11 febbraio 2007

Chiacchiere

L'anno scorso, quando frequentavo un altro forum che ho poi abbandonato, si scatenò la caccia alle ricette veganizzate di dolci di carnevale. Non riuscimmo a trovarne neanche l'ombra, ma appena entrati in quaresima le ricette iniziarono a fioccare...
Ebbene, sono andata a recuperarle e mi sono data alla produzione industriale di chiacchiere, forse il dolce più popolare del periodo nella mia zona!

Ingredienti: 350 g di farina, 80 g di zucchero di canna, 40 g di margarina, 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 2-3 cucchiai di brandy, 1/2 cucchiaino di lievito vanigliato in polvere, un pizzico di sale, zucchero a velo per spolverizzare.
Mescolate farina, zucchero, margarina ammorbidita, olio, sale, lievito in polvere e, a piacere, una grattatina di scorza di limone oppure un pizzico di cannella o vanillina.
Aggiungete il brandy (o grappa, o cognac, o vino bianco secco con non meno di 11 gradi) fino ad ottenere un impasto che si stenda a fatica; impastate bene, formate una palla e lasciate riposare in frigo per un'ora. Stendete la pasta il più sottile possibile (io ho usato la macchina per la pasta ). Tagliate con la rotella le chiacchiere, praticate un taglio al centro e friggete in olio bollente finché prendono colore. Asciugatele con carta assorbente e spolverizzare con zucchero a velo.

Ho provato a cuocere in forno una parte delle chiacchiere, ma sono rimaste troppo croccanti, quasi secche... meglio friggerle! Quelle fritte erano squisite (mio padre le ha divorate - tutte - in 10 minuti).
Ne ho preparate altre usando il rum, aggiungendo buccia di limone, cannella e vanillina, e friggendole tutte, ed erano ancora più buone...



Conosco altre tre ricette di chiacchiere vegan; ve le riporto, scegliete quella che vi ispira di più!

1) Credo che questa sia stata postata a suo tempo da Verdesperanza.

Ho provato con 300 gr di farina, 50 gr. margarina, 100 di zucchero di canna, scorza grattugiata limone, un po' di latte di soia e mezzo bicchiere di succo di arancia.
Ho sciolto la margarina, e l'ho mescolata con le fruste allo zucchero e un goccio di latte, finchè è diventata una spuma. In una ciotola ho mescolato la farina, la scorza di limone , il succo di arancia, un pizzico di sale e una bustina di vanillina, ho versato la margarina, e ho impastato tutto, ho riaggiunto un po' di farina perchè era troppo molle. Fatto una palla e lasciata riposare una mezz'ora avvolta nella pellicola in frigo. Il sapore dell'impasto è buono. Ho steso la pasta, anche se non sono riuscita a farla molto fine... l'ho tagliata con la rotella a strisce e le ho fritte. Non sono gonfiate, però erano buone. Forse basterebbe aggiungere un cucchiaino di lievito all'impasto e riuscire a stendere la pasta il più sottile possibile. Qualche striscia l'ho messa in forno ma sono rimaste troppo secche.

2) Lavorare 100 gr di zucchero con 50 gr di margarina sciolta a bagnomaria, 50 gr di latte di soia, 1 pizzico di sale, vaniglia e 50 gr di grappa. Mescolare bene; incorporare 450 gr di farina e lavorare fino ad ottenere un impasto liscio e elastico. Trasferire la pasta sul piano di lavoro e continuare a lavorare finché non si formeranno delle bollicine. Stendere la sfoglia sottile e con l'apposita rondella ritagliare le losanghe, friggerle in abbondante olio e asciugare su carta assorbente; servire con zucchero a velo.

3) 750 gr di farina, 150 gr di zucchero più lo zucchero necessario per la copertura, 90 gr di margarina vegetale, un bicchiere e un quarto di latte di soia, mezzo bicchierino di sambuca, una bustina di vanillina, un pizzico di sale, olio per friggere.
Disporre la farina a fontana con al centro lo zucchero, il pizzico di sale, la vanillina, la margarina fatta precedentemente sciogliere e lo zucchero. Mescolare ed inserire gradatamente aiutandosi con una forchetta la farina che pian, piano verrà richiamata dai latte. Quando l’impasto comincia ad amalgamarsi, iniziare ad impastare con le mani. Se l’impasto risultasse troppo duro aggiungere altro latte di soia. Lavorare finché non si ottiene un impasto omogeneo ed elastico. Stendere la pasta sul piano di lavoro infarinato aiutandosi con un matterello, anch’esso infarinato. Stendere la sfoglia sottile e ricavare dei rombi o dei rettangoli non troppo grandi. Friggere finché non saranno dorati o, comunque, fino al grado di cottura desiderato. Cospargere le frappe di zucchero non appena tolte dal fuoco.

5 commenti:

  1. Potevi chiederla a me la ricetta, che già ce l'avevo in versione vegan ;-) Qui da noi, nelle brulle lande del nord, le chiamiamo "bugie"!

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  2. Altri dolci vegan di carnevale? ;)
    Sto facendo la collezione!

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  3. io le chiamo frappe!!

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  4. Cara Cerveruccia,
    ho provato anche la tua ricetta ma a me 'ste chiacchere non riescono, mannaggia!
    Ciao
    Verdesperanza

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  5. :O

    Neanche fritte, Francesca? :\

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