c'è più nulla da aggiungere... su, andate a mangiarli

le "cime di rapa" mio padre (della provincia di Caserta) le chiama così e così si chiamano anche qui nei negozi della provincia di varese e lo stesso nome è indicato su un listino di un agricoltore piemontese... in ogni caso mi piacciono DA MORIRE... di solito le faccio con la pasta anche perchè non ho voglia di pulirne un quantitativo adatto a mangirle "da sole" .. ;)
RispondiEliminaBea
sisi ma credo il termine "friariello" sia proprio della zona Napoli e provincia ;)
RispondiEliminaSono ottimiiiiiII!!!
Uè, il friariello mi sa che è inimitabile... partirò per un viaggio in tutta Italia con lo scopo di degustare il "broccolo" locale e scoprire se davvero il friariello nostro non ce l'ha nessun altro!!! ^^
RispondiEliminaPlè, ti vuoi aggregare? :D
e no! mi disp ma ti devo contraddire!!!! proprio qst estate ank io mi sn imbattuta su una discussione del genere e fonti romane e dei dintorni(dopo estenuanti converszioni su cui nn capivamo ke parlavamo di 2 cose diverse) mi hanno condotta a questa conclusione: i friarielli sn della provincia di napoli ok, ma a s.m. la carità i friarielli sn i peperoncini verdiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
RispondiEliminaLauretta, veramente? Ma che mi racconti??
RispondiEliminaLi chiamano broccoli???
O.o
Oddioooooo sono sempre più scioccata!!
Dobbiamo dirlo a De Blasi ed organizzare una raccolta di quei così... i punti cosi lì... quelli là! :D
da barese mi sento di poterti rispondere sulle cime di rapa...e stando alla foto che hai messo sul blog, sono quelli che in campania chiamate friarielli!!! e che in un mercato di roma ho sentito chiamare broccolo rapato...
RispondiEliminaovviamente sempre da barese dico che con la pasta danno il meglio di se! ma sono ottimi anche con i fagioli cannellini!!!!!
Grazie anonimo barese! :D
RispondiEliminaMa le cime di rapa so dolci rispetto ai friarielli, i friarielli so un pò amarostici
RispondiEliminaSì, soprattutto poi i cosiddetti "broccoli di Natale" che si trovano appunto a dicembre! Sono amarissimi!!
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