12 dicembre 2006

Dove fare la spesa...

L'immagine accanto è tratta dall'invidiabile sezione frighi e dispense vegan di veganhome.
Io non posso vantare una tale quantità di squisitezze nel mio frigorifero; in primo luogo perché non è il mio frigorifero, in secondo luogo perché non trovo poi una grandissima varietà di prodotti nella città dove abito, in terzo luogo perché non potrei mai mangiare tutte queste cose e sarebbe un vero peccato tenerle lì a invecchiare.

Comunque sia, leggo qua e là che spesso i novelli vegetariani e vegani si trovano spiazzati al momento degli acquisti, non sapendo dove fare la spesa. Io sono stata piuttosto fortunata, perché la mia scelta è avvenuta proprio agli albori nel boom vegetariano italiano (che ha portato, se non erro, a raddoppiare in tre anni il numero di persone che non mangiano più carne); di conseguenza mi sono trovata a beneficiare di una più vasta distribuzione di prodotti "per veg*ani", in tutti i possibili punti vendita. Questo, però, vuol dire che voi vi trovate ben oltre "gli albori" del boom, e quindi avrete sicuramente vita più facile di me, pertanto coraggio, non fate le vittime e niente scuse!

Il mio punto di partenza fondamentale per gli approvvigionamenti, in ordine cronologico ma significativamente anche per grado di "consapevolezza" dell'acquisto, furono i supermercati. E' ovvio che se non siete abituati a fare la spesa vi sentirete sperduti all'idea delle compere vegetariane; ma vi basterà un giretto tra gli scaffali per iniziare a familiarizzare con tutti i prodotti vegetali esistenti sul mercato; non sto qui a elencarveli, vi sarà sufficiente cercarli e leggere le etichette!
Una nota di merito particolare, personalmente, la assegno alla Coop. Non è la prima volta che ripeto che mi ha salvato la vita con la sua variegata linea di prodotti biologici ed ecologici dal costo contenuto. La frequento spesso e vi compro regolarmente una buonissima pasta integrale (niente a che vedere con quella piena di cruschello della Misura ) e diverse altre cosette (cereali, legumi, polpa di pomodoro, olio e in generale prodotti "di largo consumo"). Credo che esistano anche altri supermercati con una propria linea di prodotti biologici (Esselunga, ad esempio, se non sto sognando); se siete fortunati, troverete anche latte di soia o di riso e ristrutturati di soia (anche surgelati) a prezzo modesto. Daniele mi sparerà, ma credo che il "super" sia la miglior prima tappa possibile del sentiero vegetariano. C'è tempo per evolversi!

Il passo successivo fu accorgermi dell'esistenza delle erboristerie (e dei negozi macrobiotici).
Questo provoca un enorme ampliamento della gamma di cibi alla vostra portata, non preoccupatevi se venite colti da un lieve capogiro mettendovi piede specialmente se non sospettavate fossero così fornite!
Cosa ci potete trovare: vari cereali integrali, in forma di pasta, fiocchi, chicchi, farine; latte di soia, riso, avena e dessert vegetali, aromatizzati o al naturale; panna da cucina e per dolci; seitan e tofu al naturale o aromatizzati, freschi e sottovetro; alghe di diversi tipi; condimenti come gomasio, germe di grano, lievito alimentare in scaglie; salse e creme come il tahin; dadi vegetali biologici, privi di glutammato; dolcificanti naturali (malto di diversi cereali); sale integrale o aromatizzato; e mooooolto altro che al momento non mi viene in mente.
L'assortimento dipende da erboristeria a erboristeria, a Castellammare ce ne sarà quasi una decina, ciascuna con la sua personale gamma di prodotti interessanti... visitatele tutte con gli occhi ben aperti, e memorizzate! Credo che la quasi totalità dei prodotti venduti in erboristeria provenga da agricoltura biologica, il che è senz'altro un bene, ma probabilmente concorre a far salire il prezzo della merce. Tenetene conto mentre vi lasciate sedurre dalle diverse confezioni, o ne uscirete col portafogli molto alleggerito.
Cosa compro in erboristeria tra tutte queste cose... quasi nulla! La mia dieta, mooooolto salutare ed equilibrata , si compone sostanzialmente di cereali e legumi (presi alla Coop), frutta e verdura (forniti dal più classico dei fruttivendoli sotto casa) e frutta secca (di provenienza locale o del commercio equo). Ogni tanto mi concedo qualche colpo di testa o qualche coccola: una confezione di panna di soia, una busta di alghe, l'occorrente per la preparazione del "parmigiano" vegan, ma mi durano per mesi... però, confesso, spesso entro in erboristeria solo per rifarmi gli occhi, provateci anche voi e poi sappiatemi dire se è o meno un'esperienza fantastica!

L'ultima tappa del mio percorso (simbolico, ma anche puramente topografico... da una parte all'altra della città!) è la bottega del commercio equo e solidale (nel mio caso si chiama Baobab e sta in via Sarnelli ).
Cito Daniele (che cita Tatavasco): "Il Commercio Equo e Solidale promuove giustizia sociale ed economica, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone e per l’ambiente, attraverso il commercio, la crescita della consapevolezza dei consumatori, l’educazione, l’informazione e l’azione politica. Il Commercio Equo e Solidale è una relazione paritaria fra tutti i soggetti coinvolti nella catena di commercializzazione: produttori, lavoratori, Botteghe del Mondo, importatori e consumatori.
Il suo scopo è riequilibrare i rapporti con i Paesi economicamente meno sviluppati, migliorando l'accesso al mercato e le condizioni di vita dei produttori svantaggiati, attraverso una più equa distribuzione dei guadagni.
"
Partendo da questo presupposto, e tralasciando la pur vasta e interessante offerta di artigianato e cultura (libri, DVD, CD), cosa offre la bottega sul piano culinario? Principalmente, una serie di prodotti che potremmo definire esotici, importati da paesi solitamente sottoposti a sfruttamento. Questi prodotti garantiscono un trattamento equo dei lavoratori (giusta remunerazione e condizioni di lavoro dignitose), ma mantengono un costo abbordabile, spesso provengono da agricoltura biologica, e per esperienza vi assicuro che hanno un gusto particolare e inconfondibile. Personalmente ci compro quintali di spezie, tutte le varianti possibili di cioccolato e cacao, zucchero di canna, frutta secca (le barrette al sesamo!!), varietà orientali di riso, e altri cereali (come l'amaranto). Purtroppo la maggioranza dei prodotti da forno (biscotti e merendine) non sono vegan (leggete sempre le etichette fino in fondo); inoltre, non facendo uso di té e caffé resto esclusa dall'enorme assortimento di questi prodotti... e mi limito a razziare tutto il cioccolato fondente e amarissimo che mi capita sulla strada! Altri prodotti interessanti, ma che reperisco altrove o non consumo, sono bibite come Guaranito e Tererito, succhi di frutta bio, zuppe di legumi, dado bio, tisane, cereali in fiocchi... a volte anche frutta fresca come ananas e banane. E' molto importante per me utilizzare zucchero e cacao provenienti dal commercio equo, perché la mia scelta va oltre il "semplice" rispetto degli animali e investe, giocoforza, la tutela dell'essere umano... non potrebbe proprio essere altrimenti!

Se nella vostra città non avete né la Coop (a proposito... ha anche una propria linea di prodotti del commercio equo), né erboristerie, né botteghe, potete sempre prendere in considerazione l'idea di fare acquisti, una tantum, attraverso internet, magari comprando insieme a parenti, amici o colleghi per dividere le spese di spedizione.
Su, su, ce la potete fare!

PS: Approfittando del commento di Bea, edito il post per segnalarvi un sito sulla gestione dei Gruppi di Acquisto Solidale; visitate soprattutto la pagina con i siti web dei GAS nazionali.

8 commenti:

  1. e i GAS!!!!! :P

    ...se non ce ne sono di adatti a voi, diventate un GAS! ;o)
    Per molti acquisti si possono coinvolgere anche gli amici onnivori! ;O)

    Muuu
    Bea

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  2. Grazie Bea, mi hai offerto lo spunto per editare il post! ;)

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  3. bel post, complimenti :-)
    e grazie per il link, ricambio appena ho accesso all'FTP :-)

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  4. oddiuuuu quanto disordine in quel frigo, troppo pieno :P

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  5. Grazie, wonderzdora. :)
    Aspetto fiduciosa qualsiasi cosa sia l'FTP! :D

    Pleiadi, sei di un'antipatiiiiaa!! Magari avessi un frigo così! ^^

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  6. intravedo lo yogurt di soia bianco [che sbav] uffa lo voglio pure io, quando ero vegetariano ne mangiavo a tonnellate e in tutti i modi, acidissimo, magro, intero, grassissimo, zuccheratissimo, alla vaniglia [il mio preferito] menomale che sono vegano, così ho bloccato la mia dipendenza, adesso ogni tanto il barattolone da 500 gr provamel, già provati fragola e pesca, l'ultimo assaggiato era ai frutti rossi. GNAMMY

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  7. W la Coop! Anche se ultimamente non riesco a trovare il loro fantastico ananas equosolidale!

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  8. Sinceramente qui a Palermo la Coop non offre nulla in più, anzi sicuramente in meno, rispetto a normali negozi biologici o botteghe del commercio equo. Infatti i nostri acquisti "cooppiferi" stanno diminuendo sempre di più approssimandosi ormai allo zero!:D Lo dico qui e sempre... abbasso la grande distribuzione... Coop compresa!:-D

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