21 febbraio 2010

Che cosa ho fatto negli ultimi dieci giorni

Ecco, come mio solito sono sparita per un pezzo. Belli, i tempi in cui riuscivo ad aggiornare il blog praticamente tutti i giorni! Ormai sono fagocitata dalla vita casalinga della studentessa fuori sede... e non riesco più a tornare indietro. La buona notizia è che, in qualsiasi modo vada, tra poco darò l'ultimo esame della sessione e potrò (forse) re-impostare la mia esistenza su ritmi più umani, e ritrovare quel briciolo di tranquillità mentale necessario a riprendere il contatto con la realtà, vera o virtuale che sia. In attesa dell'arrivo del glorioso giorno vi aggiorno sulle mie recenti attività.

La cosa più insolita e divertente è stata sicuramente dover "spalare" la neve dal mio balcone. Per darvi un'idea, ecco una piccola galleria fotografica...


I primi fiocchi


Vista dal balcone






Dettagli degli alberi


Paesaggio


Il balcone dei vicini


Il tetto dei vicini


Tracce umane


E alla fine... guardate quanta n'è venuta giù!

Su Repubblica.it trovate tante altre gallerie, comprensive di foto di alcuni dei più bei monumenti della capitale.


Neve a parte... che altro è successo? Ah, sì! Ho imparato a mangiare con le bacchette! Per adesso riesco ad afferrare soltanto cose non troppo piccole (della dimensione di un maki, per dire), ma credetemi, è un grande traguardo; è vero che sono "impedita" di mio, però sappiatelo: prendere lezioni da un mancino è fuorviante. Beh, comunque, appena mi sarò impadronita della tecnica, potrò andare anch'io in Giappone, come il cavoletto!


Ho ripreso in mano la sparabiscotti, ed è stato amore. Sono riuscita finalmente a produrre biscotti dalle forme accettabili, se non propriamente ortodosse; il gusto invece è ottimo, ma già lo sapevo. Ancora qualche prova col forno, e potrò dichiararmi del tutto soddisfatta!


Mi sono data alla produzione di germogli: quelli di soia verde sono diventati delle liane tropicali in brevissimo tempo, faticavo a tenerli a bada mentre sono invecchiata a furia di aspettare che quelli di broccolo si dessero una mossa. Si sono decisi quando li ho mollati per un giorno intero sul balcone, sotto una pioggia torrenziale... forse soffrivano la sete! Comunque sia mi sono piaciuti, e nonostante l'odore pestilenziale di broccolo che emanava dal germogliatore li rifarò, provando anche qualche nuovo tipo di seme. Se state cercando qualche trucchetto sull'argomento, potete leggere il blog di Erbaviola, qui e qui.


Dopo una lunga attesa, ho visto finalmente spuntare qualcosa dal secondo vaso di verdura home-made. E' appena un minuscolo germoglio, ma promette di diventare un cespo di lattuga Regina di Maggio, o almeno così si spera. Non ci faccio troppo affidamento, però avevo il "vaso", avevo la terra, avevo i semi e quindi, perché non provare? Le insalatine da taglio invece vanno abbastanza bene, mi sembrano un po' lente ma non ricordo se a Castellammare crescevano più veloci... staremo a vedere.


Aver scoperto la diffusione capillare del dashi nella cucina giapponese non mi ha fatto passare la voglia di gustare sapori "altri", e mi sono concessa dei bei maki all'avocado. Si prevede, prossimamente, la produzione di maki casalinghi - così, tra l'altro, mi posso esercitare con le bacchette!


Ancora sul versante autoproduttivo, dopo aver lasciato al Naturasì una parte consistente del budget stanziato per la mia sopravvivenza ho deciso di utilizzare la macchina del pane per qualcosa di più creativo di un semplice impasto di acqua, farina e lievito. Ci ho messo dentro un impasto di acqua, farina, uvetta, cioccolato e lievito... che originalità! Il problema dei panificati fatti col lievito di birra fresco è che restano un po' "gnucchi", si induriscono in fretta, e spesso il lievito "si sente", ma a conti fatti questo pane è buonissimo per la colazione, ed anche economico. Io e il 3/4 l'abbiamo decisamente promosso.


Se siete arrivati incolumi fino a qui, vi meritate un premio: per stasera evito di intristirvi con un argomento, piuttosto pesante, che pure meriterebbe qualche parola da parte mia. Oggi voglio lasciarvi con un post fondamentalmente positivo... quindi vi saluto, alla prossima!

8 commenti:

  1. Hihihi! Solo tu potevi farti insegnare ad usare le bacchette da un mancino... sei un mito!!! :*

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  2. Purtroppo il mancino in questione è l'unico individuo circolante da queste parti che potesse insegnarmelo! :) Devo dire, mooolto modestamente, che me la sono cavata piuttosto bene. ;-)

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  3. Senti.....a parte i muffin che potrei fare pazzie..vabè sorvoliamo...
    La macchina del pane io ce l'ho...ma io uso la pasta madre..sai qualcosa a riguardo? Cioè ancora devo capire quanta acqua ci va , le dosi che mettono sono sempre molto vaghe, ma con la macchina del pane devo mettere giù tutto insieme....

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  4. Ciao Annarita, come si sarà capito da questo post, uso il lievito di birra per la macchina del pane - e non sono del tutto soddisfatta. Ma per motivi di tempo non riuscirei a mantenere la pasta madre, adesso, quindi sono rassegnata alle mie produzioni mediocri... e non so proprio aiutarti! :| Mi spiace!

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  5. Germogli di broccolo... i semi ce li ho, ma ho sempre rimandato il momento della semina per paura che facessero la fine di quelli di cecio... tragica fine!

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  6. Claud, a parte la lentezza non sono per niente difficili da crescere. Invece ho sentito dire che quelli dei ceci sono tra i più fallimentari. Non li ho mai provati, perché incasinarsi la vita quando si può farne a meno? :D

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  7. Veruccia! Erano mesi che non passavo dal tuo blog, di vegani per un pò non ne ho voluto sapere più nulla. Ma da quanto sei a Roma?
    Qualche volta venite a mangiare al rewild, è a due passi da casa mia. Ornella
    (sperando che ti ricordi della tua compaesana trapiantata a Roma).

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  8. Ciao Ornella! Certo che mi ricordo! ^_^
    Sto a Roma da fine Ottobre, mi sto specializzando qui. ;-)
    Al rewild ci vado spesso, la prossima volta magari potremmo incontrarcio, mi farebbe piacere. ;-) Però non ho il tuo indirizzo e-mail per contattarti... mi scriveresti tu una mail? :)
    Un bacio!
    Vera

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