Scena: Napoli, un paio di venerdì fa.
Decido di "fare filone" dall'università

ed evado per qualche oretta... Trotterello alla bottega del commercio equo
O' pappece, e di buona lena mi dedico alla razzia di veganità varie (crostatina ai mirtilli del Baule volante, gnam gnam!

).
Mi sposto nella zona "artigianato e cosmesi"; mentre beatamente mi occupo dei fattacci miei, un guizzo.
Vedo questo.

E rimango paralizzata.

"Uau", mi dico. Perché non mi aspettavo proprio di trovare l'henné in bottega. "Ma non sarà puro", mi dico, e così prendo una confezione e leggo gli ingredienti.
Lawsonia inermis. Stop. Purissimo. "Uau", mi ripeto, affascinata. E poi lo poso. Perché non avevo poi questo grande desiderio di diventare rosso fuoco, un venerdì pomeriggio qualunque...
Continuo a fare le mie faccende, ma poi ci ripenso. Riflettendo tra me e me. "Uhm". E poi di nuovo "uhm". E alla fine "uhm!". E così decido di comprare l'henné.
In fin dei conti, mi accorgo che ho proprio voglia di cambiamenti.
Devo fare qualcosa ai miei capelli e il primo istinto sarebbe quello di tagliarli a spazzola. Ma so bene cosa significa tenerli a spazzola, ho già fatto l'esperienza per tre anni e tre inverni. Il freddo. Quelle ventate pazzesche che si abbattono sul tuo aerodinamicissimo cranio girandoci intorno sadicamente, per poi scivolare con giubilo lungo la nuca - leggasi dolori cervicali atroci. E la noia. Vederti tutti i giorni sempre uguale, senza poter variare. Detestare quella zazzera simil-porcospino che non asseconda i tuoi stati d'animo e ti mostra tagliente e rampante anche quando vorresti solo coccole e una
tregua.
Lo so che i capelli corti sono comodi e facilmente gestibili. Lo so che mi stanno bene. E non piacciono a mio padre perché mi trova "poco femminile" (papi...

).
Però, però, però... mi ricordo che stavo bene anche quando mi tinsi di color ribes. E anche quello a mio padre non piaceva.

Per cui mi dico che forse il rosso fuoco non sarebbe una cattiva idea.
E saltello felice verso la cassa, con una scatola di non-violenta ribellione in mano.
Henné Manantial de las Flores (
EquoMercato), "Hennè naturale ramato per tingere i capelli naturalmente". 5.20€ per 100 grammi. Pare che sia un po' tantino, ma non troppo; ed essendo una pianta originaria del Nord Africa, mi sento molto più tranquilla ad averlo comprato in bottega. C'era anche ramato chiaro (Lawsonia e curcuma) e ramato scuro (Lawsonia e caffé) ma ho preferito prendere quello puro ed aggiungere eventualmente io stessa la curcuma.
Perché si parla di henné in questo blog?
Com'era scritto sulla confezione, serve a colorare i capelli naturalmente. Molte tinte chimiche sono testate su animali, e rovinano i capelli. Anche quelle che non contengono ammoniaca... lo so perché le ho usate per un po' e ne porto ancora i segni

(nonostante siano passati 4 anni, ho le punte rovinate). Potete leggere una piccola introduzione per conoscere l'henné e le sue proprietà
qui.
In breve, quello che ho scoperto sul forum Capelli di fata è che l'hennè, a differenza delle tinte chimiche, non penetra nel capello bensì si deposita su di essi, proteggendoli e inspessendoli. Tende a contenere l'effetto crespo e dovrebbe anche avere una funzione seboregolatrice e antiforfora... Comunque la quasi totalità delle capellone che lo usano lo adora, e ho deciso di provare. Secondo le
istruzioni di base sull'uso dell'hennè, ho seguito questo procedimento.
Alle 8.30 ho preparato la pappetta. Ho usato 60 g di lawsonia (avevo messo tutti i 100g nella ciotola - di vetro - ma mi sono resa conto che erano troppi, ho i capelli sottilissimi, infuso di camomilla molto concentrato (circa 10 cucchiai), succo di limone e mandarino (avevo finito i limoni) circa 5 cucchiai, yogurt di soia circa 4 cucchiai.
Ho mescolato bene cercando di sciogliere i grumi, coperto con pellicola trasparente e lasciato ossidare, finché è diventato marrone. Vi avverto, l'henné ha un fortissimo odore di erba, e sembra fanghiglia puzzolente, non spaventatevi

. Intorno alle 15 mi sono lavata normalmente i capelli, li ho asciugati un po' e poi mi sono fatta spalmare la pappetta da mamma, utilizzando un pennellone da cipria. Ovviamente indossavo abiti sporcabili, la stanza era tappezzata di giornali, e mi ero avvolta un vecchio asciugamani intorno al collo (nonostante fosse bello denso, il composto colava un po').
Mamma mi ha incellofanato la testa, mi sono messa un deliziooooso cappellino da rapinatore tipo passamontagna perché l'henné era gelido, ed ho trascorso la seguente ora cercando di convincermi che non stavo per diventare verde.
Per decidere i tempi di applicazione, il ragionamento è stato questo: sono bionda, quando feci la tinta chimica (ribes) il colore prese da morire, ci vollero due decolorazioni, un'estate al mare e sei mesi di shampii per tornare bionda. Se tengo su l'henné per tre ore mi ritrovo più o meno di
questo colore qui, che non è proprio quello a cui aspiro... quello a cui aspiravo erano piuttosto dei "riflessi" rossi, oppure un blando (molto blando) rosso tiziano... Beh, insomma, mi sono detta che un'ora sarebbe stata sufficiente e infatti dopo un'ora mi sono spacchettata, sciacquata i capelli finché l'acqua è tornata limpida, e poi ho affrontato lo specchio.
Cavoli, se ero rossa.

Molto rossa. Beh, mi sono consolata, almeno non ero verde!

Mantenendo la calma, ho asciugato ben bene i capelli, e già ero meno rossa. Il colore si è assestato nel giro di tre o quattro giorni e mi dicono che tecnicamente risulto essere
strawberry blonde.
Sarà, a me sembrano rosso carota.

Cosa noto... sono più corposi, si sente al tatto e si vede anche; sono

luuuucidi; il cuoio capelluto sembra più equilibrato; sono meno crespi e più pettinabili e ne perdo meno (soprattutto se ne spezzano meno). Il colore è bello, naturale; mi sta bene e penso di rifarlo presto. Forse aggiungerò curcuma, ma non so se questo mi farà risultare più bionda o al contrario più rossa!

Devo dire che è stata un'avventura divertente e inaspettata. Sono felice di averlo fatto e ansiosa di perfezionare la ricetta. Al momento non mi viene in mente altro, quindi questa è la storia del mio henné.

Nulla di particolarmente significativo; se volete approfondire l'argomento potete visitare il sito
henna for hair (in inglese) oppure iscrivervi al forum
capelli di fata ed aspettare l'accesso.
Posso dire che ne vale la pena, se si riescono a superare le perplessità sul colore (so quanto possa essere difficile azzeccare quello desiderato); avere la sensazione che quelli che ti stai spalmando in testa non è nocivo per ambiente, animali ed esseri umani è bello, proprio bello.
Vera pre henné:

Vera post henné:
