19 aprile 2009

Sheese - Edam Style


Immagine tratta da buteisland.com.

Lo Sheese è prodotto da Bute Island Foods, fin dal 1988; si vantano di fare una linea di formaggi vegan che sappiano davvero di formaggio ed attualmente la gamma ne comprende 14 tipi, 9 solidi e 5 spalmabili. Si tratta di: Blue, Cheshire, Edam, Gouda, Mozzarella, Cheddar con erba cipollina, Medium Cheddar, Strong Cheddar, Smoked Cheddar, e degli spalmabili Cheddar, Erba cipollina, Aglio e erbe aromatiche, Mexican, Original.
Vi consiglio caldamente di visitare il loro sito perché ci sono immagini da farsi venire l'acquolina in bocca, e dire che già prima di diventare vegan non amavo molto i formaggi (a parte la mozzarella di bufala e il Parmigiano Reggiano)! In Italia, questi prodotti sono distribuiti unicamente da seme di papavero.com, negozio on line del take away Il gusto della natura sito a Intra, dalle parti di Verbania.

Gli ingredienti dei formaggi solidi sono tutti piuttosto simili, ma essi hanno sapori molto diversi gli uni dagli altri; sarei curiosa di sapere che aromi ci mettono, ma suppongo che il segreto stia tutto lì!
In cima agli ingredienti troviamo acqua e un non ben definito olio vegetale. Sulla confezione c'è scritto chiaramente che non usano olii idrogenati, ma perché un olio si presenti in forma solida e non liquida, se la memoria non mi inganna, è necessario idrogenarlo oppure che contenga molti grassi saturi, che non sono esattamente un toccasana per l'organismo; in etichetta sono indicati 27 g di grassi di cui 16.5 g di grassi saturi. Il fatto che non indichino la tipologia di olio lascerebbe pensare che ricorrano a quelli tropicali o comunque di bassa qualità, e lo confermerebbero le percentuali di grassi saturi... Mah!
C'è da dire, comunque, che i formaggi di latte non è che di grassi ne contengano pochi! Certamente è bene non abusare di questo Sheese, ma ogni tanto si può fare. Basta tenersi su piccole quantità... se ci riuscite.

Un punto apparentemente a sfavore è il costo non proprio basso; a ben vedere, però, questo è abbastanza in linea con alcuni analoghi formaggi di latte (lo Sheese Edam Style - e tutti gli altri Sheese solidi - costano 18.50 euro al kg). E' vero che essendo un prodotto vegetale sappiamo che dovrebbe avere, all'origine, un costo di produzione più basso, ma bisogna tenere conto del fatto che è un prodotto di nicchia. Almeno non siamo di fronte a prezzi doppi rispetto agli analoghi onnivori, come pure a volte accade!

Questi formaggi sono prodotti in Scozia, cioè non proprio dietro l'angolo, e ciò non mi dispone particolarmente bene nei loro confronti; tuttavia la lunga durata della conservazione rende possibili sporadici ordini di grandi quantitativi. Io ho comprato 4 tipi di Sheese grazie ad un acquisto di gruppo, per assaggiarli, e oggi vi parlo, nello specifico, dell'Edam.

Lo Sheese Edam Style ha un sapore incredibilmente simile al pecorino. Apri la confezione, e ti assale questo intenso odore formaggioso. Il sapore non mi ha fatta impazzire perché, come dicevo più su, non sono mai stata un'amante dei formaggi, ma riconosco che sa proprio di formaggio, e all'occorrenza fonde pure, particolare non di poco conto!

Scrivono su Seme di papavero che la struttura solida lo rende ideale per essere grattugiato o tagliato a nastro con un pelapatate. Io suggerisco di tenerlo in freezer, prima di compiere l'operazione, perché altrimenti lo Sheese risulta troppo morbido e non ci si riesce. Inoltre, pare che l'edam sia ottimo su pane croccante o in un panino ai semi di papavero, tostato, nonché per realizzare piatti di pasta al forno o salse cremose. Si accompagna bene con un bicchiere di Champagne secco. Su Bute Island suggeriscono anche di provarlo sul pane di farine miste, e sul pane tostato, con cetriolo e rucola.
Io l'ho provato grattugiato sulla pasta, e devo dire che dà quel quid in più ai piatti senza essere invadente; ha comunque un sapore piuttosto intenso (di pecorino, direi) per cui ho preferito utilizzarlo quasi tutto per il casatiello.

Adesso sono alle prese con lo Strong Cheddar, completamente diverso. Vi farò sapere le mie impressioni.

14 commenti:

  1. yum, Vera!
    sai che non sono vegan, e sono pure lombarda (dunque il formaggio a casa mia è una specie di onnipresenza sacra). ma mi hai fatto venire una voglia... magari li provo :))
    interessante il costo, sai? (tanto per smentire una volta di più che per essere vegan occorre avere i soldi... oh, ma i formaggi "veri" costano l'ira di dio, eh!)
    Uva

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  2. Certo per i formaggi di latte il costo dipende molto dalla qualità... se ne trovano di più o meno economici, non pretendo certo di aver fornito un dato esaustivo sul prezzo dell'edamer, ma era tanto per rendere l'idea. ^_^

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  3. anche qua in Svizzera si trovano..ma non li ho mai provati..non sono tanto da formaggi...ma se trovo un'ottima alternativa al formaggio di mucca riuscirò finalmente a veganizzare anche mio marito ;-) visto che lui è formaggio-dipendente!
    grazie per le preziose informazioni

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  4. a parte le battute raccapriccianti che mi sento fare da chi mi consiglia di produrre yogurt e formaggi con l'eccedenza del mio latte ;-) ho provato a fare la mozzarella veg con la ricetta di conci di forumetici.. è mica male!
    però ho ridotto moltissimo il tahin in favore della panna di soia,perchè sapeva troppo di tahin, e ho messo una punta di aglio in polvere. Ma perchè devono mettere aromi dolciastri nella panna di soia da cucina?

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  5. Ciao a tutti! Consiglio caldamente il cheddar...da leccarsi i baffi!

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  6. Devo assolutamente fare un salto a Verbania :-)

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  7. Marta, spero che l'esperimento vada a buon fine. ;-)

    Emi, potresti rispondere proponendo direttamente un assaggio dalla tetta, una specie di controllo qualità da parte del simpaticone di turno...

    Pà, concordo con te! :)

    Yari... fortunello! ;-) Non ne sapevi niente?

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  8. Il prodotto lo conoscevo già di nome, e ho scoperto un mese fa chi era il distributore italiano, anche perché se n'è parlato nel nostro GAS. Comunque Verbania è a un centinaio di kilometri da Torino, e in più si unisce all'utile il fatto di farsi una gita sul Lago Maggiore. Presto combinerò, e non vedo l'ora di provarli :-)

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  9. Ah, sono io ad averti risposto qui sopra, ma col mio secondo nome ;-)

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  10. L'ho detto e lo ripeto... fortunello! ;-)
    Il tuo altro nome? Sicuri che non sia un caso di doppia personalità? :D

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  11. Eheheh :-) No, mi chiamo Simone di secondo nome. Comunque anche la mia seconda personalità è vegan ;-)

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  12. Lo so, lo so, è che avendo scritto Simon invece di Simone ero rimasta spiazzata. ;)

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  13. ho trovato gli sheese anche a firenze, che meraviglia! ne ho comprati diversi tipi, domani li provo.
    francesca

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  14. Ciao Francesca, anch'io ne ho provati altri ma non ho ancora avuto modo di scriverci un post! :|

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