11 luglio 2009

Petizione da leggere attentamente...

...e poi diffondere, scaricare e firmare!



BASTA DEPORTAZIONI ALL'ESTERO!

Sono anni e anni che furgoni, camion e perfino aerei trasportano cani e gatti in Germania, ma anche in Svizzera, in Austria, e di lì negli altri Paesi del Nord Europa.

Sono ormai centinaia di migliaia, milioni di animali, raccolti in strada, nei canili o presso privati che non sanno più cosa farsene, prelevati durante un'uscita da casa… cuccioli o adulti, anziani o malati al punto di non poter reggere il viaggio. Radunati febbrilmente, con una ricerca massiccia e ostinata.
Partono dall'Italia, dalla Spagna, dalla Grecia, dai Paesi balcanici, dall'Europa orientale, dalla Russia, dalla Turchia, dall'Africa del Nord, dall'Asia… tutti convogliati verso i paradisi del Nord, con la promessa di un giardino, di un sofà bianco, di una famiglia amorevole.
Tutti adottati?!

A scadenze fisse e frequenti, carichi di cani e gatti partono da ogni regione d'Italia. Cittadini stranieri - sempre gli stessi - li prendono in affido presso i canili, cittadini italiani - sempre gli stessi - collaborano con loro come prestanome, procurandosene con ogni mezzo, qualche volta nell'illusione di dare loro un avvenire migliore. Spesso gli animali vengono intestati a persone ignare, inesistenti, perfino decedute… Spesso partono senza documenti.
E finiscono in una rete di altri canili e di stalli, prima in Italia… e poi all'estero. Alcuni appaiono offerti in siti web, e presto scompaiono, come tutti gli altri, nel nulla. Controlli seri? Impossibili oltre confine, in Paesi che per di più, come la Germania e la Svizzera, non hanno un'anagrafe canina pubblica…
Ma perché tante organizzazioni private grandi e piccole, che si definiscono “di protezione degli animali”, prelevano tanti animali all'estero con viaggi frequenti e costosi, quando anche in Germania i canili sono pieni, quando lì e in tutti i Paesi - tranne che in Italia - vige la soppressione?

Adottati nel nostro Paese, gli animali, appena passato il confine, diventano l'oggetto di un commercio assai vantaggioso: la merce è gratuita all'origine, o costa soltanto un po' di mangime, di ciotole, di coperte…
Il prezzo in Germania? Si chiama “tassa di protezione animale” come quella dei canili pubblici, ed è presentata come rimborso spese… fino a 350-400 euro per un meticcio qualunque, grande o piccolo, cucciolo o anziano, sano o malato. Il guadagno è garantito, tanto più che la propaganda negativa sull'Italia che queste organizzazioni lanciano presso il pubblico medio frutta molto altro denaro.
I nostri animali sono venduti. A chi e perché?
Non tutti sanno quanto la legge tedesca di tutela degli animali sia elastica in materia di sperimentazione… Ma a noi basta sapere che, una volta divenuto merce, l'animale perde ogni diritto alla tutela, qualunque sia la sua destinazione. E che ci si fa beffe della Repubblica italiana e delle sue leggi.

L'Italia ha le leggi più avanzate d'Europa in materia di tutela degli animali. Ma non è senza colpe. L'abbandono e il randagismo affliggono tutto il Paese. Troppi Comuni e troppe ASL sono ancora inadempienti rispetto ai loro obblighi di tutela e di vigilanza. Così, il rimedio è semplice ed economico: eliminare il problema chiudendo gli occhi sulla deportazione all'estero degli animali in soprannumero.
Nel 1993 la circolare del Ministro della Sanità Garavaglia dava direttive per impedire le deportazioni. Nel 2001 la circolare del Ministro Veronesi indicava i controlli sugli affidi come parte integrante del benessere degli animali. Questa circolari sono tuttora in vigore, e sono vincolanti per ogni dipendente del Ministero della Salute. Ma molte ASL non le rispettano.
Nel 2003 il Regolamento Europeo 998 stabiliva che i movimenti non commerciali di cani e gatti nel territorio dell'Unione implicano che gli animali non siano destinati alla vendita né al passaggio di proprietà. Ma chi finge di prendere per sé un animale e lo vende all'estero non lo rispetta.
Alcuni Paesi mediterranei hanno emanato disposizioni severe per far cessare le finte adozioni e la deportazione dei loro animali. Anche in Germania le autorità stanno aprendo gli occhi. Ma L'Italia è il fanalino di coda.

L'ENPA, la più antica associazione italiana di protezione degli animali, ha deciso di combattere questa battaglia di civiltà. Per rispettare la sua vocazione. Per salvaguardare la dignità del nostro Paese. Per costringere le istituzioni a compiere il loro dovere. Per educare i cittadini alla prevenzione, unico rimedio contro il randagismo e le sue conseguenze nefaste.
L'ENPA lancia una petizione per chiedere al Ministero della Salute di intervenire una volta per tutte contro questo squallido e illegale mercato. Firmiamo tutti, perché nessuno possa più tradire la fiducia dei nostri animali più sfortunati.

4 commenti:

  1. Ciao Vera, io condivido l'idea ma dietro c'è il rischio che molte persone non adottino più cani con regole così rigide.
    Ti faccio l'esempio pratico di uno dei miei cani (ho 2 cani e 1 gatto tutti trovatelli).
    Quando incontrai per strada quello che sarebbe poi diventato il mio cane non avevo modo di tenerlo subito quindi chiesi ad una signora dell'ENPA di trovargli un padrone ma poi trovammo il modo di tenerlo con noi e lo portai a casa. Questa signora chiamava tutte le settimane a casa per chiedere come stava finchè mia mamma non si stufò e la mandò a quel paese dicendo che noi abbiamo sempre avuto "animali che ci adottavano" (nel senso che erano loro a trovare noi e non viceversa ^_^) e che nessuno di loro ha mai avuto un problema, le chiamate dopo diminuirono e nel frattempo cambiammo casa e mia mamma non diede il nuovo numero a questa signora. Il risultato è che ora Michael ha 12 anni, sta benissimo ed è bello arzillo mentre mia mamma ha avuto un esperienza negativa e non vuole più adottare tramite canili, gattili o associazioni ma solo "animali che ci trovano"(come la gatta che 11 anni fa decise che con noi non si stava male e non se ne andò mai più).
    E' importante il controllo ma è anche importante non far arrivare le persone a pensare di non adottare più perchè troppo complesso, ci sono tanti animali che hanno bisogno di una casa e tante brave persone che possono offrirgliela, bisognerebbe creare un elenco di persone non affidabili ed escludere solo loro. Ti faccio sempre l'esempio del mio cagnolino, lui lo incontrai vicino ad un condominio, era stato letteralmente buttato fuori di casa e stava cercando di tornarci, i suoi vecchi padroni erano già conosciuti all'ENPA perchè era il 3° cane che prendevano, maltrattavano e abbandonavano, finchè erano cuccioli li tenevano e li mettevano a giocare con i bambini senza controllo e poi li lasciavano in strada. La signora dell'enpa abitava nello stesso loro condominio e per anni mi sono chiesta perchè non ha mai fatto qualcosa prima che lo trovassi io? Perchè veniva ancora permesso a questa gente di tenere un qualsiasi animale? Mi sono risposta che probabilmente è più facile tenere sotto controllo la brava gente che impedire ai disgraziati di aver animali... Spero che non venga frainteso perchè ammiro le tante tantissime persone che si impegnano e lavorano tutti i giorni per aiutare gli animali abbandonati e maltrattati e so che dietro i tanti controlli c'è il pensiero di assicurarsi che gli animali adottati stiano bene ma non vorrei che alla lunga questo atteggiamento possa creare dei problemi con chi davvero vuole solo dare un futuro felice ad un animale sfortunato.
    Scusa la lunghezza del commento ma volevo farti capire bene il mio punto di vista, sperando di essere stata chiara e di non aver offeso nessuno.
    Buona notte
    Ste

    RispondiElimina
  2. Ciao Stefania.
    E' molto difficile rispondere al tuo commento come, in generale, è molto difficile parlare di associazioni protezionistiche, perché la realtà è complessa e sfaccettata, e i problemi hanno sempre più livelli di lettura.

    Quello che mi sento di dire è solo che secondo me chiunque adotti un animale dovrebbe essere ben disposto ad essere controllato; del resto anche i bambini dati in adozione vengono tenuti sotto controllo ed è giusto che anche i trovatelli siano tutelati.

    Capisco che possa essere sconfortante, a causa del cattivo comportamento di pochi, che tutti ci debbano rimettere in termini di "rottura di scatole" ma, ripeto, secondo me è naturale ed anzi encomiabile che chi dà in affido un animale si occupi poi di sapere, sul lungo termine, come questo stia vivendo e come venga trattato...

    Se si è reso necessario dare vita a questa petizione, è proprio perché ciò non accade e molti animali dopo un po' spariscono nel nulla. :\

    Se una persona non ha nulla da nascondere, ribadisco che comprendo che l'essere controllati sia seccante (ogni settimana, veramente, mi sembra che rientri nelle "regole" della cosa. Del resto gli animali randagi, per fortuna, sono protetti da alcune leggi, e per legge se prendi un trovatello dalla strada DEVI fare una serie di cose (iscrizione all'anagrafe canina, microchip eccetera) per cui un eventuale controllo da parte di associazioni protezionistiche mi sembra il meno.

    In ogni caso, appunto, la realtà è complessa, non è tutto oro quel che luccica, ma... da entrambe le parti, si fa quel che si può per migliorare le cose!

    RispondiElimina
  3. Nel mio caso forse siamo rimasti perplessi dal comportamento della signora, come ti ho scritto ha controllato noi ma non ha mai controllato i suoi vicini di casa che erano al terzo cane maltrattato e poi abbandonato.
    Il veterinario ci aveva detto che il cane era spaventato e sicuramente aveva sofferto molto l'abbandono... Abbiamo fatto molta fatica a tranquillizzarlo i primi tempi perchè si spaventava spesso e penso che molto abbia fatto avere una compagna di giochi della sua stessa razza che l'ha aiutato ad ambientarsi.

    Io sono d'accordo sui controlli ma se esistessero delle liste di persone affidabili si potrebbero gestire meglio e in modo più efficace i controlli, penso farebbe anche risparmiare soldi alle associazioni che già non hanno grosse cifre a disposizione. La collaborazione con i veterinari potrebbe essere utile per controllare lo stato di salute degli animali e questo permetterebbe di tenere sotto controllo anche i padroni.
    Queste sono solo delle mie idee, so che purtroppo non è facile trovare la soluzione definitiva...

    RispondiElimina
  4. Sì, capisco, e come dici tu è difficile trovare una soluzione definitiva e anche capire a volte le logiche sottese ai comportamenti di certe associazioni...

    RispondiElimina

Non dimenticate di firmarvi! ^_^