20 marzo 2010

Panatine di sedano rapa

Vi ricordate del mio primo - e fino a ieri ultimo - incontro col sedano rapa? Veniva dalla Gran Bretagna e all'epoca era iniziata così, per poi finire in puré. E non era male! Da sempre radici e tuberi mi ispirano simpatia, ma essendo verdure "nordiche" sono impossibili da trovare a Castellammare; a Roma non le vendono certo ovunque, ma ogni tanto si fanno vedere. Anche se le pastinache (purtroppo!) restano un miraggio, ho fatto amicizia con il sedano rapa, questo strano vegetale dall'aspetto un po' alieno il cui gusto, una volta cotto, sta a metà strada tra un sedano, rispetto al quale è più delicato, e un finocchio, ma per niente pungente.

Da brava maniaca del cibo "impanato/impastellato/infarinato e fritto", ho deciso di preparare per prima cosa delle panatine...



Panatine di sedano rapa
Ingredienti per 4:
1 sedano rapa (1 kg circa)
farina e acqua q.b. (in un rapporto di 2:1 circa)
1 pizzico di sale
1 pizzichino di pepe
pangrattato
abbondante olio di semi di arachidi

Lavate accuratamente il sedano rapa. Eliminate le radici con un coltello e sbucciate il resto con un pelapatate.
Tagliatelo a fette spesse circa 1 cm, nel senso della larghezza; dividetele in quarti e sbollentatele in acqua leggermente salata per 7-8 minuti circa, o finché il sedano sarà morbido ma ancora consistente. Scolatelo e lasciatelo sgocciolare su una griglia o su un piano orizzontale, per evitare che le fette si rompano.
Nel frattempo preparate una pastella di acqua, farina, sale e pepe: deve essere cremosa, fluida ma consistente (deve attaccarsi al sedano formando però uno strato sottile).
Disponete il pangrattato su un foglio di carta per il pane; passate le fette di sedano nella pastella, sgocciolatele bene e poi rivoltatele ripetutamente nel pangrattato, premendo un po' per compattare la panatura.
Friggetele nell'olio ben caldo, finché saranno dorate e croccanti; scolate le panatine facendo attenzione a non romperle, asciugatele su carta assorbente e servite.

Sono veramente deliziose! Per colore, forma e consistenza somigliano in modo inquietante ai filetti di platessa dell'aitante Capitano Findus; il sapore è molto simile a quello dei finocchi cotti, ma ovviamente vira al sedano.
Conditelo con una spruzzata di limone, accompagnatelo con un'insalatina leggera, e sarà perfetto!

9 commenti:

  1. Ciao ma è un'idea ottima e golosa!!!...complimenti, un bacione e buon week end

    RispondiElimina
  2. Mi ispirano, le faccio anch' io!

    RispondiElimina
  3. Buone! Io ci avevo fatto qualcosa tipo uno sformato..se ti interessa lo trovi spulciando nel mio blog! Un bacio!

    RispondiElimina
  4. Mmmhh
    Oggi io ho fatto la crema di Daikon. Per la prima volta in assoluto. Buona.
    W le radici!!!

    RispondiElimina
  5. Grazie Luciana, buon fine settimana anche a te! ^_^

    Anna, se ti piace il gusto che ho descritto, falle assolutamente! ;-)

    Manu, vado a dare un'occhiata, penso che lo ricomprerò. ;-)

    Alchemilla, il daikon di solito è molto piccante, come l'hai preparato?

    RispondiElimina
  6. Infatti temevo invece non sentiva praticamente di niente (ma quel niente che mi piace), però l'ho cotto molto.
    Ho seguito la ricetta di Stella di Sale.

    RispondiElimina
  7. Il daikon non lo vedo nemmeno al Naturasì, ma se mi capita andrò a guardare da Stella. Grazie del suggerimento!

    RispondiElimina
  8. hai sempre belle idee Vera, io non mangio nulla di fritto però, e il sedano rapa mi piace tanto in zuppa, in crema sui crostini, oppure crudo a fette sottili in insalata :)
    Bibi

    RispondiElimina
  9. Grazie bibi, ne terrò conto! ;-)

    RispondiElimina

Non dimenticate di firmarvi! ^_^