13 marzo 2008

Giudizio complessivo su Sojafit

Stranamente, da quando ho comprato la Sojafit mi stanno scrivendo molte persone per chiedermi precisazioni o opinioni su questo elettrodomestico.
Ciò mi spinge a ritenere innanzitutto che in Italia siano in pochi a possedere una macchina per il latte vegetale (o quanto meno, a farsi tampinare per fornire spiegazioni), e in secondo luogo a sospettare di non essere stata esaustiva nel mio primo post sull'argomento!

SOJAFIT - SOYA MILCH MACHINE
Dati tecnici:
Voltaggio 230V
Frequenza 50Hz
Motore da 300 watt
Forza di riscaldimento 800 watt

Capacità: 1500ml-1800ml (ci sono due tacche incise nella brocca per misurare il volume)
Capacità fagioli secchi: 100g (c'è un misurino apposito per i semi)
Controllo con micro-computer, quattro lame in acciaio, contenitore e filtro di acciaio.

Comprata su E-bay, dalla Germania, pagata 69 euro con consegna velocissima (pagata di lunedì, mi è arrivata di giovedì mattina).

Si presenta come la vedete nella foto, se sollevate la parte superiore (il cervellone elettronico) vedrete sporgere da essa la lama per triturare i semi (come fosse un frullatore a immersione), un sensore (una piccola asticella metallica) per la temperatura, uno per misurare il livello dell'acqua, la resistenza che si immerge in essa per scaldarla e il filtro dove si inseriscono i semi da spremere. La carica però è dall'alto, attraverso una feritoia apposita che conduce al "cestello filtro".

Mi è arrivata con le istruzioni d'uso (in tedesco e in inglese, facilmente comprensibili) e un foglietto con le ricette per fare i vari tipi di latte vegetale, compresi quelli di semi (in tedesco, ne ho fatto una scannerizzazione che trovate qui a destra, cliccate per ingrandire - e se sapete il tedesco, giratemi la traduzione, per favore!). Ad altre persone so che è arrivata senza istruzioni... In compenso la mia ha un filtro solo, mentre alcune ne hanno due (uno per la soia, più fitto, e uno per i semi).

Ha un programma a parte per i semi, che spreme a freddo; ne ha due per la soia, uno per quella secca e uno per quella reidratata... la soia viene spremuta a caldo, attraverso quattro cicli successivi di riscaldamento e triturazione. La resa di latte è di circa 1 litro e 500g o poco meno; l'okara risultante dal procedimento è finissima e quindi molto adatta per farci polpette e simili; ovviamente si può aggiungere il nigari appena terminata la "spremitura" dei semi e tolto il cervellone, così si ottiene il tofu (ma non ho ancora provato).

La prima volta che ci ho preparato il latte di soia, da bere non era il massimo, ma era comunque molto meglio di quello fatto a mano (ottimo invece per cucinare). Comunque, sto tenendo un diario dei miei esperimenti per ottenere il perfetto latte vegetale fatto in casa! Mi sto appuntando tutto con pazienza certosina per raggiungere lo scopo...

Latte di soia con sojafit #1.
Fagioli di soia ammollati in acqua fredda per 8 ore, non sbucciati. Marca La finestra sul cielo.
Ho usato il programma numero 1 (a caldo), come da istruzioni; poi ho aggiunto 1 cucchiaio di sciroppo d'agave nel latte caldo e lasciato raffreddare.
Risultato: molto meglio di quello fatto a mano, ma non molto buono da bere al naturale, perché troppo acquoso e un po' "fagioloso".

Latte di soia con sojafit #2.
Fagioli di soia ammollati in acqua fredda per 8 ore, non sbucciati (La finestra sul cielo) + circa 20 g di fiocchi d'avena (la marca non me la ricordo, ma erano bio).

Programma numero 1 e sempre 1 cucchiaio di sciroppo d'agave nel latte caldo (come consigliato dal produttore).

Risultato: Shocked dolce, dolce, dolce, si può bere anche da solo e non disgusta. Shocked Con aggiunta di un cucchiaio o due di olio di mais, e frullato per emulsionare, è ancora più buono. Shocked E' bianco-trasparente e più acquoso di quello che si compra, ma il sapore decisamente è buono!

Seguiranno aggiornamenti! Non so se con altre macchine riuscirebbe meglio, e soprattutto se sarebbe "oggettivamente" migliore; ho gusti un po' difficili e in generale neanche le marche disponibili in commercio mi piacciono da bere al naturale (tranne l'Alpro!). Comunque non penso che ci sia una gran differenza tra questa macchina e altre molto più costose come la Vegan Star, il principio di base è lo stesso: scaldare e tritare! Penso che non valga la pena di spendere tanti soldi in più, e che per la Sojafit il rapporto qualità/prezzo sia buono (non prendo percentuali sulla vendita di Sojafit). Probabilmente, bisogna lavorare sulla qualità dei semi e sulle aggiunte fatte al latte, piuttosto che sul macchinario.

Pare che attualmente la macchina arrivi sempre con un solo filtro, quello per la soia. Non so se questo sia un problema per il latte di semi, comunque per soia e soia+avena funziona bene; essendo a maglia sottilissima, credo che anche per i semi più piccoli come il sesamo vada bene. Vi farò sapere.

Il mio giudizio complessivo? L'ho usata solo due volte finora, ma sono soddisfatta.
E' veloce (circa 20 minuti per il latte di soia), silenziosa, la carica dall'altro è comoda (inserire il cestello già pieno sarebbe quasi impossibile).
Mi dicono che ci si stanchi dopo qualche utilizzo di pulire tutto... ma io lo trovo comunque molto più comodo! Lo ammetto, non è facilissima da pulire, non è maneggevole; il cervellone pesa molto e la soia si attacca dovunque e rischia di bruciare... ma per me è comunque meno seccante che dover lavare due pentole incrostate ben bene, un frullatore (con la brocca in plastica, che ho sempre paura di spaccare con l'acqua bollente) e un setaccio, oltre a svariati utensili e l'intero piano cottura. Così ci vogliono solo venti minuti, e la mia partecipazione è minima: nessun paragone con la faticaccia di prima... E non c'è paragone neanche col sapore! L'acquisto prima o poi si ripagherà, specie trattando bene la macchina e facendola durare a lungo, cosa sulla quale sono ottimista.

Per avere informazioni generali, c'è un thread sulla macchina per latte vegetale su forumetici, con link ulteriori; per i nostri esperimenti, c'è un laboratorio sul latte vegetale.

4 commenti:

  1. Ciao!
    Io ho ricevuto anche il secondo tipo di filtro, ma, per esempio, faccio con lo stesso filtro della soia anche latte di mandorle e nocciole.
    Credo che non ci siano problemi, anzi, rimane più poltiglia, basta solo pulirlo bene!
    ciao ciao :)

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  2. Io ho provato a fare ieri il latte di riso, ma credo si sia intasata la macchina perchè era diventato tutto colloso. Uhm...

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  3. Ciao!
    Io non ho ancora quell'arnese, anche se pensavo di comprarlo. Pero' ho sentito a un corso per fare il tofu che per far sparire il sapore "fagioloso" dalla soya, dopo le 8 ore di ammollo, devi buttare i fagioli in acqua che bolle, e poi scolarli. Non serve che li fai cuocere, basta che entrano un attimo in contatto con acqua bollente, perche' il sapore di fagiolo, mi hanno detto, e' dato da un batterio, ceh l'acqua a 100 gradi ammazza!
    Buona colazione!

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  4. Ciao!
    Io sapevo una cosa abbastanza simile, cioè di passarli nel microonde, da asciutti, per qualche minuto... non sapevo però fosse un batterio la causa, sicura/o?

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