31 gennaio 2009

Riepilogo di Gennaio

Mmm. Mi ci ero messa d'impegno, ma neanche questo mese sono riuscita a postare tantissimo.
Esclusi i vari aggiornamenti su influenza e mal di gola, queste sono le ricette del mese: insalata "profumo di bosco", pasta degli innamorati, fondue bourguignonne, lui e lei (ricette convogliate nel post riassuntivo per San Valentino), riso venere pilaf con crema di zucca e cannellini, latte di riso calmochi, arrostini di seitan, seitan al burro di arachidi.

Le altre segnalazioni riguardano il video Earthlings, il forno solare, gli assorbenti di stoffa, e il Veggie Pride 2009.

Almeno ho tenuto fede a tutti i miei propositi, tranne quello di scrivere la ricetta del tofu preparato con la sojafit. Ma rimedierò al più presto!

Ps: miracoli dell'autopubblicazione. In questo momento, probabilmente mi sto congelando il sedere nella stazione centrale... pregate per me che la giornata non sia troppo fredda!

30 gennaio 2009

Parto

Stasera partirò per andare a Milano, quindi sappiate che se mi scrivete o commentate un post non potrò rispondervi.

Se qualcuno di voi, domani, sarà alla manifestazione per l'abolizione della carne, potremmo vederci lì... se mi riconoscete, avvicinatevi pure, sono una frana con i nomi e i volti ma mi fa piacere incontrare i miei amici/lettori.
Astenersi maniaci, grazie.

Arrivederci a lunedì!

27 gennaio 2009

Grazie a tutti!

Volevo ringraziarvi per la vostra solidarietà.

A volte ci resto un po' male, accorgendomi che i post che collezionano più commenti non parlano di ricette, ma sono quelli nei quali esterno qualche mio disagio fisico o psicologico... ma è davvero bellissimo che siate tutti così premurosi con me, per cui vi abbraccio, uno per uno.

E vi apro un poco il mio cuore, giusto uno spiraglio, per spiegare il silenzio di questa giornata e - probabilmente - delle prossime.

Sono giorni intensi, per me, un po' dolorosi un po' felici. Sto mettendo in pratica qualche progetto, sto cambiando l'ordine delle mie priorità, sto cercando di prendermi cura di me stessa, sto scrivendo bozze per futuri post, spero, interessanti.

Da qualche settimana non ho molto appetito, ho perso del peso e sto cercando di riprenderlo. Vorrei fare delle grandi passeggiate per farmi tornare la fame: temo che la vita sedentaria dovuta alla preparazione degli esami contribuisca a farmi passare quel poco di voglia di mangiare... ma non ho molto tempo per uscire. Così cerco di mangiare finché proprio lo stomaco non ce la fa più, e di inseguire il gatto il più possibile, almeno faccio un po' di movimento.

Il tempo... sta diventando un incubo, ho la sensazione perenne che sfugga dalle dita; dovrei fare mille cose, ma alla fine della giornata cosa ho concluso?

Beh... siamo sinceri... qualcosa concludo. Nelle ultime due settimane mi sono portata a casa due esami! Me ne mancano cinque e poi sarò una dottoressa... Brr!

Solo che non riesco a sfruttarlo come prima. Ci avevo visto lungo, sapevo che questo anno accademico 2008/09 mi avrebbe messa alla prova. La scrittura della tesi e la preparazione degli esami per me più complessi (quelli di storia) mi stanno richiedendo molto impegno.

Tutto sommato, però, la sto vivendo bene. So che l'importante è mantenere la calma. Arriverò alla meta con i miei tempi, quando sarò pronta.

Voi mi perdonate, vero, se nei prossimi giorni sarò un po' assente?
Innanzitutto parto per la Sana gola, week-end pieno, sabato e domenica - e qui ci sarebbe da raccontare qualcosa, ma credo che lo farò al ritorno.

E poi... sto dedicando il mio tempo libero ad una cosa che spero apprezzerete. Presto diventerà realtà, e mi auguro che ne valga la pena!

26 gennaio 2009

Seitan al burro di arachidi

Di questo piatto non c'è la fotografia, sia perché era praticamente impossibile farne una decente (considerando che il risultato finale è simile ad uno spezzatino color ocra), sia perché era così buono che metà l'ho mangiato mentre cuoceva, rubandolo dalla pentola.

Ingredienti per 4: 400 g di seitan in pezzettoni, 1 cipolla piccola, 200 g di passata di pomodoro, 50 g di burro di arachidi (senza zucchero), 2 carote piccole, 125 ml d'acqua tiepida, 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva.

Pulite e tritate la cipolla; soffriggetela in padella con l'olio e aggiungete il seitan in pezzi, facendo dorare per qualche minuto.
Nel frattempo stemperate il burro di arachidi nella passata di pomodoro; versate sul seitan, fate cuocere a fuoco dolce per 5 minuti e poi allungate con l'acqua tiepida.
Mentre il liquido riprende il bollore, pulite le carote, tagliatele a pezzi e unitele al seitan.
Cuocete per 20 minuti a pentola coperta, regolate di sale e servite.

Decisamente da provare.

24 gennaio 2009

Stanca, malata e demoralizzata

Oggi sono piuttosto abbattuta: ho un brutto mal di gola che mi fa venire il mal di denti il quale mi provoca mal di testa e qualche linea di febbre e mi sento sommersa dalla valanga di cose che dovrei fare mentre sto qui, seduta al pc: sbrigare la corrispondenza, rispondere ai vostri commenti, preparare bozze per i prossimi post eccetera eccetera.

C'è qualcuno/a che si offre volontario/a per farmi da segretario/a? Non posso pagare e se sono di cattivo umore divento terribilmente bisbetica, ma offro un compenso mensile di 3 kg di seitan.

Su, accorrete numerosi!

23 gennaio 2009

Un blog sugli assorbenti di stoffa

Oggi vi segnalo un nuovo blog, per ora dedicato solo agli assorbenti di stoffa, con istruzioni dettagliate sull'autoproduzione degli stessi.
Si chiama agofollia e lo scrive Simona, la quale si cuce gli assorbenti di stoffa da 2 anni e li confeziona anche per le amiche. Dice di aver iniziato guardando il mio blog... ma a giudicare dalle fotografie, ha fatto molta più strada di me!

Un consiglio per tutte coloro che hanno intenzione di comprarli, invece, già fatti: se potete, sceglieteli in fibra di bambù, me ne hanno regalato uno ed è incredibilmente morbido; inoltre non si irrigidisce con i ripetuti lavaggi. Non so quale sia il grado di assorbenza, perché lo uso solo come proteggislip abbinato alla mooncup, quindi ho pochissime perdite e non lo metto seriamente alla prova... ma è comodissimo!

22 gennaio 2009

Arrostini di seitan

Non solo non ci avevo mai pensato, perché non ho mai visto nessuno fare una cosa del genere neppure con la carne, ma all'inizio non avevo neanche capito come ci riuscisse lei - forse perché vado sempre di fretta e faccio diecimila cose contemporaneamente, e quindi mi concentro poco. Sto parlando della tecnica di Puccina per insaccare il seitan, che trovate mirabilmente illustrata qui (e spiegata in modo da essere alla portata di chiunque).
Fatto sta che dopo settimane di buio, all'improvviso, i miei due neuroni si sono incontrati mentre andavano a passeggio e hanno finalmente capito come diamine si potesse ottenere il prodigio, così mi sono messa all'opera.

A differenza di Puccina, io ho preparato una versione semplice, perché l'altra volta con il seitan ripieno di spinaci mi ero dannata inutilmente, cercando di infilarlo in quella cavolo di retina senza poi riuscirci. Ma utilizzando correttamente il metodo del barattolo, è tutto molto più semplice, quindi è probabile che la prossima volta farò anch'io un seitan due gusti!


Dunque, sull'argomento ho da aggiungere ben poco, ma vi spiegherò comunque la mia versione della cosa.

In pratica prendete il vostro glutine e un barattolo di vetro stretto e alto; ungete leggermente d'olio l'interno del barattolo, fate un salamino di glutine lungo più o meno come il barattolo e piuttosto stretto (perché la rete per arrosti cede pochissimo, e quella che mi ha regalato Puccina è stretta di suo - ovviamente dipende da quale tipo avete voi) e infilatelo nel barattolo.
Tagliate un pezzo di rete per arrosti lungo circa 8 cm più del barattolo; annodate un'estremità o chiudetela con spago da cucina, arrotolate la rete e posizionatela, arrotolata, intorno al collo del barattolo. A questo punto, tenendo saldamente l'imboccatura, capovolgete il barattolo e fate scendere il seitan delicatamente, premendolo con le mani perché riempia bene la rete.
In pratica sarà lo stesso peso del seitan a far scendere man mano la quantità di rete necessaria per insaccarlo... Mi vergogno a dirlo, ma mi sa che il mio povero cervello si era perso questo passaggio logico, convincendosi che la rete dovesse essere penzolante (e non ripiegata intorno al barattolo) già prima di far scendere il seitan, che in quel caso si incastrerebbe subito, bloccandosi. In effetti nella foto di Puccina le cose stanno proprio così, quindi non è tutta colpa mia e dei miei neuroni bacati!
Dunque, una volta insaccato il seitan chiudete l'altra estremità della rete con spago da cucina, e cuocete l'involto come di consueto.

Il bello di questa ricetta è la possibilità di riempire il seitan di verdure o altro, e di mescolarvi una buona dose di spezie e aromi vari. Se preparate dei salamini sottili, poi potete ripassarli in padella per insaporirli e farli asciugare... Insomma, lo trovo molto interessante, c'è solo da provare qualche variante e lavorarci su, non vedo l'ora!

20 gennaio 2009

Menù di San Valentino

(Immagine tratta da questo sito)


Ecco la versione completa del menù di S. Valentino che ho preparato per quest'anno. Perdonatemi se non aggiungo nulla di nuovo, ma oggi non mi sento molto bene; comunque sia, credo di aver già detto tutto nei post precedenti!

Ho voluto preparare un menù di San Valentino per un motivo semplice: mi piace il cibo, mi piace prepararlo, cucinarlo e mangiarlo; quando posso farlo con una persona speciale, mangiare diviene, per me, un atto molto sensuale. Il cibo mi risveglia i sensi, se mi prendo il tempo per assaporare con calma i profumi, i colori, i sapori, e mi lascio andare all'atmosfera alchemica del cucinare.
Tuffare il naso tra i vapori che si sollevano dai fornelli, inspirando a fondo. Intingere il dito nelle pentole per saggiare la proporzione tra gli ingredienti. Infine, portare in tavola il piatto ed offrirlo al partner come un nutrimento per il corpo e per l'anima.
Riuscire nell'intento di servire una pietanza alla quale ho trasmesso qualcosa di mio, di inimitabile e di indelebile: ecco cos'è per me cucinare per la persona che amo.

Se provate anche voi lo stesso piacere nel prendervi cura attraverso il cibo delle persone alle quali volete bene, gradirete l'idea di questo menù di San Valentino (i cui ingredienti consentono di prepararlo quasi in ogni stagione dell'anno).

Il gusto per il cibo, consumato per di più con il proprio partner, dovrebbe bastare a rendere questo menù afrodisiaco... Comunque, poiché anche l'occhio vuole la sua parte, ho preparato piatti colorati, dalle forme gradevoli ed evocative, divertenti; anche un po' kitsch, forse, con un tripudio di cuori che solo a San Valentino si può sopportare.
Apportate pure tutte le variazioni che volete alla composizione dei piatti, ma cercate di scacciare la monotonia dalla vostra cucina!
Alcuni possono essere mangiati con le mani, imboccandosi a vicenda... immagino non ci sia bisogno di spiegare il perché. Mi sembra di essere riuscita a calibrare bene i sapori, scegliendo ingredienti appetitosi e stimolanti, dai gusti precisi ma non troppo forti. Insomma, mi sono divertita molto ad ideare, realizzare e consumare questo menù; per me è stato un successo e spero che sarete della stessa idea anche voi.

Gli ingredienti sono sempre per due; le quantità sono tali da soddisfare il palato ma senza appesantire troppo la digestione.



Antipasto - Insalata "profumo di bosco"
Ingredienti: 2 o 4 funghi champignon freschissimi e profumati, 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva (l'ideale sarebbe olio aromatizzato al tartufo), 1 cucchiaino d'acqua, 1 cucchiaino di succo di limone, 1 pizzico di sale, 1/2 cucchiaino di pepe nero in grani, abbondante prezzemolo tritato.

Pulite i funghi eliminando il gambo, il rivestimento della cappella ed asportando eventuali tracce di terra con uno straccetto leggermente inumidito. Tagliateli a fettine sottilissime.
Disponete le fette nel piatto da portata formando un cuore: potete aiutarvi seguendo la forma di un tagliapasta, oppure realizzando una cornice di cartone, da togliere dopo aver decorato i funghi col prezzemolo tritato.
Preparate un'emulsione di olio, succo di limone, acqua e sale; distribuitela sui funghi, guarnite con il pepe nero macinato sul momento, una grattugiata leggerissima di buccia di limone e servite.

In alternativa, potete unire il prezzemolo alla guarnizione e servire i funghi su un letto di foglie di spinacino tenerissime.



Primo - Pasta degli innamorati
Ingredienti: 100 g di semola di grano duro, 50-75 ml d'acqua, la punta di un coltello di zafferano, 1 cucchiaino di sale, affettato vegetale (possibilmente morbido e in fette sottili), 4 cucchiai di panna vegetale (possibilmente di avena), 2 cucchiai rasi di brandy, 1 porro piccolo, 1 cucchiaio abbondante di olio extravergine d'oliva + 2 cucchiaini, pepe nero in grani.

Mescolate la semola con 1 cucchiaino di olio, 1/2 cucchiaino di sale e l'acqua (tiepida) nella quale avrete accuratamente disciolto lo zafferano; impastate finché l'impasto diventa omogeneo e compatto. Lasciatelo riposare per 30 minuti in frigorifero, coperto da un canovaccio umido.
A questo punto tirate la sfoglia col mattarello fino allo spessore di 2 mm (se ce l'avete, usate la macchina per la pasta); con un tagliabiscotti, ricavate dei cuori e disponeteli, man mano, su un canovaccio cosparso di semola. Lasciate asciugare all'aria per 30 minuti.
[Questa operazione può essere effettuata in anticipo: la pasta, già tagliata, si può congelare e cuocere appena estratta dal freezer]
Lavate il porro ed eliminate le foglie più esterne; tagliatene delle rondelle leggermente oblique e tenetele da parte, separando la parte bianca da quella verde.
Ricavate dei cuori dall'affettato vegetale, rosolateli in padella con 1 cucchiaio d'olio caldo, aggiungete il porro (prima la parte verde, dopo 2 minuti quella bianca) e fatelo appassire con un pizzico di sale, sfumando col brandy versato poco per volta. Togliete dalla padella i cuori di affettato, e teneteli da parte, in caldo; aggiungete ai porri la panna e spegnete dopo 1 minuto.
Cercare di far sì che la pasta e i porri siano cotti contemporaneamente, mettendo ad appassire le verdure non appena si inizia a cuocere la pasta. Una volta cotta, scolatela e ripassatela in padella per 1 minuto insieme alla panna e al porro.
Disponete nei piatti da portata i cuori di affettato, sovrapponetevi quelli di pasta, formando un fiore o un'altra decorazione; cospargete di pepe macinato sul momento, decorate con qualche pezzo di porro (cotto) e servite!

Potete anche preparare delle diverse forme di pasta, e sostituire l'affettato vegetale con tofu o seitan affumicati da tagliare a dadini, se li reperite con più facilità.



Secondo - Fondue bourguignonne
Ingredienti: 200 g di seitan, abbondante olio (vedi oltre).

Riscaldate l'olio nel modo che preferite, friggetevi il seitan ad immersione per un paio di minuti, se necessario asciugatelo su un foglio di carta da cucina e intingetelo nelle salse, già disposte in ciotoline.
Nell foto: due pezzi di seitan ben dorati, e in senso orario salsa bernese (gialla), salsa rosa (rosa), salsa tartara (verde).

Salsa maionese
Ingredienti: 200 ml di latte di soia, 400 ml di olio di mais, sale, 1 cucchiaio di succo di limone, 1 cucchiaino di aceto, la punta di un cucchiaino di curcuma.
Versate il latte di soia nel frullatore, azionatelo e aggiungetevi, a filo, tutto l'olio di mais, sale quanto basta, il succo di limone, l'aceto e la curcuma. Dopo aver preparato le salse, servite la maionese restante come accompagnamento.

Salsa rosa
Ingredienti: 4 cucchiai di ketchup, 4 cucchiai di maionese, 4 cucchiai di panna da cucina, 1 cucchiaio di brandy, sale quanto basta.
Mescolate tutto accuratamente con un cucchiaio.

Salsa tartara
Ingredienti: 4 cucchiai di maionese, 2 cucchiai di capperi (ben sciacquati), 1 cucchiaino di aceto, 3 cetriolini sott'aceto, 1 cucchiaino di senape, 2 cucchiai di prezzemolo, 1/2 cucchiaino di sale, 1 pizzico di pepe.
Tritate il prezzemolo, i cetriolini e i capperi, e mescolate accuratamente tutti gli ingredienti con un cucchiaio.

Salsa bourguignonne
4 cucchiai di maionese, 1 spicchio d'aglio tritato finemente, 1 cucchiaio di senape, 1 cucchiaio di olio di semi di sesamo (ha un sapore molto particolare, delizioso, cercate di trovarlo!), 1/2 cucchiaino di pepe nero macinato.
Mescolate accuratamente tutti gli ingredienti con un cucchiaio.

In questo menù è di certo la portata più "importante": la fondue bourguignonne di seitan non solo è buonissima, ma fa mooolto atmosfera.
Si tratta di cuocere il seitan, tagliato in bocconcini e infilzato con apposite forchettine, in olio bollente finché diventa dorato e croccante; poi lo si intinge in una tra le salsine servite come accompagnamento e lo si mangia leccandosi i baffi. E' una specie di gioco affascinante, a patto ovviamente di non incendiare la tovaglia!

Procedendo con ordine: potete usare l'olio extravergine d'oliva, ma sarebbe meglio sceglierne uno meno saporito, come quello di semi di arachidi oppure di vinaccioli, se lo trovate. Potete aromatizzarlo con un'erba (come il rosmarino o la salvia) da lasciare in infusione per qualche ora; l'olio, poi, deve essere filtrato prima dell'utilizzo. A questo punto lo si scalda sul gas; quando è bollente si trasferisce sul fornelletto da fonduta.
E se non ce l'avete? Potete friggere normalmente usando il gas, ma non tenete la fiamma al massimo, e aggiungete un pezzo di patata per evitare che l'olio si scaldi troppo e schizzi ovunque. Oppure potete usare un fornelletto poggiandolo sul tavolo, ma solo se siete certi di non dare fuoco alla stanza!

Il dilemma, se non possedete il set da fonduta e scegliete il gas, è: cuocere tutti i pezzi e poi sedersi a tavola come persone educate, oppure friggerne pochi per volta, orbitando di continuo nella zona cucina? Secondo me dipende dalla situazione e dalla quantità di seitan, se non ne fate troppo vi consiglio di friggerlo tutto in un colpo: è così buono che non lo lascerete certo diventare freddo.

Il seitan dovrebbe essere morbido ma compatto; l'ideale è autoprodurlo, anche perché dovrete tagliarlo in pezzi non troppo piccoli. Se lo comprate, dunque, sceglietelo a pezzettoni. Potete prepararlo il giorno prima e conservarlo in frigorifero già tagliato in quadrotti (non troppo regolari) di circa 1 cm di lato o poco più; non di meno perché, fritto a immersione, il seitan si restringe.

Anche le salse si possono preparare in anticipo. Io ne ho scelte quattro: salsa rosa, salsa tartara, salsa bourguignonne, salsa maionese. Ci sarebbe voluta anche la bernese, ma l'idea di sostituire tutto quel burro con altrettanta margarina mi ha trattenuta (comunque si può sempre provare a farla vegan, togliendo l'uovo).

L'idea mi è stata ispirata da Cucina etica/Vegan3000, ma ho modificato alcune delle salse. Viste le premesse, è meglio accompagnare il piatto con una semplice, fresca e leggera insalatina.


Se l'insalatina non è bastata a restituirvi un palato lindo e pinto, spezzate la cena con un gelido sorbetto al limone prima di proseguire.

Dessert - Lui e lei (pere cotte al vino)
Ingredienti per la pera rossa:
1 pera abate o kaiser, vino rosso e acqua in pari quantità (circa 500 ml in tutto), 50 g di malto di riso + 1 cucchiaio di zucchero, 1/2 stecca di cannella, 1 chiodo di garofano, 1 pizzico di sale.
Lavate accuratamente la pera, sbucciatela lasciando attaccato il picciolo e togliete i semi con un levatorsoli.
Mettete la pera in una pentola, con la miscela di acqua e vino, aggiungendo eventualmente acqua fino a coprirla, insieme al malto e allo zucchero, alla cannella, al chiodo di garofano e al pizzico di sale. Portate a bollore e cuocete, a pentola coperta, per 15-20 minuti a fuoco vivo; poi coprite, abbassate la fiamma e continuate per altri 15 minuti: deve diventare tenera ma senza spappolarsi.
Quando la pera sarà cotta, mettetela da parte, fate restringere il vino (dopo aver tolto le spezie) fino ad ottenere uno sciroppo denso, lasciatelo intiepidire e versatelo sulla pera.

Ingredienti per la pera bianca:
1 pera abate o kaiser, vino bianco e acqua in pari quantità (circa 500 ml in tutto), 50 g di malto di riso, 1/2 stecca di cannella, la buccia grattugiata di 1 limone, 1 pizzico di sale.
Lavate accuratamente la pera, sbucciatela lasciando attaccato il picciolo e togliete i semi con un levatorsoli.
Mettete la pera in una pentola, con la miscela di acqua e vino, aggiungendo eventualmente acqua fino a coprirla, insieme al malto, alla cannella, alla buccia di limone e al pizzico di sale. Portate a bollore e cuocete, a pentola coperta, per 15-20 minuti a fuoco vivo; poi coprite, abbassate la fiamma e continuate per altri 15 minuti:
Quando la pera sarà cotta, mettetela da parte, fate restringere il vino fino ad ottenere uno sciroppo denso, lasciatelo intiepidire e versatelo sulla pera. Decoratela con della scorza di limone grattugiata.

Potete prepararle in anticipo, perché vanno servite a temperatura ambiente, o al massimo tiepide. Se proprio vi sentite insaziabili, potete accompagnarle con panna montata o gelato "bianco".

19 gennaio 2009

Menù di S. Valentino - Dessert - Lui e lei


Ultima parte del menù.
Se l'insalatina non è bastata a restituirvi un palato lindo e pinto, spezzate la cena con un gelido sorbetto al limone prima di proseguire... se le pere non sono di vostro gradimento, potrete sempre riscaldare la serata con una bella banana flambé preparata e decorata ad arte (giusto per sfidare ancora la sorte col fuoco!).


Lui e lei (pere cotte al vino)
Ingredienti per la pera rossa:
1 pera abate o kaiser, vino rosso e acqua in pari quantità (circa 500 ml in tutto), 50 g di malto di riso + 1 cucchiaio di zucchero, 1/2 stecca di cannella, 1 chiodo di garofano, 1 pizzico di sale.
Lavate accuratamente la pera, sbucciatela lasciando attaccato il picciolo e togliete i semi con un levatorsoli.
Mettete la pera in una pentola, con la miscela di acqua e vino, aggiungendo eventualmente acqua fino a coprirla, insieme al malto e allo zucchero, alla cannella, al chiodo di garofano e al pizzico di sale. Portate a bollore e cuocete, a pentola coperta, per 15-20 minuti a fuoco vivo; poi coprite, abbassate la fiamma e continuate per altri 15 minuti: deve diventare tenera ma senza spappolarsi.
Quando la pera sarà cotta, mettetela da parte, fate restringere il vino (dopo aver tolto le spezie) fino ad ottenere uno sciroppo denso, lasciatelo intiepidire e versatelo sulla pera.

Ingredienti per la pera bianca:
1 pera abate o kaiser, vino bianco e acqua in pari quantità (circa 500 ml in tutto), 50 g di malto di riso, 1/2 stecca di cannella, la buccia grattugiata di 1 limone, 1 pizzico di sale.
Lavate accuratamente la pera, sbucciatela lasciando attaccato il picciolo e togliete i semi con un levatorsoli.
Mettete la pera in una pentola, con la miscela di acqua e vino, aggiungendo eventualmente acqua fino a coprirla, insieme al malto, alla cannella, alla buccia di limone e al pizzico di sale. Portate a bollore e cuocete, a pentola coperta, per 15-20 minuti a fuoco vivo; poi coprite, abbassate la fiamma e continuate per altri 15 minuti:
Quando la pera sarà cotta, mettetela da parte, fate restringere il vino fino ad ottenere uno sciroppo denso, lasciatelo intiepidire e versatelo sulla pera. Decoratela con della scorza di limone grattugiata.

Potete prepararle in anticipo, perché vanno servite a temperatura ambiente, o al massimo tiepide. Se proprio vi sentite insaziabili, potete accompagnarle con panna montata o gelato "bianco".
E per San Valentino, questo è tutto.
Buona fortuna per le vostre cenette!