09 marzo 2007

Polpette di okara in salsa piccante

Ogni volta che preparo il tofu o il latte di soia vengo sommersa dai residui di polpa dei fagioli di soia tritati, la famosa okara.
Come ho già detto qualche settimana fa, è difficile trovare delle ricette per smaltire questo ingrediente, ed è particolarmente difficile trovarne di saporite.
Mentre mi dedicavo al quotidiano giro dei blog preferiti sono stata colpita da una foto su Fiordizucca: polpette di "carne" di soia (proteine disidratate). Mi si è accesa la lampadina, ho interpellato mia madre e abbiamo collaborato fattivamente alla realizzazione di questa bontà.

Ingredienti: circa 100-150 g di okara, un panino da 100g raffermo, farina q.b. a legare il composto, olio per friggere.
Per la salsa: passata di pomodoro, aglio, peperoncini a piacere, olio extravergine d'oliva.
Occorrente: una mamma stoica che non ha paura che l'olio bollente le schizzi negli occhi, sfigurandola per sempre.

Ammorbidite il pane in abbondante acqua fredda. Togliete la parte esterna, strizzate e sbriciolate la mollica e mescolatela all'okara; versate della farina per legare il composto, bagnando con un po' d'acqua perché si amalgami meglio. Realizzate delle polpettine, incatenate la mamma stoica ai fornelli e fatele friggere le polpette, scolandole poi su carta assorbente.
Nel frattempo, tritate qualche spicchio d'aglio e peperoncini a piacere (meglio togliere i semi); soffriggete per un minuto in olio EVO e versate salsa di pomodoro sufficiente a intingervi le polpette. ANDATE A LAVARVI LE MANI, togliete le catene alla mamma e assicuratevi che porti via l'olio bollente. Asciugate accuratamente le polpette, e una volta tiepide servitele con la salsa (se non amate i sapori forti, evitate il peperoncino).
Buonissime!!


Dietro suggerimento di Bea, mi cimento in una piccola prova: calcolare il costo di realizzazione del piatto e gli scarti prodotti nell'esecuzione. Per diversi motivi, non sono sicura di riuscirci per tutte le mie ricette (è più difficile di quel che sembri!), ma proverò il più spesso possibile.

Costi. Ovviamente variano a seconda dei prezzi medi del posto dove abitate.
Okara: sarebbe "gratis" , comunque 100 vengono a fare 30 cent.
Panino: la "rosetta" da 100g costa 20 cent.
Farina: uhm, ardua impresa... "irrisorio" non è un'unità monetaria, vero? Se arrotondo per eccesso a 10 cent per due o tre cucchiai me la cavo?
Olio per friggere: diciamo che ne ho usati 100 ml, al litro costa 2.60 quindi 26 cent... non sono sicura di averne usato così tanto, comunque.
Salsa di pomodoro: potevano essere anche qui 100-150ml, quella biologica coop costa 80 cent per 750ml quindi siamo sui 15 cent (spero! la matematica non è il mio forte, soprattutto a tarda sera e dopo una giornata di corsi!)
Aglio, peperoncini e olio extravergine d'oliva: mi è praticamente impossibile fare dei calcoli, dipende dalla provenienza e dalla quantità (i peperoncini erano stati regalati, di olio ce n'era scarso un cucchiaino e l'aglio... quando costerà uno spicchio d'aglio??).
La mamma stoica non dovrebbe dare problemi: si spera che sia gratis!

Possiamo dare per buono un tetto di spesa di 1-1.50 euro?

Ci abbiamo mangiato in abbondanza in due, l'okara è molto sostanziosa...

Scarti prodotti: l'okara non era confezionata, quindi niente; del panino resta la carta in cui era avvolto e la crosta (se non la riutilizzate); della farina, beh, c'è da considerare il pacco; olii vari, la confezione, idem per la salsa di pomodoro; aglio e peperoncino lasciano residui vegetali.
Possibili modi per ridurre questo impatto: comprare farina all'ingrosso e confezionata in sacchetti di carta; comprare l'olio dal produttore riutilizzando i propri contenitori; per il pane sinceramente non ho idea, non penso sia possibile farselo dare senza carta! I residui vegetali si possono compostare, così forse anche la crosta del pane.

Che ve ne pare di queste prospettive?

14 commenti:

  1. brava!!! :O)

    ..quando metti le ricette di fritti posso consigliare di aggiungere anche che poi l'olio va correttamente smaltito in discarica/piattaforma ecologica? ;O) (così ogni tuo post diventa lungo 45 km! ^__^"")
    Inoltre pensavo.. ma se io facessi un foglio di exel con i vari costi dei prodotti alimentari (io lo faccio sui miei costi poi tu dovresti adattarlo) e così per ogni ricetta devi solo inserire la quantità di ingredienti e tutto il resto lo fa il computer?

    un abbraccio grande

    Bea

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  2. Ottime considerazioni di budget!
    Anche io, anche io ho fatto le polpette!!! non sono così invitanti ma molto leggere...

    ciao

    Polpette di soia e alghe

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  3. Bea, posso fare una confessione scandalosa?
    Noi l'olio lo buttiamo nel water perché non ho proprio idea di dove si possa smaltire!
    Almeno, dato che so che non si dovrebbe fare, friggo raramente, quando lo faccio poi cerco di riutilizzare l'olio per altre cose (certo non se sembra cancerogeno... ma da quando friggo cose vegan l'olio sembra tenere meglio la cottura, sarà un'illusione?) e quando soffriggo faccio la scarpetta nel fondo della pentola... ;-)
    Dalla prossima volta, però, specificherò; hai idea di dove uno possa informarsi sui punti di smaltimento?
    Per il foglio excel, sarebbe grandioso, potrei modificarlo facilmente? Se sì, mi sembra ottimo! ^-^

    Ho visto le tue polpettine, mattop! Ma l'alga si sente molto?
    Poso sommergerti di domande su ingredienti tipici della cucina macrobiotica? :)

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  4. sulla modifica del file dei costi, ti dirò appena riesco ad impostarlo! ;O)

    per lo smaltimento dell'olio da frittura, telefonerò domani all'URP del tuo comune! ;O) ... e in genereale penso che si potrebbe guardare sul sito del proprio comune (in quello del tuo comune non c'è scritto un tubero in proposito ^__^")

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  5. (in quello del tuo comune non c'è scritto un tubero in proposito ^__^")

    Non mi stupisce per niente! >_<

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  6. Non sapevo questa cosa dell'olio, mi sento sempre più ignorante! :o(
    I miei però lo conservano sempre per la campagna, dove si utilizza per bruciare le erbacce nei lavori dell'orto e del giardino...

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  7. che buone queste polpettine!le voglio fare anch'io.. xò nn so cm procurarmi l'okara.. si trova in commercio?
    mitica la mamma addetta alla frittura :-)

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  8. Dai celi, non è ignoranza! Le "cose da sapere" sull'argomento ecologia sono più o meno infinite... si impara tutti i giorni qualcosa di nuovo! ;-)

    Ari, l'okara che io sappia non è in vendita... è un prodotto residuo della preparazione del tofu.
    Se vuoi ottenerla senza preparare il tofu, penso che basti tritare i fagioli di soia messi a bagno.

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  9. brutta notizia: dalle tue parti non esiste lo smaltimento dell'olio da frittura :(

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  10. Chissà perché, ma me l'aspettavo. :(

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  11. Molto molto interessante questa ricetta...
    Ma poichè sono a dieta, avrei bisogno di una ricetta di polpettine di soia che possano essere preparate al forno... Che dici, se riadattassi la tua ricetta andrebbe bene ugualmente?

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  12. Ilaria, temo che si spappolerebbero se le facessi al forno invece di friggerle.
    In forno, credo verrebbero meglio delle polpette di tofu e verdure!

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  13. io ho provato questa ricetta per fare un polpettone da cuocere in forno, ma si possono anche fare polpette sempre in forno.Il segreto per dare sapore stà nell'aggiungere aromi (rosmarino, salvia, origano, peperoncino...).150 g okara, 150 g fiocchi d'avena, 75 g semi girasole tritati,1 carota o 1 zucchina grattugiate( o altre verdure), sale, olio,dado vegetale o aromi, pane grattugiato.Si impasta tutto, si da la forma di un salame ( o polpette)e si rotola nel pane grattugiato.
    Ho anche un paio di ricette per delle creme spalmabili dolci o salate, ma non ho avuto il coraggio di provarle.Inoltre si può usare l'okara per fare della minestra.

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