05 aprile 2007

Uova di pasqua

Sebbene la Pasqua non rappresenti per me nulla di particolare, sono solita regalare le uova di cioccolata alle persone a me care. Sono pur sempre un simbolo di rinascita, tema particolarmente sentito con l'avanzare della primavera: tutti ci scrolliamo di dosso il torpore dell'inverno, perciò quale miglior emblema dell'uovo, fonte di vita, per simboleggiare il risveglio di ciascuno di noi?

Da quando sono vegan, compro sempre uova fondenti (spiacente per gli amanti del cioccolato al latte), e del commercio equo e solidale; purtroppo però la maggioranza delle sorprese contenute in queste uova è realizzata in pelle (almeno, io le ho sempre trovate così).
Sarebbe assurdo quindi regalarle ancora, finirei per tramutare le mie buone intenzioni in un danno peggiore... così quest'anno, ho avuto il colpo di genio: mi sono detta "le uova me le faccio da sola! Compro la cioccolata e le sorprese alla bottega e poi... a me la cucina!". Così zompetto verso il famoso "negozio di articoli per pasticceria" dove compro questo stampo per realizzare uova di cioccolata. In verità il mio è diverso, sono quattro mezze uova molto piccole (tipo ovetto kinder), con un "lato" piatto perché stiano ferme (evvai, eliminato anche il problema della base in plastica!!).
Compro la mia solita cioccolata fondente, torno a casa, e inizio gli esperimenti... Per non tirarla per le lunghe, vi dico soltanto che ho infilato una serie di clamorosi fallimenti! Poi ho trovato le istruzioni di coquinaria sulla fabbricazione delle uova di cioccolata ed ho capito di aver commesso molti errori. Mi studio da cima a fondo la pagina sul temperaggio, estraggo dal suo letargo il termometro del freezer (che per fortuna arriva a 50° sia sotto che sopra lo zero) e ricomincio tutto da capo.
Stampi pulitissimi e asciuttissimi, sciolgo e risciolgo il cioccolato, temperatura ottimale, verso, ruoto, capovolgo... stiamo a vedere... il cioccolato si rassoda, applico una leggera pressione sul fondo e... plof, le uova sgusciano dallo stampo nella loro magnificenza!
Ho le mie uova di cioccolataaaaaaaaaaa!!! Va bene, hanno i bordi frastagliati, qualche uovo è troppo sottile e si spacca, altre restano incollate nello stampo perchè per l'impazienza non avevo aspettato la temperatura giusta... ma tutto sommato procedo bene, fondo nuovamente il cioccolato spaccatosi e alla fine ottengo tutte le uova di cui ho bisogno.
Abbino ciascuna sorpresa al suo destinatario e qui viene il difficile: dove cavolo li vado a prendere quegli odiosi ovetti di plastica per metterci dentro le sorpresine? Fortuna vuole che passando in bottega Marianna mi ceda una trentina di queste capsule, avanzate da una partita di Ponchito completamente rotta. Una bella lavata e... tutto è pronto!
N.B.: Se non avete una Marianna della bottega corrompete i bambini del parco perchè vi diano le loro capsule dell'ovetto kinder.

Ovviamente ho qualche difficoltà a "saldare" le due metà dell'uovo, ma tutto sommato me la cavo abbastanza bene, riuscendo a dare all'insieme anche un aspetto piuttosto "professionale" con un accurato confezionamento.
Le mie uova non saranno splendide, soprattutto da "nude", ma sono molto soddisfatta del risultato!
Suggerimento: se anche le vostre uova "al naturale" sono un po' brutte da vedere, decoratele con riccioli di cioccolato, cioccolato fuso modellato a righine, cioccolato fuso ricoperto di granella di nocciole... insomma mistificate e fate di necessità virtù!!


Per restare in tema, "girano" in rete altri menù per le feste e si moltiplicano le iniziative in difesa degli agnellini e per una Pasqua vegetariana.
Stavolta il merito va a due blog, Species e Gattivity, in collaborazione con Vegan Italia.

A Pasqua lasciami vivere

Le feste pasquali sono un momento di relax e di inno primaverile alla vita e alla vitalità come anche delle vere maratone culinarie, con la scusa delle scampagnate, dei parenti, delle vacanzine slowfood. E sono un inno alla crudeltà verso gli animali. In particolare verso l'agnello.


A un mese di vita l'agnellino “da latte” viene rapito, immobilizzato, stordito, appeso a un gancio per la zampa e lasciato morire dissanguato. Ha tutto il tempo, prima di quest’operazione, di sentire l'odore del sangue e i belati pieni di terrore dei suoi compagni di sventura.
In questi giorni, sulle autostrade girano centinaia di autotreni con le sbarre, sembrano vuoti, ma guardando bene, si vede che sono carichi di piccole orecchie e occhioni che guardano terrorizzati fuori. Sono i piccoli animali che vanno al mattatoio in tempo per arrivare ben "frollati" e teneri sui banchi dei negozi.
Tutto per la gioia del palato, per seguire la tradizione, per celebrare la “vittoria sulla morte”, imponendo, però, la morte. Ma meno agnelli si consumano, più la gente smetterà di crescerli e ucciderli per venderli. È la teoria della massa critica, che funziona in tutti i campi.

Species e Gattivity hanno ideato l’iniziativa «Lasciami vivere» e invitano la blogosfera a fare un post contenente il banner realizzato da Vegan Italia.

La crudeltà a tavola è una scelta: quest’anno lasciamo vivere gli agnellini, e festeggiamo la Pasqua scegliendo un menù il più possibile cruelty free.
Per tutta la “settimana santa” Species e Gattivity tratteranno l’argomento dai punti di vista loro propri, fornendo anche dei consigli e dei menù gustosi e cruelty free.

Da quest’anno, celebriamo la vita con la vita!




Che altro aggiungere? Diffondete il più possibile!

15 commenti:

  1. Che meraviglia Vera!!! E soprattutto che pazienza! ehe! Non avevo pensato che potevo farmi anche io le uova in casa in effetti! >___<
    Per Pasqua avrei intenzione di glassare la mia colombina vegan, che è senza glassa e ha un aspetto un pò tristino..hai qualche suggerimento geniale? :)

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  2. Vera, tu sei un genio! Davvero!! :oD

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  3. Vale, il vero esercizio di pazienza lo ha svolto mia madre: una settimana intera con la cucina invasa dal cioccolato (semi)fuso e da recipienti vari per bagnomaria... mi ha quasi uccisa! ;-)

    Glassa, glassa, glassa... se non sbaglio si può far sciogliere dello zucchero con succo di limone e un po' di acqua tiepida e poi si spalma...

    Ecco, ho trovato!
    Copio dalla ricetta della colomba di verdesperanza:
    Per la glassa: una manciata abbondante di mandorle spellate e nocciole, 2 cucchiai di zucchero di canna, 2/3 cucchiai di malto di orzo o sciroppo di acero.
    Per la decorazione: granella di zucchero e mandorle.

    Preparate la glassa: tritate una manciata abbondante di mandorle spellate e nocciole nel mixer con lo zucchero e un goccio di acqua, 2/3 cucchiai di malto di orzo o sciroppo di acero. Distribuite sulla colomba, decorate con granella di zucchero e mandorle.
    Infornate a 190 gradi per 1 ora. Se la glassa tende a scurirsi troppo coprite con un foglio di alluminio.


    Celidonia, non sono un genio, sono solo un'inguaribile pasticciona. :)

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  4. Volevo farle anch'io, ma quest'anno ho davvero poco tempo... Rimedierò l'anno prossimo!

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  5. Devo ammettere che non mi viene molta voglia di fare queste uova di pasqua in casa, sembra un processo abbastanza complicato...!:)

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  6. Tata, sei bravissima!!!!!! :O)


    Muuu

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  7. Grazie, Vera, per la campagna contro il massacro degli agnelli. Per fortuna nella mia famiglia non si usa, assieme alla carne di cavallo e di coniglio. Io non ne mangio alcuna. Ho inserito il link nella sidebar del mio blog.

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  8. E brava Vera !!!! :D Noi supporter del cioccolato fondente ti vogliamo un sacco di bene !!!!!! Adesso devo scappare perché verrò trascinata a comprare lo staaaaampo a uovooo!!!

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  9. Beh, yari, in effetti ci vuole un po' di tempo! ;o

    Daniele, ma scusa, ti è mai venuta "molta voglia" di fare una qualsiasi delle mie ricette? :DDDD
    Sbruffone. :)

    Bea, più che bravura è perseveranza...!

    Grazie di essere passata, misspiperita, e di aver inserito il link anche nel tuo blog!

    Erbaviola: detto-fatto? :o

    ^^

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  10. Vera, il tuo uovo era buonissimo.

    Grazie.

    :-)

    M.

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  11. Altro che "Semplicemente Vera"... Tu sei Vera Semplicemente Incredibile...
    Complimenti!!! :-)

    Pinklady

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  12. Non mi piace la cioccolata delle uova perchè mi sempra plasticosa, ma chissà forse selezionando il cacao è un'altra cosa...
    Purtroppo mi sembra un poco troppo complicato... penso che quest'anno passerò, ma per la prossima primavera chissà... potrebbe essere un bellissimo regalo :)))

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  13. Non finirai mai di stupirmi! Complimentissimi!

    Vale

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  14. Marcello.. uovo, quale uovo? :)
    Ah, sì, quello che ti ho spedito per posta... :D

    Pink, ma dai, non è stato così difficile... :o

    Arame, l'anno prossimo organizzati e prova... col cioccolato del commercio equo sono venute fantastiche!

    Vale, inizio a spaventarmi, guardate che non ho fatto niente di eccezionale, ho dovuto fondere tutto da capo trecentomila volte perchè puntualmente sbagliavo qualcosa...!

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