30 settembre 2006

Riepilogo di Settembre

Le ricette dei lettori: la salsina di Ire, bulghur con frutta secca, salsina di zucchine e cipolla, torta salata di zucca e tofu, tortino di zucchine e funghi, insalata di fichi e nocciole, pasta al forno con melanzane panna e funghi, piadine con fagioli piccanti.

Ricette mie: pesto, piselli alla francese, pizzette d'alghe, insalata di riso, banana al cioccolato, farfalle al ragù di seitan, gnocchi di patate. (Uau, questo mese mi sono data alla pacchia! ).

Libri da leggere (o anche no!): La cucina mediterranea senza carne (clicca), Il cucchiaio verde pocket (clicca), Il vegan in cucina (clicca), Il grande ricettario verde (clicca).

Altri interventi: cucinare col sole - forno solare, cucina solare uno, due, tre, quattro, cinque.

Da visitare: il forum sulla danza del ventre di Sabrina, per imparare a far ballare la trippa invece di mangiarla; e il sito delle e-cards vegan, per inviare auguri dolcissimi.

In rilievo: TUTTO SUL SEITAN, appello: cerco collaboratori.

Infine, il riepilogo precedente.

28 settembre 2006

SSSSSSSSSSSSSSTOOOPPPPP!!!

La webmistress è temporaneamente affetta dal morbo della Mucca Pazzy.

Mentre la vostra eroina va affannosamente alla ricerca del senno perduto, preparatevi una quantità industriale di pop corn, stravaccatevi sul divano a guardare i vostri DVD preferiti e incrociate le dita.

Nel frattempo il blog va in FERIE.

P.s: Tranquilli, NON è contagioso.

Vera legge… Il grande ricettario verde

Edito da Mosaico, scritto da Lisa Biondi, non è un ricettario vegetariano.
Non ricordo quanto lo pagai, perché lo presi su una bancarella… credo la cifra si aggirasse intorno ai 5 euro, un prezzo dignitoso per un libro che presenta oltre 200 ricette con fotografie, dalle più semplici alle più elaborate. Appartengono quasi tutte alle tradizioni regionali, qualcuna comprende ingredienti a me ignoti (ad esempio i lampascioni...), molte sono piuttosto semplici e appetibili, altre al contrario elaborate e “ad effetto” (le cotolette di funghi porcini sono entrate nei miei sogni anche solo per il nome). La pecca è la presenza di derivati animali , spesso di carne sotto forma di insaccati… tutto sommato, però, le verdure rappresentano sempre l’ingrediente principale delle ricette e, se ci sapete un po' fare, riuscirete facilmente a renderle vegan.
Alcuni piatti mi sembrano molto accattivanti, ad esempio le pizzette di borragine, oppure i fagioli dell’occhio alle erbe selvatiche… confesso che non mi aspettavo nulla di simile in questo ricettario. Non mi sento di consigliarvelo, lo comprai più che altro perché racchiude parte delle ricette di una raccolta settimanale che usciva in edicola anni fa, chiamata “le verdure specialmente”. All’epoca ne acquistai diversi numeri perché accarezzavo il sogno di diventare vegetariana; avevo circa 13 anni e disperatamente cercavo di farmi piacere le verdure ma, dopo aver buttato nella spazzatura parecchi soldi, capii che il mio sogno era di là da venire e regalai le copie a una zia, cuoca per diletto e sperimentatrice per necessità. Ritrovare questo libro a distanza di tanti anni mi rese nostalgica e il prezzo basso mi invogliò all’acquisto… se solo lo aprissi più spesso penso mi darebbe delle soddisfazioni. Il giudizio complessivo, comunque, è positivo: sono sempre stata decisa ad essere, dal punto di vista culinario, frugale in privato e voluttuosa in pubblico, quindi poter dimostrare ai conoscenti onnivori che so preparare piatti tradizionali in modo vegan lo considero un punto a mio favore. Senza bisogno di ricorrere agli affettati vegetali, una buona fornitura di seitan risolverà egregiamente l’ostacolo delle sostituzioni.

Se mai vi foste domandati da dove prendo tante idee per il blog, beh, penso che stiate iniziando a ricevere qualche risposta.


Lisa Biondi
Il grande ricettario verde
Mosaico
1998
176 pagg

27 settembre 2006

Piadine con fagioli piccanti (di Francesca)

Grazie a Francesca, come sempre gentilissima, per questa ricetta appetitosa e per la foto che mi fa venire molta fame!

"L'idea l'ho presa da Veganriot.it, che proponeva coni di piadina ripieni alla crema di tofu alle erbe. Le varianti con la piadina sono praticamente infinite, basta fare andare la fantasia...

Ingredienti (per due persone):
- due piadine. Io ho usato quelle di kamut, però avevano una consistenza un po' "stoppacciosa". Ma forse solo perchè stazionavano nel mio frigo da tempo immemorabile... In ogni caso al supermercato si trovano ottime piadine all'olio di oliva.
- circa 300 gr di fagioli borlotti in scatola. Non sono il massimo della salute, è vero, ma sono facili e veloci da preparare e in passato mi hanno salvato la cena più di una volta!
- tre cucchiai di passata di pomodoro
- spezie: peperoncino in polvere, cumino, origano, coriandolo in polvere, sale, pepe.
- una cipolla e olio per il soffritto.

Preparazione.
Fare il soffritto e, quando la cipolla è tenera, aggiungere i fagioli scolati dal liquido di conservazione, la passata di pomodoro e le spezie. La quantità di spezie dipende dai gusti personali: a me piace il cibo piccante quindi ho messo circa mezzo cucchiaino di ogni spezia. Mescolare bene e poi schiacciare i fagioli con la forchetta: bisogna ottenere una specie di "pastone" con i pezzettoni, se è troppo liquido cola fuori dalle piadine e diventa ingestibile. A parte tagliare le piadine a metà e poi farcirle con i fagioli. Io mi trovo bene a mettere 3 - 4 cucchiaiate di pastone solo al centro, poi ripiego i lembi della piadina uno sopra l'altro, fermandoli con degli stuzzicadenti. Prima di chiudere la piadina aggiungo anche delle fettine di pomodoro e un po' di insalata (ma ieri sera non le avevo, quindi nella foto il ripieno è solo fagioli).

Consiglio 1: sono buone a temperatura ambiente ma anche riscaldate velocemente in forno caldo.
Consiglio 2: invece di schiacciarli con una forchetta, frullando i fagioli si ottiene una crema densa e uniforme, tipo "hummus". Si può spalmare sulle piadine che però vanno arrotolate strette ed eventualmente tagliate a tocchetti tipo i "wraps" americani.
Ciao!
Francesca"

Grazie mille tesorino!

26 settembre 2006

TARTY. Eccoci a casa

Siamo appena tornate dal veterinario e sono stremata; il treno era pieno di ragazzini urlanti e inferociti di ritorno da scuola e mi sento a pezzi! Per cui sarà un post molto breve.

Innanzitutto, la situazione procede bene, i problemi di crescita stanno rientrando anche se le zampine della cucciola non saranno mai perfettamente dritte.
La veterinaria l'ha trovata molto cresciuta (e ci credo!), le ho parlato dei sintomi del calore e lei ha detto che può essere, ma era un po' scettica perché, osservandole i denti, ci siamo accorte che solo i canini sono definitivi, tutti gli altri sono ancora da latte.
Comunque c'è tempo per fare chiarezza e anche per la sterilizzazione, per adesso ce la teniamo così com'è. ^^
Mi ha detto di continuare con la dieta vegetariana e mi ha prescritto delle vitamine, ma solo se riusciamo facilmente a fargliele assumere...

...e questo è quanto!
Questi sono stati i commenti al blog:
At 01 ottobre, 2006 12:16, pleiadi said…

vitamine da assumere come? Pasticchette?

Gnocchi di patate

A volte mi sveglio con un prepotente istinto da massaia e la voglia di sentirmi tanto "donna di casa"....
Non so come sia possibile essere così scissa tra impeti femministi estremi e desiderio coccoloso di fare la "mamma Barilla" ; accetto questa peculiarità come segno inequivocabile della mia duplice personalità e mi rassegno ad affrontare la giornata secondo l'ispirazione del momento.
Come dicevo, qualche giorno fa mi sono svegliata con questo burrascoso desiderio di fare qualcosa di molto "materno", e mi è tornato in mente il ricordo di quel giorno d'estate di quattro anni fa in cui per poco non feci indigestione di gnocchi di patate e spinaci sommersi da una dose piuttosto consistente di besciamella vegetale.
Sono incredibili i meccanismi di rimozione dei traumi attuati dalla mente umana, vero?
Bene, ho deciso di rispolverare la ricetta e così mi sono data alla preparazione degli gnocchi.

Per il piatto della fotografia ho utilizzato 500g di patate a pasta gialla, 100g di farina (la ricetta prevede farina tipo 2), e poco sale.
Bisogna lessare in acqua salata e poi sbucciare le patate, schiacciarle con lo schiacciapatate e lavorarle unendo la farina e un pizzico di sale. Cercate di utilizzare meno farina possibile. Con l'impasto formate dei salsicciotti spessi un dito, tagliateli a pezzetti e poi formate gli gnocchi facendoli rotolare sull'apposito attrezzo (o, in mancanza, utilizzando il dorso di una forchetta).
Portate a bollore una pentola d'acqua leggermente salata (ma poco...), tuffateci gli gnocchi poco alla volta e scolateli man mano che salgono a galla.
Condimento ultraclassico degli gnocchi è una profumatissima salsa di pomodoro...

25 settembre 2006

Farfalle al ragù di seitan

Premetto che questo piatto è stato un'improvvisazione e un'opera disperata di riciclaggio di ingredienti che non sapevo come utilizzare altrimenti...

Il seitan era frutto di un'azzardata manipolazione di un glutine già mezzo sfigato di suo. Lavoravo a una cosuccia che poi non è andata in porto, e mi sono ritrovata questo seitan strano, a pezzettini minuscoli, pieno di spezie (curcuma e altro) e aromi vari. Anzi, ripensandoci, lo avevo addirittura ridotto in crema col frullatore per tentare di farci i wurstel. Sorvoliamo sull'esito del tentativo: vi dico solo che la partita è ancora aperta; per quanto riguarda quel seitan, comunque, non potevo mica buttarlo?

Non essendo mai finita all'ospedale a causa di un'intossicazione alimentare, mi sono detta, "perchè no, magari è la volta buona", ed ho deciso di provarci.

Dato che la base era già in partenza stravagante pensai che tanto valeva strafare, e preparai un soffritto con la crema di seitan ed ogni genere di spezia forte o piccante avessi a portata di mano (curcuma, curry, zenzero e altro che per vostra fortuna ho dimenticato).
A volte non so proprio cosa mi passa per la testa, ma tanto vale assecondare, no?
Dopo un po' aggiunsi della salsa di pomodoro, un pizzico di sale e lasciai restringere il tutto, mescolando bene... e poi, a occhio, decisi che bastava così, buttai la pasta e la condii col ragù. Pur essendo crema di seitan, come si evince dalla foto, per qualche motivo che sfugge alla mia comprensione, il ragù diventò comunque granuloso.

All'ospedale non ci sono finita, la mia famiglia non sospettò che fosse opera di pazzia ma mangiò con gusto, e devo dire che fu un'esperienza piuttosto interessante!

(Uhm, se l'idea del ragù al curry non vi stuzzica, tutto questo era solo per dirvi che il seitan riesce bene anche come ragù normale... senza bisogno del granulare di soia. Lo so, a volte sono prolissa, ma adoro divagare. )

24 settembre 2006

TARTY. Calore... forse

Ultimamente scrivo poco su Tarty, il che vuol dire sostanzialmente che va tutto bene.

Però una piccola cosa da dire c'è: pare che la piiiicola abbia avuto il suo primo calore... lunedì scorso ha iniziato a purrmiaugulare per tutta la casa, strusciandosi contro ogni superficie strusciabile, chiedendo coccole a non finire e comportandosi come un gatto senza dignità.
Ha tentato qualche fuga dalla porta di casa, ha giocherellato in modo seducente, ha purrmiaugulato ancora e finalmente dopo quattro giorni s'è calmata.
Attualmente dovrebbe avere quattro mesi e mezzo e il marito della signora Boccacini ha detto che è probabilissimo che sia calore, inoltre pleiadi mi ha confermato i sintomi...

E così, martedì si va dal veterinario a controllo.
Stay tuned.

Questi sono stati i commenti al post:
At 25 settembre, 2006 18:45, phoebe.caulfield said…

mhmmm...direi che i sintomi ci sono tutti!
un bacino alla piccolina e...facci sapere! :)

Non mangiate la trippa, fatela ballare

Non mangiate la trippa, fatela ballare.
E' un'idea geniale e, ovviamente, non mi appartiene.

Cercare un collegamento tra danza orientale e veganismo era solo una scherzosa provocazione, ma qualcuno l'ha raccolta e ne è venuto fuori questo slogan meraviglioso. Ripetetelo ad alta voce. Non vi sembra funzionare? Non mangiate la trippa. Fatela ballare.
Cioé. Dovrebbe essere una pubblicità progresso.
La danza del ventre come mezzo di diffusione del vegetarismo.

Dovremmo farlo, sapete? Dovremmo mettere su una compagnia itinerante di danzatrici del ventre vegetariane.
Sarebbe stupendo. Altro che vegan vixens, altro che calendari... l'armonia e la sensualità di questa vera e propria arte a beneficio di uno stile di vita altrettanto speciale.

Secondo me, per ammirare i nostri sacri e vegani pancini farebbero a botte.

Preoccupate di non saperci fare?
Ma no. Paranoiche. Secondo me qualsiasi donna può essere un'eccellente ballerina. (tranne la sottoscritta). Credo sia una cosa piuttosto naturale, se si riesce a superare l'imbarazzo e l'ansia da prestazione.

Tra l'altro ho sempre sentito dire che la danza del ventre, oltre a tonificare il corpo, è anche utile per migliorare l'immagine di se stesse, l'accettazione e il rapporto col proprio essere fisico. (dirlo mentre ascolto Whenever wherever di Shakira toglie credibilità alla mia affermazione, purtroppo).

Comunque sia, quei fianchi morbidi e insieme scattanti, la rotonda perfezione dell'ombelico, i veli, gli sbuffi, i lustrini, e, dio, la musica... non vi fanno venire voglia di muovervi? Di chiudere gli occhi lasciando sparire il mondo e farvi semplicemente trascinare dal ritmo della melodia, e dalla voce, da quell'io interiore che vi dice danza, e danza esso stesso contro la vostra volontà?



Questo video vi fa iniziare a sudare e muovere le dita dei piedi senza volerlo?



Se è così, allora ho il forum che fa per voi.
Ma non ve lo presento, dovrete visitarlo. Fatelo.

E pensate alla compagnia.

E' importante.

Non mangiate la trippa. Fatela ballare.

23 settembre 2006

Cartoline vegan

Capita, a volte, di fare gli auguri a qualcuno che non si conosce di persona utilizzando una cartolina elettronica.

Vi sono moltissimi siti dedicati a questo "articolo", ma personalmente da un po' di tempo approfitto di uno di essi in particolare. Attualmente, quasi tutte le mie amicizie virtuali sono vegane, vegetariane o lo stanno diventando; pertanto, cosa c'è di meglio che inviare loro una cartolina di auguri vegan?

La maggior parte di esse è di una tenerezza sconfinata. Alcune sono cartoline informative sulle ragioni del veganismo. Ci sono stampe di citazioni, canzoni o poesie; dolcissimi e simpatici auguri di compleanno , o più generici dedicati a diverse festività; ovviamente non mancano le cartoline d'amore e per San Valentino.

Il difetto più grande di queste e-cards è che sono in inglese... eccheccavolo.
Possibile che in Italia siamo sempre indieeeetro su queste cose?

Il loro primo pregio, ai miei occhi, è che non "sprecano" carta. In secondo luogo sono davvero carine e commoventi. Stuzzicano decisamente la mia sensibilità di vegana... anche se magari lascerebbero perplesso chi non lo è.
Qualche tempo fa non c'era molta scelta, ma vedo che il sito è in espansione, la disponibilità maggiore, e questo mi fa molto piacere.
Siete per caso a conoscenza di qualche altra iniziativa simile? Se sì, fatemelo sapere.

22 settembre 2006

Banana al cioccolato

Detesto le banane, non mi sono mai piaciute e praticamente non le mangio mai. Pleiadi, però, mi ha talmente decantato il frullato alla banana, latte di riso e cioccolato (giusto mami?) che un pomeriggio mi è venuta un'idea sfiziosa: ho congelato una banana a pezzettini (ricordatevi, se potete, di comprarle alla bottega del commercio equo), nel frattempo ho sciolto a bagnomaria circa 40 g di cioccolato fondente (aggiungendo un cucchiaione di malto di riso per dolcificare un po' e renderlo più fluido); poi ho estratto la banana dal freezer e ci ho spalmato sopra la cioccolata...

Goduuuuuriaaaaa!!

Grazie MissVanilla di avermi fatto scoprire la bontà delle banane congelate!

21 settembre 2006

Vera legge… Il vegan in cucina

Edito da macroedizioni nel 2002, scritto da Stefano Momenté, lo presi in prestito da Antonio un anno fa e non l’ho più restituito , non avendo trovato il tempo di sperimentare tutto.

Non credo che quel pigrone ne senta la mancanza.

È sostanzialmente un ricettario di base sulla cucina vegana, arricchito da numerose chicche quali i diversi latti vegetali, tante paste di base, ripieni, salsine eccetera.

Costa 9,80 euro e illustra la preparazione di oltre 300 ricette, purtroppo non corredate da fotografie (ho la fissazione delle fotografie). Ampie e interessanti sono le sezioni sul seitan e sul tofu, preziose se consumate spesso questi alimenti; inoltre le molte ricette di dolci veg (prima o poi preparerò anche i baci di dama , ce la farò!) sono utili ed accattivanti.

Proprio perché non ho ancora avuto il tempo di dedicargli il tempo che merita... non sono sicura che lo restituirò al legittimo proprietario.


Stefano Momenté
Il vegan in cucina
Oltre 300 ricette senza carne, pesce, uova e latticini

Macroedizioni
2002
152 pagg.
€ 9,80