...un'altra settimana è volata via, ho postato poche cose e non ho cucinato nulla, o quasi.
Credo di non aver mai vissuto un semestre universitario più incasinato di questo, col professore di arte che decide dall'oggi al domani di portarci al Museo di Capodimonte, al Pio Monte della Misericordia, alla ex Chiesa di Sant'Anna dei Lombardi, e per carità, è meraviglioso, però un po' più di organizzazione non sarebbe male...
Non so perché, ma anche al liceo ciascuno dei miei prof, da quello di greco, a quella di arte, a quella di fisica, ciascuno di loro era convinto di essere l'unico ad insegnare una materia importante, e dava per scontato che la sua fosse quella prioritaria, e quindi che facessimo per primi i suoi compiti, ci preparassimo sempre per le sue interrogazioni, eccetera, come se non avessimo proprio nient'altro da fare nella vita...
All'università i compiti non ce li danno, ma in compenso non si fanno problemi a spostarci le lezioni in giorni ed orari imprevisti (anche se così i corsi si sovrappongono), a cambiare aula all'improvviso (anche se così devi correre da un edificio all'altro...), a portarci in giro incuranti del fatto che se usciamo da Monteoliveto alle 10 non posso essere a Porta di Massa alle 10 e un minuto... e invece dovrei, perché ho un'altra lezione!!
Lasciamo perdere, che è meglio. So che c'è di peggio, c'è sempre qualcuno che sta peggio, ma tra gli orari sballati, le lezioni spostate, ore buche e poi giornate pienissime, i crediti che "non si trovano", le camicie degli esami che vanno perse e per completare il quadro gli immancabili prof psicopatici... non dico che non ne posso più, ma insomma, arrivare al sabato incolume è sempre un enorme sollievo.
Poi ti capitano gli imprevisti a carattere personale, e allora succede che nel giorno in cui vai a chiedere la tesi al tuo prof preferito, e poi sei in visita a Capodimonte, ti si rompe la montatura degli occhiali. E allora giri tutto il giorno con quelli che portavi anni fa, con gli occhialoni da bimba, tondi ed enormi su montatura fucsia, ai quali tra l'altro mancano due gradi rispetto al necessario, così non solo ti vergogni tantissimo ma non ci vedi neanche un tubero!
Va beh, non vi tedio ulteriormente con i racconti delle mie sciagure, che da fuori fanno ridere ma a viverle mica tanto... Vi dico solo che sto vivendo un periodo di grande caos, di confusione soprattutto, molto impegnativo e stancante; sono presa da molti progetti e sto cercando di non farmi totalizzare da nessuno di essi. Sto anche cercando di incrementare la mia vita sociale (ne ho bisogno!) e di non fare passi falsi, perché il ghiaccio è un po' sottile e muovermi mi sembra rischioso... ma ferma non ci posso stare.
Insomma sto cercando di andare avanti con baracca e burattini senza perdere niente per strada e di barcamenarmi tra il neonato progetto di tesi, l'università che non solo si deve finire ma devo anche farmi piacere di nuovo, il gatto, le amiche, la cucina, il blog e soprattutto tanti, tanti progetti, miei, altrui, "nostri" ai quali ogni tanto devo pur gettare un occhio...
Se siete curiosi di sapere di che si tratta, beh... non ve lo dico! Ma appena saranno pronti, lo saprete!
Credo di non aver mai vissuto un semestre universitario più incasinato di questo, col professore di arte che decide dall'oggi al domani di portarci al Museo di Capodimonte, al Pio Monte della Misericordia, alla ex Chiesa di Sant'Anna dei Lombardi, e per carità, è meraviglioso, però un po' più di organizzazione non sarebbe male...
Non so perché, ma anche al liceo ciascuno dei miei prof, da quello di greco, a quella di arte, a quella di fisica, ciascuno di loro era convinto di essere l'unico ad insegnare una materia importante, e dava per scontato che la sua fosse quella prioritaria, e quindi che facessimo per primi i suoi compiti, ci preparassimo sempre per le sue interrogazioni, eccetera, come se non avessimo proprio nient'altro da fare nella vita...
All'università i compiti non ce li danno, ma in compenso non si fanno problemi a spostarci le lezioni in giorni ed orari imprevisti (anche se così i corsi si sovrappongono), a cambiare aula all'improvviso (anche se così devi correre da un edificio all'altro...), a portarci in giro incuranti del fatto che se usciamo da Monteoliveto alle 10 non posso essere a Porta di Massa alle 10 e un minuto... e invece dovrei, perché ho un'altra lezione!!
Lasciamo perdere, che è meglio. So che c'è di peggio, c'è sempre qualcuno che sta peggio, ma tra gli orari sballati, le lezioni spostate, ore buche e poi giornate pienissime, i crediti che "non si trovano", le camicie degli esami che vanno perse e per completare il quadro gli immancabili prof psicopatici... non dico che non ne posso più, ma insomma, arrivare al sabato incolume è sempre un enorme sollievo.
Poi ti capitano gli imprevisti a carattere personale, e allora succede che nel giorno in cui vai a chiedere la tesi al tuo prof preferito, e poi sei in visita a Capodimonte, ti si rompe la montatura degli occhiali. E allora giri tutto il giorno con quelli che portavi anni fa, con gli occhialoni da bimba, tondi ed enormi su montatura fucsia, ai quali tra l'altro mancano due gradi rispetto al necessario, così non solo ti vergogni tantissimo ma non ci vedi neanche un tubero!
Va beh, non vi tedio ulteriormente con i racconti delle mie sciagure, che da fuori fanno ridere ma a viverle mica tanto... Vi dico solo che sto vivendo un periodo di grande caos, di confusione soprattutto, molto impegnativo e stancante; sono presa da molti progetti e sto cercando di non farmi totalizzare da nessuno di essi. Sto anche cercando di incrementare la mia vita sociale (ne ho bisogno!) e di non fare passi falsi, perché il ghiaccio è un po' sottile e muovermi mi sembra rischioso... ma ferma non ci posso stare.
Insomma sto cercando di andare avanti con baracca e burattini senza perdere niente per strada e di barcamenarmi tra il neonato progetto di tesi, l'università che non solo si deve finire ma devo anche farmi piacere di nuovo, il gatto, le amiche, la cucina, il blog e soprattutto tanti, tanti progetti, miei, altrui, "nostri" ai quali ogni tanto devo pur gettare un occhio...
Se siete curiosi di sapere di che si tratta, beh... non ve lo dico! Ma appena saranno pronti, lo saprete!
Dai, pensa che questi momenti un po' incasinati sono poi utili per rimettere un po' d'ordine :-)
RispondiEliminaAbbraccio forte forte forte :)
RispondiElimina@kham, grazie, grazie, grazie! :*
RispondiElimina@yari, tu dici? ;-)