Vado a perdere i sensi sul letto. ^-^
11 gennaio 2008
Non so di preciso come...
Vado a perdere i sensi sul letto. ^-^
10 gennaio 2008
Segnalazione
Ho una cartella dei segnalibri piena di nuovi blog da segnalare (e di cui devo valutare l'inserimento o meno nella colonna a destra), mi ci vorrà un secolo per riuscire a mettere ordine; ma nel frattempo, vi segnalo volentieri il blog di Finnicella, che produce artigianalmente sapone biologico vegan, decorato con fiori, foglie, petali e arricchito di olii essenziali.
PS: mi fate tante tante macumbe


08 gennaio 2008
Mondo cibo
Non è che mi interessi più di tanto "far conoscere il mio sito e incrementare il mio traffico", a dir la verità. Personalmente, preferisco avere pochi lettori, ma affezionati e attenti, al mio seguito; non ci guadagno nulla se le visite salgono. Ma sono contenta di aderire perché spero che il blog venga raggiunto da più persone che non hanno compiuto la scelta veg*ana e questo genere di divulgazione, sì, è nei miei obiettivi.

Quindi eccoci qua, se volete visitare il network cliccate sull'immagine sottostante!


07 gennaio 2008
Niente Befana quest'anno...
Stamattina, però, mi sono comunque messa a pensare a quante golosità autoprodotte avrei potuto infilare nella calza della mia immaginaria famigliola vegan (ehm, sì, da un po' di tempo ho una specie di famiglia Mulino Vegan che abita in una recondita zona del mio cervello, temo sia quella preposta alla sopravvivenza della specie...) e mi sono venute in mente diverse ricette adatte.
Beh, senz'altro ci avrei messo i ritornelli, gli omini di pan di zenzero e probabilmente dei croccantini di sesamo al cioccolato. Il bounty vegan, per l'occasione confezionato, sarebbe stato certamente apprezzato... e perché no, anche piccoli quadretti di caprese, di torta al cioccolato e cocco o semplicemente di prestofatto. Poi ci avrei messo anche delle albicocche essiccate che, ho scoperto oggi, anche se una volta reidratate non sono molto dolci, risultano invece deliziose se mangiate secche. Altre golosità, più leggere di quelle finora proposte, sono la crema e la torta di carrube, naturalmente dolci, per stemperare un po' "l'aggressività" del cioccolato!
Avrei girato diverse botteghe del commercio equo per fare incetta di cioccolatini, tavolette di cioccolata "lisce" oppure ai cereali (come il quinoa), alle nocciole e altre ancora... E nel caso fosse rimasto spazio disponibile, mi sarei fiondata sulle merendine, il più possibile salutiste... Si trova qualcosa di accettabile, per esempio queste crostatine, o i baci di dama del commercio equo... Su veganhome c'è un elenco di prodotti vegan, categorie biscotti e merendine e snack, per prendere spunto.
Vietate purtroppo molte caramelle (contenenti gelatina animale) e ovviamente il carbone di zucchero, un vero attentato alla salute...
Essendo attualmente sprovvista di famigliola vegan (e, diciamolo, dato che ultimamente mi servono circa 30 minuti di quotidiano autolavaggio del cervello per convincermi ad alzarmi dal letto) non ho fatto nulla di tutto questo... ma mi tengo buone le idee per l'anno prossimo.
06 gennaio 2008
Fagioli alla Terence Hill

E' un ottimo modo per riciclare i fagioli avanzati (per esempio se ne cuocete troppi per la pasta) ed è una delle mie ricette di legumi preferite.
Ingredienti: fagioli lessati e scolati (non del tutto, ma lasciando solo poca acqua; potete usare qualsiasi varietà, io preferisco i borlotti o i fagioli dell'occhio), 1/2 cipolla piccola, 2 spicchi d'aglio, olio extravergine d'oliva, farina q.b., pepe, noce moscata.
Tritate sottilmente con la mezzaluna l'aglio e la cipolla e soffriggeteli in padella con olio q.b., la punta di un cucchiaio di pepe e una spolveratina di noce moscata (non ho ancora capito se alla fine la noce moscata di sente o meno, ma è l'unico modo, per me, per consumare quel grande barattolo di noce moscata comprato per motivi inspiegabili da mamma).
Dopo qualche minuto aggiungete i fagioli e lasciate sfrigolare amabilmente per un po'. Quando il liquido inizia a bollire, versate a pioggia un cucchiaino di farina (quella che preferite) e lasciate addensare. Se necessario aggiungete altra farina.
PS: scopro oggi che il film Lucky Luke è stato girato da Terence Hill all'inizio degli anni '90, quindi, l'attore era all'epoca poco più che cinquantenne. Io sono dell'85, quindi vedete un po' voi quanti anni avevo, la prima volta che lo vidi in tivù. Ma cavoli, se mi piacque!

(E comunque i film di Bud Spencer e Terence Hill me li son visti quasi tutti!!)
05 gennaio 2008
Libri da scaricare
Il primo penso che dovrò stamparlo per dargli bene un'occhiata... fatevi un giro.

Ps: se decidete di stampare uno di questi testi, non fatelo direttamente dal pdf. Basta copincollare in un documento word, ridimensionare un po' i caratteri, togliere le spaziature inutili e risparmierete un sacco di carta (leggasi alberi): le 80 pagine del manuale originale sono agilmente diventate... quattordici!
02 gennaio 2008
Propositi per l'anno nuovo?
Vi confesso che anch'io non faccio mai il bilancio della mia vita in questo periodo qui, semmai alla fine dell'estate (mi avete mai sentita parlare della mia temuta "pazzia estiva"?), quando improvvisamente mi accorgo che un altro anno è passato, si avvicina il freddo invernale e lungi dal poter andare in letargo come un orsacchiotto, sono costretta a sopportare il drastico calo delle temperature, l'accorciarsi progressivo delle giornate e soprattutto, prima dell'inverno, la malinconia dell'autunno.
La malinconia è uno dei tratti portanti del mio essere, malinconia tenera, di solito, ma anche struggente, che graffia l'anima a volte.
Arriva la fine di Agosto e io me ne sto a fissare il sole che annega nelle acque salate di Castellammare, col vento ormai fresco che mi frusta i capelli e fa pungere gli occhi di freddo e di lacrime, mentre il tramonto oscura qualcosa nel mio cuore. Un altro anno è passato e nulla è cambiato, mi sento solo più vecchia, più stanca e più ferita dell'anno precedente; ripenso a quando ero una bambina felice e inconsapevole (ma poi, lo sarò stata davvero?) e mi chiedo cosa significa crescere se non imparare a convivere con la consapevolezza che la vita, oh la vita, non è poi questa gran cosa, è quasi sempre fatica e delusione, e mi domando quando, finalmente, imparerò a metabolizzare davvero tutto questo, a farmene una ragione.
L'inverno mi sfianca, sapete? In primavera e in estate è tutto più sopportabile, essere soli, sentirsi stanchi, soffrire; almeno c'è il sole a consolare le pene, c'è la luce a far brillare una speranza, anche se questa speranza non la si vuole accettare. In autunno c'è la promessa del raccoglimento in se stessi, del dolce riposo in armonia con l'assopirsi degli alberi, c'è calma e c'è stasi ad accarezzare l'anima, prima dell'arrivo dell'inverno col suo freddo pungente.
D'inverno, quando uscire dalle coperte è un sacrificio, quando fa buio sempre troppo presto, quando il vento ghiaccia le orecchie e strappa i cappelli, e le mani, per quanto protette dai guanti, non si scaldano mai, è terribile stare soli, portare avanti buoni propositi, sogni, e progetti.
Odio la fine dell'estate perché mi porta una profonda inquietudine, il desiderio di cambiare drasticamente la mia vita, di partire, di rinnovarmi; la odio perché mentre guardo il sole che annega so già che tutta quella energia andrà sprecata, perché l'inverno è alle porte, e mi spingerà a mollare, a rinunciare, a tirarmi indietro. Vivrò così, congelata, fino alla primavera, quando mi sentirò di nuovo forte, sognerò ancora con dolcezza un rinnovamento, e poi tornerà l'estate prepotente, con la sua frenesia di cambiamenti, ma sempre frustrati, mai possibili...
Odio accorgermi che un altro anno è passato e la mia vita, in fondo, è sempre la stessa: faccio, disfo, vado, torno, amo e smetto di amare, mi ferisco e lecco le mie ferite, e poi sono di nuovo io, tutto qui, al punto di partenza. Più vecchia, più stanca e più ferita. E più spaesata, perché non trovo la mia strada, o forse perché mi perdo in sentieri e stradine che mi allontanano dalla pista che dovrei percorrere...
Mi piace credere, tuttavia, che sì, sono di nuovo io, al punto di partenza, ma almeno ho imparato qualcosa, ho commesso degli errori che non ripeterò mai uguali, ho capito cosa non dovevo fare, c'è più saggezza sotto alle cicatrici, c'è ancora speranza tra le lacrime.
Un altro anno è passato e se sono andata avanti, non è un anno sprecato: sono ancora in piedi, sto ancora provando, sto ancora cadendo e rialzandomi, sto ancora lottando come lotterò per tutta la vita, e sto cambiando, sì, in ogni istante.
Non faccio mai bilanci a Capodanno; non penso ai propositi del passato o a quelli futuri. Non progetto.
Non ne ho bisogno perché il progetto, il libro dei conti, i propositi sono dentro di me, sempre, in ogni istante; sono la meta alla quale tendo costantemente, anche se me ne discosto, anche se smarrisco la strada.
So dove devo migliorarmi, e che non saranno i fuochi d'artificio a trasformarmi dalla sera alla mattina nella persona che vorrei essere, ma solo il lavoro costante su me stessa, lo sforzo continuo, giorno dopo giorno, tutti i giorni.
Se cerco di fare bilanci della mia vita, mi sembra tutto drammaticamente fermo. Dall'esterno i cambiamenti interiori non sono visibili, e io stessa ci metto mesi ad accorgermi di essere diventata una persona diversa. Cambio costantemente, perché interiorizzo i miei obiettivi e li perseguo senza accorgermene attimo per attimo. Inutile fare bilanci; non si apprezza l'attimo, a fare i conti in tasca alla propria vita.
Il post di fine anno di Celidonia mi è piaciuto molto; sarà che, questo sì, son sempre aperta a nuovi obiettivi da fare miei, per migliorarmi, per vivere meglio la mia esistenza.
Ve lo ripropongo, nel caso passasse da queste parti qualcuno che, come me, è sempre alla ricerca di nuovi stimoli da interiorizzare.
DESIDERATA
Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta, e ricorda quanta pace può esserci nel silenzio.
Finché è possibile, senza doverti abbassare, sii in buoni rapporti con tutte le persone.
Di' la verità con calma e chiarezza; e ascolta gli altri, anche i noiosi ed ignoranti; anche loro hanno una storia da raccontare.
Evita le persone volgari ed aggressive; esse opprimono lo spirito. Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere in te orgoglio ed acredine, perché sempre ci saranno persone più in basso di te o più in alto di te.
Gioisci dei tuoi risultati come dei tuoi progetti.
Conserva l'interesse per il tuo lavoro, per quanto umile; è ciò che realmente possiedi per cambiare le sorti del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari, perché il mondo è pieno di tranelli. Ma ciò non acciechi la tua capacità di distinguere la virtù; molte persone lottano per grandi ideali, e dovunque la vita è piena di eroismo.
Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti e neppure sii cinico riguardo all'amore; poiché a dispetto di tutte le aridità e disillusioni esso è perenne come l'erba.
Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall'età lasciando con un sorriso sereno le cose della giovinezza.
Coltiva la forza dello spirito per difenderti contro l'improvvisa sfortuna. Ma non tormentarti con l'immaginazione. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di la' della disciplina morale, sii tranquillo con te stesso. Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai diritto di essere qui. E che ti sia chiaro o no, non vi è dubbio che l'universo ti si sta schiudendo come dovrebbe.
Perciò sii in pace con Dio, comunque tu lo concepisca; e qualunque siano le tue lotte e le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur nella rumorosa confusione della vita.
Con tutti i suoi inganni, i lavori ingrati ed i sogni infranti, è ancora un mondo stupendo.
Fai attenzione.
Cerca di essere felice.
PS: non vi basta? Stampatevi l'Ode alla vita di Neruda e attaccatela sul frigorifero. Non la si legge mai abbastanza.
EDIT: Poi ho scoperto che la poesia non è di Neruda, ma di Martha Medeiros...