15 novembre 2006

Candele vegan

"Allora, la cera non è vegan perché qualsiasi modo tu abbia per condurre un alveare, anche quello più attento e delicato, qualche ape (magari decine) inavvertitamente la uccidi: o la schiacci oppure muore lei tentando di pungerti".

E se lo dice un ex apicoltore (un ex apicoltore che ha smesso l'attività per motivi etici) ci posso credere, vero, Marcello?

Personalmente non sono mai andata pazza per il miele, non ero una fanatica di propoli, pappa reale e altri presunti "integratori" e quindi in vita mia credo di aver dato ben poco fastidio alle api... se si esclude quella calpestata diverse estati fa, ma posso giurare che lei si trovava al momento sbagliato nel posto sbagliato, e neanch'io mi divertii molto nella settimana seguente...

Motivazioni per evitare i prodotti dell'alveare ce ne sono parecchie e molto articolate (fonte uno e due, tanto per dire); ma trovo la spiegazione di Marcello più che sufficiente. Non essendo prodotti indispensabili o insostituibili, perchè dovrei infastidire quegli adorabili insettini pelosi? (Me li sto ingraziando nella speranza che quando ci incrociamo mi lascino in pace!!)

Tuttavia, c'è una cosa di cui non potrei mai fare a meno: le candele.
Sono troppo affascinata dal tremolare leggero della fiammella che si staglia in una stanza completamente buia e fa vagare la mia fantasia, per pensare di non accenderne mai più una in vita mia.

Nonostante molti siti vegan invitino ad utilizzare, in sostituzione delle candele in cera d'api, quelle di paraffina, non mi sembra per nulla una buona soluzione! "La Paraffina è il nome corrente dato ad una miscela di idrocarburi solidi, in prevalenza alcani, le cui molecole presentano catene con più di 20 atomi di carbonio. È ricavata dal petrolio e si presenta come una massa cerosa, biancastra, insolubile in acqua e negli acidi."

Navigando altrove, mi consolo scoprendo l'esistenza delle candele vegetali, informandomi meglio Alex su Forum etici mi scrive: "Esistono anche candele fatte di stearina, che è una miscela di grassi vegetali estratti principalmente dalla palma. O candele comunque vegetali a base di soia, o cera carnauba."
Serena mi segnala che Lumen vende candele vegetali; anche Naive sembra che le produca; si trovano anche da natsabé oppure qui, e continuando con le ricerche chissà quanti altri risultati emergerebbero.
Se qualcuno le usa e desidera dire la propria, lo faccia liberamente; sono incuriosita da queste candele, sono molto diverse da quelle tradizionali?

Volendo crearle in casa, si può acquistare il materiale on line; sempre Alex, ad esempio, mi segnala L'aquilone, io ho trovato DeD, e certamente con un motore di ricerca troverete diversi fornitori.

Adesso mi sento molto meglio!

Non c'è nessuna scusa, quindi... lasciate in pace le apine!

7 commenti:

  1. bello questo post!!! Quindi la Stearina è Vegan!??!!? Per un periodo ho fatto delle candele quindi ho ancora in giro gli attrezzi vari e so che il negozio dove mi rifornivo aveva sacchi pieni di Stearina se me lo giuri procedo :P
    Grazie un bacio!!!
    Vale

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  2. Mi sembra di capire che essa possa essere sia di origine animale che di origine vegetale!
    Dovresti cercare di scoprire la natura della tua... ma già che ce l'hai, io fossi in te la userei. :)
    E magari la ricompri 100% vegetale. :)

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  3. Ehm, scusa, avevo letto male!

    Informati semplicemente se usano stearina vegetale o di origine animale, e buona creazione artistica! ;)

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  4. Ciao Vera, complimenti per il blog, è molto interessante, ti leggerò volentieri!
    Yari

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  5. Ciao yari, grazie dei complimenti, anche il tuo blog è molto carino e penso che anch'io ti leggerò spesso!! ^^

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  6. Vorrei dire 2 parole sulla questione api/cera: sono vegetariana, non ancora vegana, più che altro per motivi di salute. E conosco molto bene l'apicoltura. Nella fonte 2 citata nell'articolo ci sono una marea di inesattezze. Si parla di "inseminazione artificiale delle api regine" e "morte de maschio". Innanzitutto l'inseminazione artificiale delle regine è una fandonia, e la morte del maschio avviene naturalmente con l'accoppiamento: al rientro della regina nell'alveare dal volo nuziale i maschi non vengono più accettati e muoiono, ma non per colpa dell'uomo, l'ha deciso la natura!
    Secondo: una apicoltura consapevole non danneggia in alcun modo l'ape. Per un apiario domestico e biologico non è in alcun modo necessario controllare le famiglie frequentemente, ci si può vestire di feltro in modo che l'ape non muoia quando ti punge e si adottano altri accorgimenti ad hoc per non danneggiare questi nostri adorati insetti.
    Nel complesso l'apicoltura domestica è anzi molto positiva per la natura nel suo complesso: per esempio aiuta l'impollinazione delle piante e sarebbe fondamentale in un orto bio.
    E' molto più irresponsabile allora fare trattamenti fitosantari (anche nelle agricolture biologiche) alle piante, che fanno stragi di insetti e animali (talvolta anche di umani). Quelli sì che vanno boicottati, non l'apicoltura!

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