17 settembre 2007

Le ricette di Eleonora

Eleonora ha deciso di chiudere il suo blog sul vegetarismo e mi ha regalato tutte le ricette che vi erano inserite. Le pubblico più che volentieri.

Strudel di pere e cioccolato
Ingredienti per 6 persone: pasta sfoglia, 4 pere, 150 gr. di gocce di cioccolato (oppure tagliuzzate a quadretti un blocco di cioccolato fondente come ha fatto la sottoscritta), cannella in polvere, 1 cucchiaio di pangrattato, 2 cucchiai di zucchero di canna, 50 gr. di mandorle a scaglie oppure nocciole a pezzetti, 1 noce di burro di soia.

Preparazione:
Sbucciate le pere, tagliatele a fettine e mettetele in una padella con la noce di burro e un pizzico di cannella. Cuocete a fuoco moderato per circa 5 minuti. Intanto mettete in una ciotola le gocce (o i pezzetti) di cioccolato, le mandorle a scaglie )o le nocciole tritate), il pangrattato e le pere. Mescolate il tutto, così che il cioccolato si sciolga grazie al calore delle pere. Poi mettete il composto al centro della pasta sfoglia (che avrete preparato in precedenza oppure comprato, facendo attenzione agli ingredienti…potrebbe nascondersi dello strutto!) e arrotolate per formare lo strudel, premendo bene alle estremità. Con un pennello bagnate con poca acqua la pasta sfoglia all'esterno e cospargetela con dello zucchero di canna. Cuocete per circa mezz'ora a 200° in forno.

Insalata
Un'insalata ricchissima di ingredienti: lattuga, carote, pomodori, peperoni gialli, olive nere, olive verdi, capperi, alga wakame, semi di girasole, pinoli tostati, carciofi, zucchina, funghi.

Frullato di banane
Un bel frullatone per partire alla grande la mattina, oppure per rigenerarsi a metà pomeriggio o concedersi un dolce relax alla sera. Ingredienti: 3 banane, latte di soia orzo-malto, cannella, sciroppo d'acero.
Mettere le banane con il latte nel frullatore, poi un poco di cannella e alla fine un filo di sciroppo d'acero. Frullare il tutto e gustare.

Insalata #2
Ecco il mix di oggi, buonissimo e rinfrescante: lattuga, pomodorini ciliegia, peperone giallo, carota, zucchina, olive nere, carciofi, pinoli (fatti abbrustolire in padella).
Il condimento è sempre il solito: sale, olio extravergine d'oliva, aceto balsamico, shoyu e origano.

Carpaccio di tofu
Piatto gustosissimo. Uno dei miei preferiti a base di tofu (in questo caso abbiamo usato il tofu auto-prodotto!). La ricetta è tratta dal libro "Cucinare tofu & seitan" di Cristina Franzoni e Barbara Sambari.
Ingredienti :400 g di tofu, 50 g di rucola fresca, 50 g di funghi sott'olio, 50 g di carciofini sott'olio, 1 limone, 2 cucchiai di olio, 4 cucchiai di noci, sale q.b.

Tagliare il tofu a fette sottili e disporle su un piatto da portata. Condire il carpaccio con i funghi e i carciofini spezzettati grossolanamente, e rucola sminuzzata a mano. Preparare un'emulsione di olio, succo di limone e sale che andrete poi a distribuire in modo uniforme sul carpaccio. Alla fine guarnire con le noci ridotte a pezzettini. Servire dopo una decina di minuti.

Kanten di frutta
La scoperta di questo delizioso dolce giapponese è stata fatta sul blog macrobiotico della Cuoca Petulante, che per questo (ma anche per molte altre idee culinarie) ringrazio infinitamente. Si tratta di un piatto semplice, gustoso, poco calorico e ottimo per evitare di lasciarsi trasportare dalla pericolosa voglia di qualcosa di goloso che spesso ci porta a prodotti contenenti alte percentuali di zucchero o grassi, e quindi poco amici della nostra linea! La gelatina di cui è costituito questo dolce si ottiene con l'agar-agar, un'alga, e non con la colla di pesce (tratto da Wikipedia: "[la colla di pesce] viene prodotta prevalentemente utilizzando la cotenna del maiale insieme a ossa e cartilagini anche di origine bovina; il nome deriva dalla procedura di produzione originaria della Russia, dove veniva prodotto partendo dalle vesciche degli storioni"). Ecco invece la definizione dell'agar agar (informazioni tratte sempre da Wikipedia): "[l'agar-agar] è un polisaccaride usato come gelificante naturale ricavato da un'alga rossa.
La gelatina prodotta dall'agar-agar ha un sapore tenue ed è molto nutriente perché ricca di minerali. Viene impiegata nella preparazione di gelatine per dessert e aspic, poiché ha la proprietà di non alterarne il sapore naturale. L'agar-agar produce una gelatina più solida di quella commerciale, non si scioglie facilmente, ed è inoltre completamente vegetale e priva di calorie . La sua preparazione è facile e veloce e richiede solo una breve cottura, il tempo più lungo è richiesto per la sua solidificazione: un'ora a temperatura ambiente.
La gelatina prodotta con l'agar-agar risulta ottima per il corpo, è rilassante, diuretica, lassativa, ha un potere ripulente e non essendo calorica è adatta ad un regime dietetico". INGREDIENTI: 1/2 litro di succo di mela non zuccherato e biologico, 3 cucchiai di malto di riso, 1 cucchiaino di agar agar in polvere, mele, pere, fragole, pesche sciroppate (insomma la frutta di cui disponete a casa).

Scaldate il succo di mela e a bollore aggiungete il malto e l'agar. Mescolate bene con una frusta e cuocete per almeno 5 minuti. Intanto tagliate la frutta a pezzetti, e disponetela in un contenitore, copritela con la gelatina calda (non bollente altrimenti la frutta si cuoce) e aspettate. In un'oretta tutto si solidificherà.

Tiramisù budinoso
Esperimento mattutino eseguito dalla sottoscritta e da mia mamma. Risultato: eccellente! Le dosi non ci sono perché abbiamo fatto tutto sul momento e poi dipende anche dalla grandezza della teglia che usate. Allora, ecco come procedere: sistemare in una teglia dei savoiardi e fare il primo strato; preparare del caffè (noi abbiamo preparato il caffè d'orzo) e dolcificarlo con un cucchiaio di zucchero di canna, o altri dolcificanti che avete a disposizione. Cospargere il suddetto caffè sui savoiardi; prendere delle noci e delle mandorle e ridurle a pezzettini, che poi andrete a mettere su savoiardi zuppi di caffè; fare un altro strato di savoiardi (questa volta non inzuppati di caffè) e nuovamente cospargerli di noci e mandorle intanto preparare un budino (noi abbiamo preparato quello di cacao e nocciole dell'equo e solidale), per il quale serve 1/2 litro di latte (noi abbiamo usato quello di soia alla vaniglia): abbiamo sciolto il contenuto della busta in una pentola aggiungendo un po' di latte e un cucchiaio raso di zucchero di canna. Dopo aver stemperato bene, abbiamo aggiunto il rimanente latte di soia e abbiamo abbassato la fiamma, continuando a mescolare, e quando il miscuglio ha cominciato a bollire l'abbiamo cotto per altri 5 minuti; non lasciarlo raffreddare, altrimenti si solidifica e il procedimento successivo potrebbe risultarvi difficile: infatti bisogna versare il budino sopra i savoiardi, utilizzando la "marisa" per stenderlo ovunque e facendo in modo che passi anche sotto, al primo strato di savoiardi. Per questa operazione è consigliabile non mettere troppi savoiardi e nemmeno troppo vicini perché sennò il budino, che è molto denso, non riesce a filtrare e rimane solo in superficie; come tocco finale una spruzzatina di cognac; tenere il tiramisù "budinoso" in frigo prima di servirlo. Questa ricetta si versa molto a cambiamenti: si può usare il latte che si vuole (di riso, di soia, …), usare il tipo di budino che più vi aggrada e poi potete mettere noci, mandorle, nocciole e altri semi, creare quanti strati di savoiardi preferite!

Seitan ai carciofi
Ecco la ricetta, tratta dal sempre utile libro "Cucinare tofu & seitan" di Franzoni e Sambari:
INGREDIENTI: 150 gr circa di seitan, 5 bei carciofi (io avevo quelli in scatola e ho usato metà barattolo), 2 spicchi d'aglio, 2 cucchiai di farina, olio q.b.

Se avete i carciofi interi dovete tagliarli mondarli a fettine longitudinali. Se invece li avete già pronti in scatola, siete già a cavallo. Ovvio che sono preferibili i primi ai secondi. Preparare un soffritto di aglio in cui andrete a stufarli a fuoco lento e a pentola coperta. A parte tagliare il seitan a cubetti, passarlo nella farina e farli rosolare in una padella con dell'olio e un pizzico di sale. Far dorare i cubetti da tutti i lati così che diventino croccanti. Sul libro c'è scritto di servire in un piatto da portata il seitan al centro e sistemare i carciofi a corona. Io sono stata un po' più spartana, e li ho mischiati!

Crema di tofu alle mandorle
Ho seguito le indicazioni presenti sul libro di Cristina Franzoni e Barbara Sambari, "Cucinare Tofu & Seitan", e utilizzato il rimanente tofu fatto in casa:
INGREDIENTI: 250 g di tofu, 1 bicchiere e mezzo di latte di soia o di riso, 1 cucchiaino di vaniglia naturale, 2 cucchiai di malto di riso (o qualsiasi altro dolcificante che avete in casa, che abbia una consistenza simile a quella del miele), 100 g di mandorle sgusciate.
Lessare il tofu -che avrete precedentemente sbriciolato- nel latte di soia con la vaniglia per una decina di minuti. Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire. Dopo dolcificate il composto con i due cucchiai di malto (or whatever you want ;)). La dolcezza dipende dai vostri gusti; assaggiate per capire se il grado di dolcezza è di vostro gradimento oppure necessita di essere aumentato. Quando il dolce "miscuglio" sarà diventato abbastanza freddo, frullatelo (io ho usato un mixer ad immersione ed è uscita una crema molto fluida e liscia) e versate la crema in alcune coppette che poi andrete a riporre in frigorifero per almeno due ore. Quando è ora di servire il dessert, fate tostare le mandorle in padella e usatele per guarnire la crema. Inizialmente le mandorle (io ho usato quelle confezionate già sgusciate e tagliate a fettine sottili) le avevo messe come decoro sopra la crema; in realtà se "paciugate" un po' e mischiate il tutto, il dolce sarà molto più buono. Parola mia e di mio papà! Quindi lasciate stare le decorazioni da grandi chef del Gambero Rosso, e lasciatevi andare a una cucina più pasticciona!

Pizzoccheri alla Kousmine
Eccovi una ricetta nuova, tratta da un libro di ricette del metodo Kousmine elaborate da Sergio Chiesa: Pizzoccheri alla Kousmine.
Ingredienti per quattro persone: 250 gr di pizzoccheri (tagliatelle di grano saraceno e frumento), 150 gr di verza, 150 gr di erbette, 100 gr di spinaci, 1 patata grossa (circa 200 gr), 200 gr di tofu, 2 spicchi di aglio, 2 foglie di salvia, 2 olive nere snocciolate, 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, sale, (parmigiano grattuggiato facoltativo).

Mettete sul fuoco una pentola con dell'acqua leggermente salata. Mondate la verza, eliminando le coste delle foglie esterne più dure. Tagliatela a pezzetti. Ugualmente fate con le erbette e gli spinaci. Poi tagliate a dadini la patata. Quando l'acqua bolle gettatevi le patate e i cavoli. Dopo 5 minuti aggiungete le erbette, gli spinaci e i pizzoccheri. Intanto frullate il tofu con l'olio, gli spicchi d'aglio, la salvia, le olive snocciolate con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta e un pizzico di sale, fino ad ottenere una crema morbida e omogenea. Appena i pizzoccheri sono cotti (13 minuti di solito), scolateli insieme alle verdure e condite il tutto con la crema di tofu (e se volete il parmigiano) e servite.

Biscotti ai fiocchi d'avena
La ricetta è tratta direttamente dal sito PigOut con una piccola variante al cioccolato inserita dalla sottoscritta. Si tratta di una ricetta veramente semplice che comporta davvero poco tempo.
Ingredienti necessari per circa 35-40 biscotti: 180 gr di farina integrale, 30 gr di fiocchi d'avena, 1 cucchiaio scarso di lievito, 90 gr di margarina, 45 gr di zucchero di canna, 2-3 cucchiai di latte (di soia, di riso, d'avena: quello che preferite! Io ho usato il latte di riso maltonocciola!), cioccolato fondente.
In una ciotola mischiate la farina, i fiocchi d'avena e e il lievito. Poi unite la margarina (preferibilmente un poco molle così da aver meno difficoltà nell'impastare), lo zucchero e il latte, e con le mani lavorate, lavorate… fino a ottenere una pasta compatta. Dopo stendete la pasta con il mattarello su una superficie infarinata e ottenete dei biscotti rotondi aiutandovi con una tazzina da caffé. Mettete i biscotti sulla carta da forno che avrete disposto su una teglia e infornate per circa 15/20 minuti a 180°, girandoli per farli dorare da entrambi i lati. Attenzione: se i biscotti sono sottili, date un'occhiata durante tutto il tempo di cottura, perchè c'è il rischio che si brucino facilmente. Come è successo a qualche mio biscottino! La mia variante consiste nell'aggiungere delle scaglie di cioccolato fondente all'impasto; non è molto originale come alternativa, però a me piacciono!


Il Tofu - Ricetta base
Dopo due tentativi andati a vuoto, io e mio papà siamo riusciti a fare il tofu con le nostre sole forze! Nella foto il nostro riusltato!

Vi posto la ricetta che abbiamo seguito, una ricetta giapponese senza dosi, ma che utilizza come unità di misura una tazza: può sembrare un fattore negativo e sintomo di imprecisione, in realtà a mio avviso è un’astuzia perché basta usare sempre la stessa tazza per tutti i procedimenti e sicuramente non potete sbagliarvi, e nemmeno dover pesare ogni volta gli ingredienti. Ergo qualsiasi tazza possediate (dalla minuscola tazzina da caffé alla tazzona da prima colazione) andrà bene: sceglietene una e utilizzatela come vostra unità di misura standard.
INGREDIENTI: 1 tazza di soia gialla, 16 tazze d’acqua, 2/3 cucchiaini di cloruro di magnesio.
PREPARAZIONE: mettete ad ammollare la soia con 6 tazze d’acqua per circa 8-10 ore. Scolate, lavate i fagioli ed aggiungete altre 6 tazze d’acqua. Frullate il tutto fino ad ottenere una crema morbida.
Mettete la crema su una pentola piuttosto grande, aggiungete altre 2 tazze d’acqua e portate a ebollizione (fate attenzione perchè il composto tende a fuoriuscire dalla pentola!). Lasciate sobbollire per circa 10 minuti.
Mettete un colapasta su una pentola vuota e un canovaccio di cotone sul colpasta. Versatevi il composto, chiudete il canovaccio come se fosse un sacchetto e strizzatelo con tutta la vostra forza per far colare la maggiore quantità di latte di soia possibile. Potete puoi aggiungere 1-2 tazze di acqua alla pasta rimasta nel canovaccio e strizzare ancora.
Mettete sul fuoco il latte di soia mescolando con un cucchiaio di legno. Fate bollire per 5 minuti. Poi fate sciogliere il cloruro di magnesio in una tazza d’acqua; spegnete il fuoco e aggiungete 1/3 di questa soluzione acqua+cloruro di magnesio. Mescolare bene. Aggiungete ancora 1/3 della soluzione e mescolare ancora. Aggiungete il rimanente liquido, mescolate e coprite la pentola. Lasciate cagliare per 15 minuti.
Se avete un contenitore di legno o acciaio per scolare il tofu siete avvantaggiati (altrimenti potrete costruirlo da voi, come ha fatto mio papà), altrimenti usate tranquillamente uno scolapasta, procedendo in questo modo: ponete lo scolapasta su una pentola vuota e lo foderate con un canovaccio asciutto; versate il latte cagliato, così che la “sostanza” rimarrà nello scolapasta; vi ponete sopra un piatto e un peso di 1 chilo, così che il tofu rimanga compatto. Lasciatelo sotto il peso per circa 20 minuti.
Et voilà, le tofu est fait! Per la sua conservazione, mettetelo coperto d’acqua in un recipiente e riponetelo nel frigorifero.
La polpa che rimane dalla lavorazione del tofu si chiama okara, ricca di fibre e contenente per i l 17% le proteine dei fagioli di soia. E’ possibile utilizzarlo in molte ricette, come per i biscotti ai fiocchi d’avena. Oppure mia mamma oggi l’ha aggiunto alla pasta con cime di rapa, pomodorini e olive nere, quasi come se fosse il parmigiano grattuggiato. Ottimo!

Zuppa di cavolo e lenticchie
Oggi pomeriggio mia mamma si è dilettata nella preparazione di una ricetta comparsa nel numero di gennaio di “Cucina naturale”: Zuppa di cavolo e lenticchie.
Io seguivo distrattamente la preparazione perché molto più preoccupata per l’esame orale di giapponese che mi attende al varco domani (Oh my Gott!), però ogni tanto sono stata interpellata per la degustazione!
Ecco gli ingredienti necessari per quattro persone: 500 gr di cavolo, 200 gr di porro, 2 patate, 150 gr di lenticchie, salsa di pomodoro, acqua, olio extravergine d’oliva.
Tritate il cavolo, i porri e le patate. Ponetele in una pentola con 2 litri d’acqua. Salate e fate cuocere per 10 minuti da quando inizia a bollire. Aggiungete le lenticchie, un cucchiaio di salsa di pomodoro e fate cuocere per 45 minuti. Servite il tutto con un filo di olio extravergine.
Mia mamma (per qualche strana ragione) ha deciso di frullare il tutto con un mixer a immersione, così ha ottenuto un passato. Ragione per cui non ho voluto fotografare il risultato perché non molto estetico! ;) Inoltre ha ultimato con una spolverata di parmigiano.
Io ho assaggiato la zuppa prima dell’aggiunta del formaggio, ed era ottima comunque! ;)
Ora vado a cenare perché mi attende la mia insalata mista con olive, carciofi e mais! :P E poi una bella purea di patate e zucca, di cui posterò il prima possibile la ricetta perché è uno dei miei piatti preferiti.

POLPETTINE DI TOFU AL PREZZEMOLO (già pubblicata sul mio blog primario):
Gli ingredienti necessari: 400 g di tofu, 1 bel ciuffo abbondante di prezzemolo, 1 piccolo spicchio d’aglio, 2 cucchiai di fecola di patate, 2 cucchiai di shoyu, 2 cucchiai di pane grattuggiato, farina, olio extravergine d’oliva, sale q.b.

Frullate il tofu crudo con il prezzemolo e lo spicchio d’aglio. Unire poi al composto i due cucchiai di fecola di patate, un cucchiaio di acqua, uno di olio extravergine d’oliva, i due cucchiai di shoyu, continuando a mixare a bassa velocità. Assaggiare e degustare con il sale. Aggiungere un paio di cucchiai di pane grattuggiato per rendere l’impasto più denso e poi formare le polpettine, che poi andrete a passare nella farina. Friggetele poi nell’olio bollente. Asciugatele sulla carta assorbente.

15 commenti:

  1. Peccato, mi dispiace che abbia chiuso :-(

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  2. ehhh dispiace pure a me, ma non avevo molte alternative...
    Non trovavo più il tempo per starci dietro!!!!
    Però non abbandonerò la tematica vegetariana/vegan; la tratterò nel mio storico blog.
    Comunque se preparerò qualche nuova ricetta, Vera, te la invierò insieme alle foto.
    Ah sai che ieri ho comprato l'allume di potassio in stick?
    Sono troppo contenta di averlo trovato!!!!
    Ne ho preso uno anche per il mio ragazzo...
    Ero andata al SANA con la speranza di trovarlo e infatti... :D

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  3. ecco sapevo che mi dimenticavo qualcosa...
    Grazie Vera per aver pubblicato le ricette!

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  4. Figurati, Eleonora!

    Sono contenta per il deo-stick. ;-)

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  5. ciao vera!
    complimenti per il blog!
    volevo chiederti se mi davi un consiglio:
    mi sto cimentando nelle torte vegane ma mi vengono basse! :(
    Come faccio??

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  6. Ciao a Eleonora... stasera faccio il tuo strudel!
    Sto lanciando una iniziativa anti cartaccia....
    http://maloti.blogspot.com/2007/09/iniziativa-etichetta-anti-cartaccia.html
    Vera la causa di tutto sei stata tu.... quindi ora assumitene le responsabilità!!! :D
    date un'occhiata....
    Ciaooo...!

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  7. Davide, a me l'unica che non riesce bassa è la torta presto - fatto, alias torta coccocioccolatosa, alias torta caprese, pubblicata su questo blog.
    Ti consiglio di spulciare il sito pigout e quello vegan3000 inseriti nella colonna link a destra, e provare con quelle, ma la mia esperienza personale non ti può aiutare...

    Se mi scrivi una mail ti do altri link con calma.

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  8. Ho appena fatto una gelatina di frutta che è venuta un vero e proprio aborto... non era la ricetta di questo post: ho fatto un succo di melone con la centrifuga, poi ho preparato una gelatina seguendo le istruzioni sul vasetto di agar agar della rapunzel: ho stemperato un cucchiaino di agar in un po' d'acqua, fatto bollire per 5 minuti, poi quando si è un po' raffreddata l'ho unita al succo di melone... beh a questo punto si è verificata una assurda reazione fisica: la gelatina si è solidificata di colpo raggrumandosi in pezzettini! Non mi è restato che filtrare e versare negli stampini, ma il tutto è liquidissimo e non nutro alcuna fiducia sul fatto che si rapprenda. Non vi dico il nervoso pensando a quello che costa l'agar agar. Ora, qualcuno di voi mi può spiegare l'arcano? Forse è successo perchè il succo di melone era freddo e quindi la gelatina si è solidificata di colpo?
    Inutile dire che sono delusissima da questa prima esperienza e la mia fiducia nell'agar agar ha subito un duro colpo...

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  9. Fatto lo strudel, e per la prima volta un dolce vegan mi è venuto proprio buono!!! chissà che non lo scelga come dolce di nozze... un pò strano forse, ma perchè no?
    Però rispetto alla ricetta originale ho messo delle noci al posto delle nocciole... Rubo la ricetta e la posto sul mio blog!Posso?
    Baci

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  10. Maloti, fa pure. ;-)

    Laura, temo che il motivo sia proprio quello, forse avresti dovuto mescolare i due liquidi tiepidi!

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  11. Acci acci... freddolosa eh, la signorina agar agar!
    Vabè, dopo aver scoperto questo interessante aspetto e aver sprecato un melone, riparto alla carica col budino di miglio. Se abortisce anche questo, uso la colla di pesce... eh eh, scherzo! Dopo aver scoperto con cosa è fatta (altro che pesce) non la voglio nemmeno sentir nominare!

    p.s. Vera, puoi inserire la mia disavventura tra le cose da non fare quando diventi vegan... mai mescolare l'agar agar con un liquido freddo!

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  12. la ricetta l' ho presa da pigout ma temo di avere sbagliato con le dosi, infatti per sicurezza ho comprato un dosatore graduato, visto che mi sono arrangiato senza.Appena posso provo una delle tue ricette che mi sembrano molto sfiziose! :)
    cmq..la mia email é davide.ora@gmail.com
    scusa ma non sapevo dove scriverti :P

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  13. Ottima idea, Laura!

    Davide, allora ti mando una e-mail.

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  14. Ciao Vera, anche se non scrivo sempre, cmq leggo sempre i tuoi consigli e le tue ricette. Volevo chiederti quanto tofu ti è venuto con la ricetta base che hai postato...e un'altra cosa: è possibile aggiungere il sale? quando? nell'acqua di cottura? ti ringrazio ciaoo

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  15. Anonimo, non so se Ele passa di qui a leggere, comunque di solito da 100 g di soia vengono fuori 120-150 g di tofu.
    Il sale io non lo metto, ma si può sciogliere nell'acqua o meglio ancora lo mescoli ai fiocchi prima di pressare.
    Ciao!

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