11 settembre 2006

Forno e cucina solare

Un post a metà strada tra l’alta cucina e il risparmio energetico.
Dato che per me è un argomento molto importante, per non lasciarvi scampo resterà su per un paio di giorni, in modo tale che tutti lo leggano prima di passare oltre.


Sentii parlare per la prima volta di questi “cosi” pochi mesi fa, mentre visionavo un filmato sulle energie pulite. Ne ignoravo completamente l’esistenza ma, avendolo visto all’opera, ne fui subito incuriosita e feci qualche ricerca.

Per prima cosa trovai delle informazioni sulla cucina solare, il cui meccanismo è piuttosto semplice: si tratta di una parabola in materiale metallico che convoglia i raggi del sole su un supporto, sospeso su di essa, sul quale viene poggiata la pentola colma di cibo. Sviluppa alte temperature, intorno ai 200° mi pare, ed è adatta a tutti i metodi di cottura.
L’inconveniente è che necessita di un certo spazio, perché è piuttosto ingombrante, ma il costo è contenuto e pertanto vi invito a informarvi maggiormente su questo strumento. Se possedere altre informazioni rilevanti, per favore scrivetemi.

Cliccando qui troverete delle informazioni su come donare queste splendide cucine solari ai villaggi dell'Africa (Burkina Faso e Niger): una fonte pulita e rinnovabile dagli innumerevoli vantaggi, anche a livello meramente pratico. Questa cucina risparmia il legno delle foreste, abbatte le emissioni nocive dovute alla combustione, con grandi vantaggi per l'ambiente; inoltre regala alle donne e ai bambini maggiore tempo libero ed energie per le proprie attività, in quanto non sarà più necessario recarsi spesso a raccogliere la legna per il fuoco. I kit prefabbricati costano relativamente poco, non pesano molto e si trasportano facilmente, il montaggio è semplice e veloce, e necessitano di scarsa manutenzione. Nel sito promotore dell'iniziativa, troverete anche tante fotografie che mi hanno riempito il cuore di gioia.

Tornando a noi, non è molto semplice costruire da soli una valida cucina solare (sebbene qui, in basso, vi siano le istruzioni per farlo, in inglese soprattutto, alcune in italiano), ma la costruzione di un forno solare sembra al contrario essere piuttosto facile (ehm, lo so che quelle nella foto sono salsiccette, ma non ne ho trovata un'altra così bella!).
Si tratta sostanzialmente di una scatola di cartone, foderata di materiale riflettente, contenuta in un’altra scatola di cartone che serve da isolante. Il pannello superiore è trasparente per accogliere i raggi solari. Scusate se le spiegazioni sono un po’ grezze ma non sono un’esperta e data la contraddittorietà di alcuni progetti non sono certa di aver ben compreso tutti i meccanismi di funzionamento (altre istruzioni per produrre un forno solare, comunque, sono disponibili qui).
Il forno solare a dispetto del nome serve anche come una normale cucina: cambia la forma ma non la funzionalità; sebbene il rendimento sembri essere inferiore a quello della cucina solare, ha il vantaggio di occupare poco spazio, risulta più economico, ed è adatto al fai-da-te. Ecco un link sull’autoproduzione dei modelli base (in inglese), mentre a questo indirizzo vi sono alcuni trucchi per rendere il forno più efficiente.
Per entrambi gli “apparecchi” vi è un’ampia disponibilità di informazioni in lingua inglese.

Le numerose fotografie linkate in precedenza dovrebbero aiutarvi a farvi un'idea più precisa su questi apparecchi. Entrambi sembrano adattarsi alla cucina vegana: si prestano ottimamente alla cottura di zuppe di cereali e legumi, nonostante varino i tempi di preparazione rispetto alla cottura su fiamma (eccovi delle istruzioni in merito).


Sono consapevole di ripetere per l’ennesima volta il ritornello “quando avrò una casa mia”, ma quando avrò una casa mia, si spera nell’assolato Sud Italia (sono un animale a sangue freddo), considererò seriamente l’ipotesi di acquistare una cucina solare e piazzarla sul balcone, con buona pace dello spazio sottratto alle piante (tanto non ho il pollice verde). Nel frattempo non escludo di cimentarmi nella costruzione di un forno solare, ma temo che rimarrà un’utopia… un mezzo tentativo non è andato in porto per improvvisa sparizione del mio senso pratico!
Comunque sappiate che non sono infrequenti i corsi (a numero chiuso), tenuti solitamente presso agriturismi o strutture simili, dove in una giornata vi insegnano a costruire un forno solare che potrete poi portare a casa, perfettamente funzionante. Questo vi può essere utile se siete sfiduciati del possibile risultato!
Vi ho riportato alcuni links, ma sono puramente indicativi: ne esistono molti altri, magari migliori, che potrete tranquillamente trovare con un motore di ricerca e le parole-chiave adatte. Se avete problemi, comunque, posso aiutarvi, scrivetemi attraverso il profilo.

So che può sembrare una pazzia o qualcosa di superfluo tutto ciò, ma penso anche che molti di noi siano vegan per motivi che vanno oltre il rispetto per gli animali, e che coinvolgono l’amore per la natura e la solidarietà umana. Non dimentichiamo che il gas che utilizziamo per cucinare non si genera spontaneamente sotto ai fornelli, ma costa in termini di ambiente, contribuisce con la propria combustione all'effetto serra, eccetera. Possiamo almeno fare un tentativo per sganciarci dall’utilizzo di combustibile per le nostre cucine: 200 euro non sono un investimento proibitivo, ma esso potrebbe ripagarvi oltre l’immaginabile.

Insomma, dopo questa tirata non avete scelta: o comprate la cucina solare, oppure diventate crudisti.
Pensateci.

4 commenti:

  1. ciao Vera!^^
    sono Hedera da CdF!
    mi sono scompisciata a leggere la storia delle alghe! ahahhaah!! volevo dirti che oggi ho fatto la frittatina di ceci aggiungendo:
    - pepe
    - semi di finocchio
    - un pochino di curry

    ..ed è venuta buonissima! molto.. indiana! :D

    1 bacio!!
    ciao ciao!

    ps: interessante l'idea del fornetto solare!!

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  2. Ahahahahah!
    Grazie Hedera, benvenuta sul blog. ;-)

    Per la tua gioia, addirittura, ancora idee sul forno solare! :D

    Meno male che almeno tu apprezzi, è il prim ocommento sull'argomento che ricevo! :D

    Ma tanto non mollo. ^^

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  3. Ciao!
    Interessante... molto interessante... noi (la bottega del mondo in cui lavoro) stiamo seguendo un progetto in Senegal in cui tra le altre cose serve acqua bollente per tingere i tessuti... potrebbe essere una soluzione e un alternativa ai pannelli solari... soprattutto se autoprodotta e quindi copiabile da altri!

    Grazie della dritta!
    (e grazie anche per aver messo il banner di assobotteghe!) :-)
    Mirko

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  4. Eh eh, è stato un miracolo riuscire a inserire il bannerino, ho pasticciato un po' finchè è capitato al posto giusto... che imbranata! :)
    Ma almeno ce l'ho fatta.

    Purtroppo non sono riuscita a trovare molto materiale italiano su questa esperienza, non sembra sia molto diffusa in Italia, ma se posso esserti utile...

    Credo che sarebbe anche interessante discuterne su forumetici.org, la persona con cui sono in contatto, che ha usato con successo il forno solare questa estate, dovrebbe raggiungerci lì. :)

    Grazie della visita, per adesso ti saluto, ma spero che tornerai qui qualche volta.
    Vera

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