31 marzo 2010

Riepilogo di Marzo

Ecco le nuove ricette di marzo:
1) Cupcakes al doppio cioccolato. Assolutamente da rifare perché sono semplici, veloci e bellissimi: una goduria per il palato e per l'anima.
2) Biscotti con sparabiscotti, versione #1, sulla quale lavorerò ancora. Anche questi facili e veloci, e anche antistress, soprattutto se vi piacciono gli sparatutto.
3) Panatine di sedano rapa, per arginare le mie frequenti crisi di astinenza da fritti napoletani.
4) Per i momenti più salutisti, c'è la dadolata di sedano rapa e tempeh, accostamento gustoso e soddisfacente, anche se la ricetta richiede un po' di tempo.
5) Infine, il makisushi di avocado e carota, impegnativo ma d'effetto, e soprattutto buono! E molto meno costoso che al ristorante, c'è poco da fare.

In queste pagine ho parlato anche di come smacchiare la mooncup (e non mi aspettavo così tanta partecipazione!), vi ho annoiati con qualche aggiornamento sulla mia vita per poi concludere con delle segnalazioni e una recensione della Cucina etica per mamma e bambino.

L'evento clou del mese, però, è stato il post dedicato al quarto compleanno del blog, corredato da un bellissimo collage delle immagini inserite in tutto questo tempo. Potete cliccare qui per ingrandirlo e divertirvi a riconoscere quella scalmanata di Tarty che dorme pancia all'aria, la mia espressione disgustata mentre sorseggio zuppa di miso oppure le foto dell'ultimo menù di Natale.
L'idea e la realizzazione del collage sono opera del Mancino, che ringrazio infinitamente perché l'immagine mi piace così tanto da non riuscire a smettere di guardarla! Mi sembra un'opera d'arte!

Nel suddetto post ho snocciolato qualche cifra sulla mia attività di blogger; sembra che a colpirvi di più sia stato non tanto il numero di post pubblicati o di ricette inserite, bensì quello dei miei fidanzati, almeno per quanto riguarda il pubblico maschile (non so se le donne si siano astenute dal commentare per pudore o se il dato non le abbia impressionate affatto).

Una cosa, però, ho dimenticato di dirla: il numero di volte in cui, negli ormai 1471 giorni di blog, ho pensato "ok, adesso basta, ora è veramente il caso di chiudere con questa storia". Non so la cifra precisa, ma sono state tante: tantissime le volte in cui il pensiero mi ha sfiorata soltanto, come una meteora; almeno una decina quelle in cui, invece, sono stata proprio lì lì per farlo.
Innumerevoli anche le motivazioni: vuoi la fatica, vuoi la (apparente) perdita di senso del progetto, vuoi una delusione particolarmente forte legata a internet, di motivi per chiudere il proprio blog ce ne sono a bizzeffe, e credo che tutti noi blogger prima o poi ne veniamo toccati e ci troviamo ad affrontare la paura della pagina bianca.
Da qualche giorno mi sono messa in testa di guardare Julie&Julia: mi ha incuriosita fin dal momento del lancio e poi, leggendo le parole di alcune food-blogger di mia conoscenza, mi sono fatta l'idea che il film parli proprio di questo rivolgendosi a tutte noi... ma potrò dirvi qualcosa di più soltanto dopo averlo visto.


Sì, ogni tanto ci penso ancora, a chiudere il blog.
Quando le fotografie vengono uno schifo e sto lì a chiedermi se pubblicarle o meno, se lasciare la ricetta in bozza o postarla senza immagini.
Quando mi siedo a tavola, penso a quanto è buono il mio ultimo esperimento... ma so che per fotografarlo dovrò interrompere il pranzo o la cena, mettere insieme il mio improvvisatissimo set fotografico e scattare cento foto per averne una a malapena decente.
Quando non riesco a concentrarmi sulle parole, perché nella vita non c'è solo il blog, e la bozza resta tale finché mi dimentico il procedimento, e quel piatto non vede mai la luce.
Quando per troppi giorni in homepage non compaiono aggiornamenti, perché la pagina bianca fa paura e fa paura il silenzio dei lettori, che sono imprevedibili.
Quando, semplicemente, mi domando a cosa serve tutto questo, che senso ha il mio impegno... a che pro?


Sì, ogni tanto ci penso ancora, a chiudere il blog. Ma - respirate pure - non oggi. Anzi, in questo periodo col blog ci ho finalmente fatto pace, abbiamo trovato un equilibrio. Non riesco più a postare tutti i giorni, ma lo accetto: 10 post al mese mi sembrano una buona media, e soprattutto le mie ricette e le fotografie stanno migliorando. Cosa dovrebbe contare di più?
Questo blog mi rispecchia, è parte di me, adesso mi è tornata la voglia di aggiornarlo, il desiderio di renderlo più funzionale, di fare qualche piccolo cambiamento, quindi restate sintonizzati. Anche se me la prenderò con calma, continueranno ad esserci delle novità.

6 commenti:

  1. Se vai a rileggerli, non ti fa tenerezza la Vera piccola dei primi post? Dai, continua ancora un po'! Sei una pietra miliare del bloggismo veg italiano, quindi devi almeno fare cifra tonda: un lustro! Poi se continui devi farlo fino ad un altro numero di anni significativo: 7 (biblico), 9 (gattesco), 10 (cifra tonda), 12 (astrologico), 13 no (porta sfiga)e allora tanto vale arrivare a 15!
    Dai, partiamo tutt'e due da 4: se tu vai avanti col blog io vado avanti con i figli...

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  2. Emi, sì, fa tenerezza, quella Vera sperduta e incerta sul da farsi, ma tanto appassionata. :)
    Per adesso mi accontento di arrivare a 5 anni di blog, poi si vedrà, ma tu, per favore, non sentirti tenuta a starmi dietro: hai il mio permesso ufficiale per fermarti a quattro pargoli! ;-)

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  3. ehm..se vai a vederti Julie&Julia preparati a vedere animali cucinati a bizzeffe....;)
    Dai non ti arrendere....:)

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  4. Annarita, spero nulla di peggio della scena dell'aragosta... e se non è così non voglio saperlo! ;-)

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  5. Diciamo che in cucina gira quasi tutto intorno alla carne o sarà che mi è rimasto impresso solo questo 0_o, però scene come l'aragosta mi pare di ricordare di no, solo cadaveri già cadaverati...

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