26 maggio 2007

Donne che corrono coi lupi

Lo so, il post precedente sulla Loba probabilmente vi è risultato criptico... era piuttosto autoreferenziale.

Prima di proseguire su questa strada, dato che l'argomento non è esaurito, devo quindi aiutarvi a capire almeno nelle linee generali di cosa sto parlando, perché possiate seguirmi. Dico nelle linee generali perché non è semplice comprendere "cosa sia" questo libro; non lo è nemmeno per me che l'ho letto.

Non è un testo attualissimo, si porta quindici anni sulle spalle, ma non importa. La sua voce sembra senza tempo, e forse senza luogo, come se parlasse un linguaggio universale.
Si rivolge alle donne, alle donne oppresse e piegate dai vincoli sociali, culturali, imposti ed autoimposti perché così ci hanno insegnato, così ci hanno cresciute, così pensiamo che sia normale essere. E anche se siamo tremendamente infelici e insoddisfatte nelle nostre vite, anche se qualcosa dentro ci pungola e ci spinge a muoverci, non sappiamo di poter essere qualcosa di diverso. Forse lo intuiamo, lo desideriamo, ma "l'educazione" ci ha convinte che non sta bene, non sta bene ribellarsi, far sentire la propria voce, smettere di subire e sacrificarsi per fare l'esatto opposto: affermarsi, cercare rispetto, dagli altri e da noi stesse, prenderci i nostri spazi, creare, inventare, nutrire, far crescere cose, essere individui autonomi, mostrare un coraggio che pure possediamo, trovare la vera natura sepolta nel profondo e permetterle di venire a galla, con le sconvolgenti conseguenze che ciò comporterebbe.

Come faccio a sintetizzarvi in breve la magia di più di 500 pagine, dense e ricche e stimolanti?
La memoria non mi viene in aiuto, ho prestato questo testo dopo una prima lettura e non l'ho ancora riavuto indietro, e ormai il ricordo della struttura interna vien meno... resta invece quello di un soffio, un soffio rinfrescante che sentivo costantemente sul viso ogni qual volta schiudevo le porte di un mondo diverso, attraverso la copertina, e mi addentravo nella lettura.

Donne che corrono coi lupi è un libro per la psiche. Utile avere un'infarinatura di psicologia per comprenderlo al meglio, utile anche rammentare le storie e le fiabe dell'infanzia: scarpette rosse, il brutto anatroccolo, la piccola fiammiferaia, barbablù... Attraverso di esse l'autrice scioglie il suo canto, rivisita la tradizione, e le dona nuovo valore. Mi sono stupita di non aver mai letto nelle leggende presentate quegli spunti che pure, con la sua guida, mi sembrano esserci, evidenti.

Tutto il testo è pervaso da un'atmosfera di fiducia e curiosità, con un pizzico di ribellione: come un cane in attesa, le orecchie dritte puntate in avanti, la coda leggermente in movimento, la lingua bonariamente fra i denti e il pelo un po' erto. Ad osservare quello che sta arrivando.
Fiducia, è quanto mi ha trasmesso questo testo che parla in modo straordinario al mio cuore.
Fiducia in me come donna, come femmina, come animale che istintivamente sa.

E non è poco, non è poco. Non mi ha mai detto nessuno che le mie intuizioni sono potenti. Non mi ha mai insegnato nessuno a credere in me stessa così a fondo. Nessuno mai mi ha avvertita di avere un potere così grande. Il sapere istintivamente cosa c'è da fare. Men che meno, non sono mai stata spinta a pensare di poter essere così forte da fare esattamente quello che sapevo doveva essere fatto.
E' poco importante? E' troppo difficile? Non direi. Non ho mai pensato nulla del genere, mentre bevevo parole e parole e un turbine di emozioni e pensieri mi attraversava. Ricordo però che, appena richiudevo il libro, sembrava davvero troppo difficile per me. Ma bastava riaprirlo, a volte solo guardarlo, per capire che sì, c'era una lupa in me, voleva svegliarsi, voleva ululare, e con un piccolo balzo, quasi un passo di danza, mettersi in marcia.

E non sarebbe stata sola.
Non so che aspetto abbia, Clarissa Pinkola Estes, non so proprio nulla di lei, ma le sue parole mi hanno tenuto compagnia come l'amica più preziosa non avrebbe potuto fare. Nonna, madre, zia, sorella e confidente, a colmare il vuoto di un ruolo che oramai nessuno ricopre più.

La mole di lavoro sottesa a quest'opera traspare chiaramente, così come la preparazione culturale dell'autrice. E' una lettura molto impegnativa, perché densa, profonda, ma nonostante ciò, piacevole, con tratti lirici, pervasa da poesia.
Sincera, coraggiosa. E preziosa.


Mi terrà compagnia a lungo, quando tornerà a casa. Una volta sola non basta. Ho bisogno di riavere quel libro tra le mani, di guardarlo, toccarlo, portarmelo addosso, sfogliarlo, leggerne brani, sentirlo mio e con me, per trarne forza e ispirazione.
Abbiamo un viaggio da fare, noi due, conoscerci, crescere insieme.

La strada è ancora lunga, lo so, ma adesso, posso scorgere il sentiero.
Si parte?



Clarissa Pinkola Estés
Donne che corrono coi lupi
Frassinelli
2002
520 pagg.
€ 17,00

15 commenti:

  1. adesso finalmente ho capito qualcosa di questo libro! (l'altra volta in effetti ero rimasta allucinata)...

    Anche se non è il mio genere magari un giorno lo leggerò! ;O)

    nota: ieri mi son scordata di regalare il tuo cd alla cuoca del Mandala, ma per ora l'ho regalato ad un tot di pesone ^_^"... tra cui la pasticcera che spero ne trarrà spunto (e che ne assaggerò i risultati! :P)

    un abbraccio
    Bea

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  2. :D

    Ahhhhhh oddio, mi vergogno!!!

    Perché dici che non è il tuo genere?

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  3. Perchè io in pratica leggo solo saggistica! ;P....

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  4. Ti sembrerà strano, ma questo libro è anche un saggio, scritto in toni poetici, ma è un saggio. :)

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  5. Scusate l'OT.
    Bellissimo blog! Complimenti!
    Baci
    Annika

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  6. ciao vera.
    neanch'io ho letto questo libro ma... boh.. credo di essere già un passo oltre :)

    ...aspetto un post su di Lei ;)

    Tank

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  7. Tanky, sono previsti post ulteriori su di lei, però devo raccogliere le idee... :)

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  8. ce l'ho fatta mi sono loggataaaaaaaaaa!!!!

    entro in donne che corre con i lupi per non lasciare nessun commento sensato,
    solo la mia zampa silenziosa e un movimento di coda...


    sssssssssshhhhhhhhhhhhhhhhhhh

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  9. Non è solo un libro un saggio...è una guida scritta da una mano esperta..che di mani nel suo lungo viaggio ne ha ricevute e tese molte...penso che lo terrò sul comodino o nelle vicinanze per tutto il viaggio della mia vita!
    grazie Clarissa

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  10. complimenti scrivi delle bellissime cose si vede che sei una persona "umana" e "autentica" =) Brava! :) Da Fabio (ballerino)

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  11. Ho scoperto casualmente questo "saggio" l'ho regalato ad una donna che ha colto la sua grandezza e l'ho comprato per me....è stata una lettura illuminante...io sono molto affascinata dall'inconscio ed ho capito che cio' che l'autrice scrive è esattamente cio' che da sempre è dentro di me e che attendeva in modo più chiaro di essere rivelato. So di avere una grande forza interiore, per questo sono spesso considerata un po' presuntuosa dai maschi, i quali spesso hanno molta paura dell'interiorità femminile...la donna è la madre, la terra , la morte...mi chiedo perchè queste figure fondamentali dell' esistenza umana sono femmine? Consiglio vivamente a tutte le donne di leggerlo, specialmente quelle ferite, tristi, che si abbandonano passivamente alla vita pensando che la loro infelicità è sfortuna o che va attribuita a chi è fuori di noi...No, la lupa che è dentro di noi può mostrarci come fuggire da ciò che spesso ci fa soffrire, leccarci le ferite e correre avanti , guidate dall'istinto che va' altre la ragione, oltre il sentimento e ci conduce LIBERE nelle praterie e nei boschi per riappropriarci della nostra vera ESSENZA.Grazie a Clarissa Pinkola Estés per avermi dato l'opportunita' di un viaggio così emozionante che dura tutta la vita.

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  12. non ho letto il libro , ma dai commenti posso intuire che in quel libro ci sono anch'io, con le mie paure che frenano la mia grande voglia di Amare.A volte l'istinto non basta, sono innamorata di un uomo che nonostante io esprima la mia voglia di vederlo ,mi tiene a distanza trovando come scusa il suo lavoro che lo tiene trppo impegnato ed il nostro essere troppo diversi...io lo Amo e non posso dirglielo.

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  13. ciao ..letto nel lontano 1998 ..una bibbia ... lo apro a caso ogni volta che mi sento giu' e puntualmente trovo la risposta...
    carla

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